<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Rinascita non ortodossa di una Gt Junior in Gta | Page 2 | Il Forum di Quattroruote

Rinascita non ortodossa di una Gt Junior in Gta

Ex Batri ha scritto:
Ciao Giampi e ben tornato su queste pagine con i tuoi interventi sempre interessantissimi. :D

Grazie caro Guido. :D

Assicuro che di tanto in tanto tornerò a farVi compagnia.

Circa la coppa dell'olio maggiorata delle GTA , bisogna puntualizzare che quando la si adottava, bisognava anche cambiare la barra di mezzo degli snodi dello sterzo ( lunga piu' o meno 30-40 cm.) che era perfettamente diritta e montare quella Autodelta che era della medesima lunghezza ma " arcuata " e rinforzata per permettere proprio il montaggio di questa nuova coppa ed in modo che non incidesse negativamente coi leveraggi inferiori dello sterzo.

Per rendere meglio l'idea, ( in maniera forse "grezza "...) cerca di immaginare il " coltello -mezzaluna " che le nostre gentili signore usano in cucina per tagliare o meglio per triturare.

Questa "mezzaluna " immaginala la metà dell'altezza usuale e meno arcuata. Ecco la nuova barra sterzo delle GTA con coppa maggiorata. Senza di questa, niente coppa maggiorata.

Presto invierò M.P .

Un carissimo saluto. :D :D
 
giampi47 ha scritto:
key-one ha scritto:
E' un restauro un po' troppo "creativo" , perchè non rispetta in tutto e per tutto l'originale , questo effettuato dall'inglese Alfaholics , per conto di un abbiente cittadino di Dubai , ma comunque interessante , a mio parere.

L'auto , un ferrovecchio da sfasciacarrozze , è stata integralmente ricostruita : la scocca rivista addirittura dalle officine Aston Martin e , oltre al radicale trattamento antiruggine , le è stata aggiunta una gabbia di sicurezza e pannelli isolanti per poter montare l'aria condizionata .

La Gta inoltre è stata potenziata dagli 89 Hp originali ( era una Junior 1,3 litri ) a ben 216 Hp , ottenuti montando ed elaborando probabilmente la versione 2000 del bialbero di Arese .

Anche il colore non è originale Alfa Romeo , ma un blue metallizzato , preso a prestito dalle Ferrari Gt anni '70 .

In definitiva più un'auto da usare "tutti i giorni"per divertirsi che una storica da "concorso"

Comunque mi piacerebbe averla in garage ; e a voi ?

http://www.dazeroa100.com/prendono-alfa-gta-ridotta-a-ferro-vecchio-e-la-fanno-rinascere/

Bello questo topic, ragazzi ; mi permetto inserirmi .

Da quanto è riportato e dalle foto che appaiono sul sito che forse per mia carenza non riesco ad ingrandire , vi scrivo mie impressioni.

--- Da ciò che è scritto pare assodato che sia di provenienza GT 1300 JUNIOR sulla quale hanno lavorato comunque con tanta passione.

--- E' vero che la mascherina anteriore delle GTA dei tempi erano di colore nero e/o " brunito " ma quella cromata o simil-cromata che monta questa vettura sinceramente le dona molto.

--- A meno di mio errore di valutazione , i cerchioni che sono montati su questa auto delle foto NON sono da 14 " bensì da 15".

Ed ora una panoramica sui vari cerchioni delle GT 1600 --GTV 1600-- GTA 1600-- GT JUNIOR 1300 -- GTA 1300 JUNIOR -- GTAm 1750 e 2000;

Le Giulia GT 1600 dell'anno 1963 ,la GIULIA GT Veloce 1600 dell'anno 1966 e la GT JUNIOR 1300 del 1966-1967 alla loro nascita montavano di serie cerchioni in metallo con gomme 155 x 15 e cerchi da 4,5 ".

