<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> RICORDATE CHE IL 31.01.2010 | Il Forum di Quattroruote

RICORDATE CHE IL 31.01.2010

scade il canone rai....

mi raccomando ...pagatelo....che se no

pippo baudo non prende 40000 euro a puntata

bruni vespa 15000

simona ventura 75.000

per quei programmi splenididi e per i canali bellissimi

che nessuno vede sul dtt ....quando funziona e non scricchiola.

dubai tv sul satellite si vede meglio....ed è gratis...

w aljazeera.... :D :D
 
...e và pagato per il possesso di qualsiasi apparecchio in grado di ricevere le trasmissioni televisive, attenzione alle parole: si parla di apparecchi, non di televisore !! ...avere un computer con collegamento a internet o un videofonino comporta l'obbligo di versare il canone alla Rai.
 
Al di là di tutte le valutazioni circa il fatto che sia giusto o meno pagare l'abbonamento (che di fatto si paga eccome, sebbene in altra forma, anche per le televisioni cosiddette "gratuite"), trovo profondamente insopportabile la trasmissione di spot pubblicitari che, oltre tutto pagati anche da me, "invitano" a pagare l'abbonamento, con una ipocrisia ed una arroganza che a mio avviso non conoscono eguali.
So di fare un accostamento assai esagerato, ma mi viene in mente il governo nazista che fa degli spot per invitare determinati cittadini ad abbandonare le proprie case e recarsi alla più vicina stazione ferroviaria.

Se una cosa è obbligatoria per legge (con tanto di sanzioni e castighi per chi non la fa) che senso ha pubblicizzarla come se fosse un prodotto o un servizio che il cittadino può scegliere di acquistare o meno?
Perché allora non si fanno degli spot che invitino a circolare, nelle strade, sulla corsia di destra oppure a presentare la dichiarazione dei redditi?

Personalmente non sono contrario al pagamento di una tariffa per la televisione di stato, perché preferisco pagare le cose con il denaro piuttosto che in altre maniere più subdole e fastidiose. La fortissima tentazione di non pagare mi viene soltanto, regolarmente, proprio quando vedo quegli spot che mi prendono spudoratamente per il fondoschiena.
 
mammo4 ha scritto:
Vogliamo parlare di quel programma farsa chiamato "Affari tuoi"?

Che schifo....
Sarebbe bello che eliminassero alcuni programmi dopo i tg e facessero cominciare prima i film. A me sta sulle palle guardare un film di 90' che comincia alle 21.30 e finisce alle 23.30, porca vacca, pazienza la pubblicità ma se me lo facessero cominciare alle 20.50 magari potrei andare a letto a un ora decente, visto che il giorno dopo si lavora.

Sennò vabbè, uno se lo registra ma perchè non me lo posso godere "in diretta" senza dover fare le ore piccole?
 
E' tutto un magna magna.....sarebbe ora di smetterla di finanziare un carrozzone politico inutile che ormai guardano solo le persone anziane vista l'offerta indecente dei programmi. A parte i programmi della famiglia Angela non c'è nulla. Il solito Pippone nazionale, la Parietti onnipresente assieme a tutti i soliti noti invitati pagati profumatamente. La sera mi leggo un bel libro e pago il canone per mantenere una tv da buttare.
 
marimasse ha scritto:
l'abbonamento (che di fatto si paga eccome, sebbene in altra forma, anche per le televisioni cosiddette "gratuite"),
non è proprio così...

comunque, quello che infastidisce è che il canone viene pagato dallo Stato alla RAI per via del servizio pubblico.
vorrei capire quanta parte delle trasmissioni / produzioni / edizioni RAI abbia a che fare con un qualche servizio pubblico, e non con la produzione / trasmissione / edizione di rispettabilissima ma commercialissima attività rivolta alla pura audience

ipotesi 1: quel contributo in più, rispetto alla raccolta pubblicitaria che non manca (e che giustifica le varie isole dei fetusi eccetera), dovrebbe consentire alla RAI di dare all'utente qualcosa di parecchio in più rispetto ai concorrenti commerciali.

