<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Riscaldamento casa | Page 2 | Il Forum di Quattroruote

Riscaldamento casa

Io reoglo fra 18° e 20° la temperatura in base alle fasi della giornata ed in base all'occupazione.
In questo range l'ambiente risponde rapidamente almeno nella parte giorno. La parte notte (piano superiore) invece soffre perché mediamente ha un grado e mezzo in meno, nonostante la coibentazione di solaio e tetto.

Anch'io dovrei coibentare (cappotto) ma ho il terrore dei problemi che può portarsi a presso, come maggior ristagno d'umidità e quindi muffe.

Questo oltre a dover rivedere tutte le aperture (leggi persiane / finestre)...
 
Se cappotti fuori il problema della muffa si riduce ma, alla fine, l'unica soluzione su una casa già esistente "ristrutturata" è ricambiare l'aria adeguatamente anche a costo di tenere l'aria interna troppo asciutta.

Ciao.
 
Se cappotti fuori il problema della muffa si riduce
In teoria, in pratica ad amici è successo il contrario.

Il problema è che durante il giorno normalmente la casa non è presidiata ed aprire le finestre impossibile. In inverno,dove vivo, se le apri prima delle 8.00 o dopo le 20.00 entra umidità anziché uscirne.
Quindi si dovrebbe pensare alla ventilazione meccanica .... insomma io avevo quasi pensato di vendere e farmi una casa nuova secondo i nuovi crismi ma il resto della "società" mi ha votato brutalmente contro ;)
 
PDC= Pompa Di Calore
a me pare che pero' la corrente costi di piu del gas.

l'anno scorso ho sostituito la caldaia con una a condensazione, va meglio e i consumi si sono ridotti.

Altra spada di damocle sulla mia testa perché prossimamente o cambio almeno il ventilatore della caldai turbo attuale (20 anni) o:
  • caldaia nuova a condensazione
  • lavaggio impianto riscaldamento
  • reintubare canna fumaria
  • scarico condense a fogna
  • rifacimento impianto gas con tubazione a norma
Sperando che la nuova caldaia non dia più problemi della vecchia che praticamente in vent'anni non ne ha quasi mai dati e mai guasti seri.

Rimango dell'idea che i vecchi edifici se non sono storici meglio buttare giù e rifare da capo.
 
Altra spada di damocle sulla mia testa perché prossimamente o cambio almeno il ventilatore della caldai turbo attuale (20 anni) o:
  • caldaia nuova a condensazione
  • lavaggio impianto riscaldamento
  • reintubare canna fumaria
  • scarico condense a fogna
  • rifacimento impianto gas con tubazione a norma
Sperando che la nuova caldaia non dia più problemi della vecchia che praticamente in vent'anni non ne ha quasi mai dati e mai guasti seri.

Rimango dell'idea che i vecchi edifici se non sono storici meglio buttare giù e rifare da capo.
tutto cio' fatto l'anno scorso
 
Anch'io dovrei coibentare (cappotto) ma ho il terrore dei problemi che può portarsi a presso, come maggior ristagno d'umidità e quindi muffe.

Purtroppo in pochi sanno che il problema di formazione di umidità in caso di parete a cappotto è dovuto ad una pratica scorretta che non prevede l'applicazione della barriera al vapore fra gli strati che costituiscono il pacchetto isolante
 
Ormai l'inverno si è ridotto di durata ed intensità un pò in tutta Italia, e qua in Brianza, nel mio appartamento il riscaldamento va mezz'ora al mattino e sporadicamente mezz'ora alla sera. Anche l'umidità è calata, la nebbia difficilmente si vede dalle mie parti (qualche decennio fà era più presente) e quindi la caldaia è davvero poco usata.
Il problema ormai sono le estati sempre più invivibili...spero di mettere presto l'A/C.
Ciao
Mauro
 
Purtroppo in pochi sanno che il problema di formazione di umidità in caso di parete a cappotto è dovuto ad una pratica scorretta che non prevede l'applicazione della barriera al vapore fra gli strati che costituiscono il pacchetto isolante

vuoi dire che c’é chi incolla i pannelli di espanso srnza lasciare una camera d’aria tra il pannello e la parete?
 