La GTA 1600 " di serie " del 1965 usci' da subito con cerchi in Lega Leggera Campagnolo da 6 " e con gomme da 165 x 14 .

Nell'anno 1968-primi "69 usci' la gamma delle 1750 Berlina e sportive.
Adottarono le gomme 165 x 14 con cerchi in metallo da 5,5 ".
Questo contribui' a dotare anche la GT JUNIOR 1300 ( e mi pare con sovrapprezzo , però, almeno all'inizio - ) delle medesime gomme e cerchi della serie delle 1750 ( stesso discorso x la gamma GIULIA di quegli specifici anni ).

Nel frattempo, le GTA 1600 che correvano (Autodelta od altri preparatori notissimi ) adottarono cerchioni in Elektron della Campagnolo però da 7 ".

Finalmente nel Maggio-Giugno del 1968 uscì anche la GTA 1300 JUNIOR " normale " che fu dotata di gomme 165 x 14 con cerchi in Acciaio Stampato da 5,5 ".

Chiaramente le GTA 1300 JUNIOR " preparate " venivano fornite con le stesse gomme e medesimi cerchioni delle GTA 1600 da Corsa come sopra riportato.

Tutto questo sino a fine anni "60 - .

Con l'entrata nelle competizioni delle 1750 GTAm e 2000 GTAm, ( a seguito di nuovi regolamenti ) queste vetture furono dotate di cerchioni da 9 x 13 ".

Allora le GTA 1300 JUNIOR da Corsa furono dotate di cerchi da 8 x 13 od in alternativa di cerchi da 9 x 13 come le GTAm.

Ma proprio adesso, riguardandomi un documento ufficiale che mi diedero in Autodelta a suo tempo, mi vedo che per le GTAm ( le ultime ) i preparatori montavano anche le 10" x 13 " .

---Motore= Pare anche a me - come ad altri di voi - trattasi di un Twin Spark dell'ALFA 75.
La posizione del tappo dell'olio sul motore e la "testa stretta " dello stesso potrebbero confermarlo.
Peccato non avere fotografie più visibili.

--- Il radiatore dell' acqua NON è delle GTA.

---La coppa dell' olio è sicuramente quella delle GTA CORSA da ben 12 Kg. ( la quale deve essere di colore Oro ) ma dalla foto non capisco esattamente di che colore sia.

Circa questa coppa maggiorata, personalmente ne posseggo ancora 1 esemplare fin dai bei tempi ... :D che assieme ad altra roba ho riposto in garage.

Comunque la si pensi, bisogna dire che la vettura è venuta bene. Anche il colore è veramente bello.
Auguro di cuore al proprietario di godersi giornalmente quest'auto - anche se non possiamo chiamarla GTA.

Un saluto. :D

Grazie Giampi per il tuo intervento su questo thread e per i tuoi apprezzamenti .

Preziosi i tuoi ricordi e i dati sulla tecnica e gli allestimenti delle Alfa Romeo .

La Giulia Gt ha sempre il potere magico , sarà per la linea perfetta partorita da Giugiaro , sarà per la meccanica fonte di prestazioni eccellenti , sarà per il piacere di guida che emana da ogni suo bullone o curva e spigolo della carrozzeria , di generare discussioni appassionate e convivi quasi filosofici :D
Saluti
 
