<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Quando l'Alfa decise di contrastare il Monopolio Tedesco. | Page 5 | Il Forum di Quattroruote

Quando l'Alfa decise di contrastare il Monopolio Tedesco.

l'altro giorno mi sono andato a vedere le quotazioni di una Montreal, E le ho trovate sorprendentemente basse. Se quel vuotto non avesse adottato questo sistema di iniezione dallaregolazione complessa, Secondo voi le quotazioni sarebbero oggi più alte?
 
reu.c.cio ha scritto:
skelton ha scritto:
Maxetto ha scritto:
Mi piacerebbe sapere se ce ne sono ancora in giro. E se hanno più valore di una a carburatori.

Se ce ne fossero ancora in giro, a parità di condizioni, dovrebbe avere quotazioni sicuramente maggiori. Ma non sono nemmeno sicuro che fu messa poi effettivamente in vendita. 75 lo saprà sicuramente. Mannaggia, mi hai fatto venire voglia di andare a cercare quel num di 4R. Appena posso...

L'Alfa 90 CEM credo sia stata messa in commercio nel 1985 ;)
Le prime 10 regalate ai tassiti per i collaudi furono prodotte nel 1981,nel 1985 c'era da tempo la 90 ;)
 
BelliCapelli3 ha scritto:
l'altro giorno mi sono andato a vedere le quotazioni di una Montreal, E le ho trovate sorprendentemente basse. Se quel vuotto non avesse adottato questo sistema di iniezione dallaregolazione complessa, Secondo voi le quotazioni sarebbero oggi più alte?
Dovrebbero essere sui 20,000 euro,certo che quella iniezione meccanica Spica era un vero rompicapo all'epoca oggi chisa' se c'e' qualcuno che riesce a metterci le mani,molti l'Hanno sostituita con altro,il problema si risolse nel 1980 con l'iniezione elettronica sui V6,ma quel V8 era stupendo.
Sinceramente non so se e' dovuto a questo. ;)
 
75TURBO-TP ha scritto:
reu.c.cio ha scritto:
skelton ha scritto:
Maxetto ha scritto:
Mi piacerebbe sapere se ce ne sono ancora in giro. E se hanno più valore di una a carburatori.

Se ce ne fossero ancora in giro, a parità di condizioni, dovrebbe avere quotazioni sicuramente maggiori. Ma non sono nemmeno sicuro che fu messa poi effettivamente in vendita. 75 lo saprà sicuramente. Mannaggia, mi hai fatto venire voglia di andare a cercare quel num di 4R. Appena posso...

L'Alfa 90 CEM credo sia stata messa in commercio nel 1985 ;)
Le prime 10 regalate ai tassiti per i collaudi furono prodotte nel 1981,nel 1985 c'era da tempo la 90 ;)
scusa mi riferivo all'Alfetta,
 
BelliCapelli3 ha scritto:
l'altro giorno mi sono andato a vedere le quotazioni di una Montreal, E le ho trovate sorprendentemente basse. Se quel vuotto non avesse adottato questo sistema di iniezione dallaregolazione complessa, Secondo voi le quotazioni sarebbero oggi più alte?

Secondo me sì! Non voglio nemmeno pensare a quanto costi in termini di tempo (e soldini ovviamente) fare la manutenzione a quel V8...inoltre non scordiamoci che per quanto meravigliosa possa essere la Montreal, il motore era sovradimensionato rispetto alle possibilità del telaio...mi pare fosse 75 ad aver riportato che la scelta di un V8 fosse stata "imposta" per motivi commerciali...

in definitiva (non mi uccidete se la ritenete una bestemmia) io tra la Montreal e l'Alfetta GTV...preferirei la seconda ;)
 
75TURBO-TP ha scritto:
BelliCapelli3 ha scritto:
l'altro giorno mi sono andato a vedere le quotazioni di una Montreal, E le ho trovate sorprendentemente basse. Se quel vuotto non avesse adottato questo sistema di iniezione dallaregolazione complessa, Secondo voi le quotazioni sarebbero oggi più alte?
Dovrebbero essere sui 20,000 euro,certo che quella iniezione meccanica Spica era un vero rompicapo all'epoca oggi chisa' se c'e' qualcuno che riesce a metterci le mani,molti l'Hanno sostituita con altro,il problema si risolse nel 1980 con l'iniezione elettronica sui V6,ma quel V8 era stupendo.
Sinceramente non so se e' dovuto a questo. ;)
Dimenticavo,la Alfa 6 anche se costruita alla fine degli anni 60 e messa in commercio nel 1979(quindi successivamente alla Montreal) adottava sei carburatori,e solo successivamente l'iniezione elettronica,questo potrebbe dire qualcosa sulla difficolta' di messa a punto dell'iniezione meccanica? ;)
 
reu.c.cio ha scritto:
BelliCapelli3 ha scritto:
l'altro giorno mi sono andato a vedere le quotazioni di una Montreal, E le ho trovate sorprendentemente basse. Se quel vuotto non avesse adottato questo sistema di iniezione dallaregolazione complessa, Secondo voi le quotazioni sarebbero oggi più alte?

