sumotori64 ha scritto:
L'ironia è che Daihatsu ha tentato di sviluppare un turbodiesel 1.2 a due tempi rivoluzionario, proprio perchè sapeva di avere questo "buco" nella gamma europea. Non so se per mancanza di fondi o per questioni tecniche il progetto è rimasto alla fase prototipale. E pensare che toyota nel resto d'europa offre il D4D anche per l'iQ. Sì perchè è una balla colossale che il diesel mal sopporti il traffico cittadino. E' vero l'esatto contrario: le curve di coppia e consumo e l'intrinseca robustezza del ciclo diesel ne fanno un animale perfetto per la giungla urbana. E questo da sempre (negli anni 80 mi spostavo in Uno TD ed era una gioia da guidare in città, 20km/lit sempre) La nuova Nissan Cube (che in giappone è solo benza) qui verrà offerta anche col dCi renault.
Il discorso del TD a due tempi l'avevo sentito, ma poi è scomparso nel nulla, peccato, poteva essere una validissima innovazione.
Sul resto del discorso, ossia sull'uso dei diesel in città, sono d'accordo solo in parte con le tue affermazioni e, comunque, ci sono parecchi distinguo da fare.
Effettivamente è vero che i diesel di oggi (quindi turbodiesel) sono molto più adatti alla città di quanto non lo fossero i diesel di vent'anni fa, un pò per la cilindrata inferiore, un pò per la loro coppia esuberante ai bassi regimi (anche se questo, alla lunga, può dare problemi alla frizione nello stop&go cittadino), certamente anche per i bassi consumi e per la guidabilità che non ha più nulla da invidiare a quella dei benzina (forse è vero il contrario!). Sulla intrinseca robustezza del diesel, beh, mi sa un pò di luogo comune ormai desueto, perchè come ben sappiamo purtroppo (o per fortuna) il diesel di oggi è come un benzina di ieri, in bene e in male, nelle prestazioni ma anche nella robustezza.
Dire quindi che il diesel in città ci possa stare meglio oggi di ieri, lo trovo quindi vero, ma dire che sia perfetto per la città ed addirittura migliore, in quel campo, del benzina, mi sembra piuttosto forzato.
Il ciclo diesel nasce concettualmente come ciclo "povero" da grandi sforzi prolungati. Poi possiamo doparlo quanto vogliamo con turbocompressori e tutto quel che ci viene in mente, ma il concetto, la camera di scoppio, restano concepiti originariamente per quell'uso. Il diesel, oggi come ieri, dà il meglio di sé sui lunghi tragitti a regime costante. Ieri poteva fare
solo quello (chi si sognava di girare in città con una Mercedes 200D da 60 CV che per metterla in moto e scaldarla ci voleva mezz'ora, per partire dal semaforo un'altra mezza?), oggi i turbodiesel possono fare
anche altro, appunto la marcia stop&go, ma restano progettati per quello.
Il discorso della diffusione nelle gamme anche delle utilitarie non è una conferma della bontà del motore in città, è solo riflesso della stortura italiana dovuta al divario dei prezzi alla pompa. Conosco decine di persone che comprano utilitarie diesel per fare il pieno con 30 euro anzichè con 40 pur facendoci meno di 10mila km/anno, pagandole però qualche migliaio di euro in più e vanificando completamente l'effetto pompa.
Non è un caso che, come sottolinei anche tu per la Cube, le motorizzazioni diesel di alcune auto di segmenti bassi e medio/bassi ci siano solo in Italia. Laddove il gasolio costa come la benzina (talvolta anche di più), lì io non trovo utilitarie da meno di tre metri col diesel, ogni motore viene usato per quello per cui è stato originariamente progettato poi, se può anche fare altro senza soffrire, ben venga, ma l'albero di pere non farà mai fichi!
Saluti