<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Prestazioni su bagnato....termica o estiva??? | Il Forum di Quattroruote

Prestazioni su bagnato....termica o estiva???

Ciao a tutti,
riporto quì una domanda che mi affligge da un pò: pur non avendo una particolare esperienza di guida (patente da 6 anni ma appassionato della tecnica fin da bambino), ho sempre pensato che uno pneumatico termico essendo costruito con un disegno che agevoli la fuoriuscita della neve dal battistrada per guadagnare grip (cosa che invece non avviene per gli pneumatici estivi dove invece si predilige la tenuta di strada in condizioni normali) abbia dei vantaggi notevoli per lo stesso motivo anche in condizioni di bagnato (asfalto non innevato ma bagnato); e sinceramente devo ammettere che nel corso degli anni, passando dalle termiche alle estive ad ogni stagione e viceversa, la cosa mi fosse confermata, cioè ho trovato una corrispondenza pratica e reale in ciò che pensavo.
Fin quando poi, all'ultimo cambio gomme estive (ho montato delle Proxes TR1 della Toyo) le mie certezze hanno iniziato a crollare, nel senso che non avevo mai provato uno pneumatico estivo che in pieno diluvio a 130km/h fosse un vero binario, delle prestazioni sul bagnato davvero notevoli.
Sentendo questo racconto alcuni amici mi hanno detto che ciò che pensavo è errato e che quindi uno pneumatico estivo è sempre migliore sul bagnato di uno termico.
E da quì la domanda: come è possibile? In teoria non dovrebbe essere il contrario per via di ciò che spiegavo sopra? Possibile che sia incappato in tutti questi anni in pneumatici estivi poco performanti sul bagnato e poi provandone uno migliore ci sia così tanta differenze? Eppure ho sempre montato marche premium, DOT recentissimi...mai sottomarche o altro...chi ha davvero ragione? La sensazione o la teoria?
Grazie a tutti in anticipo
 
Ciao a tutti,
riporto quì una domanda che mi affligge da un pò: pur non avendo una particolare esperienza di guida (patente da 6 anni ma appassionato della tecnica fin da bambino), ho sempre pensato che uno pneumatico termico essendo costruito con un disegno che agevoli la fuoriuscita della neve dal battistrada per guadagnare grip (cosa che invece non avviene per gli pneumatici estivi dove invece si predilige la tenuta di strada in condizioni normali) abbia dei vantaggi notevoli per lo stesso motivo anche in condizioni di bagnato (asfalto non innevato ma bagnato); e sinceramente devo ammettere che nel corso degli anni, passando dalle termiche alle estive ad ogni stagione e viceversa, la cosa mi fosse confermata, cioè ho trovato una corrispondenza pratica e reale in ciò che pensavo.
Fin quando poi, all'ultimo cambio gomme estive (ho montato delle Proxes TR1 della Toyo) le mie certezze hanno iniziato a crollare, nel senso che non avevo mai provato uno pneumatico estivo che in pieno diluvio a 130km/h fosse un vero binario, delle prestazioni sul bagnato davvero notevoli.
Sentendo questo racconto alcuni amici mi hanno detto che ciò che pensavo è errato e che quindi uno pneumatico estivo è sempre migliore sul bagnato di uno termico.
E da quì la domanda: come è possibile? In teoria non dovrebbe essere il contrario per via di ciò che spiegavo sopra? Possibile che sia incappato in tutti questi anni in pneumatici estivi poco performanti sul bagnato e poi provandone uno migliore ci sia così tanta differenze? Eppure ho sempre montato marche premium, DOT recentissimi...mai sottomarche o altro...chi ha davvero ragione? La sensazione o la teoria?
Grazie a tutti in anticipo

Quello che si legge di solito è che 7 gradi di temperatura sono la linea di demarcazione al di sotto della quale è migliore l'invernale e al di sopra l'estiva.
A intuito, mi pare che indicare una temperatura precisa valida sempre, sia piuttosto azzardato, ma il concetto che col freddo tenda ad essere meglio l'invernale e col caldo l'estivo, ci sta, più per questioni di mescola che di disegno del battistrada.
 