Secondo me sì! Non voglio nemmeno pensare a quanto costi in termini di tempo (e soldini ovviamente) fare la manutenzione a quel V8...inoltre non scordiamoci che per quanto meravigliosa possa essere la Montreal, il motore era sovradimensionato rispetto alle possibilità del telaio...mi pare fosse 75 ad aver riportato che la scelta di un V8 fosse stata "imposta" per motivi commerciali...

in definitiva (non mi uccidete se la ritenete una bestemmia) io tra la Montreal e l'Alfetta GTV...preferirei la seconda ;)
Basta il Nome e dove fu presentata.
 
75TURBO-TP ha scritto:
BelliCapelli3 ha scritto:
l'altro giorno mi sono andato a vedere le quotazioni di una Montreal, E le ho trovate sorprendentemente basse. Se quel vuotto non avesse adottato questo sistema di iniezione dallaregolazione complessa, Secondo voi le quotazioni sarebbero oggi più alte?
Dovrebbero essere sui 20,000 euro,certo che quella iniezione meccanica Spica era un vero rompicapo all'epoca oggi chisa' se c'e' qualcuno che riesce a metterci le mani,molti l'Hanno sostituita con altro,il problema si risolse nel 1980 con l'iniezione elettronica sui V6,ma quel V8 era stupendo.
Sinceramente non so se e' dovuto a questo. ;)

Si, visto anche io. Ed in effetti 20k euri per una icona Alfa son proprio pochi. Avevi già postato qjualcosa sulla storia della Montreal, che me lo vado a cercare? Mi è venuta una certa scimmia.....
 
BelliCapelli3 ha scritto:
75TURBO-TP ha scritto:
BelliCapelli3 ha scritto:
l'altro giorno mi sono andato a vedere le quotazioni di una Montreal, E le ho trovate sorprendentemente basse. Se quel vuotto non avesse adottato questo sistema di iniezione dallaregolazione complessa, Secondo voi le quotazioni sarebbero oggi più alte?
Dovrebbero essere sui 20,000 euro,certo che quella iniezione meccanica Spica era un vero rompicapo all'epoca oggi chisa' se c'e' qualcuno che riesce a metterci le mani,molti l'Hanno sostituita con altro,il problema si risolse nel 1980 con l'iniezione elettronica sui V6,ma quel V8 era stupendo.
Sinceramente non so se e' dovuto a questo. ;)

Si, visto anche io. Ed in effetti 20k euri per una icona Alfa son proprio pochi. Avevi già postato qjualcosa sulla storia della Montreal, che me lo vado a cercare? Mi è venuta una certa scimmia.....
Perche' no,e' anche strano che se ne parli cosi' poco non trovi?
Adesso che mi ci fai pensare.
 
75TURBO-TP ha scritto:
Nei primi anni '80 le case automobilistiche iniziavano a guardare, anche per necessita', verso la gestione elettronica del motore, in quegli anni gli studi e lo sviluppo da parte dell'Italiana Magneti Marelli circa i sistemi di alimentazione, erano ancora ad uno stato "primordiale".

L'azienda europea piu' avanti a livello tecnologico e di esperienza sul campo, era la tedesca Bosch, e chiunque in europa produceva automobili, si rivolgeva all'azienda teutonica per equipaggiare i propri modelli con sistemi di gestione elettronica motore, in specialmodo quelli destinati al mercato Statunitense, dove i limiti per le emissioni inquinanti, erano gia' molto severi.

Nasceva in quegli anni "l'auto a iniezione".

Ad onor del vero, veicoli alimentati ad iniezione elettronica si erano gia' visti, ma erano veramente pochi, e per lo piu' modelli di lusso o sportivi di alto segmento dai costi elevati.

Alfa Romeo in quegli anni, aveva equipaggiato le vetture destinate al mercato Americano, con il sistema di iniezione meccanica SPICA, dal canto suo, la Montreal del 1971 adottava questo tipo di alimentazione sul suo V8 da 2593cc e 200 cv.

Il sistema meccanico Spica, era stato quindi adottato per oltre un decennio da Alfa Romeo con discreto successo e non pochi problemi, tra i quali vale la pena di citare l'affidabilita' sovente critica, e la difficolta' di riparazione e messa a punto del sistema, unita al dato di fatto che ben pochi tecnici erano in grado di intervenirvi.

