Molto interessante il video, cosi oggi ho imparato che il cinese ha circa 85000 caratteri , ma ne bastano ''solo'' 3500 per comunicare in modo corretto..
Il
cinese può essere considerata una delle lingue orientali più affascinanti. Ma siete sicuri di conoscere proprio tutto su questa lingua? Ecco 7 curiosità che di sicuro non conoscete!
- La lingua cinese è suddivisa in sette gruppi dialettali diversi, con differenze paragonabili a quelle che vi sono fra le lingue europee. È la lingua più parlata al mondo (la usa per comunicare circa 1,3 miliardi di persone) e una delle sei ufficiali delle Nazioni Unite.
- Il mandarino non ha alfabeto. È scritto con i simboli conosciuti come ideogrammi.
- Il Mandarino ha più di 50.000 ideogrammi, anche se un dizionario moderno completo raramente ne elenca oltre 20.000 in uso. Una persona istruita cinese ne conosce circa 8.000, ma c’è bisogno solo di circa 2-3.000 per essere in grado di leggere un giornale.
- Rispetto alla nostra scrittura, quella cinese tende a volte a riprodurre l’immagine di una situazione o a suggerire un’idea: per esempio, la parola “luce” è data dal pittogramma di sole, più quello di luna.
- La grammatica cinese è estremamente semplice. Non ci sono coniugazioni verbali e i tempi sono espressi utilizzando espressioni di tempo come “domani, ieri, in futuro” etc. Non è necessario distinguere tra sostantivi singolari e plurali, o per genere. E non c’è… il maiuscolo.
- Il cinese è una lingua tonale. Lo stesso monosillabo, cioè, si può pronunciare con quattro diversi toni di voce (più uno senza tono, neutro) e può significare così quattro parole diverse.
- Ma come fanno a scrivere al pc o sullo smartphone? Facile, proprio grazie al Pinyin. Grazie alla memoria del computer e passando attraverso il nostro alfabeto, i cinesi riescono a scrivere con il computer ottomila caratteri. Digitano, per esempio, la sillaba bai (che a seconda del tono può significare bianco ma anche altre parole) con i caratteri latini della tastiera e, dopo aver lanciato un “enter”, vedono apparire sullo schermo gli ideogrammi corrispondenti a tutti i significati di bai. A quel punto si sceglie, evidenziandolo con il cursore, il carattere che serve. Così la frase a ideogrammi si compone sullo schermo.
A costo di ripetere una cosa ovvia, la lingua cinese è estremamente complessa, ma un metodo semplice per distinguere i caratteri cinesi è che sono quadrati anziché curvi. Le lettere giapponesi risultano più tonde e curve.
La grafica giapponese e coreana è anche più aperta ed espansiva rispetto a quella cinese, che è più densa.
Un altro modo per identificare l’alfabeto coreano è attraverso le sue forme circolari di base, che sono uniche e non sono presenti nel giapponese o nel cinese.
Cinese semplificato:
创译
Giapponese:
クリエイティブ トランスレーション
Coreano:
크리에이티브 트랜스레이션
Se si proviene da un background linguistico non asiatico, è necessario abituarsi alla pronuncia e al parlato, indipendentemente dalla lingua che si sceglie di imparare. La lingua cinese si basa su quattro toni, che possono alterare radicalmente il significato di una parola o di una frase se vengono pronunciati in modo errato e possono suscitare perplessità all’inizio.
Mentre la grammatica giapponese è difficile, il parlare risulta meno arduo. Una volta superata l’intonazione notevolmente più alta dei madrelingua giapponesi, la comprensione risulterà semplice grazie alla presenza di sole 5 vocali, tutte utilizzate in inglese.
La lingua coreana è composta da suoni radicalmente diversi rispetto a quelli del giapponese e del cinese, il che la rende relativamente facile da riconoscere per un orecchio non allenato. Il coreano è più facile da imparare perché non è una lingua tonale, ma i suoi suoni gutturali, come “eo” ed “er”, possono essere difficili da padroneggiare.
Il cinese, il giapponese e il coreano presentano strutture grammaticali molto varie, alcune delle quali sono più impegnative di altre. La grammatica cinese è molto più semplice di quella delle lingue europee e l’ordine delle parole è estremamente simile a quello dell’inglese, cosa che farà piacere a chi deciderà di imparare il cinese.
Ci sono pochissime eccezioni alle regole grammaticali e non ci sono coniugazioni di verbi o tempi complessi (per fortuna).
Per quanto riguarda la grammatica, invece, il giapponese e il coreano presentano delle difficoltà maggiori. Uno degli aspetti più impegnativi dell’apprendimento di una di queste lingue è l’elevato livello di cortesia, poiché entrambe presentano forme onorifiche.
Il cinese presenta il sistema grammaticale più semplice dei tre, che consente agli studenti di concentrarsi sulle componenti più difficili della lingua.