Il disegno di un pneumatico estivo, adatto alla pioggia, ha gli intagli che espellono l'acqua ai lati, mentre in un invernale gli intagli sono per "intrappolare" la neve e fare presa.
Questo è classificato B come efficienza sotto la pioggia, ottimo punteggio.

toyo-proxes-tr1-225-45-r17-94y-xl.jpg
 
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Ciao a tutti,
riporto quì una domanda che mi affligge da un pò: pur non avendo una particolare esperienza di guida (patente da 6 anni ma appassionato della tecnica fin da bambino), ho sempre pensato che uno pneumatico termico essendo costruito con un disegno che agevoli la fuoriuscita della neve dal battistrada per guadagnare grip (cosa che invece non avviene per gli pneumatici estivi dove invece si predilige la tenuta di strada in condizioni normali) abbia dei vantaggi notevoli per lo stesso motivo anche in condizioni di bagnato (asfalto non innevato ma bagnato); e sinceramente devo ammettere che nel corso degli anni, passando dalle termiche alle estive ad ogni stagione e viceversa, la cosa mi fosse confermata, cioè ho trovato una corrispondenza pratica e reale in ciò che pensavo.
Fin quando poi, all'ultimo cambio gomme estive (ho montato delle Proxes TR1 della Toyo) le mie certezze hanno iniziato a crollare, nel senso che non avevo mai provato uno pneumatico estivo che in pieno diluvio a 130km/h fosse un vero binario, delle prestazioni sul bagnato davvero notevoli.
Sentendo questo racconto alcuni amici mi hanno detto che ciò che pensavo è errato e che quindi uno pneumatico estivo è sempre migliore sul bagnato di uno termico.
E da quì la domanda: come è possibile? In teoria non dovrebbe essere il contrario per via di ciò che spiegavo sopra? Possibile che sia incappato in tutti questi anni in pneumatici estivi poco performanti sul bagnato e poi provandone uno migliore ci sia così tanta differenze? Eppure ho sempre montato marche premium, DOT recentissimi...mai sottomarche o altro...chi ha davvero ragione? La sensazione o la teoria?
Grazie a tutti in anticipo

Ciao, cosa intendi per binario? La resistenza all'acquaplaning o l'aderenza? Sono due cose diverse, non sempre coincidenti.
Nei test più approfonditi (e anche spiegati bene al pubblico nei singoli parametri, come quelli di Tyre Rewiews per esempio) molto interessanti sono ad esempio quelli delle all season, dove si prendono come riferimento anche una gomma invernale ed una estiva, così da poter confrontare le caratteristiche delle diverse tipologie.
I parametri di valutazione di una gomma sul bagnato sono molteplici:

Frenata sul bagnato (a temperatura estiva e a 4°C)
Handling sul bagnato (tempo sul giro)
Handling sul bagnato (valutazione comportamento)
Acquaplaning sul dritto
Acquaplaning in curva

E' difficile che una gomma eccella in tutti i test sul bagnato, emergono sempre delle sfumature di comportamento. Di solito si dà più importanza nella valutazione a frenata e handling su bagnato, molto importanti per la sicurezza (probabilmente i più importanti in assoluto), anche se pure il test dell l'acquaplaning è ovviamente importante.

Per quanto riguarda il disegno del battistrada, gli pneumatici invernali sono avvantaggiati per la resistenza all'acquaplaning dal fatto di avere, in generale, una maggiore percentuale di vuoti nel battistrada, una sezione effettiva e larghezza effettiva battistrada in genere più strette a parità di sezione nominale, e spessore battistrada più alto (in genere 8-9 mm per le invernali contro 7-8 circa per le estive) ma anche il disegno conta moltissimo e ci sono estive che hanno ottime prestazioni da questo punto di vista.

