<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Prezzi auto... | Page 2 | Il Forum di Quattroruote

Prezzi auto...

horsepower84 ha scritto:
eppure sembra proprio che rispetto al passato le auto costino meno: i prezzi sono cresciuti meno dell'inflazione della valuta...
-
inoltre le utilitarie sono vendute con margini d guadagno sempre più risicati per i costruttori

confermo...sulle utilitarie i venditori hanno bassisismi margini di guadagno...
 
Patosky ha scritto:
Stavo facendo una riflessione fra me e me e mi e venuto in mente di parlarne con voi.
In generale secondo me i prezzi delle auto sono sproporzionati al prodotto 1 in se per se ed alle tasche 2 dell'operaio medio.
Esempio seg. A (che una volta era il meno venduto) :
Panda,600,C1,106,Aygo,ecc. allestite con almeno il climatizzatore, partono da ?7.500,00! 15.000.000 di vecchie lire :shock: ed ho omesso volontariamente 500,Smart,IQ, che fanno segmento a sè.
Esempio seg. B (da sempre il più venduto) :
Grande Punto, 207, Clio, Polo, C2-C3, Yaris, ecc. sempre decenti, partono da ? 11.000,00! I prezzi sono al netto degli incentivi statali. Figuriamoci senza...
1) Rispetto al prodotto perchè a parte l'estetica e alcune novità non è che ci siano stati grossi cambiamenti nell'utilizzo di materiali dal 99' ad oggi.
2) Dico tasche dell'operaio medio perchè i salari sono sotanzialmente quelli della amata lira. Se un operaio nel 99' prendeva £ 1.200.000 oggi prende ? 800-900. Se una Panda (tanto per dirne una) nel 99' costava £ 8.000.000 oggi costa circa ? 10.000 fate i rapporti...
In conclusione: la crisi europea è dovuta a vari fattori tra i quali senza dubbio incide il mercato automobilistico. Pensate che se una Panda (sempre per dirne una) costasse ? 7.000 - 7.500 non avremmo il quadruplo di vendite e la Fiat non quadagnerebbe molto molto di più di ora?

ti dirò... mia moglie nel 98/ comprò una Panda Jolly 900 (che abbiamo tuttora...) e costò circa 13-14.000.000 di lire... sempre nel 1998 mia madre comprò una Polo 1.4 Confort 3 p con airbag, servosterzo, tetto apribile, vernice metalizzata e pack style la pagò 20.000.000....

considerando che oggi con questi prezzi puoi prendere anche una vettura Euro N Cap 5 stelle, Euro 5, con clima, servoterzo, radio integrata, ecc...
non mi pare, considerando i 10 anni passati, ci si possa lamentare...

semmai le macchine le abbiamo sempre pagate troppo in senso assoluto... faccio sempre l'esempio che in america al prezzo di una Lancia Musa puoi prendere una Mustang... no comment...

ciao ;)
 
conan2001 ha scritto:
horsepower84 ha scritto:
eppure sembra proprio che rispetto al passato le auto costino meno: i prezzi sono cresciuti meno dell'inflazione della valuta...
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inoltre le utilitarie sono vendute con margini d guadagno sempre più risicati per i costruttori

se ci guadagnano ancora, anche se risicato come dici tu, prima quanti ne hanno preso?

prima però se noti ne vendevano meno....
-
ora l'auto è in fase matura del ciclo d vita, quindi molta più concorrenza, molta più necessità di vendere tanto, minori margini per singola auto..
 
tvrgb ha scritto:
conan2001 ha scritto:
horsepower84 ha scritto:
eppure sembra proprio che rispetto al passato le auto costino meno: i prezzi sono cresciuti meno dell'inflazione della valuta...
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inoltre le utilitarie sono vendute con margini d guadagno sempre più risicati per i costruttori

se ci guadagnano ancora, anche se risicato come dici tu, prima quanti ne hanno preso?
-
ricordati questo: se non ci fosse un imprenditore che guadagna, e di conseguenza investe, a te e ai tuoi colleghi il lavoro chi lo darebbe? lo stato?
-
sempre a sputare nel piatto dove si mangia, oppure pensate che sia corretto che chi rischia debba guadagnare come chi fa le sue oneste 40 ore, e poi esce e se ne va a casa sua senza il minimo rischio imprenditoriale, o perlomeno senza nemmeno la pretesa di lavorare al massimo (basta fare il minimo indispensabile, no?)