Anche la casa di Arese doveva quindi guardare verso sistemi piu' efficienti e a controllo elettronico, d'altro canto siamo negli anni in cui l'elettronica iniziava il suo rapido sviluppo che l'ha portata ai livelli odierni.

In questo panorama, nei primi anni 80, mentre Alfa Romeo vende in America le "Alfetta Li" ed in Europa le "Si" ad iniezione meccanica Spica, l'azienda di distingue per essere l'unico costruttore di automobili che inizia a sviluppare in casa, un proprio sistema di iniezione elettonica, esempio unico nel panorama mondiale; In Alfa, inizia lo studio del C.E.M. - Controllo Elettronico Motore.

E' il 1982, quando viene presentata, sulla base dell'Alfetta '82 una inedita versione, dotata del bialbero 1962cc da 130cv ed alimentata ad iniezione elettronica, l'Alfetta C.E.M.

L'Alfetta CEM, oltre ad essere equipaggiata con l'innovativo sistema, presenta la futuristica possibilita' di funzionamento "modulare" del motore, e' in grado, con bassa richiesta di potenza di funzionare a due soli cilindri, che venivano scambiati nel funzionamento ad decelerazione, l'Alfetta CEM puo' vantare il ragguardevole risultato di ridurre i consumi del 15% rispetto alla versione alimentata a carburatori.

Il sistema C.E.M. Introduce in Alfa Romeo la gestione digitale del motore, (anche se a livello di componentistica e semi-conduttori, il sistema era semi-analogico) applica in maniera totale il concetto di "In/Out" dove un elaboratore dotato di microprocessore, gestisce i segnali in arrivo da alcuni sensori (In) ed in base a questi attua le corrette gestioni dei componenti (Out).

A tal proposito, vale la pena citare tra la sensoristica, il rilevatore di posizione farfalla acceleratore, costituito da un disco dotato di 8 fori, che permettono la comunicazione di altrettanti trasmettitori e ricevitori ad infrarossi, generando un codice (GRAY) che permette di calcolare oltre 240 posizioni differenti del pedale acceleratore.

Il successo commerciale dell'Alfetta CEM e' pero' deludente, a causa soprattutto della risposta del mercato, che guarda con diffidenza, almeno in Italia, le vetture ad Iniezione.

Confrontando il CEM con la concorrenza del periodo, era pero' palese che Alfa Romeo aveva sviluppato il sistema tenendo sempre in primo piano le prestazioni, l'adozione delle farfalle individuali regalava per esempio all'utente Alfetta, la stessa prontezza e "cattiveria" della sorella a carburatori, inoltre, caratteristica ben piu' degna di nota, era il funzionamento sequenziale dell'iniezione, ovvero ogni cilindro era pilotato individualmente dalla centralina elettronica, caratteristica assolutamente unica, che la bosch avrebbe poi introdotto solo un decennio dopo, sui motori sei cilindri 24v della BMW.

Al momento del lancio dell'Alfetta CEM, il "Controllo Elettronico Motore" non e' certamente immune da difetti o problemi di affidabilita', c'e' da considerare ancora una volta che, l'intervenire sull'impianto, presupponeva conoscenze e formazione tecnica che non erano molto diffuse, e Alfa Romeo ne abbandona temporaneamente l'applicazione, ma non ne interrompe lo sviluppo.

Da citare anche il fatto che vi sono stati negli anni anche prototipi di Alfasud prima e Alfa 33 dopo, dotati di motore boxer equipaggiato con il CEM.

Il 1982 e' anche l'anno di un'altra importantissima novita' tecnologica di Alfa Romeo (non dimentichiamoci che per Alfa la Tecnologia era Arte) il variatore di fase.

Assolutamente avanti anni luce alle soluzioni piu' o meno originali presentate fino ad allora dalle altre case automobilistiche (vedi sospensioni idrauliche Citroen, vedi cambio automatico a variazione continua DAF, non vedere fiat che oltre il centoventotto non era andata) il variatore di fase era applicato all'asse a camme di aspirazione, tramite un'attuatore elettromagnetico agiva su una valvola idraulica che consentendo il passaggio di olio in pressione, permetteva alla puleggia di assumere due differenti posizioni di calettamento sull'asse a camme stesso.

Tale soluzione consentiva di ritardare l'aspirazione, riducendo ai bassi carichi e regimi, la fase di incrocio delle valvole e garantendo al motore consumi ridotti e piacevole pastosita' di funzionamento, oltre ad un importante aumento della coppia.

Alfa Romeo si rivolge questa volta alla tedesca Bosch, che sviluppa un eccellente sistema di iniezione in grado di gestire il variatore di fase, con il lancio delle Alfetta '83, la Quadrifoglio Oro diventa una delle vetture piu' tecnologicamente avanzate del suo segmento.

