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Pubblicità progresso....

Sempre sull'argomento pochi giorni fa' durante un programma altamente istruttivo e con spiccato indirizzo culturale hanno fatto una polemica esagerata per un apprezzamento rivolto a una ragazza.
Per farla breve la ragazza aveva le gambe di fuori e pare che un passante le abbia detto che aveva delle belle cosce.
E sono stati li a dibattere per un'ora se si trattava di una molestia o meno.
Poi siccome si trattava di un programma scientifico hanno fatto un esperimento,hanno mandato una bella ragazza in giro per Roma vestita in maniera apposita per vedere quali reazioni suscitava.
E tra i vari commenti e apprezzamenti ne riporto uno che mi ha fatto sorridere,un signore le ha detto "Sei illegale",come dire sei troppo bella.
In tutto questo gli uomini potrebbero evitare e apprezzare il passaggio di una bella ragazza senza fare commenti?
Certo,io non commenterei mai ad esempio.
Ma era il caso di farne un affare di stato?
Io penso che in parte lo scopo di un determinato abbigliamento sia anche quello di apparire e perchè no di far girare la testa dei passanti e lasciarli a bocca aperta.
Ecco se qualche passante già che ha la bocca aperta esprime un apprezzamento,tra l'altro non volgare in questo caso,non mi pare una tragedia.
Se invece lo è visto che non si può imbavagliare la gente l'alternativa è una sola.
Non è giusto certamente doversi coprire di più per sfuggire alle attenzioni maschili,ma è altrettanto ingiusto secondo me esporsi e poi lamentarsi almeno finchè le attenzioni sono moderate e rispettose.
 
Secondo me non comprarle non basta ed è proprio il caso di farne un caso,scusate il gioco di parole.
Chi ha protestato ha fatto bene e le maglie sono state ritirate,se fossero rimaste semplicemente invendute presto o tardi sarebbero andate in circolazione (vendute a prezzi più bassi o addirittura acquistate in stock e rivendute su qualche bancarella).
Siccome veicolano un messaggio negativo e siccome la visione della donna come oggetto è ancora molto radicata secondo me è meglio non solo non acquistarle ma far capire a chi le vende e a chi le produce che il pubblico non gradisce.

Questo è un argomento molto spinoso e basta una parola sbagliata per essere fraintesi,però io devo dire che a volte sono proprio le donne a rafforzare la visione sbagliata della donna come oggetto.
Questo non giustifica minimamente gli uomini che vedono una donna e la identificano automaticamente come un oggetto sessuale,però forse sarebbe il caso di stroncare sul nascere certe tentazioni e far capire che simili attenzioni non sono gradite.
In questo periodo io sto esaminando le candidature per un posto che si è liberato dove lavoro,poi non starà a me fare i colloqui o scegliere il candidato migliore,le devo solo selezionare mettendo in cima quelle coi requisiti più idonei.
Ci credete se vi dico che 2 candidature femminili su 3 sono corredate da fotografie secondo me assolutamente inappropriate?
Poi che ai colloqui gli esaminatori non debbano fare i maiali è sacrosanto.
Ma che senso ha allegare a una candidatura per un posto da segretaria dei selfie in top con pancia e spalle completamente esposte,oppure una foto in abito aderente con primissimo piano sul sedere?
Magari funziona,magari con delle foto simili si fanno più colloqui.
Spero di no onestamente.
Però è un modo come un altro per incoraggiare chi ha ancora delle idee da Neanderthal.
Fatta salva la libertà di una persona di vestirsi come meglio crede io penso che,almeno sul lavoro,bisognerebbe essere più seri e non mandare messaggi che potrebbero essere fraintesi.
Poi una volta che ci si conosce e che si mettono le cose in chiaro si può anche stabilire che in ufficio il venerdì si va tutti nudi,ma almeno il primo approccio secondo me deve essere professionale.
Altrimenti il messaggio che passa è tutt'altro che serio,è il solito cane che si morde la coda ovviamente.
Se non ci fossero gli uomini che hanno certe idee il problema non si porrebbe,ma purtroppo ci sono quindi credo che sia preciso interesse di una ragazza quello di mettere le cose in chiaro da subito.



Sarebbe mglio farlo capire a chi le compra
 
Sarebbe mglio farlo capire a chi le compra

Si ma,sempre secondo me,non è il fatto che venga venduta o meno la maglietta ma il fatto che venga disegnata,approvata e messa in commercio in un periodo come questo che è un po' sorprendente.
Non basta che restino invendute ma penso che ci vorrebbe una riflessione da parte di chi le ha disegnate e prodotte,in questo modo magari sul disegno da applicare alle prossime magliette ci pensano un po' meglio e non si offende nessuno.
 
Come dire che se ci indignassimo per una maglietta in cui un leone divora un impala ci dovremmo domandare se l'indignazione ci sarebbe se i ruoli fossero invertiti.
Comunque quel tipo di maglietta non credo viola alcuna legge, poi sta ad ognuno di noi giudicarla in un verso o nel altro,per me già il fatto che abbia sollevato polemiche vuol dire che la società sta cambiando e aggiungo fortunatamente
 
Si ma,sempre secondo me,non è il fatto che venga venduta o meno la maglietta ma il fatto che venga disegnata,approvata e messa in commercio in un periodo come questo che è un po' sorprendente.
Non basta che restino invendute ma penso che ci vorrebbe una riflessione da parte di chi le ha disegnate e prodotte,in questo modo magari sul disegno da applicare alle prossime magliette ci pensano un po' meglio e non si offende nessuno.

