<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Perchè tenere Alfa perche credere nell'america e soprattutto nel prodotto ITALIA | Il Forum di Quattroruote

Perchè tenere Alfa perche credere nell'america e soprattutto nel prodotto ITALIA

Scrivo questo pezzo direttamente da Los Angeles, e lo faccio con vera soddisfazione. Ho assistito infatti alla presentazione di lancio della Fiat 500 e vi assicuro che ero molto preoccupato per come potevano andare le cose. Proporre un?auto così piccola a una platea critica come la stampa USA non era facile. Invece, parlo da italiano in veste di osservatore, è stato un show breve ma intensissimo guidato da una straordinaria Laura Soave, capo del brand Fiat negli Stati Uniti. Vi assicuro che in certi momenti l?orgoglio nazionale ha toccato picchi entusiasmanti. La Soave ha usato concetti brevi e vigorosi che andavano diretti all?immaginario dei presenti. Ha parlato di ?italian way? e di ?Fiat way? con leggerezza e sentimento, ha parlato della 500 come icona globale entrando nelle menti sottolineando che da sempre ?è la diversità che ridefinisce l?America?, che in tempi di recessione economica bisogna pensare ad auto piccole, al verde che è il tema di tutti, che il downsizing rende furbe le cose, insomma che è venuto il tempo della 500. E ha parlato del produrre italiano fatto di entusiasmo, stile, passione e fantasia. Scritte qui possono sembrare cose ovvie, ma vi assicuro che nel contesto hanno avuto un effetto esplosivo. Si sono sprecati applausi a scena aperta e i commenti che io ho colto tra molti analisti sono andati oltre ogni aspettativa. Cose che noi sappiamo benissimo lì hanno lasciato a bocca aperta, come il fatto che la piccola di Torino abbia superato i crash test con 5 stelle. Davvero? Commentavano increduli; e ho sentito qualcuno tirare fuori la Vespa (che in Usa è lo scooter più amato), altri tirare in ballo Armani, altri il concetto di baby-Ferrari. Medaglie che all?estero pesano.
Non so se davvero si arriverà a venderne 50 mila all?anno tra Canada e Usa, più altre 50 mila tra il centro e il sud America, però l?impressione ricevuta è stata quella di una partenza felice. E non era facile, con il disastroso ricordo che gli americani hanno della Fiat.
Ma sì, spesso da italiani ci sentiamo un po? di serie B nel giro internazionale, questa volta però è stato bello percepire tanto apprezzamento per un prodotto di casa nostra. Il ?tengo cuore italiano? di Depardieu nella pubblicità della salsa di pomodoro aleggiava su tutto lo stand per la presentazione peraltro più affollata di tutto il Salone. Se è concesso a chi scrive di provare emozione, beh è successo. Temevo il peggio, è andata invece molto meglio del meglio.

http://viamazzocchi.quattroruote.it/
 
156jtd. ha scritto:
Cose che noi sappiamo benissimo lì hanno lasciato a bocca aperta, come il fatto che la piccola di Torino abbia superato i crash test con 5 stelle. Davvero? Commentavano increduli;
Poi l'NHSI fa un test 500 vs Dodge Ram e passa la paura :lol:
 
Speriamo che l'auto venga acquistata dagli americani. Hanno sensibilità molto diverse dalle nostre e un crash test per quanto 5stelle contro qualche carro armato locale..... io non lo vorrei provare.
Comunque in bocca al lupo alla Fiat e ai polacchi.
 
