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Questo annuncio...

fpaol68 ha scritto:
I dischi sotto al sedere sono sempre scelte dettate dalla ottimizzazione del comportamento dinamico, in questo caso per ridurre le masse non sospese.
Ecco, vedi...due modi di vedere la stessa soluzione, in questo caso i dischi onboard.. Già solo osservando lo schema e la fattura di tutto il complesso sospensivo posteriore, è impossibile non notare l'importanza delle masse non sospese, assale rigido più i bracci del dedion, semiassi e tiranti del parallelogramma di Watt, masse indubbiamente superiori a quelle di schemi a bracci tirati o mcpherson o comunque a ruote indipendenti... I dischi onboard quindi non sono lì per migliorare un aspetto quanto per minimizzare un difetto, con tutta probabilità se i dischi e le pinze si fossero trovati sull'assale rigido sarebbero emersi problemi di saltellamento del retrotreno sullo sconnesso secco con maggiori perdite di aderenza e peggioramento del confort. In questo modo hanno ridotto alcuni effetti negativi dello schema, chiaramente pagando pegno sotto altri aspetti come il raffreddamento e la manutenzione.
 
Grattaballe ha scritto:
fpaol68 ha scritto:
E' pur vero che il moto è relativo (ce lo insegna Galileo) ma il parallelogramma di Watt, che niente ha a che vedere con il ponte De Dion (tant'è che viene montato sulla attuale Astra che ha il ponte torcente), guida il movimento dell'asse non della scocca, e serve a mantenere tale movimento in un piano verticale. La 131 aveva una più semplice barra Panhard che ha il difetto però durante l'oscillazione verticale di consentire il disallineamento dell'asse rispetto al centro scocca.

Capisco voler criticare a tutti i costi la meccanica Alfa classica, e di argomenti ce ne possono essere anche, vedi i cambi delle prime serie Alfetta, ma sparare a caso con argomenti campati in aria anche no. ;)

Sei uno che se ne intende, non potrai negare che sono le ruote che consentono alla carrozzeria di muoversi in avanti o all'indietro. Sono le ruote che producono l'attrito col terreno. La carrozzeria è sospesa sulle ruote tramite le molle, tutto l'apparato sospensivo guida i movimenti della carrozzeria in risposta alle sollecitazioni della marcia. Naturalmente se pensiamo alla marcia a 30 all'ora sul pavè, la carrozzeria avanzerà ma sarà virtualmente ferma sul piano verticale e le ruote si muoveranno sotto di essa cercando di seguire le asperità. Se però facciamo (come nell'annuncio...) l'esempio di una curva sopraelevata credo si possa pensare a ruote virtualmente ferme (in senso verticale) e alla carrozzeria che si inclina verso l'esterno della curva per effetto della forza centrifuga. In quest'ultimo caso la barra Panhard e il parallelogramma di Watt guidano il movimento della scocca rispetto alle ruote. Non metto in dubbio che la barra costringa la carrozzeria a spostarsi dal centro dell'auto o della sospensione. Metto in dubbio che l'utente medio di quegli anni potesse accorgersi di tale spostamento e quindi giudicarlo. Infine, per l'ennesima volta scrivo che ho criticato l'annuncio e non la vettura, che peraltro tu stesso giudichi non esente da critiche. Quello che scrivo è ovviamente il mio parere, non pensavo servisse precisarlo. Le pinze, come le pastiglie, i supporti del cambio, i suoi sincronizzatori, i dischi (che onestamente presi come singola parte e messi dov'erano non procuravano alcun piacere di guida...) , qualche semiasse completo, le frizioni e i loro comandi idraulici, i giunti elastici della trasmissione, i tasselli in gomma che fissavano il ponte alla carrozzeria (al vertice anteriore del triangolo), ecc. sono tutte cose che ai tempi ho avuto per le mani e ho venduto. In gran quantità. Segno che tutta questa complicazione si riversava volente o nolente anche su chi non era in grado di apprezzarla o addirittura non sapeva di averla acquistata. A queste persone il rapporto tra qualità di guida e spese di manutenzione poteva sembrare sbilanciato verso queste ultime. Un appassionato avrebbe pagato qualsiasi cosa per la sua Alfetta. Per il mestiere che faccio ho conosciuto parecchi entusiasti e parecchi sopraffatti, credo che come spesso accade la verità stia nel mezzo.