E' importante sottolineare che il sistema Bosch Motronic che equipaggiava la Quadrifoglio Oro era l'unico al mondo interamente digitale, ed il primo che integrava il controllo sia dell'iniezione che dell'accensione.

Caro Turbo,

ho letto solo l'inizio del discorso e mi sono cascate le braccia, ma stiamo parlando di 30 ANNI FA, MA TI RENDI CONTO ??? Ragazzi, siamo nel 2011 ........ ma cosa devo fare per svegliarvi dal lungo letargo ???

Io lo dico perché vi voglio bene, guardate che di questo passo, rischiate di sconfinare nel ridicolo. :? :? :?

Anche perché molti di quelli che scrivono qui, in quegli anni, magari non erano ancora nati, oppure, erano bambini troppo piccoli per capire quello che descrivi.
 
MultiJet150 ha scritto:
75TURBO-TP ha scritto:
Nei primi anni '80 le case automobilistiche iniziavano a guardare, anche per necessita', verso la gestione elettronica del motore, in quegli anni gli studi e lo sviluppo da parte dell'Italiana Magneti Marelli circa i sistemi di alimentazione, erano ancora ad uno stato "primordiale".

L'azienda europea piu' avanti a livello tecnologico e di esperienza sul campo, era la tedesca Bosch, e chiunque in europa produceva automobili, si rivolgeva all'azienda teutonica per equipaggiare i propri modelli con sistemi di gestione elettronica motore, in specialmodo quelli destinati al mercato Statunitense, dove i limiti per le emissioni inquinanti, erano gia' molto severi.

Nasceva in quegli anni "l'auto a iniezione".

Ad onor del vero, veicoli alimentati ad iniezione elettronica si erano gia' visti, ma erano veramente pochi, e per lo piu' modelli di lusso o sportivi di alto segmento dai costi elevati.

Alfa Romeo in quegli anni, aveva equipaggiato le vetture destinate al mercato Americano, con il sistema di iniezione meccanica SPICA, dal canto suo, la Montreal del 1971 adottava questo tipo di alimentazione sul suo V8 da 2593cc e 200 cv.

Il sistema meccanico Spica, era stato quindi adottato per oltre un decennio da Alfa Romeo con discreto successo e non pochi problemi, tra i quali vale la pena di citare l'affidabilita' sovente critica, e la difficolta' di riparazione e messa a punto del sistema, unita al dato di fatto che ben pochi tecnici erano in grado di intervenirvi.

Anche la casa di Arese doveva quindi guardare verso sistemi piu' efficienti e a controllo elettronico, d'altro canto siamo negli anni in cui l'elettronica iniziava il suo rapido sviluppo che l'ha portata ai livelli odierni.

In questo panorama, nei primi anni 80, mentre Alfa Romeo vende in America le "Alfetta Li" ed in Europa le "Si" ad iniezione meccanica Spica, l'azienda di distingue per essere l'unico costruttore di automobili che inizia a sviluppare in casa, un proprio sistema di iniezione elettonica, esempio unico nel panorama mondiale; In Alfa, inizia lo studio del C.E.M. - Controllo Elettronico Motore.

E' il 1982, quando viene presentata, sulla base dell'Alfetta '82 una inedita versione, dotata del bialbero 1962cc da 130cv ed alimentata ad iniezione elettronica, l'Alfetta C.E.M.

L'Alfetta CEM, oltre ad essere equipaggiata con l'innovativo sistema, presenta la futuristica possibilita' di funzionamento "modulare" del motore, e' in grado, con bassa richiesta di potenza di funzionare a due soli cilindri, che venivano scambiati nel funzionamento ad decelerazione, l'Alfetta CEM puo' vantare il ragguardevole risultato di ridurre i consumi del 15% rispetto alla versione alimentata a carburatori.

Il sistema C.E.M. Introduce in Alfa Romeo la gestione digitale del motore, (anche se a livello di componentistica e semi-conduttori, il sistema era semi-analogico) applica in maniera totale il concetto di "In/Out" dove un elaboratore dotato di microprocessore, gestisce i segnali in arrivo da alcuni sensori (In) ed in base a questi attua le corrette gestioni dei componenti (Out).

A tal proposito, vale la pena citare tra la sensoristica, il rilevatore di posizione farfalla acceleratore, costituito da un disco dotato di 8 fori, che permettono la comunicazione di altrettanti trasmettitori e ricevitori ad infrarossi, generando un codice (GRAY) che permette di calcolare oltre 240 posizioni differenti del pedale acceleratore.

Il successo commerciale dell'Alfetta CEM e' pero' deludente, a causa soprattutto della risposta del mercato, che guarda con diffidenza, almeno in Italia, le vetture ad Iniezione.

