Un terremoto di magnitudo 7 ha devastato martedì pomeriggio - la notte tra martedì e mercoledì in Italia-, l'isola di Haiti. Il sisma, o meglio un vero e proprio sciame sismico che ha fatto registrare una decina di scosse nel giro di poche ore (la prima attorno alle 23 italiane), ha avuto il suo epicentro ad una quindicina di chilometri dalla capitale Port-au-Prince e ha provocato numerosi crolli di edifici. Nell'area densamente popolata colpita dal sisma vivono almeno 1,8 milioni di persone su circa 9 milioni di abitanti dell'intera nazione. Nella notte era anche stato diramato un allarme tsunami per tutta l'area caraibica, ma al momento non si registrano conseguenze né sulle coste delle Antille né in quelle di altri Paesi della zona. Per i bilanci è ancora troppo presto. Migliaia di persone sono però rimaste sepolte sotto le macerie e i soccorritori stanno cercando di estrarne vive quante più possibile: gli Stati Uniti, che fin dall'inizio hanno monitorato da vicino la situazione, parlano di un probabile elevato numero di vittime. Tra gli immobili collassati ci sono numerosi ospedali (nella capitale solo uno è rimasto in funzione e ha già esaurito la capacità di accoglienza di feriti; la Croce Rossa internazionale si sta attrezzando per allestire alcuni ospedali da campo) e anche il palazzo presidenziale di Port-au-Prince. Il presidente Rene' Preval è tuttavia vivo, secondo quanto hanno riferito fonti diplomatiche haitiane a Città del Messico.
Poveri cristi...
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