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riduco i consumi e aumenta la benzina

ma che senso ha fare auto che consumano meno.. cercando di dare un vantaggio economico all'automobilista.. visto che consumando meno .. la benzina mi dura di più..
e ho anche un presunto vantaggio ambientale.. visto che uso meno benzina per fare lo stesso tratto..

a parte il vantaggio ambientale...

ma se compro un auto che consuma meno e poi mi aumentano la benzina a due euro..
che senso ha fare auto di questo tipo?

avrò sempre un vantaggio dal minor consumo... ma non è normale come cosa..

praticamente spendo sempre di più....
 
Beh ma le case automobilistiche non progettano mica le auto/motori in base al prezzo del carburante.. :rolleyes:
Stesso discorso per chi fa aumentare il carburante.. indipendentemente da quanto consuma un auto loro intascano sempre di più... :evil:
 
f978 ha scritto:
Beh ma le case automobilistiche non progettano mica le auto/motori in base al prezzo del carburante.. :rolleyes:
Stesso discorso per chi fa aumentare il carburante.. indipendentemente da quanto consuma un auto loro intascano sempre di più... :evil:

Ipotizziamo che i litri acquistati di carburante siano diminuiti del 10% e che nel frattempo il loro prezzo sia aumentato in pari misura. Risultato per l'Erario: pressapoco invariato. Risultato per l'automobilista: a parità di spesa ha a disposizione meno carburante per viaggiare. Tenuto conto che sui viaggi di lavoro c'è meno da limare, sono diminuiti i viaggi personali: qualche week end in montagna in meno, qualche gita con la famiglia in meno, ecc. con effetti negativi sull'economia.
Chiusa la prima parte di economia maccheronica.
Apriamo la seconda: in scienza delle finanze si afferma che la tassazione indiretta (Iva e accise, per l'appunto) sono più distorsive, in quanto influenzano di più il comportamento del contribuente rispetto a quelle dirette (l'Irpef, l'Ires, ecc.), perchè aumentano il costo specifico del bene o servizio al quale sono applicate.
Quindi, nel momento in cui il nostro governo ha aumentato Iva e accise è stato subito charo che ciò avrebbe avuto effetti depressivi sui consumi, che già soffrivano enormemente per la recessione in atto.
 
Posto che il prezzo del petrolio negli ultimi cinquant'anni è aumentato non per i paventati esaurimenti ma per puro calcolo economico di paesi produttori (che quando hanno capito che razza di potere avevano hanno formato l'OPEC e iniziato a fare il bello e cattivo tempo) e dei trasformatori/distributori, tanto è vero che la produzione è aumentata ma è ancora lungi dal raggiungere la saturazione degli impianti, chi vi dice che il prezzo del bene non sia stato aumentato anche perchè gli utilizzatori dell'oro nero odierni sono molto più efficienti? Se tali aumenti ci fossero stati anche solo una decina di anni fa, i consumi sarebbero crollati in maniera tale da divenire economicamente svantaggiosi per tutti i soggetti in grado di influenzare il prezzo, oggi sono possibili proprio perchè il fabbisogno procapite è diminuito. Lo Stato con le sue accise non fa altro che seguire l'andazzo, d'altronde l'Italia sarà anche il paese dove fare il pieno costi di più, ma non è che nel resto d'Europa allo stesso nostro livello industriale se la ridano più di tanto, tolti gli ultimi aumenti decisi dall'ultimo governo (fin'ora 12 centesimi) prima di dicembre eravamo più o meno agli stessi livelli degli altri.
L'economia è fatta di sottili equilibri, pensare che proprio il governo dei professori non sappia giostrare certe cose è ingenuo, hanno aumentato le accise perchè sapevano di poterlo fare, in quanto nonstante i cali di domanda il gettito fiscale sarebbe aumentato.
 
