Ieri ho ritirato la mia XMOD EDC ed ecco la mia breve eXPerience!
Modello luxe, grigio cassiopea, con sensori ant e post più retrocamera e Arkamys.
Premetto che fino a ieri non avevo mai guidato un'auto col cambio automatico e provenivo da una Scenic 2 1.9. Quindi ho dovuto subire il cosiddetto Downsizing e rinunciare ai meccanismi di cambiata manuale. Inoltre, come affermavo, non ho la possibilità di confrontare l'EDC con un sistema di trasmissione equivalente come il DSG della VW. (Vedi performances di Gianpaolomapelli).
L'auto in generale: è molto bella e le rifiniture sono migliorate con la terza serie. Molti automatismi già avevo avuto modo di apprezzarli sin dal 2004. Certo non sarà una BMW o AUDI o MERCEDES, ma certe funzionalità la pongono senza dubbio alla pari dei marchi sopracitati. Come non parlare ad esempio dell'Easy Access 2, molto implementato rispetto la versione precedente, mediante il quale si crea una simbiosi particolare con la vettura, inscindibile e dalla quale, come sapranno i fruitori, non si torna più indietro.
Ho percorso circa 100 km, di cui 60 su statale e 40 in città. Queste le mie primissime impressioni.
EDC: Orfana del pedale della frizione sono riuscito a farla partire senza difficoltà. In posizione di marcia D (Drive) l'automatismo è completo, nel senso che con l'aumentare dell'andatura le marce vengono snocciolate in rapida sequenza, dolcemente come in una sorta di continuità, senza strappi. Con l'acceleratore appena schiacciato si configura una guida molto tranquilla, con le cambiate a bassi regimi (sottocoppia). Se si desidera una partenza più vibrante si può osare di più con l'acceleratore e l'auto risponde molto bene. Prima di intraprendere un sorpasso, per far sì che l'auto fosse pronta, ho provato il Kickdown, cioè la scalata di marcia mediante la spinta a fondo dell'acceleratore: sì è un pò lentina, la scalata...poco meno di un secondo. Ma non è un'eternità. Arrivato in città, confesso, i timori sono aumentati. In realtà avrei desiderato avere una...frizione....a portata di piede sinistro. Ma sono stato attento, concentrato ed ho potuto apprezzare il vero confort di un cambio automatico: la guida in città. Si frena e ci si ferma senza schiacciare la frizione senza che il motore si spenga. In città devo confessare che l'automatismo è perfetto, versatile comodo. Quello che temevo e cioè le manovre di "fino" che richiedono i parcheggi stretti in realtà era frutto di una mancata conoscenza del sistema, perchè l'auto inizia a muoversi molto lentamente sia in marcia a vanti che in retromarcia. Qui l'acceleratore svolge un compito importante....la perfetta calibrazione.
E se durante la marcia ti arresti in salita? Non ci sono problemi perchè quando riparti e lasci il freno, il veicolo non indietreggia poichè il sistema (Hold hill???) ti immobilizza il veicolo per uqlache secondo e permette una partenza senza esitazioni. Troppo comodo, basta abituarsi.
Per quanto riguarda la funzionalità cambio sequenziale, ho avuto modo di provarla in una sola occasione, ma a questo punto preferisco la funzione D.
E' vero che se per trent'anni ho avuto un cambio ed una frizione, trovarsi all'improvviso orfano può causare delle momentanee angosce. Ma consentiamo all'abitudine di "abituarsi".
Tuttavia è vero anche che tanta comodità si paga in termini di "divertimento". Se fa tutto da sola, secondo me, viene a mancare quella parte dell'automobilista, della sua anima, che muove il veicolo. Ma questa è una considerazione che forse vale solo oggi.
ARKAMYS: Qui le cose valgono al contrario. Nel senso che venivo dall'esperienza CABASSE Auditorium di 140 watt con caricatore di 6CD in plancia. Già fu un dramma l'aver speso oltre 900 Euro nel 2004 e non essere soddisfatto in pieno. ma poi il tempo fece la sua "sporca" parte e riuscii a farmi apprezzare tanto quel timbro sonoro, giacchè privo di bassi profondi. Purtroppo la prova ascolto Arkamys, mi ha soddisfatto poco. Un suono poco naturale (anche con le debite regolazioni, già presenti nel Cabasse, peraltro), sempre monco di bassi profondi ma non pieno come il precedente sistema. Sì c'è la possibilità di ascoltare più fonti sonore, fra cui la musica contenuta nell'iphone via bluetooth e l'ottimo sintonizzatore, ma preferivo il vecchio ascolto. Ma anche in questo caso spero nel .....lavoro del tempo.
TOMTOM: E' un tomtom integrato, con mappa Italia e RSD per le info sul traffico, Ma non ha la possibilità di disassociarlo dall'accensione della radio.
RETROCAMERA: Bastavano i soli sensori! (abbastanza superflua, vedremo utilizzi concreti).
PARABREZZA U.V.: NON lo è!
Selleria: in finto bue (similpelle) e tessuto. Mooolto delicata, soprattutto la parte cha ha velleità di essere pregiata (ecopelle). Infatti è incline al rapido deterioramento se sfregata con le zip e borchie inserite nelle tasche posteriori dei pantaloni. Prestare molta attenzione.
Conclusione: L'auto nel complesso è valida, ha un confort di marcia superiore alla precedente versione, senza l'eccessivo rollio che l'ha caratterizzata. Il 1.5 non è il 1.9, ma resta sorprendente per la sua reattività.
