<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Panda a Pomigliano e a Mirafiori niente premio aziendale | Il Forum di Quattroruote

Panda a Pomigliano e a Mirafiori niente premio aziendale

La Panda resta a Pomigliano
via all'intesa Fiat-Cisl-Uil


A mezzogiorno Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti escono dalla palazzina del Lingotto e annunciano sorridenti: «Abbiamo ratificato l'intesa: la Panda si farà a Pomigliano. È una giornata storica». Hanno incontrato l'ad di Fiat, Sergio Marchionne, assieme alle quattro sigle di categoria che hanno sottoscritto l'accordo sullo stabilimento campano. A pochi chilometri di distanza, più di mille operai di Mirafiori hanno appena incrociato le braccia e sono scesi in strada a protestare: vogliono che l'azienda saldi il premio aziendale.

Succede tutto a Torino, in contemporanea. Nel suo quartier generale la Fiat dà ufficialmente il via al piano "Fabbrica Italia". Il presidente John Elkann sottolinea: «La decisione di procedere con gli investimenti è un importante segnale di fiducia. Significa che crediamo nell'Italia e intendiamo fare fino in fondo la nostra parte». E aggiunge: «Molte cose stanno cambiando intorno a noi, e oggi può essere l'inizio di una fase completamente diversa: il successo dipenderà da quanto ciascuno saprà essere protagonista di questo cambiamento».

Il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, saluta una decisione «altamente significativa» che dimostra una «capacità delle parti sociali di adattarsi reciprocamente che il governo è impegnato a promuovere». E tra i sindacati è guerra aperta. A partire da quelli confederali. Per due sigle, Cisl e Uil, che gioiscono, c'è un segretario della Cgil, Guglielmo Epifani, furente: «La decisione di incontrare solo due sigle è un fatto senza precedenti da parte di Fiat. Ognuno può incontrare chi vuole, ma è sbagliato scegliersi gli interlocutori al semplice scopo di farsi dare ragione. Questo apre un problema formale nei rapporti tra noi e la Fiat». Poi attacca: « Marchionne parla di un "necessario sforzo collettivo" e poi incontra solo una parte dei sindacati».

Lo stesso accade a livello di categoria. I leader di Fim e Uilm, Giuseppe Farina e Rocco Palombella, esultano, mentre il numero uno della Fiom, Maurizio Landini, sottolinea come la scelta dell'accordo separato fatta da Fiat possa «aprire la strada alla demolizione del contratto nazionale e a un peggioramento delle condizioni di lavoro». Poi Landini parla di «qualcosa che non torna nei comportamenti del Lingotto di questi giorni».

Il riferimento è ai tre operai di Melfi (tra cui due delegati Fiom) sospesi da Fiat per aver interrotto un carrello robotizzato durante un corteo interno. Ma anche alla mancata erogazione del saldo del premio di risultato, quella per cui ieri i dipendenti di Mirafiori e della Powertrain Stura sono scesi in strada a protestare. Di solito arriva a luglio, ma l'azienda non ha ancora fatto il calcolo. Nel 2008 furono 1.300 euro, nel 2009 solo 600 e ora i sindacati temono che il Lingotto non metta nulla sul piatto. Se ne parlerà il 15 in un incontro a Roma. Anche il segretario piemontese della Fiom, Giorgio Airaudo, vede un'analogia: «Temo che si stia facendo la stessa cosa con il premio e con Pomigliano: ma con queste imposizioni rischiamo solo l'aumento del conflitto sociale».
 
Bene, dopo aver preso atto del comportamento di FIAT, al giorno d'oggi, l'alternativa qual'è ??? Lotta dura senza paura ???

Se poi, alla lunga, la FIAT dovesse prendere la decisione di chiudere le produzioni in Italia, come si mandano i figli a scuola ? Come si pagano i mutui ? Come si sbarca il lunario ??

Prova a chiederlo ai 6800 dipendenti della TELECOM, POVERACCI. Li il Tronchetto, quatto quatto, in silenzio, oggi salta fuori e dice: sapete cosa c'è di nuovo ? 6800 a casa, ed è solamente l'inizio.

Voi tutti ZITTI .......... è vero che questo è un forum di auto e non di telecomunicazioni, ma criticare così pesantemente un gruppo che investe e per ora senza devastare gli organici, ripeto al giorno d'oggi mi sembra puro suicidio sociale.

