<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Quando l'Alfa Romeo... | Page 2 | Il Forum di Quattroruote

Quando l'Alfa Romeo...

Con questi topic ho sempre l'impressione che si rimpianga la prima Repubblica.
Tutto lecito, per carità, ma bisogna ricordare che i tempi cambiano e con essi anche tutto il resto (purtroppo).
 
E' vero, è uscito un thread un po' nostalgico :D
I tempi sono cambiati e non solo in negativo. La speranza, comunque, è che, se non possono tornare i fasti agonistici di una volta, almeno si torni seriamente alle competizioni, puntando alla vittoria!

Un aspetto importante, dal punto di vista del marketing (ma non solo), è che se l'Alfa torna a correre non può arrancare, deve lottare per la vittoria e possibilmente vincere (se non subito, quasi). Altrimenti distruggerebbe la sua immagine vincente (del passato). In un filmato sulla Lancia corse che ho visto qualche giorno fa, ho trovato illuminante il commento di un responsabile marketing del tempo a proposito del ritiro dalle competizioni: "ormai la Lancia aveva vinto tutto, l'unica cosa che poteva accadere era di iniziare a perdere". Il che, chiaramente, sarebbe stata una disfatta dal punto di vista dell'immagine.

Buona giornata,
Alberto

Maxetto883 ha scritto:
Con questi topic ho sempre l'impressione che si rimpianga la prima Repubblica.
Tutto lecito, per carità, ma bisogna ricordare che i tempi cambiano e con essi anche tutto il resto (purtroppo).
 
Che c'entra la "prima Repubblica"?
Non è (solo) nostalgia, è ricordo e valorizzazione di un importante patrimonio che nessuno può disconoscere, che comunque rimane ed è visibile sia dal vivo che nei filmati.

E' anche un modo per far conoscere ai più giovani la storia, anche agonistica, di un marchio prestigioso.
 
Maxetto883 ha scritto:
Con questi topic ho sempre l'impressione che si rimpianga la prima Repubblica.
Tutto lecito, per carità, ma bisogna ricordare che i tempi cambiano e con essi anche tutto il resto (purtroppo).

L'Alfa Romeo di ieri è importantissima per l' Alfa Romeo di oggi e per quella di domani.

Non per niente Marchionne lo ha riconosciuto pubblicamente:
"Il marchio Alfa Romeo è incredibile come resti nel cuore della gente...."
Questo è grazie alla sua grandiosa e gloriosa storia!
Una marcia in più che, se ben giocata, surclassa la concorrenza 8)
 
albertof24 ha scritto:
E' vero, è uscito un thread un po' nostalgico :D
I tempi sono cambiati e non solo in negativo. La speranza, comunque, è che, se non possono tornare i fasti agonistici di una volta, almeno si torni seriamente alle competizioni, puntando alla vittoria!

Un aspetto importante, dal punto di vista del marketing (ma non solo), è che se l'Alfa torna a correre non può arrancare, deve lottare per la vittoria e possibilmente vincere (se non subito, quasi). Altrimenti distruggerebbe la sua immagine vincente (del passato). In un filmato sulla Lancia corse che ho visto qualche giorno fa, ho trovato illuminante il commento di un responsabile marketing del tempo a proposito del ritiro dalle competizioni: "ormai la Lancia aveva vinto tutto, l'unica cosa che poteva accadere era di iniziare a perdere". Il che, chiaramente, sarebbe stata una disfatta dal punto di vista dell'immagine.

Buona giornata,
Alberto
Alberto sono pienamente d'accordo con te.

Piccolo OT
La frase sulla Lancia che hai riportato è del grandissimo Ing. Cesare Fiorio. Il concetto era che la Lancia, vincendo sempre, faceva più notizia quando perdeva!
In quella situazione in Fiat fecero un grandissimo sbaglio abbandonando la Lancia al suo destino pur avendo una "Deltona" pronta e vincente per la stagione successiva.
Certo si concentrarono sulla Farrari di F1, ma a che prezzo!
Anche se non a correre più nei rally avrebbero dovuto continuare seguire il marchio, producendo delle Lancia all'altezza della sua storia, ma così non fu, e ora c'è solo la y :?
Ma di questo se ne è parlato molto nella room Lancia.
fine OT
 
Maxetto883 ha scritto:
Con questi topic ho sempre l'impressione che si rimpianga la prima Repubblica.
Tutto lecito, per carità, ma bisogna ricordare che i tempi cambiano e con essi anche tutto il resto (purtroppo).