In Italia siamo poco propensi alle repliche, se non per questioni speculative e aime' furfantesche.
In realtà la questione è complessa e sono fermamente convinto che un paese/popolo orgoglioso e cosciente del proprio passato possa essere autorizzato anche a replicare la sua memoria.
Se, come succede in altri paesi, perlopiu nordici (Regno Unito, Belgio, Germania, Svizzera, Austria) o di oltreoceano (USA e Australia) sono molte le vetture che vengono replicate da aziende specializzate anche supportate dalle case madri, lo stesso non si può dire dell'Italia dove sembra imperare il restauro a tutti i costi.
Diciamocelo chiaramente, la maggior parte dei restauri che si vedono in giro sono pessimi.
I restauri conservativi sono poco applicati perché trovano la loro ragione in un ambito di alto collezionismo; perlopiu auto prodotte in pochi esemplari se non in unico esemplare.
Ma la maggior parte del collezionismo è fatto da speculatori, compro/raffazzono/rivendo e da amatori squattrinati (mi ci metto anche io) che sognano di poter usare la propria auto d'epoca non solo nei raduni, ma spesso e volentieri.
Per fare questo il restauro deve essere integrale. Come diceva il mio carrozziere di fiducia : restaurare la lamiera di una Ferrari d'epoca o della tua GT, a me costa uguale, ma il valore delle due vetture è diverso, così come diverso è il potere di spesa del Cliente.
Quindi ?
Quindi si vedono in giro restauri malfatti, ma coronati dall'aureola della autenticità.
Esempio : chi sa che composizione ha la lamiera di ripristino? Quale carrozziere garantisce la perfetta saldatura (patentino saldatori, norme di saldatura, test sulle stesse, etc) , chi vi garantisce che la vostra scocca restaurata non abbia zone di snervamento tali da compromettere, oltre alla sicurezza, anche la sola la rigidità originale?
Noi da italiani esteti, ci fermiamo al colore, la tappezzeria, etc.., ma il problema e' nella struttura del telaio.
Fare scuci e cuci é un sistema che non garantisce nulla, per non parlare dei trattamenti contro la ruggine.
Ad avere tanti tanti soldi, diciamo almeno 500.000 Euro da spendere
si dovrebbe fare un restauro conservativo della vettura e a parte una copia oppure una replica per l'uso normale.
La copia é la realizzazione ex novo con le identiche specifiche costruttive dell'originale senza nessun apporto di ammodernamento o miglioria.
La replica é la realizzazione ex novo con identiche forme e dimensioni, ma che può prevedere interventi più o meno radicali per migliorare e ammodernare la vettura. Ma poi sulle repliche si apre un altro mondo complesso.

Tutto questo per dire che la replica oggetto del topic é una bellissima iniziativa, molto più rispettosa della storicità dell'auto di tanti restauri fatti male, da speculatori senza vergogna, che in Italia dominano il mercato dell'auto d'epoca.

Se l'Italia fosse davvero una nazione di appassionati d'auto, come inglesi, statunitensi, belgi, tedeschi, avremo una Alfa Classic che riprodurrebbe repliche perfette di icone come il Giulia Gt , su porzioni di telai 105 (non necessariamente coupe) per essere omologate come repliche storiche, magari con:
Telaio nuovo in carbonio e alluminio;
Pannelli carrozzeria in alluminio
Motore 2.0 twin spark nuovo
Vetri stratificati
Aria condizionata
Air bag anteriori
Cinture con pretensionatore
Freni con ABS (solo per le stradali)
Impianto elettrico cablato
Impianto luci allo xeno e lampade led sotto le gemme originali.
Parti nobilitate con migliori materiali (pellami, acciai)

Scandaloso?
No.
Più sano e serio che far spendere 20.000 euro per un restauro fatto da pezzi fatti in Cina, con materiali non specificati e garantiti, scocche riappiccicate con saldature a sentimento, stuccature integrali e tanta bella vernice.