156jtd. ha scritto:
Scrivo questo pezzo direttamente da Los Angeles, e lo faccio con vera soddisfazione. Ho assistito infatti alla presentazione di lancio della Fiat 500 e vi assicuro che ero molto preoccupato per come potevano andare le cose. Proporre un?auto così piccola a una platea critica come la stampa USA non era facile. Invece, parlo da italiano in veste di osservatore, è stato un show breve ma intensissimo guidato da una straordinaria Laura Soave, capo del brand Fiat negli Stati Uniti. Vi assicuro che in certi momenti l?orgoglio nazionale ha toccato picchi entusiasmanti. La Soave ha usato concetti brevi e vigorosi che andavano diretti all?immaginario dei presenti. Ha parlato di ?italian way? e di ?Fiat way? con leggerezza e sentimento, ha parlato della 500 come icona globale entrando nelle menti sottolineando che da sempre ?è la diversità che ridefinisce l?America?, che in tempi di recessione economica bisogna pensare ad auto piccole, al verde che è il tema di tutti, che il downsizing rende furbe le cose, insomma che è venuto il tempo della 500. E ha parlato del produrre italiano fatto di entusiasmo, stile, passione e fantasia. Scritte qui possono sembrare cose ovvie, ma vi assicuro che nel contesto hanno avuto un effetto esplosivo. Si sono sprecati applausi a scena aperta e i commenti che io ho colto tra molti analisti sono andati oltre ogni aspettativa. Cose che noi sappiamo benissimo lì hanno lasciato a bocca aperta, come il fatto che la piccola di Torino abbia superato i crash test con 5 stelle. Davvero? Commentavano increduli; e ho sentito qualcuno tirare fuori la Vespa (che in Usa è lo scooter più amato), altri tirare in ballo Armani, altri il concetto di baby-Ferrari. Medaglie che all?estero pesano.
Non so se davvero si arriverà a venderne 50 mila all?anno tra Canada e Usa, più altre 50 mila tra il centro e il sud America, però l?impressione ricevuta è stata quella di una partenza felice. E non era facile, con il disastroso ricordo che gli americani hanno della Fiat.
Ma sì, spesso da italiani ci sentiamo un po? di serie B nel giro internazionale, questa volta però è stato bello percepire tanto apprezzamento per un prodotto di casa nostra. Il ?tengo cuore italiano? di Depardieu nella pubblicità della salsa di pomodoro aleggiava su tutto lo stand per la presentazione peraltro più affollata di tutto il Salone. Se è concesso a chi scrive di provare emozione, beh è successo. Temevo il peggio, è andata invece molto meglio del meglio.

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Hai rotto con queste veline inutili.
 
156jtd. ha scritto:
Scrivo questo pezzo direttamente da Los Angeles, e lo faccio con vera soddisfazione. Ho assistito infatti alla presentazione di lancio della Fiat 500 e vi assicuro che ero molto preoccupato per come potevano andare le cose. Proporre un?auto così piccola a una platea critica come la stampa USA non era facile. Invece, parlo da italiano in veste di osservatore, è stato un show breve ma intensissimo guidato da una straordinaria Laura Soave, capo del brand Fiat negli Stati Uniti. Vi assicuro che in certi momenti l?orgoglio nazionale ha toccato picchi entusiasmanti. La Soave ha usato concetti brevi e vigorosi che andavano diretti all?immaginario dei presenti. Ha parlato di ?italian way? e di ?Fiat way? con leggerezza e sentimento, ha parlato della 500 come icona globale entrando nelle menti sottolineando che da sempre ?è la diversità che ridefinisce l?America?, che in tempi di recessione economica bisogna pensare ad auto piccole, al verde che è il tema di tutti, che il downsizing rende furbe le cose, insomma che è venuto il tempo della 500. E ha parlato del produrre italiano fatto di entusiasmo, stile, passione e fantasia. Scritte qui possono sembrare cose ovvie, ma vi assicuro che nel contesto hanno avuto un effetto esplosivo. Si sono sprecati applausi a scena aperta e i commenti che io ho colto tra molti analisti sono andati oltre ogni aspettativa. Cose che noi sappiamo benissimo lì hanno lasciato a bocca aperta, come il fatto che la piccola di Torino abbia superato i crash test con 5 stelle. Davvero? Commentavano increduli; e ho sentito qualcuno tirare fuori la Vespa (che in Usa è lo scooter più amato), altri tirare in ballo Armani, altri il concetto di baby-Ferrari. Medaglie che all?estero pesano.
Non so se davvero si arriverà a venderne 50 mila all?anno tra Canada e Usa, più altre 50 mila tra il centro e il sud America, però l?impressione ricevuta è stata quella di una partenza felice. E non era facile, con il disastroso ricordo che gli americani hanno della Fiat.
Ma sì, spesso da italiani ci sentiamo un po? di serie B nel giro internazionale, questa volta però è stato bello percepire tanto apprezzamento per un prodotto di casa nostra. Il ?tengo cuore italiano? di Depardieu nella pubblicità della salsa di pomodoro aleggiava su tutto lo stand per la presentazione peraltro più affollata di tutto il Salone. Se è concesso a chi scrive di provare emozione, beh è successo. Temevo il peggio, è andata invece molto meglio del meglio.