Non sono le ruote a guidare i movimenti della scocca, non potrebbero mai farlo data l'enorme differenza di massa. La scocca in curva si muove a causa della forza centrifuga. Se le ruote fossero rigidamente ancorate alla carrozzeria si muoverebbero con essa staccandosi progressivamente dal suolo in funzione della velocità. In caso di assenza di attrito non abbiamo il rollio e l'auto se va tranquilla per la tangente. Il rollio è dovuto al vincolo che rappresentano le ruote ed impediscono all'auto di prendere la tangente. Tornando alle sospensioni ed alla loro geometria il loro compito è quello di mantenere il più possibile invariato il movimento delle ruote rispetto alla carrozzeria e quindi i vari schemi dai più semplici ai più raffinati hanno il compito di guidare il movimento della ruota rispetto alla carrozzeria. Il ponte De Dion con il parallelogramma di Watt (o doppia barra Panhard se preferisci) svolge egregiamente il compito di mantenere sempre le ruote perpendicolari alla strada. Ed infatti se guardi qualche foto o filmato si vede la vettura inclinata e le ruote perfettamente perpendicolari. La pubblicità sulla parabolica vuole esemplificare per tutti proprio questo concetto, pensando idealmente le ruote rigidamente ancorate al telaio, l'effetto del De Dion è proprio quello di inclinare la strada, ovvero percorrere una curva pabolica.

http://youtu.be/V6u5B-LW6Q8
 
fpaol68 ha scritto:
Non sono le ruote .....
Ri-quoto.
Il parallellismo fra asse di rotazione delle ruote e piano stradale è caratteristica di tutti gli assali rigidi. Ciò avviene, nelle alfette e derivate, al solo retrotreno mentre all'avantreno, che monta dei quadrilateri deformabili, la cosa viene a cadere.
 
modus72 ha scritto:
Il parallellismo fra asse di rotazione delle ruote e piano stradale è caratteristica di tutti gli assali rigidi. Ciò avviene, nelle alfette e derivate, al solo retrotreno mentre all'avantreno, che monta dei quadrilateri deformabili, la cosa viene a cadere.

Eeehh... :D ..ma c'è assale rigido e assale rigido. Tralaltro, le vetture con gli assali più semplici sono quelle che son state più vendute (qualche milione di esemplari...) ed erano ugualmente prestazionali. Con una Ascona (che non esisteva solo 1.2) o una Escort si poteva fare quasi le stesse cose che con l'Alfetta e con una distribuzione dei pesi sicuramente meno "purista". Come lo spiegate?

Le ruote hanno sicuramente meno massa della carrozzeria ma -per esempio- in frenata si abbassa il muso, non si alzano le ruote. La barra antirollìo non è messa lì per le ruote ma per la scocca, credo. ;)
 
Grattaballe ha scritto:
modus72 ha scritto:
Il parallellismo fra asse di rotazione delle ruote e piano stradale è caratteristica di tutti gli assali rigidi. Ciò avviene, nelle alfette e derivate, al solo retrotreno mentre all'avantreno, che monta dei quadrilateri deformabili, la cosa viene a cadere.

Eeehh... :D ..ma c'è assale rigido e assale rigido. Tralaltro, le vetture con gli assali più semplici sono quelle che son state più vendute (qualche milione di esemplari...) ed erano ugualmente prestazionali. Con una Ascona (che non esisteva solo 1.2) o una Escort si poteva fare quasi le stesse cose che con l'Alfetta e con una distribuzione dei pesi sicuramente meno "purista". Come lo spiegate?

