<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> questioni serie e fumo negli occhi... | Il Forum di Quattroruote

questioni serie e fumo negli occhi...

"L'ESPORTAZIONE DI ARMI - Come previsto e già successo nella votazione del 1997, l'iniziativa contro l'esportazione di materiale bellico non ha invece raccolto una maggioranza: ha detto «no» il 68,2% dei votanti. Tutti i cantoni hanno respinto il testo: in Ticino il tasso di contrari è stato del 62,4%, nei Grigioni del 67,9%. Il testo chiedeva che la Confederazione promuovesse gli sforzi internazionali nel campo del disarmo e del controllo degli armamenti e domandava il divieto di esportazione e di transito attraverso la Svizzera di materiale bellico, comprese le tecnologie che possono servire alla produzione di armamenti. D?altra parte, il testo stabiliva l?obbligo per la Confederazione di sostenere per dieci anni le regioni e i dipendenti colpiti dalle conseguenze del bando. Per i promotori - una trentina di sigle fra partiti di sinistra, ecologisti, sindacati, organizzazioni pacifiste per la difesa dei diritti umani, pacifiste e femministe - si tratta di una questione etica: porre fine al «commercio della morte» e offrire alla Svizzera l?opportunità di una riconversione dell?industria bellica in una civile. Ciò sarebbe conforme alle tradizioni elvetiche di neutralità e di politica umanitaria. Gli oppositori replicano che i costi per la Confederazione sarebbero troppo elevati e che l?industria bellica non potrebbe sopravvivere solo con la produzione interna. La maggioranza degli elettori la pensa come loro."

eh sì, amici...

tutti a parlare di minareti e simili ed intanto la vera notizia passa in secondo piano.

mentre la plebe viene fatta azzuffare su questioni fondamentalmente secondarie chi sa cosa vuole e sa come gettare fumo negli occhi riesce a mantenere il proprio potere ed anzi aumentarlo incontrastato, o quasi.

a nessuno viene in mente (o piace ricordare...) che la svizzera basa gran parte del suo potere su attività formalmente non illegali ma quantomeno eticamente dubbie (segreto bancario indiscriminato, finanza creativa, commercio di armi etc.) che alla fine della fiera non hanno un effetto globale molto diverso dal terrorismo che oggi spaventa tanto tutti?

non sarebeb forse il caso che l'occidente - Europa in primis - iniziasse a combattere anche questo tipo di "terrorismo"?

ma in effetti no. ai potenti serve e servirà sempre un posto comodo dove intrallazzare mentre il resto del mondo va in malora...
 
cognizionezerozero ha scritto:
"L'ESPORTAZIONE DI ARMI - Come previsto e già successo nella votazione del 1997, l'iniziativa contro l'esportazione di materiale bellico non ha invece raccolto una maggioranza: ha detto «no» il 68,2% dei votanti. Tutti i cantoni hanno respinto il testo: in Ticino il tasso di contrari è stato del 62,4%, nei Grigioni del 67,9%. Il testo chiedeva che la Confederazione promuovesse gli sforzi internazionali nel campo del disarmo e del controllo degli armamenti e domandava il divieto di esportazione e di transito attraverso la Svizzera di materiale bellico, comprese le tecnologie che possono servire alla produzione di armamenti. D?altra parte, il testo stabiliva l?obbligo per la Confederazione di sostenere per dieci anni le regioni e i dipendenti colpiti dalle conseguenze del bando. Per i promotori - una trentina di sigle fra partiti di sinistra, ecologisti, sindacati, organizzazioni pacifiste per la difesa dei diritti umani, pacifiste e femministe - si tratta di una questione etica: porre fine al «commercio della morte» e offrire alla Svizzera l?opportunità di una riconversione dell?industria bellica in una civile. Ciò sarebbe conforme alle tradizioni elvetiche di neutralità e di politica umanitaria. Gli oppositori replicano che i costi per la Confederazione sarebbero troppo elevati e che l?industria bellica non potrebbe sopravvivere solo con la produzione interna. La maggioranza degli elettori la pensa come loro."

eh sì, amici...

tutti a parlare di minareti e simili ed intanto la vera notizia passa in secondo piano.

mentre la plebe viene fatta azzuffare su questioni fondamentalmente secondarie chi sa cosa vuole e sa come gettare fumo negli occhi riesce a mantenere il proprio potere ed anzi aumentarlo incontrastato, o quasi.

