<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> pomigliano......... | Page 3 | Il Forum di Quattroruote

pomigliano.........

modus72 ha scritto:
moogpsycho ha scritto:
quoto entrambi, in un momento storico in cui la flessibilità diventa uno strumento da cui trarre vantaggio competivo, non è accettabile l'atteggiamento di alcuni sindacati e dei lavoratori che li seguono
La flessiblità è un enrome vantaggio per il datore di lavoro, che la può usare sia come "cassa di compensazione" in base alle richieste del mercato, sia come forma di ricatto nei confronti del lavoratore avendone in mano il destino lavorativo. E' invece uno svantaggio per il lavoratore, che può solo mettersi a disposizone del proprio datore.
Quindi va bene la flessibilità ma che le cose vadano a vantaggio di entrambe le categorie, se l'azienda chiede elasticità allora la compensi in termini economici.

Oh ...... questa volta sono d'accordo con te ! Al 300 % !

Non si capisce perché, in questo paese, i giovani neo assunti con contrattini che non danno loro nessuna garanzia, una futura pensione, ferie pagate, aspettativa per maternità (è già tanto se l'INPS passa loro l'assegno per i 5 mesi canonici), nessun affidamento dalle banche per mutui ....... ebbene debbano guadagnare molto di meno rispetto a quelli come me a tempo indeterminato.

Possibile che qui vada sempre tutto al contrario ???
 
MultiJet150 ha scritto:
modus72 ha scritto:
moogpsycho ha scritto:
quoto entrambi, in un momento storico in cui la flessibilità diventa uno strumento da cui trarre vantaggio competivo, non è accettabile l'atteggiamento di alcuni sindacati e dei lavoratori che li seguono
La flessiblità è un enrome vantaggio per il datore di lavoro, che la può usare sia come "cassa di compensazione" in base alle richieste del mercato, sia come forma di ricatto nei confronti del lavoratore avendone in mano il destino lavorativo. E' invece uno svantaggio per il lavoratore, che può solo mettersi a disposizone del proprio datore.
Quindi va bene la flessibilità ma che le cose vadano a vantaggio di entrambe le categorie, se l'azienda chiede elasticità allora la compensi in termini economici.

Oh ...... questa volta sono d'accordo con te ! Al 300 % !

Non si capisce perché, in questo paese, i giovani neo assunti con contrattini che non danno loro nessuna garanzia, una futura pensione, ferie pagate, aspettativa per maternità (è già tanto se l'INPS passa loro l'assegno per i 5 mesi canonici), nessun affidamento dalle banche per mutui ....... ebbene debbano guadagnare molto di meno rispetto a quelli come me a tempo indeterminato.

Possibile che qui vada sempre tutto al contrario ???

che i lavoratori debbano essere meglio tutelati non ci piove! specialmente in italia dove al contrario sono vessati sotto tanti punti di vista.
detto questo, non significa che la flessibilità sia negativa, anzi se ben gestita e tutelata può essere anche interessante e formativa.
guardando dal lato delle aziende la flessibilità è un must, non si può prescindere dal produrre come e quando lo richiede il mercato.. bisogna sfruttare le occasioni, le commesse.. per cui oggi devi produrre 100 con 20 persone, domani 10 con 5 persone.
 
moogpsycho ha scritto:
MultiJet150 ha scritto:
modus72 ha scritto:
moogpsycho ha scritto:
quoto entrambi, in un momento storico in cui la flessibilità diventa uno strumento da cui trarre vantaggio competivo, non è accettabile l'atteggiamento di alcuni sindacati e dei lavoratori che li seguono
La flessiblità è un enrome vantaggio per il datore di lavoro, che la può usare sia come "cassa di compensazione" in base alle richieste del mercato, sia come forma di ricatto nei confronti del lavoratore avendone in mano il destino lavorativo. E' invece uno svantaggio per il lavoratore, che può solo mettersi a disposizone del proprio datore.
Quindi va bene la flessibilità ma che le cose vadano a vantaggio di entrambe le categorie, se l'azienda chiede elasticità allora la compensi in termini economici.

Oh ...... questa volta sono d'accordo con te ! Al 300 % !

Non si capisce perché, in questo paese, i giovani neo assunti con contrattini che non danno loro nessuna garanzia, una futura pensione, ferie pagate, aspettativa per maternità (è già tanto se l'INPS passa loro l'assegno per i 5 mesi canonici), nessun affidamento dalle banche per mutui ....... ebbene debbano guadagnare molto di meno rispetto a quelli come me a tempo indeterminato.

