<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Quale futuro vero per Fiat | Il Forum di Quattroruote

Quale futuro vero per Fiat

Via via stiamo leggendo i dati di vendita di questo 2024 sul mercato europeo, per alcuni paesi più difficile che per altri, ma sicuramente l'annus horribilis per il marchio Fiat.

Mai un anno è stato così tremendo per il marchio torinese.

Ora sappiamo che la gamma è ridotta all'osso, abbiamo una Tipo solo 3 volumi monomotore, una Panda anch'essa disponibile solo con un motore e un paio di allestimenti, una 500e mai veramente decollata e che ora di fatto vive a singhiozzo, e una 600 a oggi ignorata dal mercato.

Tutti in trepitante attesa di 2 modelli che dovrebbero risollevare le sorti di questo marchio che insieme a Lancia è quello che a oggi ha patito maggiormente la fusione con Stellantis. La nuova 500 made in Torino, si tratta di un modello che quando sarà messo in commercio avrà comunque quasi 6 anni sulle spalle, e la Grande Panda (insieme alla Giga?).

Come potrà mai essere sufficiente? Senza ripetersi citando la (da molti compianta) Gpunto, ma il segmento C è vuoto, auto come Doblò e Qubo facevano numeri impressionanti, la Pandina oggi ha 13 anni...insomma il futuro potrebbe non essere affatto roseo.
 
Stellantis ha abbassato il posizionamento di Fiat rispetto al passato.
Tutto ruotera' sulle piccole del marchio a partire dalla Grande Panda che sara' disponibile nei prossimi mesi e dalla 500 hybrid, che da fine anno sara' prodotta a Mirafiori assieme all'elettrica che con gli attuali listini non vende.
La 500X che era quasi una C-suv e' stata sostituita da una mediocre 600 (B-Suv) che non riesce ad avere mercato, e al posto della Tipo arrivera' una Giga Panda su pianale low cost (come quello della Grande Panda) e che potrebbe essere proposta a prezzi simili alla 600, pur essendo piu' grande.
Insomma una situazione poco promettente.
... io continuo ad insistere che ci vorrebbe una 500 a 5 porte, ma ovviamente servirebbe una gamma ben strutturata.
Ora e nei prossimi mesi ci sara' una gran confusione .... e pochissime vendite come nella seconda parte del 2024.
 
Ultima modifica:
Sicuramente Panda nuova, finalmente (e colpevolmente in ritardo) in arrivo avrà il suo peso anche se un cannibalismo vedrà da un lato C3 (manuale, non tutti gradiscono l'automatismo) e dall'altra la rediviva italica prodotta qui da noi, per i nostalgici.

Bella anche l'offerta della Tipo, ma auto che preclude, per motorizzazione e dimensioni un sacco di clienti....

Andrò controcorrente ma sono scettico che entro quest'anno vedremo la nuova 500 ibrida....visto che a oggi....e per il futuro non lontano ipotizzo anche una delle più grosse opere di riqualificazione industriale di sempre....so già dove e perchè....
 
Se può interessare l'opinione controcorrente di Andrea Cartapani:


Servono auto che siano al tempo stesso innovative e affidabili, ma Fiat non mi sembra essere riuscita a trovare un giusto equilibrio, se non con la Panda (per lo meno fino all'anno scorso).
 
Io osserverei il fatto che le novità della parte FCA di Stellantis (non solo Fiat) stanno arrivando, ma le “partenze” sotto il profilo commerciale lasciano molto a desiderare quando non sono dei veri flop (vedasi Fiat 600).

Nel 2024 sono arrivate appunto la 600, la Ypsilon e la Junior, delle segmento B, quindi potenzialmente auto da grandi numeri, ma per ora non decollano affatto. Se poi si aggiunge che sono uscite di produzione almeno altrettante vetture (che si vendevano bene, vedasi per esempio la 500), ecco servito il crollo delle vendite, e se non fosse per la Pandina le vendite sarebbero risibili.

Tra poco arriverà la Pandona, poi arriverà la Gigapanda e poi ancora (o prima) la 500 Hybrid derivata da quella elettrica. Basteranno per risollevare il marchio Fiat? Sulla carta anche questi sono modelli da grandi numeri, ma solo sulla carta…

E il problema non è solo l’Italia. All’estero sembra che si vada ancora peggio, LATAM a parte.
Probabilmente quello che va cambiato è il marketing, l’approccio commerciale, occorre ricostruire un’immagine, recuperare una fiducia, una “fede” che sembra completamente dispersa. Insomma Fiat manca di credibilità oggi, e non sarà affatto facile risalire la china.