Per l'aderenza su superficie bagnata, invece, in genere le estive fanno meglio delle invernali; il problema di tante invernali (non tutte, in genere è il vero punto d'achille di quelle più economiche) è proprio l'aderenza e soprattutto la frenata col caldo. Quando la temperatura si abbassa molto, però, il discorso di inverte e le invernali in genere possono diventare più sicure anche sul bagnato. Non solo e non tanto per l'aderenza in valore assoluto, ma perché sono spesso più progressive e prevedibili, mentre una estiva a bassa temperatura può esserlo meno, anche a causa dell'indurimento maggiore della mescola non studiata per le basse temperature. I "può" e i "forse" sono necessari, perché non si tratta di una scienza esatta, con dimensioni pneumatici e abbinamento con automobili diverse, e anche semplicemente per il diverso fondo stradale, anche uno stesso modello di gomma può comportarsi diversamente.
 
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Ciao a tutti,
riporto quì una domanda che mi affligge da un pò: pur non avendo una particolare esperienza di guida (patente da 6 anni ma appassionato della tecnica fin da bambino), ho sempre pensato che uno pneumatico termico essendo costruito con un disegno che agevoli la fuoriuscita della neve dal battistrada per guadagnare grip (cosa che invece non avviene per gli pneumatici estivi dove invece si predilige la tenuta di strada in condizioni normali) abbia dei vantaggi notevoli per lo stesso motivo anche in condizioni di bagnato (asfalto non innevato ma bagnato); e sinceramente devo ammettere che nel corso degli anni, passando dalle termiche alle estive ad ogni stagione e viceversa, la cosa mi fosse confermata, cioè ho trovato una corrispondenza pratica e reale in ciò che pensavo.
Fin quando poi, all'ultimo cambio gomme estive (ho montato delle Proxes TR1 della Toyo) le mie certezze hanno iniziato a crollare, nel senso che non avevo mai provato uno pneumatico estivo che in pieno diluvio a 130km/h fosse un vero binario, delle prestazioni sul bagnato davvero notevoli.
Sentendo questo racconto alcuni amici mi hanno detto che ciò che pensavo è errato e che quindi uno pneumatico estivo è sempre migliore sul bagnato di uno termico.
E da quì la domanda: come è possibile? In teoria non dovrebbe essere il contrario per via di ciò che spiegavo sopra? Possibile che sia incappato in tutti questi anni in pneumatici estivi poco performanti sul bagnato e poi provandone uno migliore ci sia così tanta differenze? Eppure ho sempre montato marche premium, DOT recentissimi...mai sottomarche o altro...chi ha davvero ragione? La sensazione o la teoria?
Grazie a tutti in anticipo
Ciao, il battistrada delle termiche non è fatto per evacuare la neve ma il contrario
È fatto per trattenere la neve in modo da avere contatto neve con neve invece che gomma con neve
L’aderenza neve su neve è molto più alta e lo noti anche quando cammini in montagna e la neve ti si incastra sotto la suola degli scarponi
 
Ciao a tutti,
riporto quì una domanda che mi affligge da un pò: pur non avendo una particolare esperienza di guida (patente da 6 anni ma appassionato della tecnica fin da bambino), ho sempre pensato che uno pneumatico termico essendo costruito con un disegno che agevoli la fuoriuscita della neve dal battistrada per guadagnare grip (cosa che invece non avviene per gli pneumatici estivi dove invece si predilige la tenuta di strada in condizioni normali) abbia dei vantaggi notevoli per lo stesso motivo anche in condizioni di bagnato (asfalto non innevato ma bagnato); e sinceramente devo ammettere che nel corso degli anni, passando dalle termiche alle estive ad ogni stagione e viceversa, la cosa mi fosse confermata, cioè ho trovato una corrispondenza pratica e reale in ciò che pensavo.
Fin quando poi, all'ultimo cambio gomme estive (ho montato delle Proxes TR1 della Toyo) le mie certezze hanno iniziato a crollare, nel senso che non avevo mai provato uno pneumatico estivo che in pieno diluvio a 130km/h fosse un vero binario, delle prestazioni sul bagnato davvero notevoli.
Sentendo questo racconto alcuni amici mi hanno detto che ciò che pensavo è errato e che quindi uno pneumatico estivo è sempre migliore sul bagnato di uno termico.
E da quì la domanda: come è possibile? In teoria non dovrebbe essere il contrario per via di ciò che spiegavo sopra? Possibile che sia incappato in tutti questi anni in pneumatici estivi poco performanti sul bagnato e poi provandone uno migliore ci sia così tanta differenze? Eppure ho sempre montato marche premium, DOT recentissimi...mai sottomarche o altro...chi ha davvero ragione? La sensazione o la teoria?
Grazie a tutti in anticipo

Lo pneumatico invernale è studiato per trattenere la neve, non per espellerla.