Rosario
 
Gt_junior ha scritto:
In Italia siamo poco propensi alle repliche, se non per questioni speculative e aime' furfantesche.
In realtà la questione è complessa e sono fermamente convinto che un paese/popolo orgoglioso e cosciente del proprio passato possa essere autorizzato anche a replicare la sua memoria.
Se, come succede in altri paesi, perlopiu nordici (Regno Unito, Belgio, Germania, Svizzera, Austria) o di oltreoceano (USA e Australia) sono molte le vetture che vengono replicate da aziende specializzate anche supportate dalle case madri, lo stesso non si può dire dell'Italia dove sembra imperare il restauro a tutti i costi.
Diciamocelo chiaramente, la maggior parte dei restauri che si vedono in giro sono pessimi.
I restauri conservativi sono poco applicati perché trovano la loro ragione in un ambito di alto collezionismo; perlopiu auto prodotte in pochi esemplari se non in unico esemplare.
Ma la maggior parte del collezionismo è fatto da speculatori, compro/raffazzono/rivendo e da amatori squattrinati (mi ci metto anche io) che sognano di poter usare la propria auto d'epoca non solo nei raduni, ma spesso e volentieri.
Per fare questo il restauro deve essere integrale. Come diceva il mio carrozziere di fiducia : restaurare la lamiera di una Ferrari d'epoca o della tua GT, a me costa uguale, ma il valore delle due vetture è diverso, così come diverso è il potere di spesa del Cliente.
Quindi ?
Quindi si vedono in giro restauri malfatti, ma coronati dall'aureola della autenticità.
Esempio : chi sa che composizione ha la lamiera di ripristino? Quale carrozziere garantisce la perfetta saldatura (patentino saldatori, norme di saldatura, test sulle stesse, etc) , chi vi garantisce che la vostra scocca restaurata non abbia zone di snervamento tali da compromettere, oltre alla sicurezza, anche la sola la rigidità originale?
Noi da italiani esteti, ci fermiamo al colore, la tappezzeria, etc.., ma il problema e' nella struttura del telaio.
Fare scuci e cuci é un sistema che non garantisce nulla, per non parlare dei trattamenti contro la ruggine.
Ad avere tanti tanti soldi, diciamo almeno 500.000 Euro da spendere
si dovrebbe fare un restauro conservativo della vettura e a parte una copia oppure una replica per l'uso normale.
La copia é la realizzazione ex novo con le identiche specifiche costruttive dell'originale senza nessun apporto di ammodernamento o miglioria.
La replica é la realizzazione ex novo con identiche forme e dimensioni, ma che può prevedere interventi più o meno radicali per migliorare e ammodernare la vettura. Ma poi sulle repliche si apre un altro mondo complesso.

Tutto questo per dire che la replica oggetto del topic é una bellissima iniziativa, molto più rispettosa della storicità dell'auto di tanti restauri fatti male, da speculatori senza vergogna, che in Italia dominano il mercato dell'auto d'epoca.

Se l'Italia fosse davvero una nazione di appassionati d'auto, come inglesi, statunitensi, belgi, tedeschi, avremo una Alfa Classic che riprodurrebbe repliche perfette di icone come il Giulia Gt , su porzioni di telai 105 (non necessariamente coupe) per essere omologate come repliche storiche, magari con:
Telaio nuovo in carbonio e alluminio;
Pannelli carrozzeria in alluminio
Motore 2.0 twin spark nuovo
Vetri stratificati
Aria condizionata
Air bag anteriori
Cinture con pretensionatore
Freni con ABS (solo per le stradali)
Impianto elettrico cablato
Impianto luci allo xeno e lampade led sotto le gemme originali.
Parti nobilitate con migliori materiali (pellami, acciai)

Scandaloso?
No.
Più sano e serio che far spendere 20.000 euro per un restauro fatto da pezzi fatti in Cina, con materiali non specificati e garantiti, scocche riappiccicate con saldature a sentimento, stuccature integrali e tanta bella vernice.

Rosario
Per la prima volta non solo ti quoto il post, ma mi tolgo il cappello e ringrazio per tale chiarezza.
 