a nessuno viene in mente (o piace ricordare...) che la svizzera basa gran parte del suo potere su attività formalmente non illegali ma quantomeno eticamente dubbie (segreto bancario indiscriminato, finanza creativa, commercio di armi etc.) che alla fine della fiera non hanno un effetto globale molto diverso dal terrorismo che oggi spaventa tanto tutti?

non sarebeb forse il caso che l'occidente - Europa in primis - iniziasse a combattere anche questo tipo di "terrorismo"?

ma in effetti no. ai potenti serve e servirà sempre un posto comodo dove intrallazzare mentre il resto del mondo va in malora...
infattti, è proprio come dici tu.
come già scritto nell'altro post, preferirei andare direttamente all'inferno piuttosto che vivere in schwizera. o detta in altro modo preferirei essere un albanese piuttosto che uno schwizero ya :twisted:
 
metallo666 ha scritto:
cognizionezerozero ha scritto:
"L'ESPORTAZIONE DI ARMI - Come previsto e già successo nella votazione del 1997, l'iniziativa contro l'esportazione di materiale bellico non ha invece raccolto una maggioranza: ha detto «no» il 68,2% dei votanti. Tutti i cantoni hanno respinto il testo: in Ticino il tasso di contrari è stato del 62,4%, nei Grigioni del 67,9%. Il testo chiedeva che la Confederazione promuovesse gli sforzi internazionali nel campo del disarmo e del controllo degli armamenti e domandava il divieto di esportazione e di transito attraverso la Svizzera di materiale bellico, comprese le tecnologie che possono servire alla produzione di armamenti. D?altra parte, il testo stabiliva l?obbligo per la Confederazione di sostenere per dieci anni le regioni e i dipendenti colpiti dalle conseguenze del bando. Per i promotori - una trentina di sigle fra partiti di sinistra, ecologisti, sindacati, organizzazioni pacifiste per la difesa dei diritti umani, pacifiste e femministe - si tratta di una questione etica: porre fine al «commercio della morte» e offrire alla Svizzera l?opportunità di una riconversione dell?industria bellica in una civile. Ciò sarebbe conforme alle tradizioni elvetiche di neutralità e di politica umanitaria. Gli oppositori replicano che i costi per la Confederazione sarebbero troppo elevati e che l?industria bellica non potrebbe sopravvivere solo con la produzione interna. La maggioranza degli elettori la pensa come loro."

eh sì, amici...

tutti a parlare di minareti e simili ed intanto la vera notizia passa in secondo piano.

mentre la plebe viene fatta azzuffare su questioni fondamentalmente secondarie chi sa cosa vuole e sa come gettare fumo negli occhi riesce a mantenere il proprio potere ed anzi aumentarlo incontrastato, o quasi.

a nessuno viene in mente (o piace ricordare...) che la svizzera basa gran parte del suo potere su attività formalmente non illegali ma quantomeno eticamente dubbie (segreto bancario indiscriminato, finanza creativa, commercio di armi etc.) che alla fine della fiera non hanno un effetto globale molto diverso dal terrorismo che oggi spaventa tanto tutti?

non sarebeb forse il caso che l'occidente - Europa in primis - iniziasse a combattere anche questo tipo di "terrorismo"?

ma in effetti no. ai potenti serve e servirà sempre un posto comodo dove intrallazzare mentre il resto del mondo va in malora...
infattti, è proprio come dici tu.
come già scritto nell'altro post, preferirei andare direttamente all'inferno piuttosto che vivere in schwizera. o detta in altro modo preferirei essere un albanese piuttosto che uno schwizero ya :twisted:

guarda che all'inferno ci sei già; pensala come vuoi ma essi sono un pò più seri di noi.
 
noi siamo qua a fare i moralisti sulle armi ma chi deve comprarle - se non gliele dai tu - non fa altro che cambiare fornitore. Russia e Cina mica si pongono tante domande, gliele danno ed incassano quattrini.
 
testerr ha scritto:
noi siamo qua a fare i moralisti sulle armi ma chi deve comprarle - se non gliele dai tu - non fa altro che cambiare fornitore. Russia e Cina mica si pongono tante domande, gliele danno ed incassano quattrini.

vero, ma a questo punto trasformiamo l'italia in:

- bordello in pieno giorno, tanto c'è l'Olanda;

- paradiso fiscale, tanto c'è la svizzera, il lussemburgo, le Cayman...;

- meta di turismo del sesso, tanto c'è già la Thailandia;

- paese coltivatore di oppio, tanto c'è l'Afghanistan;

- discarica a cielo aperto, tanto c'è mezza Africa piazzata così...

