Scusa, come capita spesso a chi fa da anni un certo mestiere, do' per scontate cose che scontate non sono affatto.
In sostanza, il processore manda un segnale e se ne aspetta uno di ritorno in base al contenuto di una tabella predeterminata. Questo e' un principio valido, in generale, per qualsiasi processo in cui a un segnale di comando deve corrisponderne uno di verifica compreso entro certi parametri validi, a cui in caso di errore corrisponde un'azione correttiva o d'allarme, e si applica quindi a qualsiasi processo di automazione a ciclo chiuso..
Nel nostro caso, il sensore posto sulla valvola ne legge la posizione e puo' restituire un valore in tensione o resistenza (che poi e' lo stesso) in modo analogico, o una serie di passi se digitale (in gergo si chiama "encoder"). Come che sia, restituisce un valore che viene interpretato dalla centralina in modo opportuno.
Se il valore e' sballato, la logica di controllo manda un segnale che attiva il led di "errore".
Per evitare che cio' accada, si collega al connettore che va sul sensore un "loopback" (che potremmo chiamare in modo terra terra un "turna indre' "
) che fornisce il dato corretto.
Come sia fatto il "loopback" dipende dal tipo di sensore e dal tipo di controllo.
Puo' essere semplicemente e letteralmente un loopback, ossia un cavo che unisce il segnale d'invio con quello di ritorno, cosi' come un circuitino molto semplice (di solito analogico) che a un dato segnale d'ingresso restituisce il segnale di feedback corrispondente adeguato.
Non tutti i tipi di auto hanno lo stesso tipo di gestione, ovviamente, ma un preparatore che sa il fatto suo sa esattamente come procedere. Il costo, comunque, e' nell'ordine delle poche decine di euro, anche nei casi piu' "sofisticati".
Spero di essere stato abbastanza chiaro.
PS: ma non sarebbe meglio spostare questo thread in zona franca?