eh già....ma se tu mi dai solo i soldi che mi servono a malapena per mangiare io l'auto che tu fabbrichi con cosa la compero.
allora diciamo così, tu ti accontenti di guadagnare un pò meno, invece di una nave ti compri uno yacht, ed io prendo un pochino di più e così posso comperare l'auto nuova invece di continuare con il rottame che possiedo.
come vedi è il cane che si morde la coda.
gradirei poi sapere in cosa consistono tutti questi rischi imprenditoriali.
tutti i fallimenti che io ho conosciuto sono sempre stati a favore di chi è fallito.
mai visto un imprenditore fallito con una panda di seconda mano.
e neppure uno che lavora risicato ha la panda.
il rischio più grosso che corrono è quello di ritrovarsi con la finanza per casa.
che è una scocciatura solo perchè bisogna pagare un supplemento al commercialista perchè ti tiri fuori dai guai.
perchè alla fine ti tira fuori, mai sentito nessuno che si è fatto il carcere per un fallimento.
guarda tanzi e soci tanto per citarne uno a caso.
 
autofede2009 ha scritto:
Patosky ha scritto:
Stavo facendo una riflessione fra me e me e mi e venuto in mente di parlarne con voi.
In generale secondo me i prezzi delle auto sono sproporzionati al prodotto 1 in se per se ed alle tasche 2 dell'operaio medio.
Esempio seg. A (che una volta era il meno venduto) :
Panda,600,C1,106,Aygo,ecc. allestite con almeno il climatizzatore, partono da ?7.500,00! 15.000.000 di vecchie lire :shock: ed ho omesso volontariamente 500,Smart,IQ, che fanno segmento a sè.
Esempio seg. B (da sempre il più venduto) :
Grande Punto, 207, Clio, Polo, C2-C3, Yaris, ecc. sempre decenti, partono da ? 11.000,00! I prezzi sono al netto degli incentivi statali. Figuriamoci senza...
1) Rispetto al prodotto perchè a parte l'estetica e alcune novità non è che ci siano stati grossi cambiamenti nell'utilizzo di materiali dal 99' ad oggi.
2) Dico tasche dell'operaio medio perchè i salari sono sotanzialmente quelli della amata lira. Se un operaio nel 99' prendeva £ 1.200.000 oggi prende ? 800-900. Se una Panda (tanto per dirne una) nel 99' costava £ 8.000.000 oggi costa circa ? 10.000 fate i rapporti...
In conclusione: la crisi europea è dovuta a vari fattori tra i quali senza dubbio incide il mercato automobilistico. Pensate che se una Panda (sempre per dirne una) costasse ? 7.000 - 7.500 non avremmo il quadruplo di vendite e la Fiat non quadagnerebbe molto molto di più di ora?

ti dirò... mia moglie nel 98/ comprò una Panda Jolly 900 (che abbiamo tuttora...) e costò circa 13-14.000.000 di lire... sempre nel 1998 mia madre comprò una Polo 1.4 Confort 3 p con airbag, servosterzo, tetto apribile, vernice metalizzata e pack style la pagò 20.000.000....

considerando che oggi con questi prezzi puoi prendere anche una vettura Euro N Cap 5 stelle, Euro 5, con clima, servoterzo, radio integrata, ecc...
non mi pare, considerando i 10 anni passati, ci si possa lamentare...

semmai le macchine le abbiamo sempre pagate troppo in senso assoluto... faccio sempre l'esempio che in america al prezzo di una Lancia Musa puoi prendere una Mustang... no comment...

ciao ;)

nel 1986 mia sorella comperò una panda young per 8500000 lire.
l'ultima panda mi ricordo di averla vista in offerta a 9.900.000 lire.
lo ricordo perchè un burlone aveva girato la prima cifra e sembrava che l'auto costasse 6.900.000 lire.
e non c'erano incentivi.
la polo che tu dici di aver pagato circa 10.000 euro, adesso ne costa molti di più anche se ha ben altro allestimento.
 
