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Rugby Giappone Italia

Rugby Giappone Italia - opinioni e discussioni sul Forum di Quattroruote

  1. zinzanbr

    zinzanbr

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    La situazione attuale è abbastanza sconfortante.

    Il primo test match contro il Giappone è finito con una clamorosa sconfitta.

    Non ho potuto seguire la partita ma onestamente non è un risultato così inaspettato.
    Il nostro Sei Nazioni è stato molto negativo,e al contrario il Giappone (prossima nazione ospitante della Coppa del Mondo) negli ultimi anni ha mostrato una crescita considerevole.
    Sono riusciti ad attrarre nel loro campionato giocatori di alto livello dai campionati di Australia e Nuova Zelanda (per citarne due che ci hanno giocato per un po' Sonny Bill Williams e Ma'a Nonu).
    Se non erro nel 2015 il Giappone è riuscito addirittura a battere il Sud Africa,al mondiale però,non come noi in un test match.

    Però la cosa brucia lo stesso.
    Il rugby del sol levante era molto più indietro rispetto al nostro fino a una decina di anni fa'.
    Nel 1995 addirittura il Giappone incassò dagli All Blacks la sconfitta più pesante mai registrata (record che poi è stato superato) perdendo 145 a 17.
    Eppure ci hanno lavorato sopra e sono diventati competitivi,si sono aggiudicati la prossima edizione della Coppa del Mondo,cosa per noi impensabile.

    Il secondo test match è andato meglio,una vittoria di misura ma questo non toglie che la situazione è drammatica.
    8 sconfitte consecutive prima di quest'ultimo test match e a livello europeo siamo sempre più messi in discussione,le nazioni più forti non ci vogliono più e iniziamo a subire la concorrenza di altre nazioni come la Georgia e la Romania che vorrebbero soffiarci il ruolo di sparring partner delle migliori squadre europee.

    L'unica consolazione è che pare non sia una questione di soldi.
    Il movimento calcistico italiano è altrettanto in crisi,forse peggiore perchè l'Italia ovale al mondiale in Giappone ci sarà.
    Però credo che sia inutile sperare in un epilogo diverso dal solito.
    Non andremo oltre la fase a gironi e lo sappiamo perchè nel nostro gruppo credo che ci siano Sud Africa e Nuova Zelanda,però se le prime due sono troppo forti spero almeno in una buona figura con le altre squadre,che ancora non conosco.
    Manca un anno circa e non penso che possano esserci grandi rivoluzioni nel frattempo,però spero almeno che termineremo la nostra avventura nipponica al terzo posto nel nostro girone,almeno per salvare la faccia.
    Se le cose invece dovessero andare peggio,e anche il prossimo Sei Nazioni segnasse un netto divario rispetto alle altre squadre europee (compresa la Scozia) ho paura che il movimento rugbistico italiano non sopravviverà andrà sempre più in declino.
     
  2. LA MAGA

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    nel torinese, rispetto ad un tempo esiste un interesse maggiore per la palla ovale. Quando da piccolo andavo a vedere la Zust Ambrosetti con mio zio il fenomeno era assolutamente di nicchia, mentre ora ragazzini che lo praticano, nelle diverse squadre e squadrette che sono nate, sono numerosi.
    La nostra squadra nazionale, rispetto ad anni fa (quando raccoglieva meritati elogi) gioca anche meglio sotto il profilo tecnico, meno mischie e più palla alla mano, stile più francese per così' dire...
    ma i campioni di un tempo, le individualità, facevano la differenza
     
  3. zinzanbr

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    Sicuramente rispetto al passato più remoto il livello è salito,anche perchè si è passati dal semiprofessionismo al professionismo.
    E' rispetto al passato recente che ci sono stati dei passi indietro invece che avanti.
    Ad oggi abbiamo una rosa di giocatori ampia,tra cui anche molti giovani.
    Tanti giocano all'estero nei campionati di livello più alto rispetto al nostro.
    Eppure siamo più distanti dalle grandi rispetto a qualche anno fa'.
    Forse il maggiore interesse per il rugby giovanile porterà in futuro a un nuovo miglioramento,ma se nel frattempo i risultati della nazionale sono mediocri c'è il rischio che la federazione si impoverisca sempre di più e che tutto il castello di carte crolli.
    Fa piacere vedere tanti ragazzini,spesso bambini alti un metro e un kiwi,appassionarsi al rugby,però abbiamo bisogno di giocatori adulti per rafforzare adesso le fila del nostro movimento.
     
