Invito tutti i benpensanti che ritengono la nostra magistratura degna di rispetto e, soprattutto, degna di credibilità di leggersi il libretto sotto citato scritto da un giornalistra di sinistra (perchè se lo scriveva uno di destra era sicuramente fazioso)
LIVADIOTTI, GIORNALISTA DELL’ESPRESSO,
BASTONA L’ULTRACASTA DEI MAGISTRATI
È stato presentato ieri, nel residence di Ripetta, il nuovo libro di Stefano Livadiotti, «Magistrati. L'ultracasta» (Bompiani).
Livadiotti riporta dati, statistiche e fatti, tematiche su cui si è discusso a lungo nel corso della presentazione: le toghe italiane sono quelle con le paghe più alte di tutta l'Europa continentale, ricevono pensioni d'oro e, in tema di ferie, non mancano le sorprese (i magistrati dispongono di 52 giorni ogni 12 mesi).
L'«ultracasta» dei giudici, descritta da Livadiotti, risulta anche «intoccabile»: statisticamente giudici e pubblici ministeri hanno 2,1 possibilità su cento di incappare in una sanzione, e nell'arco di otto anni quelli i magistrati rimossi sono stati lo 0,065%. Una vicenda, simbolica, coinvolge il «terzo potere»: un magistrato sorpreso nel 1973 a molestare un ragazzino in un cinema romano di periferia fu assolto perchè momentaneamente «incapace».
LIVADIOTTI, GIORNALISTA DELL’ESPRESSO,
BASTONA L’ULTRACASTA DEI MAGISTRATI
È stato presentato ieri, nel residence di Ripetta, il nuovo libro di Stefano Livadiotti, «Magistrati. L'ultracasta» (Bompiani).
Livadiotti riporta dati, statistiche e fatti, tematiche su cui si è discusso a lungo nel corso della presentazione: le toghe italiane sono quelle con le paghe più alte di tutta l'Europa continentale, ricevono pensioni d'oro e, in tema di ferie, non mancano le sorprese (i magistrati dispongono di 52 giorni ogni 12 mesi).
L'«ultracasta» dei giudici, descritta da Livadiotti, risulta anche «intoccabile»: statisticamente giudici e pubblici ministeri hanno 2,1 possibilità su cento di incappare in una sanzione, e nell'arco di otto anni quelli i magistrati rimossi sono stati lo 0,065%. Una vicenda, simbolica, coinvolge il «terzo potere»: un magistrato sorpreso nel 1973 a molestare un ragazzino in un cinema romano di periferia fu assolto perchè momentaneamente «incapace».