Matteo__ ha scritto:
Posto che il prezzo del petrolio negli ultimi cinquant'anni è aumentato non per i paventati esaurimenti ma per puro calcolo economico di paesi produttori (che quando hanno capito che razza di potere avevano hanno formato l'OPEC e iniziato a fare il bello e cattivo tempo) e dei trasformatori/distributori, tanto è vero che la produzione è aumentata ma è ancora lungi dal raggiungere la saturazione degli impianti, chi vi dice che il prezzo del bene non sia stato aumentato anche perchè gli utilizzatori dell'oro nero odierni sono molto più efficienti? Se tali aumenti ci fossero stati anche solo una decina di anni fa, i consumi sarebbero crollati in maniera tale da divenire economicamente svantaggiosi per tutti i soggetti in grado di influenzare il prezzo, oggi sono possibili proprio perchè il fabbisogno procapite è diminuito. Lo Stato con le sue accise non fa altro che seguire l'andazzo, d'altronde l'Italia sarà anche il paese dove fare il pieno costi di più, ma non è che nel resto d'Europa allo stesso nostro livello industriale se la ridano più di tanto, tolti gli ultimi aumenti decisi dall'ultimo governo (fin'ora 12 centesimi) prima di dicembre eravamo più o meno agli stessi livelli degli altri.
L'economia è fatta di sottili equilibri, pensare che proprio il governo dei professori non sappia giostrare certe cose è ingenuo, hanno aumentato le accise perchè sapevano di poterlo fare, in quanto nonstante i cali di domanda il gettito fiscale sarebbe aumentato.

Si, entrerà più gettito, ma se come dice giustamente chi ha aperto il 3D, oltre a lavorare e pagare sempre più tasse, mi togli pure la gitarella domenicale con conseguente probabile uscita di qualche euro da immettere nel consumo, vedasi un gelato, una pizza ecc,
in più se stringi ancora il cappio di chi non può fare a meno di usare i mezzi e non sto ad elencare le categorie, ma sono molte, va da se che va tutto a donnine!
Se questo è quello che hanno partorito fino ad ora, senza agire la dove gli sprechi senza fine ci hanno portato alla rovina, va da se che si capisce che belle menti hanno preso in mano il paese!
 
A mio parere invece quelle menti sono anche troppo fine, il problema semmai è che prseguono scopi che non coincidono con i nostri...... ;)
 
Matteo__ ha scritto:
Posto che il prezzo del petrolio negli ultimi cinquant'anni è aumentato non per i paventati esaurimenti ma per puro calcolo economico di paesi produttori (che quando hanno capito che razza di potere avevano hanno formato l'OPEC e iniziato a fare il bello e cattivo tempo) e dei trasformatori/distributori, tanto è vero che la produzione è aumentata ma è ancora lungi dal raggiungere la saturazione degli impianti, chi vi dice che il prezzo del bene non sia stato aumentato anche perchè gli utilizzatori dell'oro nero odierni sono molto più efficienti? Se tali aumenti ci fossero stati anche solo una decina di anni fa, i consumi sarebbero crollati in maniera tale da divenire economicamente svantaggiosi per tutti i soggetti in grado di influenzare il prezzo, oggi sono possibili proprio perchè il fabbisogno procapite è diminuito. Lo Stato con le sue accise non fa altro che seguire l'andazzo, d'altronde l'Italia sarà anche il paese dove fare il pieno costi di più, ma non è che nel resto d'Europa allo stesso nostro livello industriale se la ridano più di tanto, tolti gli ultimi aumenti decisi dall'ultimo governo (fin'ora 12 centesimi) prima di dicembre eravamo più o meno agli stessi livelli degli altri.
L'economia è fatta di sottili equilibri, pensare che proprio il governo dei professori non sappia giostrare certe cose è ingenuo, hanno aumentato le accise perchè sapevano di poterlo fare, in quanto nonstante i cali di domanda il gettito fiscale sarebbe aumentato.

Il problema è che questo non è il governo dei professori ma dei banchieri, con tutto quello che ne consegue :evil:

In ogni caso comunque la si rigiri la domanda di greggio a livello mondiale è in continuo aumento sopratutto da parte del BRIC (Brasile, Russia, India, Cina), ne consegue che è inevitabile che cresca il prezzo di pari passo.
Per il futuro, sia prossimo che lontano, non vedo molte alternative a rassegnarsi a pagare. :evil:

Ma, d'altro canto, a parte gli ultimi vent'anni, il fatto di muoversi, di viaggiare, di spostare persone e merci, è sempre stata un'operazione costosa, ad appannaggio di pochi (una volta il cavallo mica lo avevano tutti anche se i film western inducono a pensare il contrario).
Probabilmente si finirà col tornare a questa situazione, non ai cavalli ma a muoversi meno, con buona pace dell'industria automobilistica.
 
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