Vedremo quale sarà la nuova dirigenza, chi sarà il nuovo CEO del gruppo, quale sarà l’indirizzo che verrà dato sia al gruppo che ai vari brand, soprattutto quelli italiani.

Ma anche il design sembra che non incontri più il gusto del pubblico. C’è un certo immobilismo in stereotipi che hanno fatto il proprio tempo. Esempio? La 600, che non è altro che una 500X dove hanno modificato i fari, e la 500X è datata 2014…
 
Ultima modifica:
Fiat così come gli altri marchi italiani sono finiti nel momento in cui FCA ha smesso di investire sul prodotto per irrobustire i conti con l'obiettivo della fusione poi concretizzatasi in Stellantis.
Parliamo del 2016-2019

In quel momento hanno perso il treno.
Il crollo delle vendite che vendiamo ora è solo la coda lunga dei modelli sviluppati pre fusione.

Tavares ha provato a ricostruire il marchio sfruttando le sinergie con PSA ma oggi gli spazi sul mercato sono troppo stretti per provare a rientrare.
Sopravvive a fatica chi non ha mai mollato, i brand che con continuità hanno aggiornato i loro prodotti adattandosi ai nuovi scenari tecnologici.
Fiat è stata sostituita dalla Dacia per i consumatori basso spendenti.. Sandero assolve la funzione delle vecchie Punto e Panda.
Riconquistare il mercato perso è impossibile.. se poi ci provano con dei cloni della C3 con un anno di ritardo sull'originale non vedo come possano attrarre la clientela.
 
Fiat nel mondo nel 2024 rimane però primo logo a livello di vendite del gruppone stlPsa.
In Italia tra qualche mese, con arrivo di Gpanda e nel 2026 di un altro paio di cloni delle C3 lowcost che girano in India/brazil da 2/3 anni interrompera' il crollo, se la giocherà ancora con altre 2/3 case per tornare a essere marca più venduta...i francesi in poco tempo sono riusciti a farle togliere anche questo primato che qui aveva da sempre!!!
Sicuramente buono per italia/mirafiori ritorno tra un annetto di 500 mhev e di una 500e bev meno cara grazie a batterie nuove e minore qualità grazie agli standard psa....ma ben difficilmente potrà ancora fare numeri da anni d'oro, ci sono 500 mhev a kmo ferme da un anno non ancora smaltire.
Forse perché la contano poco, ma se c'è qualcosa che non hanno rovinato i francesi è fiat brazil...la gli attuali modelli (unici nuovi fiat approvati da marchionne dopo il 2013/14) vanno sempre alla grande...vedremo.se i prossimi su base c3 india/brazil (che in brazil vende pochissimo) piaceranno ancora al primo mercato mondiale di Fiat.
 
Ultima modifica:
Fiat così come gli altri marchi italiani sono finiti nel momento in cui FCA ha smesso di investire sul prodotto per irrobustire i conti con l'obiettivo della fusione poi concretizzatasi in Stellantis.
Parliamo del 2016-2019

In quel momento hanno perso il treno.
Il crollo delle vendite che vendiamo ora è solo la coda lunga dei modelli sviluppati pre fusione.

Tavares ha provato a ricostruire il marchio sfruttando le sinergie con PSA ma oggi gli spazi sul mercato sono troppo stretti per provare a rientrare.
Sopravvive a fatica chi non ha mai mollato, i brand che con continuità hanno aggiornato i loro prodotti adattandosi ai nuovi scenari tecnologici.
Fiat è stata sostituita dalla Dacia per i consumatori basso spendenti.. Sandero assolve la funzione delle vecchie Punto e Panda.
Riconquistare il mercato perso è impossibile.. se poi ci provano con dei cloni della C3 con un anno di ritardo sull'originale non vedo come possano attrarre la clientela.
Ovvio la maggioranza delle colpe sono sui non investimenti e sul debito zero della tanto lodata precedente gestione americana/canadese...hanno però investito ancora in brazil e la vanno benissimo con fiat.
Però il colpo finale l'hanno dato i francesi...quelli per cui qualcuno qui continua a scrivere che a differenza degli italiani sono capace nel marketing e a vendere auto...con fiat in italia/eu si stanno dimostrando un disastro come tempistica, marketing,versioni, prezzi, concessionari/rete, posizionamento...era difficile sotto questo punto di vista fare peggio della precedente gestione...ci sono riusciti...poi il.suprestite Francois è impresentabile!!!
 
Ultima modifica:
Io osserverei il fatto che le novità della parte FCA di Stellantis (non solo Fiat) stanno arrivando, ma le “partenze” sotto il profilo commerciale lasciano molto a desiderare quando non sono dei veri flop (vedasi Fiat 600).