Confrontando il CEM con la concorrenza del periodo, era pero' palese che Alfa Romeo aveva sviluppato il sistema tenendo sempre in primo piano le prestazioni, l'adozione delle farfalle individuali regalava per esempio all'utente Alfetta, la stessa prontezza e "cattiveria" della sorella a carburatori, inoltre, caratteristica ben piu' degna di nota, era il funzionamento sequenziale dell'iniezione, ovvero ogni cilindro era pilotato individualmente dalla centralina elettronica, caratteristica assolutamente unica, che la bosch avrebbe poi introdotto solo un decennio dopo, sui motori sei cilindri 24v della BMW.

Al momento del lancio dell'Alfetta CEM, il "Controllo Elettronico Motore" non e' certamente immune da difetti o problemi di affidabilita', c'e' da considerare ancora una volta che, l'intervenire sull'impianto, presupponeva conoscenze e formazione tecnica che non erano molto diffuse, e Alfa Romeo ne abbandona temporaneamente l'applicazione, ma non ne interrompe lo sviluppo.

Da citare anche il fatto che vi sono stati negli anni anche prototipi di Alfasud prima e Alfa 33 dopo, dotati di motore boxer equipaggiato con il CEM.

Il 1982 e' anche l'anno di un'altra importantissima novita' tecnologica di Alfa Romeo (non dimentichiamoci che per Alfa la Tecnologia era Arte) il variatore di fase.

Assolutamente avanti anni luce alle soluzioni piu' o meno originali presentate fino ad allora dalle altre case automobilistiche (vedi sospensioni idrauliche Citroen, vedi cambio automatico a variazione continua DAF, non vedere fiat che oltre il centoventotto non era andata) il variatore di fase era applicato all'asse a camme di aspirazione, tramite un'attuatore elettromagnetico agiva su una valvola idraulica che consentendo il passaggio di olio in pressione, permetteva alla puleggia di assumere due differenti posizioni di calettamento sull'asse a camme stesso.

Tale soluzione consentiva di ritardare l'aspirazione, riducendo ai bassi carichi e regimi, la fase di incrocio delle valvole e garantendo al motore consumi ridotti e piacevole pastosita' di funzionamento, oltre ad un importante aumento della coppia.

Alfa Romeo si rivolge questa volta alla tedesca Bosch, che sviluppa un eccellente sistema di iniezione in grado di gestire il variatore di fase, con il lancio delle Alfetta '83, la Quadrifoglio Oro diventa una delle vetture piu' tecnologicamente avanzate del suo segmento.

E' importante sottolineare che il sistema Bosch Motronic che equipaggiava la Quadrifoglio Oro era l'unico al mondo interamente digitale, ed il primo che integrava il controllo sia dell'iniezione che dell'accensione.

Caro Turbo,

ho letto solo l'inizio del discorso e mi sono cascate le braccia, ma stiamo parlando di 30 ANNI FA, MA TI RENDI CONTO ??? Ragazzi, siamo nel 2011 ........ ma cosa devo fare per svegliarvi dal lungo letargo ???

Io lo dico perché vi voglio bene, guardate che di questo passo, rischiate di sconfinare nel ridicolo. :? :? :?

Anche perché molti di quelli che scrivono qui, in quegli anni, magari non erano ancora nati, oppure, erano bambini troppo piccoli per capire quello che descrivi.

A maggior ragione è encomiabile il "lavoro" di 75. :)
 
Luigi-82 ha scritto:
fpaol68 ha scritto:
Luigi-82 ha scritto:
fpaol68 ha scritto:
75TURBO-TP ha scritto:
SediciValvole ha scritto:
secondo me 75 è Berlusconi in incognito,chi non è daccordo con lui o è comunista o è un troll fiattaro :D
Sedici non ti ci mettere pure tu,che non e' il momento di scherzare,sai benissimo che non e' cosi',a chi avrei dato del Troll se non ai tre delle merende?
Oppure l'ho dato a te oppure ad altri,nemmeno a 156 e Multi che sono fiattari Doc,questi invece hanno il solo scopo di rovinare le discussioni e provocare.
OK e' andato in WC ache questo.
Contento Luigi anche oggi hai fatto il tuo Lavoro.

Come mi hai suggerito in privato, ignorali. Come rispondi hai realizzato il loro scopo. Fai semplicemente finta che non esistano.

Ecco bravo, tipico suggerimento per chi non ha mezzi per affrontare la questione. Fpaol, perchè non ci provi tu ad argomentare?
Magari imparo qualcosa...siete voi i dotti no?

Te l'ho già detto una volta, ed ora lo ripeto per l'ultima volta: non ci provare con me bello. Da ora in poi non esisti e non risponderò a nessun tuo intervento di qualsiasi tipo esso sia.

