A queste incognite si devono aggiungere quelle sui contributi versati in casse previdenziali disgiunte. Ad esempio, io ne ho in diverse casse, INPS, per il periodo da allievo e poi da ufficiale nell'esercito, poi per quelli da ricercatore, esercitatore, assistente e docente universitario, quelli da ricercatore ospedaliero e docente a contratto, poi da CoCoCo e da CoCoPro, da libero professionista e da consulente in convenzione da dipendente, da dirigente in ruolo prima INPDAP, poi confluita in INPS, sino al riscatto degli anni accademici formativi (ben 8). Per riunire il tutto mi toccherebbe pagare la somma equivalente a qualche appartamento, col rischio che poi non ne possa usufruire se non campassi abbastanza. Ovviamente quei soldi preferisco investirli nel futuro di mia figlia, sperando di non esserle di peso se mai avrò una longevità estesa. Però se lo facessi, probabilmente potrei anticipare di alcuni anni l'età pensionabile e rimpinguare l'assegno pensionistico con una quota retributiva, ma non intendo svenarmi ora, con un mutuo ancora ingente, per un futuro incerto mio e con regole mutevoli. Pertanto guardo al futuro con apprensione, ma bado al presente ed al futuro prossimo, sperando di aver ancora salute e lavoro...