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"Pavura!": guidare nel 1984

E le nebbie? Oramai sono solo un vago ricordo!
Può succedere che una sera si trovi un po' di foschia/brina e subito vedi queste giovani guide con retronebbia fisso e tutti i fari accesi ... ovviamente a 20 all'ora.
Cioè... non sanno cosa sia la nebbia vera!
Poi i 2 anni di COVID hanno influito ancor di più.
Qualche genio usa i retronebbia anche di notte con un po’ di pioggia… inutile sfanalare per chiedere di spegnerli perché ti accecano, ti mandano a quel paese e basta.
Chissà in quanti fanno caso che la spia dei retronebbia non è verde come le altre luci e se sanno il motivo…
 
E le nebbie? Oramai sono solo un vago ricordo!
Può succedere che una sera si trovi un po' di foschia/brina e subito vedi queste giovani guide con retronebbia fisso e tutti i fari accesi ... ovviamente a 20 all'ora.
Cioè... non sanno cosa sia la nebbia vera!
Poi i 2 anni di COVID hanno influito ancor di più.
Dei veri incapaci.
 
Mi tolgo un sassolino ...
era grossomodo il '94 e avevo un Kadett 1.3. Circa mezzanotte, fermo al semaforo di Mogliano direzione TV e davanti ho una Citroen AX bianca. Verde e via, dentro un nebbione fisso che non vedevi a 1 metro. Decido di star dietro al tizio ... dopo manco un km, guardo il tachimetro e mi dice che eravamo a quasi 100/h ... tolto subito gas! Il tizio quindi sparisce. Io proseguo a naso, lentamente perché non avevo (!!!) nessun riferimento, manco la striscia di mezzeria vedevo ... ad un certo punto, tipo un presentimento e freno: nel bianco surreale che mi circonda, mi ritrovo una "massa" bianca davanti ai fari, praticamente al centro della Statale.
Era la AX di prima che era prima uscito a sin sbattendo su un platano, poi era tornato in strada ed andato a sbattere su un altro platano sul lato dx (incredibile cosa riesca a fare uno determinato) e quindi si era fermata al centro strada. Illumino coi fari 'sto ammasso e vedo il ragazzo che sta dando pedate alla portiera, per uscire e iniziare a darne ancora e ancora alla macchina, dicendo una strage di parolacce. Ripeto, tutto molto surreale. Visto lo stato fisico - ottimo - del tizio, gli ho girato intorno e con le frecce accese ho proseguito la mia strada, sfanalando a quei pochi che trovavo in senso contrario. Avrò anche sbagliato qualcosa, ma in quel punto, dove eravamo fermi, mi poteva piombare addosso un altro deficiente, amico suo!

Ecco, questi erano i nebbioni di 30 anni fa!
E non c'era nessun sensore, airbag né avevo il telefonino...
 
questa è la differenza, ieri certe prestazioni erano appannaggio di chi le cercava.
Oggi la signora Maria con lo Stelvio da 200CV se pesta a tavoletta finché non è fuori strada non si spaventa.
Quando lo faceva con la 126, se non la spegneva, al massimo si girava sul posto e si spaventava subito.
Io, domenica, ho visto la signora Maria con la Stelvio che provava la solidità delle ringhiere metalliche a protezione della pista ciclabile sul lungomare di Latina...
Con la 126 o con la Polo 1.0 da 60cv non avrebbe mai fatto questo esperimento
 
Ecco, questi erano i nebbioni di 30 anni fa!
E non c'era nessun sensore, airbag né avevo il telefonino...
ne ho un paio ben stampati in testa, di cui uno, il primo ... ovviamente primissima uscita serale con amici.
ritorno da Crema a Milano in piena notte con visibilità forse 30 metri, attaccato alla riga gialla* e "ok panico" dove la strada si allargava nelle pseudo rotonde della Paullese (col rischio di seguire la riga gialla e finire a Bergamo).

Sì perché allora ma mezzeria era bianca e la laterale gialla ... ed era di aiuto proprio coi nebbioni perché dovevi tenere bianco a sinistra e giallo a destra. Se i colori non tornavano sapevi di essere in quella cosa lì, ma pesa.
 
Vero! La gialla era a destra ed era utilissima.
Una (altra) volta tornando da Bologna, sulla statale ... curva secca a sinistra e io diritto! Invece del fosso o guardrail mi sono trovato la cancellata di una grande casa (Hotel?) per fortuna che era tutto aperto! Così come mi son fiondato nel giardino pieno di sassolini, ho pensato "oops" fatto 180 e tornato sui miei passi.
Era così, puro analogico!
 
1989 o 90.
Ero con la mitica R4 F4 color nocciola (per gli amici il furgune di nonna papera); Visibilità non pervenuta ()nessun riferimento si navigava solo ad intuito) ... curvone in discesa di 180°, fortunatamente a velocità ridottissima; ho centrato il muretto, unica protezione da un salto di alcune decine di metri; facendo retromacia il parafango toccava la ruota destra, raddrizzato a forza di braccia e vai ... non l'ho mai fatto fatto ma mi sa che prima o poi devo accendere un cero ...
 
Anch'io ricordo una nebbia terrificante una sera - proprio a Dicembre 1984, in perfetta sincronia col topic - tornando da Bologna, dopo aver incontrato amici romani al Motor Show ed aver anche ottimamente cenato insieme.
Avevo la 126 e ci misi più di 3 ore a tornare.... ma soprattutto, col senno di poi, mi sono chiesto chi me l'ha fatto fare di rientrare la notte stessa, guidando lentamente ed a lungo - e tanto fresco non ero, a mezzanotte - con quel muro di nebbia davanti : mentalmente fu davvero faticoso e sicuramente anche abbastanza pericoloso, c'era davvero da addormentarsi.
Il buon senso avrebbe suggerito di fermarsi la notte in un motel, ma sarà che non l'avevo previsto, sarà che ormai ero già in autostrada.... fatto sta che tirai dritto fino a casa.
Cose che si fanno da giovani.....
 
Il buon senso avrebbe suggerito di fermarsi la notte in un motel, ma sarà che non l'avevo previsto, sarà che ormai ero già in autostrada.... fatto sta che tirai dritto fino a casa.
Cose che si fanno da giovani.....
il buon senso suggerisce tante cose, anche da adulti.
Solo che pigrizia, abitudine e "braccino corto" ci fanno fare comunque cose stupide.
 
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