tra due anni in italia ci sarà solo la sede fiscale per niente l'hanno separata.
Fiat, salta la trattativa per Mirafiori:
mancano le condizioni per investimenti
Il ministro Sacconi: «Tornate a discutere per far pravalere il bene comune, mettete da parte ogni pregiudizio»
ROMA (3 dicembre) - La trattativa sul piano per Mirafiori è finita. Per l'azienda non esistono le condizioni per raggiungere un'intesa. È stata la Fiat a decidere di chiudere il confronto con i sindacati perchè non ci sono le condizioni per realizzare l'investimento a Mirafiori. I sindacati avevano chiesto di riprendere il confronto tra qualche giorno per poter valutare complessivamente le proposte dell'azienda.
A dividere azienda e sindacati era la proposta della Fiat sul contratto per i lavoratori della nuova società con Chrysler prevista a Mirafiori: l'azienda voleva un contratto ad hoc, ma mentre ieri era previsto il mantenimento del contratto nazionale dei metalmeccanici per materie come il fondo pensioni Cometa, l'inquadramento professionale, le ferie, i permessi retribuiti e le festività, ogni riferimento - spiegano i sindacati - oggi è completamente sparito. Le critiche non sono solo della Fiom, ma anche la Fim considera «peggiorativa la proposta di oggi». I sindacati hanno presentato le loro osservazioni anche sui temi dell'orario e dell'assenteismo.
Il ministro del Lavoro Maurizio Sacconi dopo che è saltato il confronto per Mirafiori invita a una riflessione. «Faccio appello -dice - alla responsabilità di tutti gli attori del negoziato affinchè intelligenza ed esperienza conducano a far prevalere il bene comune». «L'investimento ipotizzato da Fiat per lo stabilimento di Mirafiori - prosegue - talmente importante per il futuro dei lavoratori, del territorio, dell'intero gruppo e dell'economia italiana da meritare la ripresa del dialogo tra le parti con priorità di attenzione a quegli aspetti sostanziali che consentono la piena utilizzazione degli impianti con i conseguenti incrementi retributivi detassati. Ciò richiede l'abbandono di ogni pregiudizio e di ogni rigido formalismo da parte di tutti per ricercare ciò che unisce nel nome del lavoro e dell'impresa».
Il responsabile Auto della Fim, Bruno Vitali attacca: «La situazione è complicatissima, si è inceppata. La Fiat dovrà decidere nei prossimi giorni se quel testo può essere modificato. Per noi deve comunque confermare l'investimento per Mirafiori. Abbiamo mantenuto la riserva sul contratto nazionale perchè per noi va applicato anche alla joint venture».
Il segretario generale della Fiom torinese, Federico Bellono, aggiunge: «La prima cosa da fare ora è parlare lunedì con i lavoratori, per questo chiederemo alle altre organizzazioni di convocare subito le assemblee. Già alla luce di quanto emerso ieri sera era chiaro che non c'erano le condizioni, tutte le nostre richieste sono state rigettate e l'unica novità vera di oggi è stato un ulteriore peggioramento sul contratto nazionale. Il nostro giudizio, già critico, non può quindi che essere confermato e rafforzato»
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Fiat, salta la trattativa per Mirafiori:
mancano le condizioni per investimenti
Il ministro Sacconi: «Tornate a discutere per far pravalere il bene comune, mettete da parte ogni pregiudizio»
ROMA (3 dicembre) - La trattativa sul piano per Mirafiori è finita. Per l'azienda non esistono le condizioni per raggiungere un'intesa. È stata la Fiat a decidere di chiudere il confronto con i sindacati perchè non ci sono le condizioni per realizzare l'investimento a Mirafiori. I sindacati avevano chiesto di riprendere il confronto tra qualche giorno per poter valutare complessivamente le proposte dell'azienda.
A dividere azienda e sindacati era la proposta della Fiat sul contratto per i lavoratori della nuova società con Chrysler prevista a Mirafiori: l'azienda voleva un contratto ad hoc, ma mentre ieri era previsto il mantenimento del contratto nazionale dei metalmeccanici per materie come il fondo pensioni Cometa, l'inquadramento professionale, le ferie, i permessi retribuiti e le festività, ogni riferimento - spiegano i sindacati - oggi è completamente sparito. Le critiche non sono solo della Fiom, ma anche la Fim considera «peggiorativa la proposta di oggi». I sindacati hanno presentato le loro osservazioni anche sui temi dell'orario e dell'assenteismo.
Il ministro del Lavoro Maurizio Sacconi dopo che è saltato il confronto per Mirafiori invita a una riflessione. «Faccio appello -dice - alla responsabilità di tutti gli attori del negoziato affinchè intelligenza ed esperienza conducano a far prevalere il bene comune». «L'investimento ipotizzato da Fiat per lo stabilimento di Mirafiori - prosegue - talmente importante per il futuro dei lavoratori, del territorio, dell'intero gruppo e dell'economia italiana da meritare la ripresa del dialogo tra le parti con priorità di attenzione a quegli aspetti sostanziali che consentono la piena utilizzazione degli impianti con i conseguenti incrementi retributivi detassati. Ciò richiede l'abbandono di ogni pregiudizio e di ogni rigido formalismo da parte di tutti per ricercare ciò che unisce nel nome del lavoro e dell'impresa».
Il responsabile Auto della Fim, Bruno Vitali attacca: «La situazione è complicatissima, si è inceppata. La Fiat dovrà decidere nei prossimi giorni se quel testo può essere modificato. Per noi deve comunque confermare l'investimento per Mirafiori. Abbiamo mantenuto la riserva sul contratto nazionale perchè per noi va applicato anche alla joint venture».
Il segretario generale della Fiom torinese, Federico Bellono, aggiunge: «La prima cosa da fare ora è parlare lunedì con i lavoratori, per questo chiederemo alle altre organizzazioni di convocare subito le assemblee. Già alla luce di quanto emerso ieri sera era chiaro che non c'erano le condizioni, tutte le nostre richieste sono state rigettate e l'unica novità vera di oggi è stato un ulteriore peggioramento sul contratto nazionale. Il nostro giudizio, già critico, non può quindi che essere confermato e rafforzato»
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