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Che sviolinata di Amor Patrio...siamo ai livelli di "Piccola vedetta lombarda" o "Il tamburino sardo" del libro Cuore di De Amicis... :? :D
Peccato che allora non si produceva in Polonia o in Messico :D

p.s. "tengo cuore italiano" ? Già che c'erano potevano mettere pure Pulcinella, i mandolini e la pizza :p
 
156jtd. ha scritto:
Scrivo questo pezzo direttamente da Los Angeles, e lo faccio con vera soddisfazione. Ho assistito infatti alla presentazione di lancio della Fiat 500 e vi assicuro che ero molto preoccupato per come potevano andare le cose. Proporre un?auto così piccola a una platea critica come la stampa USA non era facile. Invece, parlo da italiano in veste di osservatore, è stato un show breve ma intensissimo guidato da una straordinaria Laura Soave, capo del brand Fiat negli Stati Uniti. Vi assicuro che in certi momenti l?orgoglio nazionale ha toccato picchi entusiasmanti. La Soave ha usato concetti brevi e vigorosi che andavano diretti all?immaginario dei presenti. Ha parlato di ?italian way? e di ?Fiat way? con leggerezza e sentimento, ha parlato della 500 come icona globale entrando nelle menti sottolineando che da sempre ?è la diversità che ridefinisce l?America?, che in tempi di recessione economica bisogna pensare ad auto piccole, al verde che è il tema di tutti, che il downsizing rende furbe le cose, insomma che è venuto il tempo della 500. E ha parlato del produrre italiano fatto di entusiasmo, stile, passione e fantasia. Scritte qui possono sembrare cose ovvie, ma vi assicuro che nel contesto hanno avuto un effetto esplosivo. Si sono sprecati applausi a scena aperta e i commenti che io ho colto tra molti analisti sono andati oltre ogni aspettativa. Cose che noi sappiamo benissimo lì hanno lasciato a bocca aperta, come il fatto che la piccola di Torino abbia superato i crash test con 5 stelle. Davvero? Commentavano increduli; e ho sentito qualcuno tirare fuori la Vespa (che in Usa è lo scooter più amato), altri tirare in ballo Armani, altri il concetto di baby-Ferrari. Medaglie che all?estero pesano.
Non so se davvero si arriverà a venderne 50 mila all?anno tra Canada e Usa, più altre 50 mila tra il centro e il sud America, però l?impressione ricevuta è stata quella di una partenza felice. E non era facile, con il disastroso ricordo che gli americani hanno della Fiat.
Ma sì, spesso da italiani ci sentiamo un po? di serie B nel giro internazionale, questa volta però è stato bello percepire tanto apprezzamento per un prodotto di casa nostra. Il ?tengo cuore italiano? di Depardieu nella pubblicità della salsa di pomodoro aleggiava su tutto lo stand per la presentazione peraltro più affollata di tutto il Salone. Se è concesso a chi scrive di provare emozione, beh è successo. Temevo il peggio, è andata invece molto meglio del meglio.