Nel 2024 sono arrivate appunto la 600, la Ypsilon e la Junior, delle segmento B, quindi potenzialmente auto da grandi numeri, ma per ora non decollano affatto. Se poi si aggiunge che sono uscite di produzione almeno altrettante vetture (che si vendevano bene, vedasi per esempio la 500), ecco servito il crollo delle vendite, e se non fosse per la Pandina le vendite sarebbero risibili.

Tra poco arriverà la Pandona, poi arriverà la Gigapanda e poi ancora (o prima) la 500 Hybrid derivata da quella elettrica. Basteranno per risollevare il marchio Fiat? Sulla carta anche questi sono modelli da grandi numeri, ma solo sulla carta…

E il problema non è solo l’Italia. All’estero sembra che si vada ancora peggio, LATAM a parte.
Probabilmente quello che va cambiato è il marketing, l’approccio commerciale, occorre ricostruire un’immagine, recuperare una fiducia, una “fede” che sembra completamente dispersa. Insomma Fiat manca di credibilità oggi, e non sarà affatto facile risalire la china.

Vedremo quale sarà la nuova dirigenza, chi sarà il nuovo CEO del gruppo, quale sarà l’indirizzo che verrà dato sia al gruppo che ai vari brand, soprattutto quelli italiani.

Ma anche il design sembra che non incontri più il gusto del pubblico. C’è un certo immobilismo in stereotipi che hanno fatto il proprio tempo. Esempio? La 600, che non è altro che una 500X dove hanno modificato i fari, e la 500X è datata 2014…

Le novità dalla parte FCA di fatto non sono novità, non sono progetti nuovi ma condivisi e se posso, non sono neppure forse quello che la gente vuole. Quel che rimane a marchio Fiat e quello sì per motivi anagrafici si vende solo sul prezzo e dato che i cosiddetti nuovi prodotti giocano sul prezzo ciaone.....

La Multipla, alias C3 Aircross o come si chiama alias Opel Frontera volumi ne farà? Vedremo di sicuro non è quella Panda che può fare volumi dividendoseli con la sorella....aspettando crash test che latitano....
 
Io osserverei il fatto che le novità della parte FCA di Stellantis (non solo Fiat) stanno arrivando, ma le “partenze” sotto il profilo commerciale lasciano molto a desiderare quando non sono dei veri flop (vedasi Fiat 600).

Nel 2024 sono arrivate appunto la 600, la Ypsilon e la Junior, delle segmento B, quindi potenzialmente auto da grandi numeri, ma per ora non decollano affatto. Se poi si aggiunge che sono uscite di produzione almeno altrettante vetture (che si vendevano bene, vedasi per esempio la 500), ecco servito il crollo delle vendite, e se non fosse per la Pandina le vendite sarebbero risibili.

Tra poco arriverà la Pandona, poi arriverà la Gigapanda e poi ancora (o prima) la 500 Hybrid derivata da quella elettrica. Basteranno per risollevare il marchio Fiat? Sulla carta anche questi sono modelli da grandi numeri, ma solo sulla carta…

E il problema non è solo l’Italia. All’estero sembra che si vada ancora peggio, LATAM a parte.
Probabilmente quello che va cambiato è il marketing, l’approccio commerciale, occorre ricostruire un’immagine, recuperare una fiducia, una “fede” che sembra completamente dispersa. Insomma Fiat manca di credibilità oggi, e non sarà affatto facile risalire la china.

Vedremo quale sarà la nuova dirigenza, chi sarà il nuovo CEO del gruppo, quale sarà l’indirizzo che verrà dato sia al gruppo che ai vari brand, soprattutto quelli italiani.

Ma anche il design sembra che non incontri più il gusto del pubblico. C’è un certo immobilismo in stereotipi che hanno fatto il proprio tempo. Esempio? La 600, che non è altro che una 500X dove hanno modificato i fari, e la 500X è datata 2014…
Gentile Manlio, leggo sempre con piacere le tue osservazioni, che condivido pienamente, ma mi sento di aggiungere che il problema viene da più lontano. La gestione Marchionne è quasi sempre stata ossessionata dal risparmio, dal desiderio di spendere il meno possibile, e dove ha deciso di spendere ha sbagliato bersaglio (Giulia, Stelvio, Maserati, dove penso che non siano mai sati recuperati gli investimenti fatti, ed anche i FireFly non hanno mai ben figurato, specie in termini di consumo, rispetto alla concorrenza). Di conseguenza sono stati fatti ripieghi e "minestre riscaldate", ad esempio stirando oltre ogni immaginazione il pianale della GPunto per ricavarvi 500X, Renegade e Tipo. Questa strategia ha prodotto utili nell'immediato, ma, a lungo andare, ha portato a perdere, lentamente ma inesorabilmente, quote di mercato in Italia ed in Europa perchè i prodotti apparivano sempre più vecchi e meno prestazionali rispetto ai concorrenti. Alla fine i nodi vengono al pettine, ma quando te ne accorgi spesso è troppo tardi, specie in un mercato concorrenziale come quello europeo, dove è difficile recuperare le quote di mercato che hai perso in precedenza. Ormai (classe 1954 come te, se non erro) ho un'età in cui posso osservare le cose con un certo distacco e quindi non mi adonto più di tanto, ma temo che non sarà una novella a lieto fine
 
