L'acquisto di una nuova vettura è anche la manifestazione di una possibilità economica. E' uno status symbol già prima di quanto non lo sia la scelta di un particolare modello che, per moda - essenzialmente - o per altri motivi, si trova a rappresentarne l'essenza. L'ultimo modello, poi, è quello che fa tendenza; una griffe associata al marchio, il marchio stesso vissuto come griffe più che come riferimento alle caratteristiche realizzative di un determinato costruttore (anche perché, oggi, chi si interessa più di questo aspetto?.....) così come si dovrebbero profondere nell'ambito del prodotto, tutto ciò che fa "figo". Così come si comprano vetture con peculiarità solo ed esclusivamente evincibili da un depliants o da una più o meno prezzolata prova su qualche rivista, anche e soprattutto da utenti che nemmeno si rendono conto delle medesime o la cui capacità e sensibilità alla guida si staglia ben lungi da renderle realmente fruibili e foriere di soddisfazione, il modello in sé e per sé, purché di una certa marca, diviene motivo di conversazione, un modo per stuzzicare l'invidia dell'interlocutore, al bar, al pub, tanto per discorrere. I discorsi si possono fare su tutto, proprio perché di discorsi si tratta. Nulla più. E diventa soddisfacente entrare in possesso solo di articoli, in generale, vestiti, cellulare, vetture, ecc. solo se di questi si può fare sfoggio verso gli altri. Solo sapendo di cosa si tratta si potrebbe, assi più avvedutamente, ricavarne una soddisfazione personale che vada al di là dello stupore o dell'invidia suscitata negli altri. Ma se si conoscessero davvero queste caratteristiche, o se, soprattutto, si sapesse di cosa si tratta davvero, la stragrande maggioranza degli oggetti che vengono venduti per moda nemmeno lo sarebbero o comunque non verrebbero acquistati in gran numero. E quindi non sarebbero neppure appetibili, non sarebbero, quindi, di moda.... è davvero il paradosso nel paradosso. O anche peggio.
E, così come del resto se ne è già lungamente parlato, questa può essere una delle cause dell'involuzione, massiccia e pesante, sul livello qualitativo degli attuali prodotti. Più veloci, più belli, al limite - forse - anche più funzionali, nel breve e brevissimo termine, ma estremamente meno longevi. E sì, perché potrebbe essere che "passino di moda" e che chi li fa debba velocemente approntare i successori o che, similmente, sull'onda della stessa tornata di moda, si possano spingere sul mercato serie di prodotti, strettamente successivi e consequenziali, invece che un unico prodotto singolarmente.
Si viene quindi addirittura "catalogati", "stimati" per quello che si compra. Il lettore multimediale, il palmare, la vettura, gli occhiali, le scarpe, il giubbotto. E chi ne gode? chi produce e chi vende, non certo chi compra, che per questi intendimenti ha lasciato sul campo fior di quattrini per sopperire ad una plusvalenza che non è nel prodotto in sé ma nella valenza di feticcio che viene fornita dal mercato. E' una sorta di "nuovo paganesimo"?........
Fino a non molto tempo fa, era possibile, pur con un esborso non trascurabile, rifugiarsi nell'esoterico per trovare qualcosa di realmente buono, di superiore, di ben fatto, di realmente attinente ed attestante particolari qualità che si andavano ricercando. C'erano interi rack spacciati per "Hi-FI" (dei cessi clamorosi) che si compravano con un "milioneddue" delle vecchie lire e apparecchiature per le quali la stessa cifra bastava, si e no, per un paio di cavi di interconnessione. Ma suonavano meglio. E a quel tempo, spesso, si spendeva si il doppio, o più, per una vettura di uno stesso segmento che ne costava la metà, ma effettivamente l'oggetto era davvero superiore, in molti comparti che ne determinavano la scelta. Si spendeva di più per avere qualcosa di meglio. Oggi no; si spende di più per avere lo stesso, identico, sovrapponibile, aggregato degli stessi, identici, componenti, ma con una forma un po' diversa diversa e, soprattutto, di quel deterrminato marchio e modello.
E' questo quel che conta; la ragazza che dice all'amica: "sai? sono uscita con quello che ha la Mini gialla" o "la bmw serie 1" o "la mercedes classe A" ecc.ecc. e l'amica che ascolta che non può non lasciar trafilare il "pizzicore", nemmeno poi tanto vago, sul fatto che "un tipo così deve essere un ganzo, o giusto" e così via. Che poi, può benissimo essere che questo tipo, poveretto, lo sia davvero in tal modo. Ma è stritolato nel labirinto di qualunquismo e superificialità che lo obbliga a rivestirsi in un certo modo per poterlo attestare. Cosa che, poi, rende di pari caratteristiche anche uno che non le abbia ma che sia uso ad agghindarsi parimenti. E anche questo è un problema non da poco..... ma non per tutti, evidentemente.
Chi sceglie al di fuori di queste maglie, viene visto come un eccentrico, o uno che vuol spendere poco (già, perché il "valore" viene attribuito solo a chi sborsa per starci dentro, alle maglie; il resto, aria...), un "rimasto", un fissato ed in altri pittoreschi ed ameni modi di cui abbiamo avuto, almeno una volta, il giusto sentore.
Con tutto questo non voglio dire che "si è giusti" se si fa esattamente il contrario di quello che la tendenza suggerirebbe come giusto; ma - marcatamente - che ci sia una misura, un modo, un equilibrio, che porti alla scelte in modo equo, in modo ponderato; serve anche a far crescere il prodotto che, poi, ci troveremo ad usare.
In merito alla scelta del caro GSX2, che saluto con la massima cordialità, posso dire solo che si tratta di un atto conformato sull'esatta percezione di quel che si compra con l'altrettanto esatta percezione che oggi, il mercato, non presenta più prodotti di questo tipo, soprattutto per quanto attiene la consistenza intima dell'oggetto in sé, partendo persino dai primordiali intendimenti progettuali che sono stati alla base della concezione stessa del medesimo.. Quindi, avallo in toto tale iniziativa con l'unica, inevitabile, prescrizione in merito al controllo sullo stato manutentivo dei comparti vitali del veicolo, come freni, ammortizzatori, cinematismi dello sterzo e così via, che, pur essendo sicuramente assai, assai, più longevi ed affidabili di quelli attuali, potrebbero essere stati fiaccati da un periodo di ben un ventennio..... circostanza inusuale; con le vetture odierne, credo proprio che non potrebbe succedere.