Gt_junior ha scritto:
In Italia siamo poco propensi alle repliche, se non per questioni speculative e aime' furfantesche.
In realtà la questione è complessa e sono fermamente convinto che un paese/popolo orgoglioso e cosciente del proprio passato possa essere autorizzato anche a replicare la sua memoria.
Se, come succede in altri paesi, perlopiu nordici (Regno Unito, Belgio, Germania, Svizzera, Austria) o di oltreoceano (USA e Australia) sono molte le vetture che vengono replicate da aziende specializzate anche supportate dalle case madri, lo stesso non si può dire dell'Italia dove sembra imperare il restauro a tutti i costi.
Diciamocelo chiaramente, la maggior parte dei restauri che si vedono in giro sono pessimi.
I restauri conservativi sono poco applicati perché trovano la loro ragione in un ambito di alto collezionismo; perlopiu auto prodotte in pochi esemplari se non in unico esemplare.
Ma la maggior parte del collezionismo è fatto da speculatori, compro/raffazzono/rivendo e da amatori squattrinati (mi ci metto anche io) che sognano di poter usare la propria auto d'epoca non solo nei raduni, ma spesso e volentieri.
Per fare questo il restauro deve essere integrale. Come diceva il mio carrozziere di fiducia : restaurare la lamiera di una Ferrari d'epoca o della tua GT, a me costa uguale, ma il valore delle due vetture è diverso, così come diverso è il potere di spesa del Cliente.
Quindi ?
Quindi si vedono in giro restauri malfatti, ma coronati dall'aureola della autenticità.
Esempio : chi sa che composizione ha la lamiera di ripristino? Quale carrozziere garantisce la perfetta saldatura (patentino saldatori, norme di saldatura, test sulle stesse, etc) , chi vi garantisce che la vostra scocca restaurata non abbia zone di snervamento tali da compromettere, oltre alla sicurezza, anche la sola la rigidità originale?
Noi da italiani esteti, ci fermiamo al colore, la tappezzeria, etc.., ma il problema e' nella struttura del telaio.
Fare scuci e cuci é un sistema che non garantisce nulla, per non parlare dei trattamenti contro la ruggine.
Ad avere tanti tanti soldi, diciamo almeno 500.000 Euro da spendere
si dovrebbe fare un restauro conservativo della vettura e a parte una copia oppure una replica per l'uso normale.
La copia é la realizzazione ex novo con le identiche specifiche costruttive dell'originale senza nessun apporto di ammodernamento o miglioria.
La replica é la realizzazione ex novo con identiche forme e dimensioni, ma che può prevedere interventi più o meno radicali per migliorare e ammodernare la vettura. Ma poi sulle repliche si apre un altro mondo complesso.

Tutto questo per dire che la replica oggetto del topic é una bellissima iniziativa, molto più rispettosa della storicità dell'auto di tanti restauri fatti male, da speculatori senza vergogna, che in Italia dominano il mercato dell'auto d'epoca.

Se l'Italia fosse davvero una nazione di appassionati d'auto, come inglesi, statunitensi, belgi, tedeschi, avremo una Alfa Classic che riprodurrebbe repliche perfette di icone come il Giulia Gt , su porzioni di telai 105 (non necessariamente coupe) per essere omologate come repliche storiche, magari con:
Telaio nuovo in carbonio e alluminio;
Pannelli carrozzeria in alluminio
Motore 2.0 twin spark nuovo
Vetri stratificati
Aria condizionata
Air bag anteriori
Cinture con pretensionatore
Freni con ABS (solo per le stradali)
Impianto elettrico cablato
Impianto luci allo xeno e lampade led sotto le gemme originali.
Parti nobilitate con migliori materiali (pellami, acciai)

Scandaloso?
No.
Più sano e serio che far spendere 20.000 euro per un restauro fatto da pezzi fatti in Cina, con materiali non specificati e garantiti, scocche riappiccicate con saldature a sentimento, stuccature integrali e tanta bella vernice.

Rosario

Riguardo alle repliche l'unico esempio che io ricordi è la replica della Alfa 1750 di anteguerra realizzata ufficialmente da Alfa Romeo sul finire degli anni 60 e regolarmente a listino.
Realizzazione lodevole e pregevole dovuta alla illuminata e lungimirante guida di Luraghi ed all'altrettanto e illuminata e lungimirante iniziativa di Gianni Mazzocchi.