Le ruote hanno sicuramente meno massa della carrozzeria ma -per esempio- in frenata si abbassa il muso, non si alzano le ruote. La barra antirollìo non è messa lì per le ruote ma per la scocca, credo. ;)

Riguardo alle prestazioni di Ascona ed Escort rispetto all'Alfetta evito di commentare tali e tante erano le differenze di comportamento.
In frenata di abbassa il muso e si alza la coda perchè ci sono le molle, senza molle, con ruote rigidamente collegate alla scocca si alzerebbero le ruote posteriori. Prova a tirare una bella frenata con una bici e vedrai come si alza la ruota posteriore :D La barra antirollio serve a a barra antirollio a trasferire parte della forza dalla sospensione non in compressione a quella in esercizio, il che permette una migliore stabilità, senza andare a compromettere il confort al superamento di una buca o dosso, dato che permette l'uso di sospensioni più morbide.
 
fpaol68 ha scritto:
Grattaballe ha scritto:
modus72 ha scritto:
Il parallellismo fra asse di rotazione delle ruote e piano stradale è caratteristica di tutti gli assali rigidi. Ciò avviene, nelle alfette e derivate, al solo retrotreno mentre all'avantreno, che monta dei quadrilateri deformabili, la cosa viene a cadere.

Eeehh... :D ..ma c'è assale rigido e assale rigido. Tralaltro, le vetture con gli assali più semplici sono quelle che son state più vendute (qualche milione di esemplari...) ed erano ugualmente prestazionali. Con una Ascona (che non esisteva solo 1.2) o una Escort si poteva fare quasi le stesse cose che con l'Alfetta e con una distribuzione dei pesi sicuramente meno "purista". Come lo spiegate?

Le ruote hanno sicuramente meno massa della carrozzeria ma -per esempio- in frenata si abbassa il muso, non si alzano le ruote. La barra antirollìo non è messa lì per le ruote ma per la scocca, credo. ;)

Riguardo alle prestazioni di Ascona ed Escort rispetto all'Alfetta evito di commentare tali e tante erano le differenze di comportamento.
In frenata di abbassa il muso e si alza la coda perchè ci sono le molle, senza molle, con ruote rigidamente collegate alla scocca si alzerebbero le ruote posteriori. Prova a tirare una bella frenata con una bici e vedrai come si alza la ruota posteriore :D La barra antirollio serve a a barra antirollio a trasferire parte della forza dalla sospensione non in compressione a quella in esercizio, il che permette una migliore stabilità, senza andare a compromettere il confort al superamento di una buca o dosso, dato che permette l'uso di sospensioni più morbide.

:D Dai che hai capito... se freni senza carrozzeria le ruote si comportano allo stesso modo che con la carrozzeria sopra, rimangono appoggiate a terra e le posteriori addirittura ortogonali al terreno. Non sono le ruote che sono appese alle molle, è la scocca che ci è appoggiata sopra tramite le molle, almeno finchè le forze in gioco durante la marcia non superano il peso della scocca stessa e la spingono in direzioni diverse da quella della forza di gravità. In certe situazioni è la scocca che si muove rispetto alle gomme, non viceversa. Guardiamo alla partenza del movimento, non solo al movimento in sè. La barra antirollìo si porta il compito nel nome, e mi risulta che le ruote non rollano. :D
Le differenze di comportamento te le concedo perchè é evidente che non esiste un solo modo (e per fortuna, oserei scrivere...) di andare forte ancorchè sia d'accordo con te che ne esistano di più raffinati come di più efficaci. Le prestazioni non sono in discussione, credo. Sono auto il cui nome (insieme a tanti altri, compreso 911 che secondo i dettami Alfa sarebbe un vero paradosso della stabilità e del gusto di guidare...) è scritto più e più volte negli annali delle corse.

Pace & km.
 
Mi avete quindi fatto sorgere un dubbio.

Visto quanto detto negli interventi precedenti, questo annuncio non lo potrebbe firmare neanche l'Alfetta oppure potrebbero firmarlo anche altre auto concorrenti?
 
Aries.77 ha scritto:
Mi avete quindi fatto sorgere un dubbio.