conan2001 ha scritto:
tvrgb ha scritto:
conan2001 ha scritto:
horsepower84 ha scritto:
eppure sembra proprio che rispetto al passato le auto costino meno: i prezzi sono cresciuti meno dell'inflazione della valuta...
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inoltre le utilitarie sono vendute con margini d guadagno sempre più risicati per i costruttori

se ci guadagnano ancora, anche se risicato come dici tu, prima quanti ne hanno preso?
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ricordati questo: se non ci fosse un imprenditore che guadagna, e di conseguenza investe, a te e ai tuoi colleghi il lavoro chi lo darebbe? lo stato?
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sempre a sputare nel piatto dove si mangia, oppure pensate che sia corretto che chi rischia debba guadagnare come chi fa le sue oneste 40 ore, e poi esce e se ne va a casa sua senza il minimo rischio imprenditoriale, o perlomeno senza nemmeno la pretesa di lavorare al massimo (basta fare il minimo indispensabile, no?)

eh già....ma se tu mi dai solo i soldi che mi servono a malapena per mangiare io l'auto che tu fabbrichi con cosa la compero.
allora diciamo così, tu ti accontenti di guadagnare un pò meno, invece di una nave ti compri uno yacht, ed io prendo un pochino di più e così posso comperare l'auto nuova invece di continuare con il rottame che possiedo.
come vedi è il cane che si morde la coda.
gradirei poi sapere in cosa consistono tutti questi rischi imprenditoriali.
tutti i fallimenti che io ho conosciuto sono sempre stati a favore di chi è fallito.
mai visto un imprenditore fallito con una panda di seconda mano.
e neppure uno che lavora risicato ha la panda.
il rischio più grosso che corrono è quello di ritrovarsi con la finanza per casa.
che è una scocciatura solo perchè bisogna pagare un supplemento al commercialista perchè ti tiri fuori dai guai.
perchè alla fine ti tira fuori, mai sentito nessuno che si è fatto il carcere per un fallimento.
guarda tanzi e soci tanto per citarne uno a caso.

Tu dunque sei un imprenditore di successo. Non ti sei mai tirato indietro dal rischio di aprire una nuova attività perchè quel rischio in realtà non esiste.
Oppure non sei un imprenditore perchè non ti va di pagare quel supplemento al commercialista.

Scusa se ti prendo in giro, ma è questo che si capisce dal tuo discorso. Se non intendevi questo spiegati meglio. Anche perchè, già giocando a Monopoli da bambino, mi accorgevo che era alquanto rischioso costruire alberghi se poi nessuno ci si fermava.
 
iCastm ha scritto:
conan2001 ha scritto:
tvrgb ha scritto:
conan2001 ha scritto:
horsepower84 ha scritto:
eppure sembra proprio che rispetto al passato le auto costino meno: i prezzi sono cresciuti meno dell'inflazione della valuta...
-
inoltre le utilitarie sono vendute con margini d guadagno sempre più risicati per i costruttori

se ci guadagnano ancora, anche se risicato come dici tu, prima quanti ne hanno preso?
-
ricordati questo: se non ci fosse un imprenditore che guadagna, e di conseguenza investe, a te e ai tuoi colleghi il lavoro chi lo darebbe? lo stato?
-
sempre a sputare nel piatto dove si mangia, oppure pensate che sia corretto che chi rischia debba guadagnare come chi fa le sue oneste 40 ore, e poi esce e se ne va a casa sua senza il minimo rischio imprenditoriale, o perlomeno senza nemmeno la pretesa di lavorare al massimo (basta fare il minimo indispensabile, no?)

eh già....ma se tu mi dai solo i soldi che mi servono a malapena per mangiare io l'auto che tu fabbrichi con cosa la compero.
allora diciamo così, tu ti accontenti di guadagnare un pò meno, invece di una nave ti compri uno yacht, ed io prendo un pochino di più e così posso comperare l'auto nuova invece di continuare con il rottame che possiedo.
come vedi è il cane che si morde la coda.
gradirei poi sapere in cosa consistono tutti questi rischi imprenditoriali.
tutti i fallimenti che io ho conosciuto sono sempre stati a favore di chi è fallito.
mai visto un imprenditore fallito con una panda di seconda mano.
e neppure uno che lavora risicato ha la panda.
il rischio più grosso che corrono è quello di ritrovarsi con la finanza per casa.
che è una scocciatura solo perchè bisogna pagare un supplemento al commercialista perchè ti tiri fuori dai guai.
perchè alla fine ti tira fuori, mai sentito nessuno che si è fatto il carcere per un fallimento.
guarda tanzi e soci tanto per citarne uno a caso.