Gentile Manlio, leggo sempre con piacere le tue osservazioni, che condivido pienamente, ma mi sento di aggiungere che il problema viene da più lontano. La gestione Marchionne è quasi sempre stata ossessionata dal risparmio, dal desiderio di spendere il meno possibile, e dove ha deciso di spendere ha sbagliato bersaglio (Giulia, Stelvio, Maserati, dove penso che non siano mai sati recuperati gli investimenti fatti, ed anche i FireFly non hanno mai ben figurato, specie in termini di consumo, rispetto alla concorrenza). Di conseguenza sono stati fatti ripieghi e "minestre riscaldate", ad esempio stirando oltre ogni immaginazione il pianale della GPunto per ricavarvi 500X, Renegade e Tipo. Questa strategia ha prodotto utili nell'immediato, ma, a lungo andare, ha portato a perdere, lentamente ma inesorabilmente, quote di mercato in Italia ed in Europa perchè i prodotti apparivano sempre più vecchi e meno prestazionali rispetto ai concorrenti. Alla fine i nodi vengono al pettine, ma quando te ne accorgi spesso è troppo tardi, specie in un mercato concorrenziale come quello europeo, dove è difficile recuperare le quote di mercato che hai perso in precedenza. Ormai (classe 1954 come te, se non erro) ho un'età in cui posso osservare le cose con un certo distacco e quindi non mi adonto più di tanto, ma temo che non sarà una novella a lieto fine

Anche le tue osservazioni sono interessanti, però a favore del defunto Marchionne vorrei dire che nel 2017, penultimo anno con lui al timone, si era raggiunto il milione di veicoli prodotti in Italia, l’obiettivo che oggi appare quasi una chimera, di cui ben 51.500 erano Maserati, che nel 2024 sono scese di nuovo a 10.000, pur essendoci la Grecale.

Quindi Marchionne, spesso osannato solo dagli alfisti quale artefice di 4C, Giulia e Stelvio, qualche altra cosa di buono era riuscito ad ottenerla anche sul prodotto (oltre che sulla finanza ovviamente).

Secondo me Tavares è stato ancora più di Marchionne ossessionato dal risparmio, ma ciò credo secondo le direttive del CDA e non tanto “sua sponte”.

Detto ciò, i Firefly declinati col Multiair anche a me non sono mai piaciuti.
Mi piace abbastanza invece il 1.500 turbo Miller, anche se forse ha imboccato il viale del tramonto e anche se il Miller lo penalizza un po’ come potenza e coppia, ma è ormai un imperativo…

PS: si, sono del 1954 come te. 71 fra 3 mesi.
 
Anche le tue osservazioni sono interessanti, però a favore del defunto Marchionne vorrei dire che nel 2017, penultimo anno con lui al timone, si era raggiunto il milione di veicoli prodotti in Italia, l’obiettivo che oggi appare quasi una chimera, di cui ben 51.500 erano Maserati, che nel 2024 sono scese di nuovo a 10.000, pur essendoci la Grecale.

Quindi Marchionne, spesso osannato solo dagli alfisti quale artefice di 4C, Giulia e Stelvio, qualche altra cosa di buono era riuscito ad ottenerla anche sul prodotto (oltre che sulla finanza ovviamente).

Secondo me Tavares è stato ancora più di Marchionne ossessionato dal risparmio, ma ciò credo secondo le direttive del CDA e non tanto “sua sponte”.

Detto ciò, i Firefly declinati col Multiair anche a me non sono mai piaciuti.
Mi piace abbastanza invece il 1.500 turbo Miller, anche se forse ha imboccato il viale del tramonto e anche se il Miller lo penalizza un po’ come potenza e coppia, ma è ormai un imperativo…

PS: si, sono del 1954 come te. 71 fra 3 mesi.
Se nel 2017 non è andata malaccio per fca è perché avevano investito in alcuni nuovi modelli fino al 2015...poi stop di tutto in eu (tranne 500e) dopo quella data risultati li abbiamo visti dopo...come del resto quelli sempre buoni in brazil dove nel 2017/18 avevano deliberato 3/4 nuovi usciti negli anni successivi.
 
