Io sono laureato in lettere (archeologia, per la precisione, che con lettere ha ache fare solo burocraticamente parlando) e in tempo relativamente breve, ho trovato un lavoro pagato bene, che mi gestisco come voglio io, lavoro da casa e trasmetto i progetti via mail, mi reco nel mio "ufficio" (che non è il mio ma uno studio di grafica) solo se ho bisogno di certi software dei quali non ho voglia di acquistare la licenza. Ho una laurea considerata "inutile", ma fin dal giorno dell'iscrizione, dopo la fallimentare esperienza universitaria in economia aziendale (che, comunque, mi ha dato preziosi strumenti per il mestiere che svolgo), mi sono dato da fare con stage che l'università offriva direttamente o in convenzione con delle aziende di settore, con collaborazioni coi giornali, scavi per i quali ho pagato per partecipare, diversi corsi di abilitazione professionale FSE o a pagamento e tante altre attività che mi hanno permesso di metter su un curriculum degno di questo nome. A dire il vero, sarebbe bastato vedere le mie mani all'epoca, tra calli e vesciche, per farsi un'idea che vale più di ogni curriculum. Anche con lauree cosiddette inutili si può trovare, anche con le giuste conoscenze (tipo, nel mio caso, colui che i faceva lavorare a chiamata con un rimborso spese che le spese non le copre), un discreto posto, a condizione di darsi da fare, di aver voglia di fare, e di essere capaci di fare. Non basta la laurea, che sia in fisica nucleare come in scienze del sigaro di Manetta, bisogna anche avere un crriculum.