Credo che su questo il nostro grande Giampi possa aggiornarci abbondantemente.
 
Ringrazio pubblicamente Giampi47 per la sua puntuale ed appassionata disamina.
Basta toccare le corde giuste e il nostro amico si scatena in un diluvio di aneddoti che manda in sollucchero il sottoscritto, ma credo di essere in buona compagnia.
A proposito delle repliche io non ho nulla contro, anzi, basta che sia una replica dichiarata e non fatta a "tarocco".
Anzi se devo esser proprio sincero mi piace un sacco l'approccio anglosassone al tema delle repliche, che complice anche una legislazione molto più favorevole ha permesso la nascita di un filone molto remunerativo.
Ad esempio la Hawk costruisce delle bellissime repliche della mitica Lancia Stratos, però da alfista mi piacerebbe vedere delle repliche di mostri sacri come la 33 stradale o la TZ2 (qualcuno a livello aritigianale lo fa).
 
transaxle73 ha scritto:
Ringrazio pubblicamente Giampi47 per la sua puntuale ed appassionata disamina.
Basta toccare le corde giuste e il nostro amico si scatena in un diluvio di aneddoti che manda in sollucchero il sottoscritto, ma credo di essere in buona compagnia.
A proposito delle repliche io non ho nulla contro, anzi, basta che sia una replica dichiarata e non fatta a "tarocco".
Anzi se devo esser proprio sincero mi piace un sacco l'approccio anglosassone al tema delle repliche, che complice anche una legislazione molto più favorevole ha permesso la nascita di un filone molto remunerativo.
Ad esempio la Hawk costruisce delle bellissime repliche della mitica Lancia Stratos, però da alfista mi piacerebbe vedere delle repliche di mostri sacri come la 33 stradale o la TZ2 (qualcuno a livello aritigianale lo fa).

@ TRANSAXLE che ringrazio tanto per la stima e la simpatia. :)

@ FPAOL al quale dico che accetto volentieri il suo invito circa la vettura 4R-Zagato degli anni '60

Probabilmente trasferirò questo tema sul Topic del Museo in considerazione che questo è riservato ad una presunta GTA . Ritengo infatti il topic del Museo molto più indicato.

D'accordo ?? Grazie.

Permettetemi un O.T. = Chiedo scusa ai tanti amici ai quali ancora debbo rispondere ai loro M.P.- Lo farò con urgenza. Grazie anche alla loro pazienza. ;)

