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Pedale frizione e pedaliere auto

algersis - 24/11/2014

Ho cercato a lungo sul web argomenti riguardanti le corrette regolazioni ergonomiche del pedale della frizione, senza trovare risposte.
Si dice tutto su come girare dadi e bulloni, su come cercare cavi e cavetti, pistoni idraulici e varie tiranterie, ma a quanto pare, a nessuno interessa sapere quali sono gli angoli corretti di attacco - stacco del pedale della frizione.

Infatti, se la frizione si attacca molto su, quasi al completo rilascio del pedale, bisogna tenere in tensione la caviglia e tenerla curva verso l'alto e sotto sforzo per un angolo più stretto. Bisogna cioè tenere la punta del piede tesa verso l'alto, se il tacco è appoggiato a terra, e questo comporta affaticamento della caviglia e della gamba, oltre al rischio di crampi, specie nella guida in città, con l'ulteriore rischio di minore sicurezza in caso di interventi tempestivi di emergenza per l'arresto.
Altro problema nasce se poi si indossano gli scarponi o scarpe invernali alte, per cui, aumentando la difficoltà di piegare la caviglia con la punta verso l'alto, bisogna alzare il tacco da terra.
Ciò comporta il rischio di tenere l'acceleratore più a lungo a regimi elevati, e quindi di bruciare la frizione, oltre che rendere meno precisi i movimenti della caviglia affaticata nelle manovre più fini, come il pargheggio o la retromarcia fra veicoli parcheggiati.

Tale situazione di pedale molto alto per l'attacco a volte è gradito dalle donne, che avendo piedi più piccoli e gambe più corte, rispetto alla media e al criterio dei progettisti delle pedaliere, trovano più sbrigativo alzare il piede da terra e lavorare in punta di pedale, anche con minore sforzo.

I meccanici sono molto felici di questa regolazione verso l'alto, perché così le frizioni si bruciano più facilmente, durano meno perché pattinano di più, ed aumenta il lavoro in officina, con buona pace dei meccanici, che devono portare a casa un reddito per la famiglia.
Ma questo non va bene per la tasca dell'automobilista e per la sicurezza della guida, quando ci si affatica la caviglia.
Inoltre tale regolazione, se si abbassa la frizione a fondo, comporta tempi più lunghi per il cambio marcia, con il rischio di avere la vettura senza trazione più a lungo, specie nell'immissione in curva o in frenata.

Il contrario quando la regolazione è tutta in basso, cioè a fondo corsa di spinta del pedale, ove il rischio è quello, in caso di alterazione della tiranteria, di un non completo distacco della frizione, oppure di una difficoltà di manovra per le gambe corte, rispetto alle regolazioni generali di sedile, sterzo e pedaliera.

Indipendentemente dai suggerimenti tecnici delle case automobilistiche, modello per modello, quale è la regola generale più corretta per determinare il punto di attacco - stacco della frizione? A un terzo della corsa dal fondo? A un terzo della corsa dal distacco del piede? In punta al distacco? A metà corsa?

Insomma, ci sarà pure un criterio ragionevole e serio, sperimentato da collaudatori seri, e non da semplici impressioni soggettive? Tipo: mi trovo meglio così...?
Mi serve quindi un parere professionale, meglio se riferito ad una pubblicazione tecnico medico scientifica, o a una recensione seria su un sito web (da trovare, però).
Io uso da 50 anni la frizione con attacco-stacco a due/tre centimetri dal fondo.
Abituato per 25 anni con la gloriosa 500, uso la doppia debraiata e il punta-tacco con estrema disinvoltura, con tempi di cambio rapidissimi e stacchi decisi della frizione, con i regimi di giri giusti e senza strappi.

Trovo che questo argomento sia poco trattato in genere, e che ci si preoccupa troppo di alcuni aspetti futili del mondo automobilistico e poco invece della pedaliera dell'auto, che è la base della sicurezza, insieme allo sterzo, agli pneumatici, agli ammortizzatori, agli indicatori luminosi.

Insomma, è vero che si guida con i piedi, ma non solo con i piedi, come ad esempio secondo il luogo comune "scrivere con i piedi".

Ed in genere poco si parla della pedaliera, e delle corrette geometrie, specie per il passaggio del piede destro fra acceleratore e freno, con casi estremi di pedale freno molto distante dall'acceleratore, oppure con regolazione troppo alta o bassa rispetto alla posizione media di affondo dell'acceleratore, con il rischio di disagi nel passaggio rapido del piede, specie per vetture che si guida per la prima volta.

A me è capitato su alcune vetture di dover sforzare la caviglia per alzare il piede destro per frenare con pedale freno molto alto, per non correre il rischio, come a volte capitato, di finire sotto il pedale anziché sopra il pedale del freno, con rallentamento complessivo della manovra, cosa poco piacevole in certi casi di emergenza.
Personalmente ho dovuto smontare il pedale di una Matiz per piegarlo correttamente con lungo lavoro per avvicinarlo a quello dell'acceleratore, dato che era distante oltre 16 centimetri, mentre invece era vicinissimo al pedale della frizione, in modo che a volte i due piedi si intralciavano fra loro, specie con scarpe larghe.

Insomma, perché Quattroruote non sensibilizza un po' di più su questo tema, che riguarda molto e sensibilmente la sicurezza?

Cordiali ringraziamenti a chi vorrà fornire risposte serie.
 
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