  4. LA MAGA

    LA MAGA

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    il figlio quindicenne di un amico, con una squadra di qui, è andato a fare un torneo in Francia di pari età. C'erano pure due rappresentative gallesi. Si sono divertiti un mondo senza vincere una partita !
     
  5. zinzanbr

    zinzanbr

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    Questo mi fa piacere,però a un certo livello servono anche i risultati perchè portano soldi per mantenere le strutture,organizzare eventi etc etc.
     
  6. moogpsycho

    moogpsycho Moderatore Membro dello Staff

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    mi pare che da qualche anno soffriamo in generale in tutti gli sport. Forse solo nel volley rimaniamo ai vertici sebbene fatichiamo ad imporci sia come nazionale che come club.
    Per il resto dal rugby, basket, calcio e sport individuali fatichiamo molto
     
  7. zinzanbr

    zinzanbr

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    Mal comune mezzo gaudio...
    In passato io credevo che la fatica nell'essere competitivi nel Rugby derivasse molto da motivi economici (il numero di tesserati è basso anche in altri paesi che riescono comunque a giocare a un livello più alto del nostro).
    Pochi soldi uguale federazioni e squadre con fondi limitati,stipendi bassi e quindi fuga dei talenti all'estero e il livello del nostro campionato restava basso.
    Ma vedendo che anche nel calcio,in cui certo altri campionati sono più ricchi e pieni di squadre forti,il livello è sceso molto nonostante i soldi ci siano mi viene da pensare che il problema sia più profondo.
     
  8. LA MAGA

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    Quando si parla di cultura dello sport, di impiantistica, di scuole calcio o scuole sportive di sorta, mi viene sempre in mente l'Olanda.
    L'Olanda, che è ai vertici sotto questi aspetti, e nonostante ciò
    fatica da anni a produrre nuovi veri talenti.
     
  9. moogpsycho

    moogpsycho Moderatore Membro dello Staff

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    mah, a me viene in mente Spagna o Germania.
    La prima negli ultimi 10/15 anni è cresciuta in modo spaventoso, dalla nazionale di calcio, al tennis, al basket agli sport motoristici.
    La Germania alle olimpiadi estive od invernali fa sempre molto bene ed in generale esprime una grande organizzazione in tutti i campi.
    Credo che il tutto parta dalle scuole e dalla capacità di saper indirizzare i ragazzi negli sport per cui sono realmente portati. Purtroppo per fare questo ci vorrebbero gli impianti, le strutture e le risorse da dedicare ai giovani e non demandare tutto alle famiglie ed alla loro capacità di indirizzare i figli
     
    A zinzanbr piace questo elemento.
  10. zinzanbr

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    Anche nel Rugby ci sono esempi simili.
    Ci sono paesi molto ricchi e organizzati che magari eccellono in altri sport che per qualche motivo nel rugby non riescono a essere competitivi.
    Mentre invece ci sono paesi economicamente molto più deboli,mi vengono in mente isole del Pacifico come Samoa,Tonga e Fiji,che pur avendo mezzi molto più limitati riescono a produrre ottimi giocatori e anche come collettivo non sono affatto male.
    Sembra quasi che,anche con tutta l'organizzazione e il duro lavoro alle spalle,sia necessario avere nel sangue un determinato sport per produrre talenti.
    Forse non basta nemmeno che uno sport sia particolarmente popolare per assicurare un buon livello.
    Io pensavo ad esempio che in paesi come la Nuova Zelanda il Rugby fosse lo sport più praticato.
    Ricordavo anche un detto che diceva che 7 Neozelandesi su 10 giocano a Rugby e che gli altri 3 ci hanno giocato in passato.
    Invece pare che ci siano altri sport più popolari (sicuramente la vela) e che meno del 4% della popolazione risulti tesserata.
    Eppure primeggiano anche contro nazioni come l'Inghilterra che se non vado errato conta oltre un milione di tesserati,cosa che unita al fatto di averlo inventato dovrebbe fare degli Inglesi una specie di macchina da guerra del Rugby.
     
