Purtroppo ancora oggi alla radio le autorita' e il sacerdote della zona parlavano di "importanza dell'integrazione" e di non fare ragionamenti di esclusione, dato che bisogna lavorare "per l'integrazione".
Mi sembra evidente che qualsiasi tentativo di integrazione abbia fallito nella maniera piu' disastrosa possibile, e per portare argomentazioni simili dopo quanto accaduto ci vuole veramente una bella faccia di bronzo!
L'unico modo di normalizzare le cose e garantire un'esistenza CIVILE agli ITALIANI che vivono nella zona prima di tutto, e poi agli stranieri che vivono nella legalita' e nel rispetto del prossimo sia liberarsi immediatamente di tutti i facinorosi e delinquenti che han preso piede in via Padova. E la cosa deve essere fatta quanto prima e nel modo piu' vistoso e diretto possibile, in modo da mandare un messaggio chiaro a tutti quanti, nelle ultime ore, stanno accarezzando l'idea di fare a loro volta una bella sommossa: queste cose non saranno tollerate.
Il disagio di chi vive a livelli di benessere molto bassi e' comprensibilissimo, cosi' come e' comprensibile una certa esasperazione verso alcune leggi italiane assurdamente complicate che rendono ancora piu' difficile la vita di chi e' ricco solo di difficolta'. Una legge sull'immigrazione piu' semplice, per esempio, che consenta a chi vuole immigrare regolarmente di farlo senza le attuali inutili assurdita' burocratiche non guasterebbe.
Ma se qualcuno pensa che per questo puo' scendere in strada aggredendo chi passa e mettendo un quartiere a ferro e fuoco, bisogna mostrare con chiarezza e fermezza a lui e tutti quelli che la pensano allo stesso modo che e' un sistema con il quale si ottiene solo una reclusione faticosa e lunga, seguita da una espulsione certa.