End OT
Torniamo a parlare di Alfa.

Provarci con te? Lo vedi che sei fuori strada?
Io me ne fotto tranquillamente di te e di tutti quelli che seguono i tuoi suggerimenti. Non mi interessano le persone, preferisco i contenuti.
Non so quante volte l'ho scritto...
Vuoi parlare di ALfa romeo? Lo sbandieri sempre, come 75 del resto, ma poi all'atto pratico che fai? Sfuggi.
Vuoi parlare di Alfa, no?
Fallo, sto qui a chiedere spiegazioni sul perchè dell'abbandono del sistema SPICA e dell'imposizione quasi totalitaria del sistema Bosh.
Come ho gia detto, voi siete i dotti, ed io vorrei capire il perchè di questo fallimento.

questa ti costa il ban diretto
 
ilSagittario ha scritto:
MultiJet150 ha scritto:
75TURBO-TP ha scritto:
Nei primi anni '80 le case automobilistiche iniziavano a guardare, anche per necessita', verso la gestione elettronica del motore, in quegli anni gli studi e lo sviluppo da parte dell'Italiana Magneti Marelli circa i sistemi di alimentazione, erano ancora ad uno stato "primordiale".

L'azienda europea piu' avanti a livello tecnologico e di esperienza sul campo, era la tedesca Bosch, e chiunque in europa produceva automobili, si rivolgeva all'azienda teutonica per equipaggiare i propri modelli con sistemi di gestione elettronica motore, in specialmodo quelli destinati al mercato Statunitense, dove i limiti per le emissioni inquinanti, erano gia' molto severi.

Nasceva in quegli anni "l'auto a iniezione".

Ad onor del vero, veicoli alimentati ad iniezione elettronica si erano gia' visti, ma erano veramente pochi, e per lo piu' modelli di lusso o sportivi di alto segmento dai costi elevati.

Alfa Romeo in quegli anni, aveva equipaggiato le vetture destinate al mercato Americano, con il sistema di iniezione meccanica SPICA, dal canto suo, la Montreal del 1971 adottava questo tipo di alimentazione sul suo V8 da 2593cc e 200 cv.

Il sistema meccanico Spica, era stato quindi adottato per oltre un decennio da Alfa Romeo con discreto successo e non pochi problemi, tra i quali vale la pena di citare l'affidabilita' sovente critica, e la difficolta' di riparazione e messa a punto del sistema, unita al dato di fatto che ben pochi tecnici erano in grado di intervenirvi.

Anche la casa di Arese doveva quindi guardare verso sistemi piu' efficienti e a controllo elettronico, d'altro canto siamo negli anni in cui l'elettronica iniziava il suo rapido sviluppo che l'ha portata ai livelli odierni.

In questo panorama, nei primi anni 80, mentre Alfa Romeo vende in America le "Alfetta Li" ed in Europa le "Si" ad iniezione meccanica Spica, l'azienda di distingue per essere l'unico costruttore di automobili che inizia a sviluppare in casa, un proprio sistema di iniezione elettonica, esempio unico nel panorama mondiale; In Alfa, inizia lo studio del C.E.M. - Controllo Elettronico Motore.

E' il 1982, quando viene presentata, sulla base dell'Alfetta '82 una inedita versione, dotata del bialbero 1962cc da 130cv ed alimentata ad iniezione elettronica, l'Alfetta C.E.M.

L'Alfetta CEM, oltre ad essere equipaggiata con l'innovativo sistema, presenta la futuristica possibilita' di funzionamento "modulare" del motore, e' in grado, con bassa richiesta di potenza di funzionare a due soli cilindri, che venivano scambiati nel funzionamento ad decelerazione, l'Alfetta CEM puo' vantare il ragguardevole risultato di ridurre i consumi del 15% rispetto alla versione alimentata a carburatori.

Il sistema C.E.M. Introduce in Alfa Romeo la gestione digitale del motore, (anche se a livello di componentistica e semi-conduttori, il sistema era semi-analogico) applica in maniera totale il concetto di "In/Out" dove un elaboratore dotato di microprocessore, gestisce i segnali in arrivo da alcuni sensori (In) ed in base a questi attua le corrette gestioni dei componenti (Out).

A tal proposito, vale la pena citare tra la sensoristica, il rilevatore di posizione farfalla acceleratore, costituito da un disco dotato di 8 fori, che permettono la comunicazione di altrettanti trasmettitori e ricevitori ad infrarossi, generando un codice (GRAY) che permette di calcolare oltre 240 posizioni differenti del pedale acceleratore.

Il successo commerciale dell'Alfetta CEM e' pero' deludente, a causa soprattutto della risposta del mercato, che guarda con diffidenza, almeno in Italia, le vetture ad Iniezione.