" ....Venga disegnata...."
Mi viene in mente quella celeberrima rivista Francese cui fu portato un attacco....
Ecc. ecc.
 
" ....Venga disegnata...."
Mi viene in mente quella celeberrima rivista Francese cui fu portato un attacco....
Ecc. ecc.

Esattamente quello a cui pensavo anch'io.
Questa maglietta rientra a pieno titolo secondo me nelle trovate che si potevano tranquillamente risparmiare visti i tempi che corrono.
 
Sicuramente....
Ma vaglielo dire, pero', agli amanti della satira e del libero pensiero....

Infatti il pensiero è libero,ma nulla vieta di mordersi la lingua ogni tanto o in questo caso di non mettere nero su bianco un pensiero fugace.
Senza bisogno di censurare o limitare la libertà d'espressione basterebbe che ognuno di noi,specialmente chi lavora in campo giornalistico o pubblicitario,riflettesse sulle possibili conseguenze prima di dare libero sfogo alla fantasia.
 
Infatti il pensiero è libero,ma nulla vieta di mordersi la lingua ogni tanto o in questo caso di non mettere nero su bianco un pensiero fugace.
Senza bisogno di censurare o limitare la libertà d'espressione basterebbe che ognuno di noi,specialmente chi lavora in campo giornalistico o pubblicitario,riflettesse sulle possibili conseguenze prima di dare libero sfogo alla fantasia.


Purtroppo, o per fortuna ci sono anche i giornali di satira....
Se non scrivono certe " cose " chiuderebbero.
E sai quanti avrebbero a che ridirne sul Potere che inibisce....
Ecc. ecc.
 
Esattamente quello a cui pensavo anch'io.
Questa maglietta rientra a pieno titolo secondo me nelle trovate che si potevano tranquillamente risparmiare visti i tempi che corrono.
coi tempi che corrono, una fava.

son d'accordo che quella maglietta possa non piacere, ma non e' illegale e non e' manco immorale.
e' una vignetta su una maglietta.

io la chiamo ipocrisia.
e la cosa e' preoccupantemente diffusa.

ci si scandalizza per la stampa su una maglietta?!!
siamo caduti proprio in basso, non siamo in grado di distinguere un po' di satira dalla realta'.

c'e' ben altro per cui scandalizzarsi
 
coi tempi che corrono, una fava.

son d'accordo che quella maglietta possa non piacere, ma non e' illegale e non e' manco immorale.
e' una vignetta su una maglietta.

io la chiamo ipocrisia.
e la cosa e' preoccupantemente diffusa.

ci si scandalizza per la stampa su una maglietta?!!
siamo caduti proprio in basso, non siamo in grado di distinguere un po' di satira dalla realta'.

c'e' ben altro per cui scandalizzarsi

Ho forse scritto che sia illegale o immorale?
No.
Sto solo dicendo che bisogna essere proprio dei geni per disegnare una scenetta simile in un momento in cui la violenza sulle donne è purtroppo sempre più diffusa.
Tu questa la chiami ipocrisia ma la cosa non ha molto senso secondo me,per essere ipocrisia io dovrei additare la maglietta e poi sotto sotto avere idee anche più retrograde che invece non ho,o usare un linguaggio altrettanto offensivo che invece non uso.
Tu la chiami satira,io no.
Io lo chiamo cattivo gusto,capita a tutti quelli che fanno satira o comicità prima o poi di sfornare una battuta,o in questo caso una vignetta,di cattivo gusto.
E di solito il pubblico dimostra di non apprezzare,non c'è alcuna ipocrisia in questo.
Si può apprezzare la satira ma allo stesso tempo aspettarsi che il confine del cattivo gusto non venga varcato senza per questo essere ipocriti.
 
coi tempi che corrono, una fava.

son d'accordo che quella maglietta possa non piacere, ma non e' illegale e non e' manco immorale.
e' una vignetta su una maglietta.

io la chiamo ipocrisia.
e la cosa e' preoccupantemente diffusa.

ci si scandalizza per la stampa su una maglietta?!!
siamo caduti proprio in basso, non siamo in grado di distinguere un po' di satira dalla realta'.

c'e' ben altro per cui scandalizzarsi
Il punto non è scandalizzarsi o no, si tratta di avere bevuto il brodo di volpe a pranzo, come diceva il mio prof di anatomia. Personalmente di quella maglietta non me ne frega una fava, e credo sia così per il 99% della popolazione, ma in questo momento, quando basta fare un passo per pestare una m****, almeno guardare per terra non sarebbe male....
 
Riporto un esempio.
Un bravo comico romagnolo durante un'intervista ha raccontato che mentre interpretava uno dei suoi personaggi,l'imprenditore intento a promuovere il suo energy drink,disse una battuta che fece letteralmente gelare il pubblico.
La frase era più o meno questa "...va giù come un terrone a Natale".
E lo spettacolo era in scena ad Agrigento se non sbaglio.
Il pubblico è stato ipocrita a non ridere ma anzi a risentirsi un po' per quella battuta infelice?
Secondo me no.
Il comico è stato un pistola a scegliere di dire quella battuta proprio di fronte a un pubblico che poteva legittimamente sentirsi offeso?
Secondo me si.
Con questo non voglio dire che il comico dovesse essere buttato giù dal palco,ma che se il pubblico non gradisce un certo tipo di umorismo fa bene a non assecondare chi lo divulga.
 
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