Ciao. :D
 
Gt_junior ha scritto:
In Italia siamo poco propensi alle repliche, se non per questioni speculative e aime' furfantesche.
In realtà la questione è complessa e sono fermamente convinto che un paese/popolo orgoglioso e cosciente del proprio passato possa essere autorizzato anche a replicare la sua memoria.
Se, come succede in altri paesi, perlopiu nordici (Regno Unito, Belgio, Germania, Svizzera, Austria) o di oltreoceano (USA e Australia) sono molte le vetture che vengono replicate da aziende specializzate anche supportate dalle case madri, lo stesso non si può dire dell'Italia dove sembra imperare il restauro a tutti i costi.
Diciamocelo chiaramente, la maggior parte dei restauri che si vedono in giro sono pessimi.
I restauri conservativi sono poco applicati perché trovano la loro ragione in un ambito di alto collezionismo; perlopiu auto prodotte in pochi esemplari se non in unico esemplare.
Ma la maggior parte del collezionismo è fatto da speculatori, compro/raffazzono/rivendo e da amatori squattrinati (mi ci metto anche io) che sognano di poter usare la propria auto d'epoca non solo nei raduni, ma spesso e volentieri.
Per fare questo il restauro deve essere integrale. Come diceva il mio carrozziere di fiducia : restaurare la lamiera di una Ferrari d'epoca o della tua GT, a me costa uguale, ma il valore delle due vetture è diverso, così come diverso è il potere di spesa del Cliente.
Quindi ?
Quindi si vedono in giro restauri malfatti, ma coronati dall'aureola della autenticità.
Esempio : chi sa che composizione ha la lamiera di ripristino? Quale carrozziere garantisce la perfetta saldatura (patentino saldatori, norme di saldatura, test sulle stesse, etc) , chi vi garantisce che la vostra scocca restaurata non abbia zone di snervamento tali da compromettere, oltre alla sicurezza, anche la sola la rigidità originale?
Noi da italiani esteti, ci fermiamo al colore, la tappezzeria, etc.., ma il problema e' nella struttura del telaio.
Fare scuci e cuci é un sistema che non garantisce nulla, per non parlare dei trattamenti contro la ruggine.
Ad avere tanti tanti soldi, diciamo almeno 500.000 Euro da spendere
si dovrebbe fare un restauro conservativo della vettura e a parte una copia oppure una replica per l'uso normale.
La copia é la realizzazione ex novo con le identiche specifiche costruttive dell'originale senza nessun apporto di ammodernamento o miglioria.
La replica é la realizzazione ex novo con identiche forme e dimensioni, ma che può prevedere interventi più o meno radicali per migliorare e ammodernare la vettura. Ma poi sulle repliche si apre un altro mondo complesso.

Tutto questo per dire che la replica oggetto del topic é una bellissima iniziativa, molto più rispettosa della storicità dell'auto di tanti restauri fatti male, da speculatori senza vergogna, che in Italia dominano il mercato dell'auto d'epoca.

Se l'Italia fosse davvero una nazione di appassionati d'auto, come inglesi, statunitensi, belgi, tedeschi, avremo una Alfa Classic che riprodurrebbe repliche perfette di icone come il Giulia Gt , su porzioni di telai 105 (non necessariamente coupe) per essere omologate come repliche storiche, magari con:
Telaio nuovo in carbonio e alluminio;
Pannelli carrozzeria in alluminio
Motore 2.0 twin spark nuovo
Vetri stratificati
Aria condizionata
Air bag anteriori
Cinture con pretensionatore
Freni con ABS (solo per le stradali)
Impianto elettrico cablato
Impianto luci allo xeno e lampade led sotto le gemme originali.
Parti nobilitate con migliori materiali (pellami, acciai)

Scandaloso?
No.
Più sano e serio che far spendere 20.000 euro per un restauro fatto da pezzi fatti in Cina, con materiali non specificati e garantiti, scocche riappiccicate con saldature a sentimento, stuccature integrali e tanta bella vernice.

Rosario

Stra...quoto :D
Meglio una replica fatta bene e aggiornata in molti particolari che aumentino il confort e la sicurezza , come questa del topic o come le Singer-Porsche citate da Transaxle o le Jaguar di Ian Callum che piacciono anche a Mastertanto , piuttosto che i restauri fatti male e fatti strapagare .
Bello poter avere un'auto (ben) restaurata come investimento e da mostrare nei raduni e accanto una replica per il piacere di usarla non dico tutti i giorni , ma spesso . Ovviamente avendo el dinero :D

Attached files /attachments/2054901=49120-Auto-Epoca-scoperte-in-Francia-03.jpg
 
Ora che Giampi47 ha pubblicato foto e interessanti -come al solito- dati tecnici sulla 1750 Quattroruote , lo posso dire anche qui . L'Alfa Romeo Gran Sport Quattroruote del 1965 è uno dei più convincenti esempi di replica mai prodotti in piccola serie e il fatto rafforza quanto sostenuto da Juniogt e pure da me , cioè che una buona replica è meglio di tanti restauri mal fatti e strapagati .