Confrontando il CEM con la concorrenza del periodo, era pero' palese che Alfa Romeo aveva sviluppato il sistema tenendo sempre in primo piano le prestazioni, l'adozione delle farfalle individuali regalava per esempio all'utente Alfetta, la stessa prontezza e "cattiveria" della sorella a carburatori, inoltre, caratteristica ben piu' degna di nota, era il funzionamento sequenziale dell'iniezione, ovvero ogni cilindro era pilotato individualmente dalla centralina elettronica, caratteristica assolutamente unica, che la bosch avrebbe poi introdotto solo un decennio dopo, sui motori sei cilindri 24v della BMW.

Al momento del lancio dell'Alfetta CEM, il "Controllo Elettronico Motore" non e' certamente immune da difetti o problemi di affidabilita', c'e' da considerare ancora una volta che, l'intervenire sull'impianto, presupponeva conoscenze e formazione tecnica che non erano molto diffuse, e Alfa Romeo ne abbandona temporaneamente l'applicazione, ma non ne interrompe lo sviluppo.

Da citare anche il fatto che vi sono stati negli anni anche prototipi di Alfasud prima e Alfa 33 dopo, dotati di motore boxer equipaggiato con il CEM.

Il 1982 e' anche l'anno di un'altra importantissima novita' tecnologica di Alfa Romeo (non dimentichiamoci che per Alfa la Tecnologia era Arte) il variatore di fase.

Assolutamente avanti anni luce alle soluzioni piu' o meno originali presentate fino ad allora dalle altre case automobilistiche (vedi sospensioni idrauliche Citroen, vedi cambio automatico a variazione continua DAF, non vedere fiat che oltre il centoventotto non era andata) il variatore di fase era applicato all'asse a camme di aspirazione, tramite un'attuatore elettromagnetico agiva su una valvola idraulica che consentendo il passaggio di olio in pressione, permetteva alla puleggia di assumere due differenti posizioni di calettamento sull'asse a camme stesso.

Tale soluzione consentiva di ritardare l'aspirazione, riducendo ai bassi carichi e regimi, la fase di incrocio delle valvole e garantendo al motore consumi ridotti e piacevole pastosita' di funzionamento, oltre ad un importante aumento della coppia.

Alfa Romeo si rivolge questa volta alla tedesca Bosch, che sviluppa un eccellente sistema di iniezione in grado di gestire il variatore di fase, con il lancio delle Alfetta '83, la Quadrifoglio Oro diventa una delle vetture piu' tecnologicamente avanzate del suo segmento.

E' importante sottolineare che il sistema Bosch Motronic che equipaggiava la Quadrifoglio Oro era l'unico al mondo interamente digitale, ed il primo che integrava il controllo sia dell'iniezione che dell'accensione.

Caro Turbo,

ho letto solo l'inizio del discorso e mi sono cascate le braccia, ma stiamo parlando di 30 ANNI FA, MA TI RENDI CONTO ??? Ragazzi, siamo nel 2011 ........ ma cosa devo fare per svegliarvi dal lungo letargo ???

Io lo dico perché vi voglio bene, guardate che di questo passo, rischiate di sconfinare nel ridicolo. :? :? :?

Anche perché molti di quelli che scrivono qui, in quegli anni, magari non erano ancora nati, oppure, erano bambini troppo piccoli per capire quello che descrivi.

A maggior ragione è encomiabile il "lavoro" di 75. :)

Guarda che ai Ventenni del giorno d'oggi, va benissimo la Giulietta, anzi, se avessero un posto di lavoro fisso e un conseguente reddito, le vendite della Giulietta volerebbero.
 
blackshirt ha scritto:
Luigi-82 ha scritto:
fpaol68 ha scritto:
Luigi-82 ha scritto:
fpaol68 ha scritto:
75TURBO-TP ha scritto:
SediciValvole ha scritto:
secondo me 75 è Berlusconi in incognito,chi non è daccordo con lui o è comunista o è un troll fiattaro :D
Sedici non ti ci mettere pure tu,che non e' il momento di scherzare,sai benissimo che non e' cosi',a chi avrei dato del Troll se non ai tre delle merende?
Oppure l'ho dato a te oppure ad altri,nemmeno a 156 e Multi che sono fiattari Doc,questi invece hanno il solo scopo di rovinare le discussioni e provocare.
OK e' andato in WC ache questo.
Contento Luigi anche oggi hai fatto il tuo Lavoro.

Come mi hai suggerito in privato, ignorali. Come rispondi hai realizzato il loro scopo. Fai semplicemente finta che non esistano.

