Senza accordo Pomigliano chiude"
Fiat, Marchionne: "Spero in un'intesa"
Si stringono i tempi per il futuro dello stabilimento Fiat di Pomigliano. "Oggi è una giornata importante - ha detto l'amministratore delegato del gruppo, Sergio Marchionne -. Lasciamoli parlare e negoziare, poi vediamo". "Spero in un'intesa, siamo alla fine dei tempi - ha aggiunto, ipotizzando eventuali alternative in Serbia o Polonia -. Senza un accordo Pomigliano dovrà chiudere, io questa macchina la devo far partire".
Marchionne ha dunque lasciato intendere che senza accordi lo stabilimento di Pomigliano rischia la chiusura. "Che cosa ci facciamo? Ci facciamo campi di calcio?", ha risposto ai giornalisti che chiedevano quale fosse il possibile destino dello stabilimento. Ai cronisti che chiedevano se eventualmente la produzione potesse essere spostata in Serbia, Marchionne ha risposto: "è un Paese, per esempio, c'è anche la Polonia, dove hanno fatto questa macchina. Ma comunque ci sono molti Paesi".
"Confermiamo previsioni di vendite nel 2010"
Marchionne però conferma gli obiettivi previsti per il 2010 di Fiat. "Noi confermiamo le previsioni per il 2010. Gli obiettivi li confermiamo anche adesso. Ma l'Europa non è un grande mercato ora" ha detto l'ad di Fiat, a margine del consiglio delle relazioni Italia-Usa a Venezia. "Le vendite - ha osservato - sono allo stesso ritmo di maggio".
Fiom: "Noi siamo disponibili, Fiat..."
"La Fiom è disponibile a rimanere al tavolo per trovare un accordo su Pomigliano ma se Fiat mantiene le sue richieste sugli scioperi rischia di bloccare tutto". Lo ha detto il segretario generale della Fiom, Maurizio Landini. "Andiamo al tavolo per fare il negoziato e siamo pronti a fare la nostra parte sull'utilizzazione degli impianti. Per quello che ci riguarda l'accordo si può trovare. Fiat sa bene che ci sono condizioni ostative sugli scioperi, ma sull'utilizzo degli impianti - ripete Landini - noi siamo disponibili a fare l'accordo".
Termini Imerese, short list a settembre e novembre
Per le proposte di acquisizione dello stabilimento Fiat di Termini Imerese il ministero presenterà una prima short list il 15 settembre ed una seconda a metà novembre che conterrà anche le proposte che verranno raccolte a livello internazionale dopo l'avvio del "bando" che verrà lanciato a fine mese per raccogliere manifestazioni di interesse da parte di imprese straniere. E' questo l'iter che verrà seguito per arrivare alla cessione dello stabilimento siciliano della Fiat per il quale il ministero dello Sviluppo economico ha annunciato una prima scrematura di proposte al vaglio per rilevare l'impianto. Si tratta di tre aziende del comparto automotive, una che dovrebbe utilizzare lo stabilimento per produzioni televisive ed una per il settore agricolo.
Fiat, Marchionne: "Spero in un'intesa"
Si stringono i tempi per il futuro dello stabilimento Fiat di Pomigliano. "Oggi è una giornata importante - ha detto l'amministratore delegato del gruppo, Sergio Marchionne -. Lasciamoli parlare e negoziare, poi vediamo". "Spero in un'intesa, siamo alla fine dei tempi - ha aggiunto, ipotizzando eventuali alternative in Serbia o Polonia -. Senza un accordo Pomigliano dovrà chiudere, io questa macchina la devo far partire".
Marchionne ha dunque lasciato intendere che senza accordi lo stabilimento di Pomigliano rischia la chiusura. "Che cosa ci facciamo? Ci facciamo campi di calcio?", ha risposto ai giornalisti che chiedevano quale fosse il possibile destino dello stabilimento. Ai cronisti che chiedevano se eventualmente la produzione potesse essere spostata in Serbia, Marchionne ha risposto: "è un Paese, per esempio, c'è anche la Polonia, dove hanno fatto questa macchina. Ma comunque ci sono molti Paesi".
"Confermiamo previsioni di vendite nel 2010"
Marchionne però conferma gli obiettivi previsti per il 2010 di Fiat. "Noi confermiamo le previsioni per il 2010. Gli obiettivi li confermiamo anche adesso. Ma l'Europa non è un grande mercato ora" ha detto l'ad di Fiat, a margine del consiglio delle relazioni Italia-Usa a Venezia. "Le vendite - ha osservato - sono allo stesso ritmo di maggio".
Fiom: "Noi siamo disponibili, Fiat..."
"La Fiom è disponibile a rimanere al tavolo per trovare un accordo su Pomigliano ma se Fiat mantiene le sue richieste sugli scioperi rischia di bloccare tutto". Lo ha detto il segretario generale della Fiom, Maurizio Landini. "Andiamo al tavolo per fare il negoziato e siamo pronti a fare la nostra parte sull'utilizzazione degli impianti. Per quello che ci riguarda l'accordo si può trovare. Fiat sa bene che ci sono condizioni ostative sugli scioperi, ma sull'utilizzo degli impianti - ripete Landini - noi siamo disponibili a fare l'accordo".
Termini Imerese, short list a settembre e novembre
Per le proposte di acquisizione dello stabilimento Fiat di Termini Imerese il ministero presenterà una prima short list il 15 settembre ed una seconda a metà novembre che conterrà anche le proposte che verranno raccolte a livello internazionale dopo l'avvio del "bando" che verrà lanciato a fine mese per raccogliere manifestazioni di interesse da parte di imprese straniere. E' questo l'iter che verrà seguito per arrivare alla cessione dello stabilimento siciliano della Fiat per il quale il ministero dello Sviluppo economico ha annunciato una prima scrematura di proposte al vaglio per rilevare l'impianto. Si tratta di tre aziende del comparto automotive, una che dovrebbe utilizzare lo stabilimento per produzioni televisive ed una per il settore agricolo.