<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Rabbocco olio motore ogni 500km | Page 3 | Il Forum di Quattroruote

Rabbocco olio motore ogni 500km

Non era collegata alla pompa dell'olio, lì era perchè, per risparmiare, FIAT aveva preso il blocco del benzina, che aveva lo spinterogeno nel basamento, e aveva messo la pompa a vuoto al posto dello spinterogeno, per cui la perforazione della membrana metteva il carter (pieno di olio caldo) in collegamento con il collettore di aspirazione. Un mio collega si era quasi ammazzato:niente freni e motore a stecca mentre usciva dall'autostrada...
io ricordo nella ritmo di un amico che la pompa del vuoto era mossa dall'albero a camme, non sede spinterogeno che era chiusa con un tappo ma nelle prime si bucava la membrana poi l'hanno messa rotativa e non ci sono stati più problemi...non eri senza freni, bisognava fare molta più forza, comunque capisco che fai per frenare e ti trovi il pedale di legno:emoji_cold_sweat:
 
io ricordo nella ritmo di un amico che la pompa del vuoto era mossa dall'albero a camme, non sede spinterogeno che era chiusa con un tappo ma nelle prime si bucava la membrana poi l'hanno messa rotativa e non ci sono stati più problemi...non eri senza freni, bisognava fare molta più forza, comunque capisco che fai per frenare e ti trovi il pedale di legno:emoji_cold_sweat:
Prima serie, aspirata, fu anche oggetto di un "difetto del mese"
 
per risparmiare, FIAT aveva preso il blocco del benzina, che aveva lo spinterogeno nel basamento, e aveva messo la pompa a vuoto al posto dello spinterogeno
Dietro al motore 1.7 della Ritmo c'era dietro quel "genio" di Lampredi, che avrà azzeccato uno-due motori quando lo lasciavano lavorare bene... poi se gli mettevano fretta, combinava degli errori madornali, come quello di mantenere sul 3.2 V6 lo stesso disegno della testa della 128. Risultato: consumo da muscle car con prestazioni da Mercedes 220.
 
Dietro al motore 1.7 della Ritmo c'era dietro quel "genio" di Lampredi, che avrà azzeccato uno-due motori quando lo lasciavano lavorare bene... poi se gli mettevano fretta, combinava degli errori madornali, come quello di mantenere sul 3.2 V6 lo stesso disegno della testa della 128. Risultato: consumo da muscle car con prestazioni da Mercedes 220.

Passa per essere il progettista motorista più famoso in assoluto con Busso....
 
Ti raccomando anche il suo famoso bialbero che consumava come un 3.0 sei cilindri tedesco (vedi prova 4R della 124 spider, 1966).

Eppure quel bialbero lì fu il capostipite di una generazione di motori arrivati sino a oggi praticamente. Ricordo i consumi elevati, questo sì delle varie 132-trevi di famiglia ma penso che per allora fossero nella media.
 
Progettualmente, era migliore il motore Alfa Romeo o il monoalbero 4cyl BMW. Gli europei facevano all'epoca degli ottimi 4 cilindri, ma solo perché la concorrenza giapponese non si era ancora affacciata (o era condizionata dai dazi o dai contingentamenti)... La FIAT a mio avviso aveva solo due problemi: Valletta e il suo direttore generale Gaudenzio Bono. Quest'ultimo pur dotato di grandissima capacità direzionale e di pianificazione industriale, era ossessionato da una sola cosa, che per gli appassionati di motori è l'anticristo: la riduzione dei costi.
 
Progettualmente, era migliore il motore Alfa Romeo o il monoalbero 4cyl BMW. Gli europei facevano all'epoca degli ottimi 4 cilindri, ma solo perché la concorrenza giapponese non si era ancora affacciata (o era condizionata dai dazi o dai contingentamenti)... La FIAT a mio avviso aveva solo due problemi: Valletta e il suo direttore generale Gaudenzio Bono. Quest'ultimo pur dotato di grandissima capacità direzionale e di pianificazione industriale, era ossessionato da una sola cosa, che per gli appassionati di motori è l'anticristo: la riduzione dei costi.

I Giapponesi allora erano Leader con i sei in linea. Per chi ricorda le vecchie Toyota e la sua evoluzione Lexus 200 o come si chiamava....
 
I Giapponesi allora erano Leader con i sei in linea
Parlavo degli anni 70 quando facevano già i 4 cyl da 7000 giri mentre i nostri plafonavano a 5000. Il sei cilindri giapponese tipico degli anni 80 ma soprattutto 90 fu il V6, declinato in tutte le salse da tutti i costruttori (pensiamo al 1.8 V6 della Mazda Mx-3), mentre il sei in linea ebbe il suo picco con la Datsun 240 Z. L'unica casa che lo sviluppò negli anni a venire, come dici giustamente tu, fu la Toyota.
 
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