Non è che si voglia passare -come giustamente metti in guardia , Maxetto - per " Laudatores temporis acti" (l «lodatori del tempo passato»). ? Espressione di Orazio (Ars poetica, 173) , ovvero quelli che rimpiangono ciò che hanno vissuto da ragazzi o addirittura (tradizionalisti) quello che hanno vissuto i loro genitori , però quando il passato è glorioso , come dice anche Pilota, è glorioso e il confronto con il presente oggi non è proprio alla pari (eufemismo).

I tempi cambiano e si capiscono pure le esigenze sempre più "spietate" di un immane mercato globale che macina e divora non solo milioni e milioni di auto , ma anche altrettante vite umane e lavorative.

A questo mercato così grande e geograficamente eterogeneo le eccellenze degli anni '70 e '80 del mondo automobilistico italiano capisco che debbano parer poca cosa in sè e per sè e i piccoli numeri che sostenevano quelle macchine e quelle industrie ancor più risibili .

Però lo stesso mercato mondiale , raffigurato come un'idra a cento teste che mangia qualsiasi cosa incontri , la storia anche recente ha mostrato che a volte può essere magicamente domato da prodotti e progetti caratterizzati da una piccola scritta in inglese : made in Italy , la stessa che sostiene in gran parte eccellenze come Ferrari , Maserati , Armani , Ferragamo , Valentino per non citare che i più famosi .

E allora gli appassionati si chiedono come mai tanto buon nome e fashion non sian riusciti negli ultimi anni a mantenere viva l'immagine e le vendite di marchi gloriosi come Alfa Romeo , ora si spera in ripresa bruciante e Lancia che invece appare ancora più di là che di qua . Tutto qui e le repubbliche prime , seconde e pure terze c'entrano un bel niente . Saluti
 
Aggiungo un cosa.
"Torniamo all'antico e sarà un progresso" diceva Giuseppe Verdi, nel senso che si guardano le esperienze vincenti del passato come spunto per il progresso.
 
Mastertanto ha scritto:
key-one ha scritto:
Vinceva con classe e faceva pure spettacolo :

https://www.facebook.com/114438268657416/videos/728868813881022/?theater
Il filmato è molto bello.

Però quello che si nota è soprattutto l'incoscienza umana : guida al limite, in continua sbandata e non di rado ad un pelo dal margine della strada, in mezzo... alla folla ! :shock:

Folla che evidentemente doveva svolgere la funzione di ammortizzatore nel caso qualche macchina uscisse di strada.... perché no ? di fatto, sia i tifosi assiepati ai margini, che i piloti, che i responsabili della "sicurezza" di gara, ne accettavano il rischio, mi pare evidente.
Al secondo 51" si vede gente che si alza per evitare (sì, ciao...) la coda dell'Alfetta GT in sovrasterzo, che quasi li sfiora.

E va bene così, a patto però di non piangere lacrime di coccodrillo se poi qualcuno ci rimaneva secco sul serio.

Curiosità (io non seguo i rally) : ma è ancora così....??
Certamente era molto divertente e pericoloso,questo riusciamo a capirlo perfettamente oggi quanto si era vicini alla morte.Allora eravamo molto piu spericolati ma anche ingenui e ignorantelli al pericolo,cio che contava era l essere affascinati di questi bolidi che ti passavano a un millimitro dal tuo corpo e tu ne eri cosi fiero di quella bravata al punto da raccontarla a chi non era presente .Piu volte si credeva che era tutta bravura del pilota che riuscisse nonostante la troppa vicinanza della macchina alla gente se non succedeva niente.Vero la gente nonostante capisse il pericolo incosciamente quando assistiva alla gara diventava cosi euforica da non capire piu che la morte gli era vicinissima finche non é successo la prima volta.
Oggi tra nuove sicurezze degli organizzatori e piu coscienza dell uomo le cose sono molto cambiate da questo punto di vista giusto cosi, ma, lo spettacolo e voglia di vedere un Rally se ne sono andati con se.
 
altre auto il limite si sentiva meglio e perdonavano di piu,ora si e' ad un livello dove tutti sono impiccati l'auto ha un limite forte ristretto basta poco perche l'auto perda il controllo,le notti del col del turini erano affascinanti,eravamo decine di migliaia ,la piu esaltate fula rimonta di Darniche con la stratos
 
Della pericolosità dei rallies (e dei raids) per il pubblico se n'è parlato anche nel 3D simile a questo aperto da me qualche tempo fa.

La pericolosità, ancorché diminuita per la maggiore attenzione nel collocare il pubblico, sussiste ancora e anche recentemente (purtroppo) c'è stata qualche uscita di strada che ha coinvolto il pubblico, l'ultima proprio 3 giorni fa alla "Dakar", con 13 feriti.
 
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