75TURBO-TP ha scritto:
alexmed ha scritto:
75TURBO-TP ha scritto:
_enzo ha scritto:
La colpa è di Fiat e della scelta di Giovanni Agnelli di seguire Romiti e di diversificare, mentre ghidella voleva investire nell'auto.
Bravo Enzo quello che abbiamo oggi deriva da quella sciagurata scelta,mai in Fiat ci fu un utile come nel 1989,ne prima e ne dopo.
Ghidella fu l'unico AD fiat che ne capiva di auto Ingegnere e validissimo collaudatore voleva una Grande Alfa ed inizio' con la coupe' della 75 la SZ e lo spider RZ le ultime vere alfa,parlava anche di un'Alfamaserati.....voleva troppo per chi pensava alle panda.
Facciamo la storia del se e del poi.
Ti immagini il gruppo italiano guidato da Ghidella alllora e per altri diversi anni? Ti immagini oggi come potrebbe essere questo gruppo? Abarth, AlfaRomeo, Autobianchi, Ferrari, Fiat, Innocenti, Lancia, Maserati. Secondo me avrebbe da dire qualcosina nel mondo dell'auto.... o siamo troppo fiduciosi nei confronti di Ghidella?
Io giudico solo quello che vedo e l'unica alfa dopo l'acquisizione l'ha voluta collaudata e realizzata lui.Quello che e' successo dopo e' sotto gli occhi di tutti per chi VUOLE.
Attenzione a santificarlo.
Ghidella fu anche colui che violò uno dei dogmi fino ad allora veramente impensabili x un Alfa, mettendo su un biscione un motore fiat (la 164 turbo con motore della Delta).
Se questo era tradizione, tutela e salvaguardia del valore e del marchio, allora ci dimentichiamo delle tante "ombre" che cominciavano ad addensarsi su Arese.
Certo è che Ghidella era un tecnico, e non un manager. Altra pasta ed altro "amore" per il mezzo meccanico