Della 1750 , negli anni 1966 /67 furono prodotti 82 esemplari , che hanno nutrito la passione di altrettanti automobilisti , certamente in grado di sostenere una spesa importante , ma non impossibile .

L'auto costava infatti 2.360.000 lire contro 1.570.000 lire della Giulia TI nel 1966 e , pur richiendendo per ovvi motivi la disponibilità di un box o un garage , rese possibile coltivare un sogno da collezionista anche a chi non era miliardario .

Sarebbe interessante conoscere il valore della Gran Sport oggi e se tutti i veicoli prodotti sono sono ancora in circolazione . Saluti

https://it.wikipedia.org/wiki/Alfa_Romeo_Gran_Sport_Quattroruote

Attached files /attachments/2055827=49186-Alfa_Romeo_Gran_Sport_Quattroruote.jpg
 
Dal filmato traspare , sotto il vestito di Zagato , quasi eguale a quello degli anni '30 , la meccanica della Giulia anni ''60 e in particolare l'avantreno a ruote indipendenti .

Oggi sarebbe belllo riprodurre un'Alfa Romeo dei '60 , '70 , la Giulia Gt e anche l'Alfetta Gt , con meccanica e allestimenti aggiornati e adatti alle esigenze di sicurezza attuali ad un prezzo non irraggiungibile .

Attached files /attachments/2055828=49187-alfa_romeo_4r_zagato_press_photo.jpg /attachments/2055828=49188-alfa_romeo_4r_zagato_under_construction.jpg
 
Nel frattempo , anche per gli importanti suggerimenti di Transaxle e Giampi47 , approfitto per modificare il titolo , in quanto l'auto oggetto di restauro , aggiornamento e tuning di questo thread non era in partenza una Gta , bensì una normale Giulia Gt Junior 1300 , allestita poi con molti particolari delle Gta , fra cui la mascherina . Saluti

Attached files /attachments/2055830=49189-$(KGrHqIOKosFIvGYDO)JBSL7HiN6V!--60_57.JPG
 
key-one ha scritto:
Ora che Giampi47 ha pubblicato foto e interessanti -come al solito- dati tecnici sulla 1750 Quattroruote , lo posso dire anche qui . L'Alfa Romeo Gran Sport Quattroruote del 1965 è uno dei più convincenti esempi di replica mai prodotti in piccola serie e il fatto rafforza quanto sostenuto da Juniogt e pure da me , cioè che una buona replica è meglio di tanti restauri mal fatti e strapagati .

Della 1750 , negli anni 1966 /67 furono prodotti 82 esemplari , che hanno nutrito la passione di altrettanti automobilisti , certamente in grado di sostenere una spesa importante , ma non impossibile .

L'auto costava infatti 2.360.000 lire contro 1.570.000 lire della Giulia TI nel 1966 e , pur richiendendo per ovvi motivi la disponibilità di un box o un garage , rese possibile coltivare un sogno da collezionista anche a chi non era miliardario .

Sarebbe interessante conoscere il valore della Gran Sport oggi e se tutti i veicoli prodotti sono sono ancora in circolazione . Saluti

https://it.wikipedia.org/wiki/Alfa_Romeo_Gran_Sport_Quattroruote
Non avevo mai sentito, neppure vagamente, dell'esistenza di queste repliche fatte sulla base della Giulia... all'epoca ero bambino e va bene, ma neppure in seguito, mai.

Comunque il concetto alla base delle repliche è secondo me giusto e da portare avanti : io sono molto a favore delle repliche modernizzate, tipo l'attuale Fiat 500 o Mini per capirci, che, se non possono per ovvie ragioni essere repliche fedeli neppure visivamente, trasmettono però almeno un po' dello spirito di un modello e di un'epoca : ed è già qualcosa, anzi più di qualcosa, specie nel panorama attuale dove, sull'altare della razionalità, le auto tendono a somigliarsi tutte.... troppo !
 
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