  11. zinzanbr

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    Forse la Germania è quella che ha ottenuto i risultati più eclatanti,anche nel calcio che dovrebbe essere il campo degli spagnoli.
    Nel motorsport poi hanno investito una quantità tale di denaro da riuscire a dominare Wrc e F1 allo stesso tempo.
    Nell'atletica pure hanno ottenuto ottimi risultati.
    Però il rugby sembra sfuggire a questa logica,infatti dove i mezzi non arrivano ci pensano di solito i passaporti.
    Una cosa molto diffusa infatti sono i naturalizzati da paesi del pacifico che portano qualcosa che a noi europei manca cioè il mix tra velocità e stazza,quella è una cosa che dipende proprio da Dna.
     
  12. LA MAGA

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    Certamente, la genetica ci fa. Non per niente la nostra roccaforte rimane il Nord Est.Ad ogni modo, a Torino esistono almeno due negozi che vendono soltanto articoli per il Rugby, e questo è un segnale importante, impensabile fino a qualche tempo fa.
     
  13. zinzanbr

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    Vedere i velocisti giamaicani per credere...
     
  14. zinzanbr

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    https://www.onrugby.it/2018/06/17/italia-le-parole-di-oshea-e-ghiraldini-e-i-numeri-della-stagione/

    Parole di soddisfazione per la vittoria nel secondo test match col Giappone,ma i numeri in fondo all'articolo sono abbastanza impietosi.
    Segniamo poco e vinciamo poco,al contrario concediamo parecchie mete ai nostri avversari.
    La Georgia è davanti a noi nel ranking mondiale.
    Qualche numero positivo rispetto all'era Brunel c'è,però non mi sembra che ci sia molto di cui ritenersi soddisfatti.
     
  15. zinzanbr

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    https://www.onrugby.it/2018/06/18/ufficiale-top-14-julian-savea-sara-un-giocatore-del-tolone/

    Una notizia fresca che non ci riguarda direttamente però fa capire quale sia l'abisso che separa le squadre migliori da tutte le altre.

    Julian Savea,mattatore dell'ultimo mondiale e erede di Jonah Lomu,si trasferisce in Francia e giocherà nel Tolone.
    Voi direte cosa centra un trasferimento con il paragone tra le varie nazionali?
    Centra perchè i giocatori neozelandesi quando si trasferiscono all'estero perdono la possibilità di essere convocati in nazionale.
    E' una sorta di ricatto per evitare che i giocatori migliori vadano a giocare in Francia e Inghilterra,dove le paghe sono molto più alte.
    Quindi va da se che un giocatore si trasferisce all'estero solo quando sa che non verrà comunque convocato in nazionale,difficile che le migliori condizioni economiche convincano un giocatore a rinunciare al proprio posto nella nazionale più forte del mondo.
    Pare che Savea fosse stato messo ai margini della nazionale,scavalcato da altri talenti in condizioni fisiche migliori.
    In pratica anche uno dei giocatori più forti di tutti i tempi,fisicamente parlando un elemento eccezionale,in certi paesi fa fatica a mantenere il proprio posto in nazionale.
    Mentre da noi i pochi veri talenti hanno un posto quasi garantito,il termine senatori non viene usato a caso,e difficilmente arriva un giovane che lo scalza.
    Pensate a un paragone col mondo del calcio,è come se Cristiano Ronaldo o Neymar rischiassero di non essere convocati nelle rispettive nazionali.

    Ma quanti talenti hanno a disposizione nella piccola isola dalla lunga nuvola bianca per potersi permettere di non convocare dei campioni di quel calibro?

    Metto il link di due video,per far capire di che livello sono i giocatori che loro possono permettersi di scartare.



     

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