Ecco bravo, tipico suggerimento per chi non ha mezzi per affrontare la questione. Fpaol, perchè non ci provi tu ad argomentare?
Magari imparo qualcosa...siete voi i dotti no?

Te l'ho già detto una volta, ed ora lo ripeto per l'ultima volta: non ci provare con me bello. Da ora in poi non esisti e non risponderò a nessun tuo intervento di qualsiasi tipo esso sia.

End OT
Torniamo a parlare di Alfa.

Provarci con te? Lo vedi che sei fuori strada?
Io me ne fotto tranquillamente di te e di tutti quelli che seguono i tuoi suggerimenti. Non mi interessano le persone, preferisco i contenuti.
Non so quante volte l'ho scritto...
Vuoi parlare di ALfa romeo? Lo sbandieri sempre, come 75 del resto, ma poi all'atto pratico che fai? Sfuggi.
Vuoi parlare di Alfa, no?
Fallo, sto qui a chiedere spiegazioni sul perchè dell'abbandono del sistema SPICA e dell'imposizione quasi totalitaria del sistema Bosh.
Come ho gia detto, voi siete i dotti, ed io vorrei capire il perchè di questo fallimento.

questa ti costa il ban diretto

Dai, blackshirt, fammi un favore personale, prima di prendere una decisione così drastica, prova a rileggere e vedrai che non è facile resistere alle provocazioni.

La tattica e sempre la solita, sfiancare chi difebde il gruppo FIAT, sino a portarlo a scivere un po' sopra le righe, il giuochino è sempre lo stesso, l'appassionato bannato e il provocatore assolto.

In fondo, la vita è bella e oggi FIAT ha raggiunto il 46 % di Chrysler, vorrai in onore di tale notizia di portata planetaria, perdonare il mio amico Luigi ???

Confido nel tuo buon cuore e ti porgo cordiali e sinceri saluti.

P.S. non so se hai visto Report domenica scorsa, ma INCREDIBILE, il rpimo ABS e allora si chiamava Anti Skid, fu ideato e progettato da uno dei tanti geniali Ingegneri della FIAT, nel lontano 1965, non si capisce perché, buio totale, fino a molti anni dopo, dove la Bosch, lancia il più famoso ABS ma che alla fine era la stessa cosa !
 
blackshirt ha scritto:
Luigi-82 ha scritto:
fpaol68 ha scritto:
Luigi-82 ha scritto:
fpaol68 ha scritto:
75TURBO-TP ha scritto:
SediciValvole ha scritto:
secondo me 75 è Berlusconi in incognito,chi non è daccordo con lui o è comunista o è un troll fiattaro :D
Sedici non ti ci mettere pure tu,che non e' il momento di scherzare,sai benissimo che non e' cosi',a chi avrei dato del Troll se non ai tre delle merende?
Oppure l'ho dato a te oppure ad altri,nemmeno a 156 e Multi che sono fiattari Doc,questi invece hanno il solo scopo di rovinare le discussioni e provocare.
OK e' andato in WC ache questo.
Contento Luigi anche oggi hai fatto il tuo Lavoro.

Come mi hai suggerito in privato, ignorali. Come rispondi hai realizzato il loro scopo. Fai semplicemente finta che non esistano.

Ecco bravo, tipico suggerimento per chi non ha mezzi per affrontare la questione. Fpaol, perchè non ci provi tu ad argomentare?
Magari imparo qualcosa...siete voi i dotti no?

Te l'ho già detto una volta, ed ora lo ripeto per l'ultima volta: non ci provare con me bello. Da ora in poi non esisti e non risponderò a nessun tuo intervento di qualsiasi tipo esso sia.

End OT
Torniamo a parlare di Alfa.

Provarci con te? Lo vedi che sei fuori strada?
Io me ne fotto tranquillamente di te e di tutti quelli che seguono i tuoi suggerimenti. Non mi interessano le persone, preferisco i contenuti.
Non so quante volte l'ho scritto...
Vuoi parlare di ALfa romeo? Lo sbandieri sempre, come 75 del resto, ma poi all'atto pratico che fai? Sfuggi.
Vuoi parlare di Alfa, no?
Fallo, sto qui a chiedere spiegazioni sul perchè dell'abbandono del sistema SPICA e dell'imposizione quasi totalitaria del sistema Bosh.
Come ho gia detto, voi siete i dotti, ed io vorrei capire il perchè di questo fallimento.

questa ti costa il ban diretto

E perchè mai? Ho toccato qualche mammasantissima del forum?
Dai, vediamo se riusciamo a trovare qualcuno che riesce a spiegare qualcosa su questo forum.
Magari ti riesce di spiegare perchè vengo costantemente offeso da giorni senza che ti sia mai fatto vivo per zittire chi di dovere, eh blackshirt?
 
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