Tu dunque sei un imprenditore di successo. Non ti sei mai tirato indietro dal rischio di aprire una nuova attività perchè quel rischio in realtà non esiste.
Oppure non sei un imprenditore perchè non ti va di pagare quel supplemento al commercialista.

Scusa se ti prendo in giro, ma è questo che si capisce dal tuo discorso. Se non intendevi questo spiegati meglio. Anche perchè, già giocando a Monopoli da bambino, mi accorgevo che era alquanto rischioso costruire alberghi se poi nessuno ci si fermava.

ma gli alberghi, e non solo a monopoli, li costruisci se hai le case ed i terreni.
oppure ti svegli al mattino vai in banca ti fai un bel mutuo e costruisci un albergo?
il rischio deve sempre essere ponderato.
 
conan2001 ha scritto:
iCastm ha scritto:
conan2001 ha scritto:
tvrgb ha scritto:
conan2001 ha scritto:
horsepower84 ha scritto:
eppure sembra proprio che rispetto al passato le auto costino meno: i prezzi sono cresciuti meno dell'inflazione della valuta...
-
inoltre le utilitarie sono vendute con margini d guadagno sempre più risicati per i costruttori

se ci guadagnano ancora, anche se risicato come dici tu, prima quanti ne hanno preso?
-
ricordati questo: se non ci fosse un imprenditore che guadagna, e di conseguenza investe, a te e ai tuoi colleghi il lavoro chi lo darebbe? lo stato?
-
sempre a sputare nel piatto dove si mangia, oppure pensate che sia corretto che chi rischia debba guadagnare come chi fa le sue oneste 40 ore, e poi esce e se ne va a casa sua senza il minimo rischio imprenditoriale, o perlomeno senza nemmeno la pretesa di lavorare al massimo (basta fare il minimo indispensabile, no?)

eh già....ma se tu mi dai solo i soldi che mi servono a malapena per mangiare io l'auto che tu fabbrichi con cosa la compero.
allora diciamo così, tu ti accontenti di guadagnare un pò meno, invece di una nave ti compri uno yacht, ed io prendo un pochino di più e così posso comperare l'auto nuova invece di continuare con il rottame che possiedo.
come vedi è il cane che si morde la coda.
gradirei poi sapere in cosa consistono tutti questi rischi imprenditoriali.
tutti i fallimenti che io ho conosciuto sono sempre stati a favore di chi è fallito.
mai visto un imprenditore fallito con una panda di seconda mano.
e neppure uno che lavora risicato ha la panda.
il rischio più grosso che corrono è quello di ritrovarsi con la finanza per casa.
che è una scocciatura solo perchè bisogna pagare un supplemento al commercialista perchè ti tiri fuori dai guai.
perchè alla fine ti tira fuori, mai sentito nessuno che si è fatto il carcere per un fallimento.
guarda tanzi e soci tanto per citarne uno a caso.

Tu dunque sei un imprenditore di successo. Non ti sei mai tirato indietro dal rischio di aprire una nuova attività perchè quel rischio in realtà non esiste.
Oppure non sei un imprenditore perchè non ti va di pagare quel supplemento al commercialista.

Scusa se ti prendo in giro, ma è questo che si capisce dal tuo discorso. Se non intendevi questo spiegati meglio. Anche perchè, già giocando a Monopoli da bambino, mi accorgevo che era alquanto rischioso costruire alberghi se poi nessuno ci si fermava.

ma gli alberghi, e non solo a monopoli, li costruisci se hai le case ed i terreni.
oppure ti svegli al mattino vai in banca ti fai un bel mutuo e costruisci un albergo?
il rischio deve sempre essere ponderato.

Dunque c'è. Ma ponderato non vuol dire poco rischioso, bensì giusto, adeguato, non spericolato.
Resta il fatto che più si rischia più si può vincere, ma anche perdere. Posso giocarmi 100 Euro sull'1 di Inter-Reggina. Guadagnerei poco, ma se me li giocassi sul 2 e vincessi? Tanto ho rischiato e tanto ho vinto. Il tempo che passa tra la giocata della scommessa sportiva ed il pagamento della vincita è poco, ma il tempo che passa tra l'apertura dell'attività e i primi guadagni non è poco ed è pieno di pensieri, responsabilità, paure... sono rischi imprenditoriali.
 
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