sono d'accordo con te sul fatto che tra realtà e aspirazione c'è sempre spazio per la sordidezza, ma se non si inizia a rendere economicamente poco convenienti certe politiche di sviluppo piuttosto miopi di certo non sarà il mercato a farlo.

salvo poi mettersi a piangere tra qualche anno dopo che avremo vissuto la 4° crisi finanziaria consecutiva...
 
cognizionezerozero ha scritto:
a nessuno viene in mente (o piace ricordare...) che la svizzera basa gran parte del suo potere su attività formalmente non illegali ma quantomeno eticamente dubbie (segreto bancario indiscriminato, finanza creativa, commercio di armi etc.) che alla fine della fiera non hanno un effetto globale molto diverso dal terrorismo che oggi spaventa tanto tutti?

non sarebeb forse il caso che l'occidente - Europa in primis - iniziasse a combattere anche questo tipo di "terrorismo"?
la fiera delle banalità.

che l'europa abbia da dire con le esportazioni di armi della Svizzera, sarebbe da comiche
i primi Paesi esportatori di sistemi d'arma sono USA e Russia, che fanno oltre la metà del totale; degli altri 8 a seguire, 7 sono europei (nell'ordine: Germania, Francia, Regno Unito, Olanda, Italia, Spagna, Svezia).
al nono posto si inserisce l'Ucraina.

la Svizzera non è nemmeno nei top.

complessivamente i membri UE coprono il 34% delle vendite; ovvero, presi globalmente sono il primo esportatore.

indovinate chi è il primo compratore?

la vera notizia non è che non sia passato; è che abbia trovato un 32% di Svizzeri che abbiano votato "sì"
 
cognizionezerozero ha scritto:
testerr ha scritto:
noi siamo qua a fare i moralisti sulle armi ma chi deve comprarle - se non gliele dai tu - non fa altro che cambiare fornitore. Russia e Cina mica si pongono tante domande, gliele danno ed incassano quattrini.

vero, ma a questo punto trasformiamo l'italia in:

- bordello in pieno giorno, tanto c'è l'Olanda;
le strade di certe città sono peggio della olanda

- paradiso fiscale, tanto c'è la svizzera, il lussemburgo, le Cayman...;
siamo già un paradiso fiscale vista la evasione[

- meta di turismo del sesso, tanto c'è già la Thailandia
i viados dal brasile arrivano soprattutto qui

- paese coltivatore di oppio, tanto c'è l'Afghanistan;
qui effettivamente non coltiviamo nulla salvo qualche pianTINA Di mariagiovanna[

- discarica a cielo aperto, tanto c'è mezza Africa piazzata così...
Napoli docet; ma dalle mie parti (profondo nord) non si scherza quanto a strade ridotte a discariche.[

sono d'accordo con te sul fatto che tra realtà e aspirazione c'è sempre spazio per la sordidezza, ma se non si inizia a rendere economicamente poco convenienti certe politiche di sviluppo piuttosto miopi di certo non sarà il mercato a farlo.

salvo poi mettersi a piangere tra qualche anno dopo che avremo vissuto la 4° crisi finanziaria consecutiva...
 
testerr ha scritto:
noi siamo qua a fare i moralisti sulle armi ma chi deve comprarle - se non gliele dai tu - non fa altro che cambiare fornitore. Russia e Cina mica si pongono tante domande, gliele danno ed incassano quattrini.

allora legalizziamo anche il traffico di eroina e non facciamo i moralisti nemmeno su quello che tanto anche se uno spacciatore viene arrestato semplicemente l'eroinomane cambierà fornitore
 
keko01 ha scritto:
testerr ha scritto:
noi siamo qua a fare i moralisti sulle armi ma chi deve comprarle - se non gliele dai tu - non fa altro che cambiare fornitore. Russia e Cina mica si pongono tante domande, gliele danno ed incassano quattrini.

allora legalizziamo anche il traffico di eroina e non facciamo i moralisti nemmeno su quello che tanto anche se uno spacciatore viene arrestato semplicemente l'eroinomane cambierà fornitore

vedi risposta precedente.
 
