Dato che, per le azioni di pochi, il post di tutti e' stato chiuso, proseguo qui con discorso a parte.
Nessuna offesa, per carita'.
Ma mi hai frainteso. Io ho citato un paio di casi come esempio di qualcosa che, a livello storico e sociale, e' riconosciuto in tutto il mondo. Di nuovo, ripeto, con le debite proporzioni.
Che poi ci siano casistiche di mentalita' chiuse, o provinciali, o bigotte in ogni ambito e' certamente vero.
Anzi, a volerla dire tutta il bigottismo e' piu' diffuso di solito tra i benestanti, e ci sono evidenze di questo che non cito perche' andrei in politica.
Ma non parlavo di "bigottismo", quanto di semplice religiosita'.
E certamente ci sono fervidi credenti anche tra i benestanti, ma il mio e' un discorso "nella media".
Ossia, presa la popolazione di una zona benestante, e quella di una zona povera, in quella povera la religione sara' piu' religiosa. Fatto riconosciuto storicamente, socialmente e, peraltro, dalla Chiesa stessa.
Chiaro che sono discorsi molto generali e vaghi, che contan poco quando si ha a che fare con le persone, perche' ciascuno e' diverso (come dice la pubblicita' ) ma che invece hanno una loro rilevanza quando si analizzino intere culture.
Ovviamente, poi, se dovessi trovare un tratto definente del meridione rispetto al settentrione, non starei certo a badare alla religiosita'.
Prima di tutto, probabilmente, perche' personalmente non me ne puo' importare di meno.
E' una questione alquanto piu' significativa nei paesi arabi.
E l'Imam in questione e il Gran Mufti' dell'Egitto (che suona dispregiativo e invece e'... geografico) han dimostrato piu' volte come esista un islam non solo moderato, ma anche civile, intelligente e dotato d'ironia...
In merito all'intervento di ricostruzione dell'imene (o "verginita' di ritorno", come viene alcune volte ironicamente chiamato) ebbe a dire:
"Aly Gomaa dice che le donne che si sono sottoposte all'intervento di ricostruzione dell'imene possono presentarsi al loro marito come vergini, senza per questo essere delle peccatrici. ?Se Dio volesse che ognuno di noi sapesse tutto dell'altro ? sostiene il Gran Muftì - ci avrebbe dato la possibilità di leggere nella mente delle persone. Invece non lo ha fatto. Spesso le persone hanno una cattiva prima impressione quando ti conoscono ma poi cambiano idea?. "
Un grande...
Sensa offesa, ma il tuo discorso mi sembra un po' qualunquista e si basa su un'analisi sociologica quanto meno approssimativa. Premesso che sono assolutamente d'accordo sul rifiuto di ogni tipo di fanatismo, il resto del tuo ragionamento appare un po' debole.
Potrei dirti, per esempio, che la mia esperienza è un po' diversa: ho conosciuto tantissimi settentrionali con una mentalità talmente provinciale e "chiusa" da non essere neppure lontanamente paragonabile a quella della Sicilia o della Sardegna più rurali.
Oppure, tanto per contrapporre un esempio al tuo, potrei dirti che ho parenti e amici bergamaschi e bresciani; vivono in comunità notoriamente molto benestanti e nonostante ciò, in netto contrasto con quanto affermi, estremamente credenti e religiose.
Tutto ciò anche per dimostrarti che il parallelo scarso benessere - poca cultura - scarsa civilizzazione - fervida religiosità - fanatismo mi sembra decisamente azzardato!!
Nessuna offesa, per carita'.
Ma mi hai frainteso. Io ho citato un paio di casi come esempio di qualcosa che, a livello storico e sociale, e' riconosciuto in tutto il mondo. Di nuovo, ripeto, con le debite proporzioni.
Che poi ci siano casistiche di mentalita' chiuse, o provinciali, o bigotte in ogni ambito e' certamente vero.
Anzi, a volerla dire tutta il bigottismo e' piu' diffuso di solito tra i benestanti, e ci sono evidenze di questo che non cito perche' andrei in politica.
Ma non parlavo di "bigottismo", quanto di semplice religiosita'.
E certamente ci sono fervidi credenti anche tra i benestanti, ma il mio e' un discorso "nella media".
Ossia, presa la popolazione di una zona benestante, e quella di una zona povera, in quella povera la religione sara' piu' religiosa. Fatto riconosciuto storicamente, socialmente e, peraltro, dalla Chiesa stessa.
Chiaro che sono discorsi molto generali e vaghi, che contan poco quando si ha a che fare con le persone, perche' ciascuno e' diverso (come dice la pubblicita' ) ma che invece hanno una loro rilevanza quando si analizzino intere culture.
Ovviamente, poi, se dovessi trovare un tratto definente del meridione rispetto al settentrione, non starei certo a badare alla religiosita'.
Prima di tutto, probabilmente, perche' personalmente non me ne puo' importare di meno.
E' una questione alquanto piu' significativa nei paesi arabi.
E l'Imam in questione e il Gran Mufti' dell'Egitto (che suona dispregiativo e invece e'... geografico) han dimostrato piu' volte come esista un islam non solo moderato, ma anche civile, intelligente e dotato d'ironia...
In merito all'intervento di ricostruzione dell'imene (o "verginita' di ritorno", come viene alcune volte ironicamente chiamato) ebbe a dire:
"Aly Gomaa dice che le donne che si sono sottoposte all'intervento di ricostruzione dell'imene possono presentarsi al loro marito come vergini, senza per questo essere delle peccatrici. ?Se Dio volesse che ognuno di noi sapesse tutto dell'altro ? sostiene il Gran Muftì - ci avrebbe dato la possibilità di leggere nella mente delle persone. Invece non lo ha fatto. Spesso le persone hanno una cattiva prima impressione quando ti conoscono ma poi cambiano idea?. "
Un grande...