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Stavolta hai esagerato, questa non è nemmeno la solita velina, è una velina che nemmeno riguarda Alfa :evil: dovrebbero chiudere il 3d! :evil:
 
Scusate l'ignoranza Polonia/Messico.
Già che ci sono chiedo a voi, che siete bene informati, se oltre all'assemblaggio complessivo dell'auto, anche i motori vengono prodotti in Polonia per il mercato europeo e in Messico per il mercato americano.
Sarebbe veramente il top e soprattutto arrivati a questo punto la produzione Fiat in Italia non la salva più neanche Pulcinella mentre suona il mandolino mangiandosi la pizza..... l
 
Nevermore80 ha scritto:
156jtd. ha scritto:
Scrivo questo pezzo direttamente da Los Angeles, e lo faccio con vera soddisfazione. Ho assistito infatti alla presentazione di lancio della Fiat 500 e vi assicuro che ero molto preoccupato per come potevano andare le cose. Proporre un?auto così piccola a una platea critica come la stampa USA non era facile. Invece, parlo da italiano in veste di osservatore, è stato un show breve ma intensissimo guidato da una straordinaria Laura Soave, capo del brand Fiat negli Stati Uniti. Vi assicuro che in certi momenti l?orgoglio nazionale ha toccato picchi entusiasmanti. La Soave ha usato concetti brevi e vigorosi che andavano diretti all?immaginario dei presenti. Ha parlato di ?italian way? e di ?Fiat way? con leggerezza e sentimento, ha parlato della 500 come icona globale entrando nelle menti sottolineando che da sempre ?è la diversità che ridefinisce l?America?, che in tempi di recessione economica bisogna pensare ad auto piccole, al verde che è il tema di tutti, che il downsizing rende furbe le cose, insomma che è venuto il tempo della 500. E ha parlato del produrre italiano fatto di entusiasmo, stile, passione e fantasia. Scritte qui possono sembrare cose ovvie, ma vi assicuro che nel contesto hanno avuto un effetto esplosivo. Si sono sprecati applausi a scena aperta e i commenti che io ho colto tra molti analisti sono andati oltre ogni aspettativa. Cose che noi sappiamo benissimo lì hanno lasciato a bocca aperta, come il fatto che la piccola di Torino abbia superato i crash test con 5 stelle. Davvero? Commentavano increduli; e ho sentito qualcuno tirare fuori la Vespa (che in Usa è lo scooter più amato), altri tirare in ballo Armani, altri il concetto di baby-Ferrari. Medaglie che all?estero pesano.
Non so se davvero si arriverà a venderne 50 mila all?anno tra Canada e Usa, più altre 50 mila tra il centro e il sud America, però l?impressione ricevuta è stata quella di una partenza felice. E non era facile, con il disastroso ricordo che gli americani hanno della Fiat.
Ma sì, spesso da italiani ci sentiamo un po? di serie B nel giro internazionale, questa volta però è stato bello percepire tanto apprezzamento per un prodotto di casa nostra. Il ?tengo cuore italiano? di Depardieu nella pubblicità della salsa di pomodoro aleggiava su tutto lo stand per la presentazione peraltro più affollata di tutto il Salone. Se è concesso a chi scrive di provare emozione, beh è successo. Temevo il peggio, è andata invece molto meglio del meglio.

http://viamazzocchi.quattroruote.it/
Che sviolinata di Amor Patrio...siamo ai livelli di "Piccola vedetta lombarda" o "Il tamburino sardo" del libro Cuore di De Amicis... :? :D
Peccato che allora non si produceva in Polonia o in Messico :D

p.s. "tengo cuore italiano" ? Già che c'erano potevano mettere pure Pulcinella, i mandolini e la pizza :p

tiene soldi italiani :rolleyes:
che paragone del cavolo :rolleyes:

Tra tutti i carri armati che girano negli USA servono poco le 5 stelle Euroncaz... (Q7 docet)
 
Vi pensavo un po piu aperti e invece...
Ovvio che il tema non era la 500 in se o il crash test, ma l'importanza di Alfa e del Made in Italy per Fiat e per gli italiani e il suo apprezzamento nel mondo e in America.
Forse vi ho chiesto troppo, scusatemi!
 

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