Possibile che qui vada sempre tutto al contrario ???

che i lavoratori debbano essere meglio tutelati non ci piove! specialmente in italia dove al contrario sono vessati sotto tanti punti di vista.
detto questo, non significa che la flessibilità sia negativa, anzi se ben gestita e tutelata può essere anche interessante e formativa.
guardando dal lato delle aziende la flessibilità è un must, non si può prescindere dal produrre come e quando lo richiede il mercato.. bisogna sfruttare le occasioni, le commesse.. per cui oggi devi produrre 100 con 20 persone, domani 10 con 5 persone.

Bravo ! La flessibilità deve essere ben gestita, un semplice metodo, potrebbe essere quello di pagare di più chi non ha, praticamente, nessuna tutela.

Spesso si sente dire che i giovani dovranno crearsi anche una pensione integrativa privata, bene, con quali stipendi ??? Quelli sotto i mille Euro/mese ?? Certo se sei single e vivi con Mamma e Papà e non paghi vitto e alloggio ...... ma se sei sposato ? Magari con figli ?

In linea di principio, io non sono contrario alla flessibilità, a patto che politici grassi e pieni di privilegi con stipendi altissimi e relative pensioni dopo solamente 2,5 anni di lavoro, non continuino a sciorinarla come la SOLUZIONE PERFETTA per i figli DEGLI ALTRI, mentre i loro, ancora prima di decidere cosa fare da grandi, hanno già il posto sicuro e lautamente pagato che li aspetta.
 
dexxter ha scritto:
ferrets ha scritto:
ma chiudiamolo questo stabilimento :rolleyes:
chissà quante assenza per malattia.....

se la fiat mette per scritto che ci sono molte assenze per malattia in periodi non epiemiologici vuol dire che il problema esiste sd è grave.
e se il sindacato non smentisce questa cosa vuol dire che è vero.
se la fiat chiede di non pagare queste assenze, che di solito sono giornaliere e difficili da controllore con il medico fiscale, penso sia nel giusto.
sta al sindacato fare qualche proposta alternativa altrettanto valida.
 
renatom ha scritto:
Chi mi suggerisce dove leggere i motivi del mancato accordo.

Si legge in continuazione di problemi, ma cosa chiede la Fiat che la FIOM rifiuta?

Prima "risposta" sensata che leggo in questo forum... :twisted:
 
|Mauro65| ha scritto:
da repubblica.it

I punti controversi: assenteismo, elezioni, straordinari.
Questi i punti più controversi dell'accordo (che la Fiat ha chiarito che non intende modificare di una virgola): ottanta ore annue di lavoro straordinario pro capite praticamente obbligatorie, "senza preventivo accordo sindacale, da effettuare a turni interi"; la riduzione delle pause sulle linee meccanizzate dagli attuali 40 a 30 minuti; il recupero produttivo delle fermate tecniche, anche se effettuate per causa di forma maggiore. Il punto più contestato è quello alla voce "assenteismo": "Per contrastare forme anomale di assenteismo che si verifichino in occasione di particolari eventi non riconducibili a forme epidemiologiche - si legge nel testo redatto dalla Fiat - quali in via esemplificativa ma non esaustiva, astensioni collettive dal lavoro, manifestazioni esterne, messa in libertà per cause di forza maggiore o per mancanza di foniture, nel caso in cui la percentuale di assenteismo sia significativamente superiore alla media, viene individuata quale modalità efficace la non copertura retributiva a carico dell'azienda nei periodi di malattia correlati al periodo dell'evento". L'articolo parla inoltre di "elevato livello di assenteismo che si è passato verificato nello stabilimento in concomitanza con le tornate elettorali politiche", e prevede dunque la chiusura in caso di elezioni, chiedendo ai lavoratori di prendersi nei giorni di chiusura le ferie o i permessi.

Finalmente qualcosa di chiaro....
C'è da capire se queste condizioni "proposte" siano già valide e applicate in altri stabilimenti....
 
GenLee ha scritto:
C'è da capire se queste condizioni "proposte" siano già valide e applicate in altri stabilimenti....
Ne dubito. Fiat chiede una deroga al contratto nazionale dei metalmeccanici, contratto che viene applicato a tutto il settore e che regola mansioni, orari, flessibilità, retribuzione e via dicendo della forza lavoro. Marchionne chiede che queste regole non valgano più per Pomigliano, il che sarebbe la prima eccezione in assoluto e l'accettazione della cosa potrebbe avere conseguenze devastanti per il mondo del lavoro, tutte le aziende si sentiranno legittimate a pretendere e imporre le proprie eccezioni e il sindacato, che misura la propria forza sull'unità di tutti i lavoratori, perderebbe un sacco di potere contrattuale. Non a caso la Marcegaglia, presidente di Confindustria, si è detta d'accordissima alla cosa...
 