Modello luxe, grigio cassiopea, con sensori ant e post più retrocamera e Arkamys.
Premetto che fino a ieri non avevo mai guidato un'auto col cambio automatico e provenivo da una Scenic 2 1.9. Quindi ho dovuto subire il cosiddetto Downsizing e rinunciare ai meccanismi di cambiata manuale. Inoltre, come affermavo, non ho la possibilità di confrontare l'EDC con un sistema di trasmissione equivalente come il DSG della VW. (Vedi performances di Gianpaolomapelli).
L'auto in generale: è molto bella e le rifiniture sono migliorate con la terza serie. Molti automatismi già avevo avuto modo di apprezzarli sin dal 2004. Certo non sarà una BMW o AUDI o MERCEDES, ma certe funzionalità la pongono senza dubbio alla pari dei marchi sopracitati. Come non parlare ad esempio dell'Easy Access 2, molto implementato rispetto la versione precedente, mediante il quale si crea una simbiosi particolare con la vettura, inscindibile e dalla quale, come sapranno i fruitori, non si torna più indietro.
Ho percorso circa 100 km, di cui 60 su statale e 40 in città. Queste le mie primissime impressioni.
EDC: Orfana del pedale della frizione sono riuscito a farla partire senza difficoltà. In posizione di marcia D (Drive) l'automatismo è completo, nel senso che con l'aumentare dell'andatura le marce vengono snocciolate in rapida sequenza, dolcemente come in una sorta di continuità, senza strappi. Con l'acceleratore appena schiacciato si configura una guida molto tranquilla, con le cambiate a bassi regimi (sottocoppia). Se si desidera una partenza più vibrante si può osare di più con l'acceleratore e l'auto risponde molto bene. Prima di intraprendere un sorpasso, per far sì che l'auto fosse pronta, ho provato il Kickdown, cioè la scalata di marcia mediante la spinta a fondo dell'acceleratore: sì è un pò lentina, la scalata...poco meno di un secondo. Ma non è un'eternità. Arrivato in città, confesso, i timori sono aumentati. In realtà avrei desiderato avere una...frizione....a portata di piede sinistro. Ma sono stato attento, concentrato ed ho potuto apprezzare il vero confort di un cambio automatico: la guida in città. Si frena e ci si ferma senza schiacciare la frizione senza che il motore si spenga. In città devo confessare che l'automatismo è perfetto, versatile comodo. Quello che temevo e cioè le manovre di "fino" che richiedono i parcheggi stretti in realtà era frutto di una mancata conoscenza del sistema, perchè l'auto inizia a muoversi molto lentamente sia in marcia a vanti che in retromarcia. Qui l'acceleratore svolge un compito importante....la perfetta calibrazione.
E se durante la marcia ti arresti in salita? Non ci sono problemi perchè quando riparti e lasci il freno, il veicolo non indietreggia poichè il sistema (Hold hill???) ti immobilizza il veicolo per uqlache secondo e permette una partenza senza esitazioni. Troppo comodo, basta abituarsi.
Per quanto riguarda la funzionalità cambio sequenziale, ho avuto modo di provarla in una sola occasione, ma a questo punto preferisco la funzione D.
E' vero che se per trent'anni ho avuto un cambio ed una frizione, trovarsi all'improvviso orfano può causare delle momentanee angosce. Ma consentiamo all'abitudine di "abituarsi".
Tuttavia è vero anche che tanta comodità si paga in termini di "divertimento". Se fa tutto da sola, secondo me, viene a mancare quella parte dell'automobilista, della sua anima, che muove il veicolo. Ma questa è una considerazione che forse vale solo oggi.
ARKAMYS: Qui le cose valgono al contrario. Nel senso che venivo dall'esperienza CABASSE Auditorium di 140 watt con caricatore di 6CD in plancia. Già fu un dramma l'aver speso oltre 900 Euro nel 2004 e non essere soddisfatto in pieno. ma poi il tempo fece la sua "sporca" parte e riuscii a farmi apprezzare tanto quel timbro sonoro, giacchè privo di bassi profondi. Purtroppo la prova ascolto Arkamys, mi ha soddisfatto poco. Un suono poco naturale (anche con le debite regolazioni, già presenti nel Cabasse, peraltro), sempre monco di bassi profondi ma non pieno come il precedente sistema. Sì c'è la possibilità di ascoltare più fonti sonore, fra cui la musica contenuta nell'iphone via bluetooth e l'ottimo sintonizzatore, ma preferivo il vecchio ascolto. Ma anche in questo caso spero nel .....lavoro del tempo.
TOMTOM: E' un tomtom integrato, con mappa Italia e RSD per le info sul traffico, Ma non ha la possibilità di disassociarlo dall'accensione della radio.
RETROCAMERA: Bastavano i soli sensori! (abbastanza superflua, vedremo utilizzi concreti).
PARABREZZA U.V.: NON lo è!
Selleria: in finto bue (similpelle) e tessuto. Mooolto delicata, soprattutto la parte cha ha velleità di essere pregiata (ecopelle). Infatti è incline al rapido deterioramento se sfregata con le zip e borchie inserite nelle tasche posteriori dei pantaloni. Prestare molta attenzione.
Conclusione: L'auto nel complesso è valida, ha un confort di marcia superiore alla precedente versione, senza l'eccessivo rollio che l'ha caratterizzata. Il 1.5 non è il 1.9, ma resta sorprendente per la sua reattività.