albert56
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brutto affare...Bel problema. Sicuramente i freni ti permettono di fermarti, ma il motore non si spegne. Non so se vada comunque su di giri ma credo di sì
brutto affare...Bel problema. Sicuramente i freni ti permettono di fermarti, ma il motore non si spegne. Non so se vada comunque su di giri ma credo di sì
io ricordo nella ritmo di un amico che la pompa del vuoto era mossa dall'albero a camme, non sede spinterogeno che era chiusa con un tappo ma nelle prime si bucava la membrana poi l'hanno messa rotativa e non ci sono stati più problemi...non eri senza freni, bisognava fare molta più forza, comunque capisco che fai per frenare e ti trovi il pedale di legnoNon era collegata alla pompa dell'olio, lì era perchè, per risparmiare, FIAT aveva preso il blocco del benzina, che aveva lo spinterogeno nel basamento, e aveva messo la pompa a vuoto al posto dello spinterogeno, per cui la perforazione della membrana metteva il carter (pieno di olio caldo) in collegamento con il collettore di aspirazione. Un mio collega si era quasi ammazzato:niente freni e motore a stecca mentre usciva dall'autostrada...
Prima serie, aspirata, fu anche oggetto di un "difetto del mese"io ricordo nella ritmo di un amico che la pompa del vuoto era mossa dall'albero a camme, non sede spinterogeno che era chiusa con un tappo ma nelle prime si bucava la membrana poi l'hanno messa rotativa e non ci sono stati più problemi...non eri senza freni, bisognava fare molta più forza, comunque capisco che fai per frenare e ti trovi il pedale di legno![]()
Dietro al motore 1.7 della Ritmo c'era dietro quel "genio" di Lampredi, che avrà azzeccato uno-due motori quando lo lasciavano lavorare bene... poi se gli mettevano fretta, combinava degli errori madornali, come quello di mantenere sul 3.2 V6 lo stesso disegno della testa della 128. Risultato: consumo da muscle car con prestazioni da Mercedes 220.per risparmiare, FIAT aveva preso il blocco del benzina, che aveva lo spinterogeno nel basamento, e aveva messo la pompa a vuoto al posto dello spinterogeno
Dietro al motore 1.7 della Ritmo c'era dietro quel "genio" di Lampredi, che avrà azzeccato uno-due motori quando lo lasciavano lavorare bene... poi se gli mettevano fretta, combinava degli errori madornali, come quello di mantenere sul 3.2 V6 lo stesso disegno della testa della 128. Risultato: consumo da muscle car con prestazioni da Mercedes 220.
Ti raccomando anche il suo famoso bialbero che consumava come un 3.0 sei cilindri tedesco (vedi prova 4R della 124 spider, 1966).
altrochè, ricordo uno che aveva una di quelle Opel grosse, mi sembra fosse un 1700, parliamo inizi anni '80, andava la metà e consumava il doppioRicordo i consumi elevati, questo sì delle varie 132-trevi di famiglia ma penso che per allora fossero nella media.
Progettualmente, era migliore il motore Alfa Romeo o il monoalbero 4cyl BMW. Gli europei facevano all'epoca degli ottimi 4 cilindri, ma solo perché la concorrenza giapponese non si era ancora affacciata (o era condizionata dai dazi o dai contingentamenti)... La FIAT a mio avviso aveva solo due problemi: Valletta e il suo direttore generale Gaudenzio Bono. Quest'ultimo pur dotato di grandissima capacità direzionale e di pianificazione industriale, era ossessionato da una sola cosa, che per gli appassionati di motori è l'anticristo: la riduzione dei costi.
Parlavo degli anni 70 quando facevano già i 4 cyl da 7000 giri mentre i nostri plafonavano a 5000. Il sei cilindri giapponese tipico degli anni 80 ma soprattutto 90 fu il V6, declinato in tutte le salse da tutti i costruttori (pensiamo al 1.8 V6 della Mazda Mx-3), mentre il sei in linea ebbe il suo picco con la Datsun 240 Z. L'unica casa che lo sviluppò negli anni a venire, come dici giustamente tu, fu la Toyota.I Giapponesi allora erano Leader con i sei in linea
Carloantonio70 - 24 giorni fa
FAUST50 - 2 giorni fa
quicktake - 2 anni fa
Suby01 - 20 giorni fa