<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> provocazione! ma se si smettesse di costruire auto oggi per domani? | Page 3 | Il Forum di Quattroruote

provocazione! ma se si smettesse di costruire auto oggi per domani?

marimasse ha scritto:
leolito ha scritto:
Se si "smettesse di produrre da oggi per domani" una gran parte del mondo sarebbe nella cacca ...
Infatti "smettere" è un'ipotesi estrema, inverosimile e improponibile come tutte le sue pari. Fortunatamente tra gli estremi (smettere e continuare come nulla fosse o addirittura aumentare) ci sono altre strade, volendole cercare. Credo che una generale e cospicua "calmata" dei perversi meccanismi che fin qui ci hanno portato sia inevitabile, se non altro per banali ma crude questioni di logica elementare.
Come tutte le cure, la calmata sarà tanto meno ardua e dolorosa quanto più spontanea, consapevole e sollecita. Certamente ignorare la malattia e sostenere o pretendere agguerritamente di non essere malati NON è soluzione intelligente e non porta a miglioramento alcuno.
Mi trovi pienamente d'accorso .... in un modo oppure nell'altro una riduzione sensata e logica non comporterebbe nessun dramma ... il fatto e' chi ha le p@lle per farlo sul serio.
Io mi sto muovendo in quella direzione ... vedremo a breve 8)

...Capisco e incasso la battuta....
:D
 
leolito ha scritto:
Se si "smettesse di produrre da oggi per domani" una gran parte del mondo sarebbe nella cacca ... l'indotto (mondiale) intorno all'automobile penso sia uno dei piu' grossi "poli" commerciali al mondo (inteso come industria, commercio e attivita' legate).
Sarebbe un caos, praticamente.

Anche la droga ha un indotto da paura. Saremo mica costretti a drogarci finchè vivremo solo perchè altrimenti qualcuno può restare senza lavoro? :D
 
Anche la droga ha un indotto da paura. Saremo mica costretti a drogarci finchè vivremo solo perchè altrimenti qualcuno può restare senza lavoro? :D

Se le mie parole portano a queste conclusioni ho paura che stia perdendo il mio tempo, oppure abbia grosse difficolta' di comunicazione ... :rolleyes:
 
Non era una conclusione ma una provocazione (c'è anche nel titolo della discussione), credevo che la faccina potesse aiutare la comprensione della differenza. Comunque le tue parole portano grosso modo a questo. Chiaro che sarebbe il caos, ma in effetti ci siamo già, nel caos. A me non piace pagare la cassa integrazione degli operai di Marchionne, solo perchè ha strutturato la sua azienda per produrre il doppio di quanto poi vende. E non possiamo certo comprare a occhi chiusi e portafoglio aperto solo per tenere in piedi un indotto. Può dispiacermi per loro ma si può sempre farsi "indurre" in qualche altro campo lavorativo. Senza auto non si muore e non esiste un solo tipo di lavoro.
Se protestassi io perchè internet mi toglie la clientela, mi si risponderebbe esattamente così.
 
leolito ha scritto:
Anche la droga ha un indotto da paura. Saremo mica costretti a drogarci finchè vivremo solo perchè altrimenti qualcuno può restare senza lavoro? :D

Se le mie parole portano a queste conclusioni ho paura che stia perdendo il mio tempo, oppure abbia grosse difficolta' di comunicazione ... :rolleyes:
Leolito, Leolito.. non so se tu hai difficoltà di comunicazione.. ma mi dovevi un mp, che non è mai arrivato. Non importa nel frattempo cercando un G.C. mi è capitato un 2.8 da 130kw con cambio sequenziale parente stretto della tua....
Nella stanza jeep aspetta e spera.. Comunque c'è un forum su suv.it molto attivo.. (non jeep dio ne guardi sono impegnati in offroad)..
 
Grattaballe ha scritto:
Anche la droga ha un indotto da paura. Saremo mica costretti a drogarci ... perché altrimenti qualcuno può restare senza lavoro?
In effetti questa è, a parte l'esempio specifico chiaramente estremizzato, una delle grandi contraddizioni/ipocrisie/assurdità su cui sempre più si è andata basando (con gli entusiasmanti effetti collaterali che ieri avremmo potuto e dovuto prevedere e prevenire e che oggi siamo costretti ad assaporare) la nostra cosiddetta "economia".

Si chiedono o addirittura si pretendono tantissime nobili cose (efficienza, riduzione di sprechi e speculazioni e intrallazzi, minore inquinamento, maggiore sicurezza, maggiore giustizia ecc. ecc.) e nello stesso tempo si pretende, anche assai agguerritamente, che tali obiettivi vengano raggiunti SENZA danneggiare in alcun modo qualsivoglia posto di lavoro o reddito.
Peccato che, come dovrebbe essere ovvio, TUTTE le attività (comprese quelle che chiamiamo "criminali") costituiscano per molte persone l'unica fonte di lavoro e di reddito, per cui pretendere quanto sopra è tanto sensato e intelligente quanto pretendere, ad esempio, di potare una siepe senza recare danno alcuno a qualsivoglia ramo o foglia.

Se fermiamo le spudorate speculazioni edilizie mandiamo a casa un mucchio di manovali, muratori, idraulici, geometri ecc., il cui posto di lavoro è nato e viene alimentato proprio da quelle speculazioni. Se chiudiamo i rubinetti dai quali da anni e anni escono copiosi denari pubblici elargiti qua e là mandiamo a casa tutti coloro il sui posto di lavoro proprio è nato e viene alimentato proprio da quei rubinetti...
Se vogliamo una cosa dobbiamo accettarne anche le conseguenze; se non siamo disposti ad accettarle allora non dovremmo chiedere quella cosa. A meno che quello che ci interessa e ci gratifica davvero non sia proprio chiedere e pretendere e arrabbiarci, indipendentemente dalla realtà delle cose; un po' come accade a quei "tifosi" per i quali la partita vera e propria altro non è che un pretesto.

Bisognerebbe insomma avere il coraggio e la coerenza, come minimo, di non pretendere cose che già a livello teorico sono totalmente impossibili; altrimenti non vedo proprio come si possa sperare di andare verso una meta migliore di quella verso cui ci siamo... improvvisamente accorti di aver marciato per 20 o 30 anni.
 
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