testerr ha scritto:
metallo666 ha scritto:
cognizionezerozero ha scritto:
"L'ESPORTAZIONE DI ARMI - Come previsto e già successo nella votazione del 1997, l'iniziativa contro l'esportazione di materiale bellico non ha invece raccolto una maggioranza: ha detto «no» il 68,2% dei votanti. Tutti i cantoni hanno respinto il testo: in Ticino il tasso di contrari è stato del 62,4%, nei Grigioni del 67,9%. Il testo chiedeva che la Confederazione promuovesse gli sforzi internazionali nel campo del disarmo e del controllo degli armamenti e domandava il divieto di esportazione e di transito attraverso la Svizzera di materiale bellico, comprese le tecnologie che possono servire alla produzione di armamenti. D?altra parte, il testo stabiliva l?obbligo per la Confederazione di sostenere per dieci anni le regioni e i dipendenti colpiti dalle conseguenze del bando. Per i promotori - una trentina di sigle fra partiti di sinistra, ecologisti, sindacati, organizzazioni pacifiste per la difesa dei diritti umani, pacifiste e femministe - si tratta di una questione etica: porre fine al «commercio della morte» e offrire alla Svizzera l?opportunità di una riconversione dell?industria bellica in una civile. Ciò sarebbe conforme alle tradizioni elvetiche di neutralità e di politica umanitaria. Gli oppositori replicano che i costi per la Confederazione sarebbero troppo elevati e che l?industria bellica non potrebbe sopravvivere solo con la produzione interna. La maggioranza degli elettori la pensa come loro."

eh sì, amici...

tutti a parlare di minareti e simili ed intanto la vera notizia passa in secondo piano.

mentre la plebe viene fatta azzuffare su questioni fondamentalmente secondarie chi sa cosa vuole e sa come gettare fumo negli occhi riesce a mantenere il proprio potere ed anzi aumentarlo incontrastato, o quasi.

a nessuno viene in mente (o piace ricordare...) che la svizzera basa gran parte del suo potere su attività formalmente non illegali ma quantomeno eticamente dubbie (segreto bancario indiscriminato, finanza creativa, commercio di armi etc.) che alla fine della fiera non hanno un effetto globale molto diverso dal terrorismo che oggi spaventa tanto tutti?

non sarebeb forse il caso che l'occidente - Europa in primis - iniziasse a combattere anche questo tipo di "terrorismo"?

ma in effetti no. ai potenti serve e servirà sempre un posto comodo dove intrallazzare mentre il resto del mondo va in malora...
infattti, è proprio come dici tu.
come già scritto nell'altro post, preferirei andare direttamente all'inferno piuttosto che vivere in schwizera. o detta in altro modo preferirei essere un albanese piuttosto che uno schwizero ya :twisted:

guarda che all'inferno ci sei già; pensala come vuoi ma essi sono un pò più seri di noi.
credo che tu stia parlando dell 'inferno un pò a sproposito...
a meno che tu non viva in certe zone dell'Africa o del Medio Oriente dell'America Latina o dell'Asia....
 
metallo666 ha scritto:
testerr ha scritto:
metallo666 ha scritto:
cognizionezerozero ha scritto:
"L'ESPORTAZIONE DI ARMI - Come previsto e già successo nella votazione del 1997, l'iniziativa contro l'esportazione di materiale bellico non ha invece raccolto una maggioranza: ha detto «no» il 68,2% dei votanti. Tutti i cantoni hanno respinto il testo: in Ticino il tasso di contrari è stato del 62,4%, nei Grigioni del 67,9%. Il testo chiedeva che la Confederazione promuovesse gli sforzi internazionali nel campo del disarmo e del controllo degli armamenti e domandava il divieto di esportazione e di transito attraverso la Svizzera di materiale bellico, comprese le tecnologie che possono servire alla produzione di armamenti. D?altra parte, il testo stabiliva l?obbligo per la Confederazione di sostenere per dieci anni le regioni e i dipendenti colpiti dalle conseguenze del bando. Per i promotori - una trentina di sigle fra partiti di sinistra, ecologisti, sindacati, organizzazioni pacifiste per la difesa dei diritti umani, pacifiste e femministe - si tratta di una questione etica: porre fine al «commercio della morte» e offrire alla Svizzera l?opportunità di una riconversione dell?industria bellica in una civile. Ciò sarebbe conforme alle tradizioni elvetiche di neutralità e di politica umanitaria. Gli oppositori replicano che i costi per la Confederazione sarebbero troppo elevati e che l?industria bellica non potrebbe sopravvivere solo con la produzione interna. La maggioranza degli elettori la pensa come loro."

eh sì, amici...

tutti a parlare di minareti e simili ed intanto la vera notizia passa in secondo piano.

mentre la plebe viene fatta azzuffare su questioni fondamentalmente secondarie chi sa cosa vuole e sa come gettare fumo negli occhi riesce a mantenere il proprio potere ed anzi aumentarlo incontrastato, o quasi.

