p.dario ha scritto:
Come è possibile che i due lati dell'auto abbiano lo stesso comportamento in curva, sul bagnato, eccetera?? Già solo lo smaltimento dell'acqua dovrebbe essere molto differente.
Infatti non ce l'hanno, e non ce l'hanno neanche i due lati della ruota stessa: sotto carico, quindi durante la percorrenza di una curva, le forze non sono uniformemente ripartite sulla superficie di appoggio dello pneumatico: la superficie di contatto a terra diventa tipicamente asimmetrica, con un picco, chiamiamolo per semplicità "di pressione", verso l'esterno.
Quindi è logica la soluzione del battistrada asimmetrico, cioè utilizzare una struttura del battistrada differenziata, più rigida e resistente verso l'esterno, dove si verificano i picchi di forze, e più flessibile e caratterizzata da più vuoti verso l'interno: in questo modo si ottiene una distrubuzione delle forze più uniforme al suolo, ed allo stesso tempo il battistrada ha un comportamento migliore all'acquaplaning nella zona più scarica, dove quindi l'acquaplaning avrà più probabilità di innescarsi.
Si obbietterà che la ruota interna alla curva ha il battistrada disposto in modo speculare, quindi il lato più sollecitato del su battistrada, rispetto alla mezzeria della ruota, avrà la zona "asimmetrica" di battistrada meno adatta a contrastare il picco di sollecitazione: ciò non è vero, perché la ruota più sollecitata in termini di valore numerico delle forze in gioco è comunque quella esterna alla curva (in alcuni casi quella interna può addirittura alzarsi) , e solo su questa "lavora" la parte più resistente del battistrada asimmetrico. Le sollecitazioni sulla ruota interna rispetto alla curva sono minori, quindi in questo caso essa lavora correttamente anche se si trova ad avere le maggiori sollecitazioni sul lato battistrada meno "resistente".
Purtroppo non riesco a trovare immagini dell'impronta a terra di un battistrada in curva, che sono molto eloquenti...da quasi ovale com'è in rettilineo diventa simile ad un trapezio con gli angoli arrotondati, col lato maggiore corrispondente al lato più sollecitato.