Io osserverei il fatto che le novità della parte FCA di Stellantis (non solo Fiat) stanno arrivando, ma le “partenze” sotto il profilo commerciale lasciano molto a desiderare quando non sono dei veri flop (vedasi Fiat 600).

Nel 2024 sono arrivate appunto la 600, la Ypsilon e la Junior, delle segmento B, quindi potenzialmente auto da grandi numeri, ma per ora non decollano affatto. Se poi si aggiunge che sono uscite di produzione almeno altrettante vetture (che si vendevano bene, vedasi per esempio la 500), ecco servito il crollo delle vendite, e se non fosse per la Pandina le vendite sarebbero risibili.

Tra poco arriverà la Pandona, poi arriverà la Gigapanda e poi ancora (o prima) la 500 Hybrid derivata da quella elettrica. Basteranno per risollevare il marchio Fiat? Sulla carta anche questi sono modelli da grandi numeri, ma solo sulla carta…

E il problema non è solo l’Italia. All’estero sembra che si vada ancora peggio, LATAM a parte.
Probabilmente quello che va cambiato è il marketing, l’approccio commerciale, occorre ricostruire un’immagine, recuperare una fiducia, una “fede” che sembra completamente dispersa. Insomma Fiat manca di credibilità oggi, e non sarà affatto facile risalire la china.

Vedremo quale sarà la nuova dirigenza, chi sarà il nuovo CEO del gruppo, quale sarà l’indirizzo che verrà dato sia al gruppo che ai vari brand, soprattutto quelli italiani.

Ma anche il design sembra che non incontri più il gusto del pubblico. C’è un certo immobilismo in stereotipi che hanno fatto il proprio tempo. Esempio? La 600, che non è altro che una 500X dove hanno modificato i fari, e la 500X è datata 2014…
Concordo in toto.
Fiat negli ultimi (20?) anni ha recuperato tanto, magari andavano rivisti qualche assemblaggio e qualche compnente fornito (in stile VW, ove questa è maestra).
Giusto badare al risparmio, ma l'esagerazione porta a ciò che è avvenuto.
Purtroppo il concetto "spendere poco ma avere comunque qualità" non è chiaro a tutti. In germania pochi anni fa la BMW Serie 5 la prendevi nuova a pochi soldi, senza clima, senza vetri elettrici, poco mancava ed anche il volante e le ruote le prendevi in optional.
:)
Ma quel che compravi era di qualità elevata.
 
Ultima modifica:
Gentile Manlio, leggo sempre con piacere le tue osservazioni, che condivido pienamente, ma mi sento di aggiungere che il problema viene da più lontano. La gestione Marchionne è quasi sempre stata ossessionata dal risparmio, dal desiderio di spendere il meno possibile, e dove ha deciso di spendere ha sbagliato bersaglio (Giulia, Stelvio, Maserati, dove penso che non siano mai sati recuperati gli investimenti fatti, ed anche i FireFly non hanno mai ben figurato, specie in termini di consumo, rispetto alla concorrenza). Di conseguenza sono stati fatti ripieghi e "minestre riscaldate", ad esempio stirando oltre ogni immaginazione il pianale della GPunto per ricavarvi 500X, Renegade e Tipo. Questa strategia ha prodotto utili nell'immediato, ma, a lungo andare, ha portato a perdere, lentamente ma inesorabilmente, quote di mercato in Italia ed in Europa perchè i prodotti apparivano sempre più vecchi e meno prestazionali rispetto ai concorrenti. Alla fine i nodi vengono al pettine, ma quando te ne accorgi spesso è troppo tardi, specie in un mercato concorrenziale come quello europeo, dove è difficile recuperare le quote di mercato che hai perso in precedenza. Ormai (classe 1954 come te, se non erro) ho un'età in cui posso osservare le cose con un certo distacco e quindi non mi adonto più di tanto, ma temo che non sarà una novella a lieto fine
La gestione MArchionne era focalizzata sul risparmio di scala, ossia come e dove fare meglio a meno, ma non lesinava sulla qualità pur facendo un certo pressing sui fornitori. Si era pure dotata di un efficace protocollo qualità che aveva riportato le FCA in condizione di "paragonabilità" con altre case costruttrici evitando per un pò quell'ossimoro per molti di "mai più Fiat" e ciò non è poco.....

Ovviamente protocollo abrogato da Stellantis e dalla gestione successiva....
 
Back
Alto