a nessuno viene in mente (o piace ricordare...) che la svizzera basa gran parte del suo potere su attività formalmente non illegali ma quantomeno eticamente dubbie (segreto bancario indiscriminato, finanza creativa, commercio di armi etc.) che alla fine della fiera non hanno un effetto globale molto diverso dal terrorismo che oggi spaventa tanto tutti?

non sarebeb forse il caso che l'occidente - Europa in primis - iniziasse a combattere anche questo tipo di "terrorismo"?

ma in effetti no. ai potenti serve e servirà sempre un posto comodo dove intrallazzare mentre il resto del mondo va in malora...
infattti, è proprio come dici tu.
come già scritto nell'altro post, preferirei andare direttamente all'inferno piuttosto che vivere in schwizera. o detta in altro modo preferirei essere un albanese piuttosto che uno schwizero ya :twisted:

guarda che all'inferno ci sei già; pensala come vuoi ma essi sono un pò più seri di noi.
credo che tu stia parlando dell 'inferno un pò a sproposito...
a meno che tu non viva in certe zone dell'Africa o del Medio Oriente dell'America Latina o dell'Asia....

io vivo vicino alla Svizzera e so che oltre Ponte Chiasso, vivono assai meglio.Non che non ci siano problemi eh.....ma di là, confronto a noi, c'è il paradiso.
 
testerr ha scritto:
metallo666 ha scritto:
testerr ha scritto:
metallo666 ha scritto:
cognizionezerozero ha scritto:
"L'ESPORTAZIONE DI ARMI - Come previsto e già successo nella votazione del 1997, l'iniziativa contro l'esportazione di materiale bellico non ha invece raccolto una maggioranza: ha detto «no» il 68,2% dei votanti. Tutti i cantoni hanno respinto il testo: in Ticino il tasso di contrari è stato del 62,4%, nei Grigioni del 67,9%. Il testo chiedeva che la Confederazione promuovesse gli sforzi internazionali nel campo del disarmo e del controllo degli armamenti e domandava il divieto di esportazione e di transito attraverso la Svizzera di materiale bellico, comprese le tecnologie che possono servire alla produzione di armamenti. D?altra parte, il testo stabiliva l?obbligo per la Confederazione di sostenere per dieci anni le regioni e i dipendenti colpiti dalle conseguenze del bando. Per i promotori - una trentina di sigle fra partiti di sinistra, ecologisti, sindacati, organizzazioni pacifiste per la difesa dei diritti umani, pacifiste e femministe - si tratta di una questione etica: porre fine al «commercio della morte» e offrire alla Svizzera l?opportunità di una riconversione dell?industria bellica in una civile. Ciò sarebbe conforme alle tradizioni elvetiche di neutralità e di politica umanitaria. Gli oppositori replicano che i costi per la Confederazione sarebbero troppo elevati e che l?industria bellica non potrebbe sopravvivere solo con la produzione interna. La maggioranza degli elettori la pensa come loro."

eh sì, amici...

tutti a parlare di minareti e simili ed intanto la vera notizia passa in secondo piano.

mentre la plebe viene fatta azzuffare su questioni fondamentalmente secondarie chi sa cosa vuole e sa come gettare fumo negli occhi riesce a mantenere il proprio potere ed anzi aumentarlo incontrastato, o quasi.

a nessuno viene in mente (o piace ricordare...) che la svizzera basa gran parte del suo potere su attività formalmente non illegali ma quantomeno eticamente dubbie (segreto bancario indiscriminato, finanza creativa, commercio di armi etc.) che alla fine della fiera non hanno un effetto globale molto diverso dal terrorismo che oggi spaventa tanto tutti?

non sarebeb forse il caso che l'occidente - Europa in primis - iniziasse a combattere anche questo tipo di "terrorismo"?

ma in effetti no. ai potenti serve e servirà sempre un posto comodo dove intrallazzare mentre il resto del mondo va in malora...
infattti, è proprio come dici tu.
come già scritto nell'altro post, preferirei andare direttamente all'inferno piuttosto che vivere in schwizera. o detta in altro modo preferirei essere un albanese piuttosto che uno schwizero ya :twisted:

guarda che all'inferno ci sei già; pensala come vuoi ma essi sono un pò più seri di noi.
credo che tu stia parlando dell 'inferno un pò a sproposito...
a meno che tu non viva in certe zone dell'Africa o del Medio Oriente dell'America Latina o dell'Asia....

io vivo vicino alla Svizzera e so che oltre Ponte Chiasso, vivono assai meglio.Non che non ci siano problemi eh.....ma di là, confronto a noi, c'è il paradiso.
anche uno che vive a milano3 sta meglio di uno che vive a rozzano :rolleyes:
 

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