Praticamente tutti?

beh, che cambino lavoro, dopo tutto, come in tutte le professioni, c’é chi lavora bene, meno bene o male.
comunque quando lo ho fatto io ho visto che lasciavano spazio tra il pannello ed il muro proprio per creare una camera d’aria per contrastare la possibilitá di macchie di umiditá all’interno. E funziona alla grande.
 
Ecco il problema è essere sicuro di finire con una azienda competente.
Come sempre. Dovrò iniziare a documentarmi per bene.
 
vuoi dire che c’é chi incolla i pannelli di espanso srnza lasciare una camera d’aria tra il pannello e la parete?
Ci sono diversi modi per realizzare una tamponatura isolata, quella di cui parli tu prevede isolante e camera d'aria all'interno della sezione isolante mentre all'esterno ci sono i mattoni in laterizio (mattone+barriera al vapore+isolante+aria+mattone)ma non è una soluzione praticabile per le ristrutturazioni.
Se hai una muratura piena invece puoi applicare all'esterno o all'interno l'isolante e la barriera al vapore (senza camera d'aria) e proteggi con intonaco.
 
In teoria, in pratica ad amici è successo il contrario.

Il problema è che durante il giorno normalmente la casa non è presidiata ed aprire le finestre impossibile. In inverno,dove vivo, se le apri prima delle 8.00 o dopo le 20.00 entra umidità anziché uscirne.
Quindi si dovrebbe pensare alla ventilazione meccanica .... insomma io avevo quasi pensato di vendere e farmi una casa nuova secondo i nuovi crismi ma il resto della "società" mi ha votato brutalmente contro ;)
Quando non si è in casa l'umidità, se non ci sono altri problemi, non viene prodotta e quindi non è necessario ricambiare aria.
Io ho la ventilazione meccanizzata e resta spenta da un'ora dopo che qualcuno esce di casa ad una ora prima che qualcuno rientra. Ho un sistema di monitoraggio dell'umidità e nel periodo in cui siamo assenti l'umidità resta sui livelli in cui l'abbiamo lasciata (un po' dipende anche da come varia l'umidità esterna visto che la casa comunque non è perfettamente a tenuta).
Il problema, quando non si ha una VMC, è cambiare aria quando si dorme!
Battute a parte, il modo migliore per cambiare aria è aprire le finestre per un paio di minuti al massimo ma ogni 2-3 ore ma di notte chi dorme non apre le finestre.
Una notte ho lasciato la VMC spenta perchè c'era la disinfestazione e al mattino l'umidità relativa era salita di quasi l'8% (quattro persone in casa). Accesa la VMC in un'ora si è riportata ai livelli attesi (dipende dall'umidità esterna).
In inverno anche quando c'è nebbia, se si aprono le finestre l'umidità "esce" invece di entrare perchè una nebbia con temperatura di 5°C corrisponde ad umidità interna con temperatura a 20°C del 40%.

Comunque è più difficile gestire un cappotto interno che uno esterno. Il cappotto interno riduce la formazione di muffe sulla superficie a vista ma all'interno può far condensare acqua sulle superfici fredde e quindi creare dei casini anche peggiori delle muffe a vista. Di solito o ci si limita con gli spessori di isolamento o si fa una barriera al vapore fatta bene (e qua casca l'asino perchè pochi sanno farla: molti tralasciano diversi particolari per cui la barriera al vapore perde gran parte della sua efficacia). Lasciare un piccola camera d'aria serve solo a ridurre la visibilità del problema ma il problema resta comunque. Se non si è sicuri che chi fa il lavoro riesca a curare bene la barriera al vapore è meglio che limiti gli spessori dell'isolamento: sprecherà più energia per climatizzare ma almeno non rovina le strutture.

Ciao.
 
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