magari è così, e sono io che non capisco perché non seguo abbastanza o in modo corretto la TV
ma a me non pare che ci sia questo "distacco" sulla concorrenza

ipotesi 2: quel contributo in più se ne va a finanziare una pletora di strutture poco o nulla utili, se non per creare posti di lavoro come remunerazione dei vari patroni politici.

qualcuno ha una ipotesi 3?
 
belpietro ha scritto:
qualcuno ha una ipotesi 3?
Ma come, dove metti il servizio di informazione pubblica, plurale ed imparziale? :XD:

Scherzi a parte (in realtà c'è poco da scherzare) una cosa positiva, da pochi conosciuta, è che la Rai mantiene in vita i ripetitori in Onde Medie, sia pur per la sola Radio Uno (gli altri canali sono stati chiusi per i motivi sotto esposti, e sullo stesso primo canale è stata ridotta la potenza di trasmissione)

La trasmissione MW è oltremodo costosa (un solo trasmettitore principale assorbe tanta corrente quanto una rete nazionale in FM ... ed impega ancora le "valvole" - che hanno una vita non infinita): tuttavia, per la sua stessa tipologia, è in grado di garantire una copertura molto ampia (di notte con due sole stazioni, MI e RM, si copre bene tutta l'Italia). In caso di necessità (calamità naturali etc) è un canale di trasmissioni ricevibile senza difficoltà con mezzi modestissimi, ed è ovviamente più semplice ripristinare una singola stazione che non una rete di ponti radio e ripetitori.

Sono ipotesi remote, ovvio, ma vanno incluse nelle scelte strategiche di un Paese

P.S: il memento di kara mi farà andare di traverso il pranzo :twisted:
 
belpietro ha scritto:
marimasse ha scritto:
l'abbonamento (che di fatto si paga eccome, sebbene in altra forma, anche per le televisioni cosiddette "gratuite"),
non è proprio così...

comunque, quello che infastidisce è che il canone viene pagato dallo Stato alla RAI per via del servizio pubblico.
vorrei capire quanta parte delle trasmissioni / produzioni / edizioni RAI abbia a che fare con un qualche servizio pubblico, e non con la produzione / trasmissione / edizione di rispettabilissima ma commercialissima attività rivolta alla pura audience

ipotesi 1: quel contributo in più, rispetto alla raccolta pubblicitaria che non manca (e che giustifica le varie isole dei fetusi eccetera), dovrebbe consentire alla RAI di dare all'utente qualcosa di parecchio in più rispetto ai concorrenti commerciali.

magari è così, e sono io che non capisco perché non seguo abbastanza o in modo corretto la TV
ma a me non pare che ci sia questo "distacco" sulla concorrenza

ipotesi 2: quel contributo in più se ne va a finanziare una pletora di strutture poco o nulla utili, se non per creare posti di lavoro come remunerazione dei vari patroni politici.

qualcuno ha una ipotesi 3?

Bisogna subire una regolamentazione assurda che prevede:
scusami, ma vado abbastanza a spanne sulle cifre, ma non piu' di tanto. Mediaset raccoglie circa 4 miliardi di pubblicita' mentre la Rai naviga intorno a 2 perche' ha un tetto oltre il quale non puo' andare e quindi integra la sua parte di malloppo con l' odiato canone. Che poi i programmi facciano sempre piu' schifo, ricordo quando c' era il filmone il Lunedi sul primo, il Martedi sul secondo.....e mi viene da pensare che se non vuoi essere massacrato nei tes...oli, c'e' qualcuno che aspira a venderti la soluzione: abbonamenti alle pay tV. Ciao
 
non è un mio problema: no rai, no sky, no mediaset, no tv.

NON HO IL TELEVISORE

non sapete che vi perdete........
;) ;)
 

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