modus72
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Quoterei il discorso sulla guida dell'asse, solitamente le geometrie delle sospensioni vengono intese per guidare le ruote, non la scocca. Quoto anche il discorso sulla 131 e la sua Panhard, che poteva funzionare molto bene su sospensioni molto rigide grazie alle ridotte escursioni ma andava in crisi sul molleggio spinto proprio a causa del suo fulcro di rotazione.fpaol68 ha scritto:E' pur vero che il moto è relativo (ce lo insegna Galileo) ma il parallelogramma di Watt, che niente ha a che vedere con il ponte De Dion (tant'è che viene montato sulla attuale Astra che ha il ponte torcente), guida il movimento dell'asse non della scocca, e serve a mantenere tale movimento in un piano verticale. La 131 aveva una più semplice barra Panhard che ha il difetto però durante l'oscillazione verticale di consentire il disallineamento dell'asse rispetto al centro scocca.
Capisco voler criticare a tutti i costi la meccanica Alfa classica, e di argomenti ce ne possono essere anche, vedi i cambi delle prime serie Alfetta, ma sparare a caso con argomenti campati in aria anche no.![]()
Ad ogni modo stiamo parlando comunque di due schemi, il deDion e il ponte rigido, entrambi superati. E' chiaro che Busso e chi con lui ai tempi non avevano a disposizione tamponi elastici a rigidezza differenziata e sistemi di calcolo tali da render preferibile uno schema multilink, ora adottato in maniera quasi sistematica sulle TP e non solo per garantire ottimi comportamenti stradali uniti ad un buon assorbimento delle asperità.
Uhmmm no, la ripartizione dei pesi corretta vale eccome su auto che vorrebbero fregiarsi di un buon comportamento stradale. Non è un caso che BMW la ricerchi in maniera ossessiva, e i suoi prodotti quando non la raggiungono, arrivano comunque molto vicini al 50-50. Gli altri, il più delle volte, non ci provano neanche a sollevarsi dal classico 65-35 o giù di lì, dato dalla posizione anteriore e a sbalzo del motore. E non perchè non conti il bilanciamento ma perchè bilanciare un veicolo costa in termini di economie di scala, va progettato appositamente. Il DeDion è passato in cantina perchè è arrivato di meglio ovvero il multilink, ma ai tempi faceva la sua bella figura sia su strada sia sulle schede tecniche.Grattaballe ha scritto:La ripartizione dei pesi... come la sospensione DeDion è passata velocemente di moda (o di efficacia?) e tante altre case -ma anche Alfa stessa- hanno prodotto e continuano a produrre modelli sportivi, vincenti e convincenti con ripartizioni molto meno rigorose. In pratica è stato un esercizio di stile, ora è abbandonato. Segno evidente che la validità non era esente da dubbi, anzi, oggi si usa il peso e le variazioni di assetto delle ruote per contrastare certe reazioni della vettura durante la guida. Pochi hanno apprezzato, molti se ne fregavano proprio. Il dato è reale ma all'atto pratico valeva ben poco per chi non se ne intendesse o per chi non lo sapesse sfruttare (a 100 all'ora fissi e sul dritto in piano, mentre si cerca di fare il record di consumo, la ripartizione 50-50 non serve a una mazza...). Il cambio legnoso e lento, i dischi sotto al qlo dei passeggeri, il conto quando c'erano da cambiare le pinze posteriori, però erano ben evidenti a tutti. Un pro con parecchi contro.
Cambio legnoso e dischi sotto al sedere del passeggero sono un discorso un pò a parte...