Il grip sull' umido/bagnato non lo fa il disegno del battistrada, il disegno agevola o meno lo smaltimento d'acqua per evitare l'acquaplaning ma il grip lo fa la chimica della mescola.

Su gomme stradali le TOP su bagnato tra estive o invernali si equivalgono su asfalto umido senza pozzanghere.

Farà strano a molti ma le migliori gomme su bagnato sono le UHP o le semislick, una semislick su bagnato ha un grip superiore ad una stradale normale su asciutto, ma paga lo scotto di non poter evacuare l'acqua.

Prima che qualcuno mi attacchi sull'ultimo paragrafo, faccio notare che nelle corse le semislick non vanno bene perchè le velocità sono molto elevate e la quantità di litri al minuto da evacuare è tripla o quadrupla rispetto ad una vettura stradale a 130km/h.

Restando in casa Toyo, la R1R è il top su bagnato, la R888R il top su asciutto ma si comporta bene anche sull'umido.
Le T1R in confronto a queste 2 sono gomme mediocri.

Sulla storica monto le R888R, durano 5000km ma le butto via prima per il decadimento della mescola che per il consumo.
 
Ciao a tutti e grazie per le risposte e per le delucidazioni...
Rispondendo a @Streamliner : si ti faccio l'esempio pratico per rispondere alla tua domanda: per tornare a casa dal lavoro quando sono in una sede in cui mi reco ogni tanto, devo percorrere 35km di superstrada (limite 110 km/h); tale strada essendo stata costruita 40 (forse 50) anni fa NON ha per il 90% asfalti drenanti....essendo poi luoghi particolarmente soggetti ad umidità (anche oltre il 90% in inverno) e tante piogge specie nelle mezze stagioni, è nella norma che trovi questa strada allagata, con tanta tanta tanta acqua che non scola e che si ferma sulla carreggiata.
Quindi succede spesso di percorrerla in queste condizioni: con gli pneumatici avuti fino ad adesso ho sempre avuto l'effetto "frenata" quando arrivi nei punti di particolare presenza di acqua accumulata, addirittura a volta mi è sembrato proprio di "caderci dentro" con perdite anche di 20/30 km/h di netto...addirittura lo scorso anno in un punto in salita, da quanta acqua era presente in 3a marcia piena notavo che le ruote anteriori (trazione) talvolta slittavano causando un aumento dei giri motore (puoi immaginare che la sensazione non sia stata per nella gradevole)....effetto che leggermente notavo alleviato con le termiche invece...fino a quest'anno dove in una situazione ben peggiore (la settimana scorsa,, circa 10/12 gradi la temperatura) con un diluvio universale e con le Toyo che citavo sopra sono rimasto incredulo: ai lati della strada file di auto e tir che si erano fermate con le 4 frecce per quello che stava accadendo, mentre io (e la polizia a distanza davanti) percorrevamo la statale a 90/100 km/h come i matti e mi sentivo davvero sicuro, niente effetto frenante, niente cambi di direzione dovuti alla presenza di acqua accumulata....tenevo giù il pedale e mi stupivo di come passando sopra litri e litri di acqua accumulata fosse come andare quasi sull'asciutto, acquaplanning come inesistente...ci ho preso gusto nei giorni successivi a cercare strade con molta acqua per stupirmi ogni volta di come sembrano non curarsi delle condizioni di bagnato ahaha...fino a questa mattina quando ripercorrendo la stessa strada con le termiche montate ieri (Continental WinterContact TS860, monto Continental da anni sulle termiche) ho riavvertito subito la sensazione di "cadere dentro" i banchi di acqua accumulata aimè...tornando così alla trsite sensazione di meno sicurezza
 
Può dipendere dal fatto che le 860 siano direzionali? Chiedo perché non me ne intendo e solitamente monto asimmetriche. Sono in attesa anch’io di montare le 850P settimana prossima…
 
Le asimmetriche hanno profondi solchi longitudinali per mantenere la direzionalità con tanta acqua improvvisa, tipica dei temporali estivi.