Visto quanto detto negli interventi precedenti, questo annuncio non lo potrebbe firmare neanche l'Alfetta oppure potrebbero firmarlo anche altre auto concorrenti?

Ormai sono passati trenta e più anni, è bello che firmato :p
L'Alfetta era e resta una delle più riuscite e amate Alfa di sempre. Allora era indiscutibilmente una spanna sopra le altre, punto. E se la pubblicità "mirabolava" qualcosa, la base c'era eccome. Oggi quale pubblicità mettiamo? Di quale modello paragonabile con l'Alfetta? :rolleyes:
 
GenLee ha scritto:
Aries.77 ha scritto:
Mi avete quindi fatto sorgere un dubbio.

Visto quanto detto negli interventi precedenti, questo annuncio non lo potrebbe firmare neanche l'Alfetta oppure potrebbero firmarlo anche altre auto concorrenti?

Ormai sono passati trenta e più anni, è bello che firmato :p
L'Alfetta era e resta una delle più riuscite e amate Alfa di sempre. Allora era indiscutibilmente una spanna sopra le altre, punto. E se la pubblicità "mirabolava" qualcosa, la base c'era eccome. Oggi quale pubblicità mettiamo? Di quale modello paragonabile con l'Alfetta? :rolleyes:

Generale Lee

hai colto nel segno esattamente dove volevo andare a parare :thumbup:
 
Aries.77 ha scritto:
Mi avete quindi fatto sorgere un dubbio.

Visto quanto detto negli interventi precedenti, questo annuncio non lo potrebbe firmare neanche l'Alfetta oppure potrebbero firmarlo anche altre auto concorrenti?

L'annuncio è valido, poteva essere un pò meno roboante, oppure riferirsi a veri plus dell'auto in oggetto. Ripeto, non hanno scritto balle... hanno scritto cose che all'atto pratico non avevano tutto quel valore che si poteva presumere dall'esposizione. Non so nemmeno io come chiamarlo... un leggero millantato credito? :D
Qualche anno dopo, se ricordi gli spot della Sierra Cosworth o della R21 2L turbo, si faceva riferimento a vere caratteristiche dell'auto, riscontrabili da un umano qualsiasi ai comandi o dal cronometro in sovraimpressione.

Oggi è molto peggio, le verità vengono bellamente distorte, basti vedere qualsiasi pubblicità di un qualsiasi SUV, da solo in pieno silenzio e in mezzo al deserto o in una città deserta. A tutti piacerebbe gironzolare così. Ma non è così, appena si esce dal salone la realtà ci aspetta con un nodoso randello. Di tutto quello che ci hanno mostrato nello spot, potremo replicare solo il salire sui marciapiedi, e viste le gommature oggi in voga, facendo molta attenzione pure per quello.
 
Aries.77 ha scritto:
AlfistaMilano ha scritto:
ma scusate, com'è che faceva solo 5300giri al minuto? se 2mila giri eran poco più del minimo allora non è che fosse una motore molto elastico....l'allungo strepitoso di cui si parlava sempre dov'è finito?

Al contrario, il fatto che raggiungesse la potenza massima a 5300 rpm, cioè un regime non alto, è segno di un motore elastico. Poi magari è capace di allungare fino a 7000.

Pensa cosa sarebbe invece se avesse avuto la potenza massima a 7000 rpm. Grande allungo ma elasticità zero. Quando li prendi i 7000 rpm? Per esempio la Honda S2000 ha quest'ultimo tipo di comportamento
perfetto, grazie, non avevo capito che la potenza massima non coincideva col regime di rotazione massimo consentito ;)
così si, l'indice di elasticità è decisamente più favorevole!
 
Quanti ore passate là sotto a registrare le pinze posteriori, quanti cambi di pastiglie anteriori (intervalli 7/9mila km max), quanti giunti, quanti spazzole sostituite al motorino d'avviamente, quante pompe acqua, quanti cuscinetti alternatore, quanti giri di cacciavite su quei 4 carburatori (malefici i solex), ma che gusto alla guida, quant'è bella giuventù....
 
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