<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> PER QUELLI DI ALA DI TRENTO CHE HANNO CONTRIBUITO IN MANIERA NON ESCLUSIVA MA DETERMINANTE | Il Forum di Quattroruote

PER QUELLI DI ALA DI TRENTO CHE HANNO CONTRIBUITO IN MANIERA NON ESCLUSIVA MA DETERMINANTE

Faccio una considerazione.

Il mercato italiano nell'ultimo triennsio è passato dai quasi 2 milioni e mezzo di unità a, forse, se tutto va bene, 1.300.000 targhe

Di queste, non più di 1 milione sono le "targhe vere" (togliendo cioè kmzero e "canali speciali")

Di questo milione, saranno 600.000 (se va bene) le vendite a privati, ovvero le vendite che garantiscono ancora una sia pur modesta marginalità. Il resto sono vendiote a flotte dove si lavora grosso modo "a giro fattura".

Ovviamente, in questo contesto recessivo si sta molto attenti a ciò che si sceglie: le flotte spesso guardano i grammi di ci-o-due (perché i loro clienti hanno magari il problema del bilancio ambientale), i privati pesano consumi e spese di gestione (tant'è che il grosso del mercato si è spostato verso i segmenti più bassi) ed è piuttosto notorio che due ruote motrici slittano senz'altro di più ma consumano meno.

Le previsioni sono alquanto fosche, per almeno 5 anni andremo avanti su questi ritmi (se siamo fortunati, altimenti se ne riparla per gli anni '20)
 
Mauro 65 ha scritto:
Faccio una considerazione.

Il mercato italiano nell'ultimo triennsio è passato dai quasi 2 milioni e mezzo di unità a, forse, se tutto va bene, 1.300.000 targhe

Di queste, non più di 1 milione sono le "targhe vere" (togliendo cioè kmzero e "canali speciali")

Di questo milione, saranno 600.000 (se va bene) le vendite a privati, ovvero le vendite che garantiscono ancora una sia pur modesta marginalità. Il resto sono vendiote a flotte dove si lavora grosso modo "a giro fattura".

Ovviamente, in questo contesto recessivo si sta molto attenti a ciò che si sceglie: le flotte spesso guardano i grammi di ci-o-due (perché i loro clienti hanno magari il problema del bilancio ambientale), i privati pesano consumi e spese di gestione (tant'è che il grosso del mercato si è spostato verso i segmenti più bassi) ed è piuttosto notorio che due ruote motrici slittano senz'altro di più ma consumano meno.

Le previsioni sono alquanto fosche, per almeno 5 anni andremo avanti su questi ritmi (se siamo fortunati, altimenti se ne riparla per gli anni '20)

A me spiace per loro che vanno a casa
Io tranquillissimo
Ce l'ho e me la tengo...
Il co2 mi interessa solo negli estintori del piano di sicurezza...temo.
 
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