Le direzionali sono più indicate per il periodo invernale con piogge meno violente ma più durature nel tempo.
 
Quindi su tanta acqua accumulata in breve tempo possono aumentare la sensazione di galleggiamento

Evacuano più litri al minuto ma sono più propense all'acquaplaning se finisci in un pozzangherone.

La sensazione di galleggiamento a cui ti riferisci non la capisco troppo, io la sento con qualsiasi veicolo dove il feeling dello sterzo è lasciato al caso o con pressioni basse degli pneumatici.
 
Ciao a tutti e grazie per le risposte e per le delucidazioni...
Rispondendo a @Streamliner : si ti faccio l'esempio pratico per rispondere alla tua domanda: per tornare a casa dal lavoro quando sono in una sede in cui mi reco ogni tanto, devo percorrere 35km di superstrada (limite 110 km/h); tale strada essendo stata costruita 40 (forse 50) anni fa NON ha per il 90% asfalti drenanti....essendo poi luoghi particolarmente soggetti ad umidità (anche oltre il 90% in inverno) e tante piogge specie nelle mezze stagioni, è nella norma che trovi questa strada allagata, con tanta tanta tanta acqua che non scola e che si ferma sulla carreggiata.
Quindi succede spesso di percorrerla in queste condizioni: con gli pneumatici avuti fino ad adesso ho sempre avuto l'effetto "frenata" quando arrivi nei punti di particolare presenza di acqua accumulata, addirittura a volta mi è sembrato proprio di "caderci dentro" con perdite anche di 20/30 km/h di netto...addirittura lo scorso anno in un punto in salita, da quanta acqua era presente in 3a marcia piena notavo che le ruote anteriori (trazione) talvolta slittavano causando un aumento dei giri motore (puoi immaginare che la sensazione non sia stata per nella gradevole)....effetto che leggermente notavo alleviato con le termiche invece...fino a quest'anno dove in una situazione ben peggiore (la settimana scorsa,, circa 10/12 gradi la temperatura) con un diluvio universale e con le Toyo che citavo sopra sono rimasto incredulo: ai lati della strada file di auto e tir che si erano fermate con le 4 frecce per quello che stava accadendo, mentre io (e la polizia a distanza davanti) percorrevamo la statale a 90/100 km/h come i matti e mi sentivo davvero sicuro, niente effetto frenante, niente cambi di direzione dovuti alla presenza di acqua accumulata....tenevo giù il pedale e mi stupivo di come passando sopra litri e litri di acqua accumulata fosse come andare quasi sull'asciutto, acquaplanning come inesistente...ci ho preso gusto nei giorni successivi a cercare strade con molta acqua per stupirmi ogni volta di come sembrano non curarsi delle condizioni di bagnato ahaha...fino a questa mattina quando ripercorrendo la stessa strada con le termiche montate ieri (Continental WinterContact TS860, monto Continental da anni sulle termiche) ho riavvertito subito la sensazione di "cadere dentro" i banchi di acqua accumulata aimè...tornando così alla trsite sensazione di meno sicurezza
Tieni presente che le auto vanno in acquaplanning attorno ai 90km/h, quindi in condizioni di strada allagata e' opportuno ridurre la velocita' sotto gli 80km/h per evitare perdite di controllo che sarebbero molto pericolose.
Premesso cio', da gomma a gomma (bisogna considerare anche il livello di usura) ci sono importanti differenze di comportamento, fermo restando che bisogna differenziare tra acquaplanning e fondo bagnato.
 
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