Il sindacato di oggi e' solo un pupazzo in mano al padrone,che fa finta di fare gli interessi del lavoratore e a Pomigliano si devono mettere in testa che se vogliono lavorare,devono smetterla di prenderci in giro...
 
conan2001 ha scritto:
dexxter ha scritto:
ferrets ha scritto:
ma chiudiamolo questo stabilimento :rolleyes:
chissà quante assenza per malattia.....

se la fiat mette per scritto che ci sono molte assenze per malattia in periodi non epiemiologici vuol dire che il problema esiste sd è grave.
e se il sindacato non smentisce questa cosa vuol dire che è vero.
se la fiat chiede di non pagare queste assenze, che di solito sono giornaliere e difficili da controllore con il medico fiscale, penso sia nel giusto.
sta al sindacato fare qualche proposta alternativa altrettanto valida.
in effetti il problema malattia c'è già ed aumenterà coi turni coincidenti il sabato ed i festivi, chissà
poi in occasioni come le partite delaznazionale ecc ecc
 
Punto83 ha scritto:
Il sindacato di oggi e' solo un pupazzo in mano al padrone,che fa finta di fare gli interessi del lavoratore e a Pomigliano si devono mettere in testa che se vogliono lavorare,devono smetterla di pre
nderci in giro...

per me il sindacato non è in mano al padrone, è che ha perso credibilità. E non da oggi. E questo perché il sindacato prima pensa ai sindacalisti e poi ai lavoratori. Se avanza tempo
 
Final countdown ...

http://www.repubblica.it/economia/2010/06/14/news/fiat_pomigliano_la_fiom_verso_il_no_all_accordo-4828986/?ref=HRER1-1

http://www.corriere.it/economia/10_giugno_14/pomigiano-fiom-verso-no_956eb80e-77a5-11df-9d1c-00144f02aabe.shtml
 
modus72 ha scritto:
GenLee ha scritto:
C'è da capire se queste condizioni "proposte" siano già valide e applicate in altri stabilimenti....
Ne dubito. Fiat chiede una deroga al contratto nazionale dei metalmeccanici, contratto che viene applicato a tutto il settore e che regola mansioni, orari, flessibilità, retribuzione e via dicendo della forza lavoro. Marchionne chiede che queste regole non valgano più per Pomigliano, il che sarebbe la prima eccezione in assoluto e l'accettazione della cosa potrebbe avere conseguenze devastanti per il mondo del lavoro, tutte le aziende si sentiranno legittimate a pretendere e imporre le proprie eccezioni e il sindacato, che misura la propria forza sull'unità di tutti i lavoratori, perderebbe un sacco di potere contrattuale. Non a caso la Marcegaglia, presidente di Confindustria, si è detta d'accordissima alla cosa...

:? La cosa è particolarmente grave...Altrimenti non si spiegherebbe l'atteggiamento della rappresentanza sindacale...
 
dexxter ha scritto:
Punto83 ha scritto:
Il sindacato di oggi e' solo un pupazzo in mano al padrone,che fa finta di fare gli interessi del lavoratore e a Pomigliano si devono mettere in testa che se vogliono lavorare,devono smetterla di pre
nderci in giro...

per me il sindacato non è in mano al padrone, è che ha perso credibilità. E non da oggi. E questo perché il sindacato prima pensa ai sindacalisti e poi ai lavoratori. Se avanza tempo
Standing ovation
 
Da Autoblog fresca fresca:
Fiat: riprendono le trattative per Pomigliano. Dalla Fiom nessuna apertura
pubblicato da p.a.fina

L?incontro risolutivo è in programma per questo pomeriggio, quando Fiat ed i sindacati proseguiranno i colloqui per definire il futuro dello stabilimento di Pomigliano. Le trattative sono comunque velate di pessimismo, perché la Fiom non ritiene opportuno firmare il testo in quanto ?contiene profili di illegittimità?. Maurizio Landini, segretario generale del sindacato, ha inoltre disapprovato l?ipotesi di indire un referendum fra i lavoratori perché ritiene inopportuno sottoporre al voto accordi in palese contrasto con la Costituzione.

La Fiom rivendica poi ?il diritto individuale di aderire a uno sciopero, sancito dall?articolo 40 della Costituzione? che ?diviene oggetto di provvedimento disciplinare fino al licenziamento?. La bozza dell?accordo proposto da Fiat prevede infatti che la violazione di una delle condizioni rappresenti infrazione disciplinare punibile anche con il licenziamento.
SEMPLICEMENTE BUFFONI!
 
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