Negli anni 60-70 era diverso, l'economia volava e quindi la forza contrattuale dei lavoratori dipendenti era fortissima e gli scioperi provocavano danni devastanti sui fatturati.

Oggi, se scioperi, a certe aziende fai un favore, tanto per gli ordini che hanno in portafoglio, possono anche aspettare che i dipendenti rientrino in azienda, nel frattempo spengono tutto e riducono anche i costi.
 
MultiJet150 ha scritto:
Bene, dopo aver preso atto del comportamento di FIAT, al giorno d'oggi, l'alternativa qual'è ??? Lotta dura senza paura ???

Se poi, alla lunga, la FIAT dovesse prendere la decisione di chiudere le produzioni in Italia, come si mandano i figli a scuola ? Come si pagano i mutui ? Come si sbarca il lunario ??

Prova a chiederlo ai 6800 dipendenti della TELECOM, POVERACCI. Li il Tronchetto, quatto quatto, in silenzio, oggi salta fuori e dice: sapete cosa c'è di nuovo ? 6800 a casa, ed è solamente l'inizio.

Voi tutti ZITTI .......... è vero che questo è un forum di auto e non di telecomunicazioni, ma criticare così pesantemente un gruppo che investe e per ora senza devastare gli organici, ripeto al giorno d'oggi mi sembra puro suicidio sociale.

Negli anni 60-70 era diverso, l'economia volava e quindi la forza contrattuale dei lavoratori dipendenti era fortissima e gli scioperi provocavano danni devastanti sui fatturati.

Oggi, se scioperi, a certe aziende fai un favore, tanto per gli ordini che hanno in portafoglio, possono anche aspettare che i dipendenti rientrino in azienda, nel frattempo spengono tutto e riducono anche i costi.
ehi multijetto io parlo di auto e no di cellulari e poi tronchetto fa parte di quella lobby di industriali speculatori che oramai l'italia ne è piena ,in piu e il patron della pirelli cioe pneumatici .
E poi la critica è un sistema che fa bene ad abbassare la cresta a coloro che vuole rendere questo nazione un paese di pecoroni monopolizzabili.
 
Yd.rss2025 ha scritto:
Ma anche alla mancata erogazione del saldo del premio di risultato, quella per cui ieri i dipendenti di Mirafiori e della Powertrain Stura sono scesi in strada a protestare.[/b] Di solito arriva a luglio, ma l'azienda non ha ancora fatto il calcolo. Nel 2008 furono 1.300 euro, nel 2009 solo 600 e ora i sindacati temono che il Lingotto non metta nulla sul piatto.


Premio di risultato??
Che premio vogliono, che la produzione è ferma o quasi??

Gli dai il contentino una volta, e questi lo pretendono per sempre!
 
Premio? Perchè?
Ma i sindacati e gli operai hanno visto che aria tira?
Pensa che io, come molti altri, sono contento che ho ancora un'azienda in cui lavorare, altro che premio.

Ciao.
 
se il contrastto aziendale prevede un premio l'azienda deve darlo.
anche da noi ai dirigenti hanno dato un premio extra ed agli operai l'hanno decurtato.
per questo dico che deve esserci un accordo su scala nazionale tra i nostri comandanti per inchiappettarci.
 
conan2001 ha scritto:
se il contrastto aziendale prevede un premio l'azienda deve darlo.
anche da noi ai dirigenti hanno dato un premio extra ed agli operai l'hanno decurtato.
per questo dico che deve esserci un accordo su scala nazionale tra i nostri comandanti per inchiappettarci.

Io l'ho ricevuto, peccato che il fisco me ne ha decurtato quasi il 50 % !!!!!! :evil: :evil: :evil: :evil: :evil: :evil:
 
MultiJet150 ha scritto:
conan2001 ha scritto:
se il contrastto aziendale prevede un premio l'azienda deve darlo.
anche da noi ai dirigenti hanno dato un premio extra ed agli operai l'hanno decurtato.
per questo dico che deve esserci un accordo su scala nazionale tra i nostri comandanti per inchiappettarci.

Io l'ho ricevuto, peccato che il fisco me ne ha decurtato quasi il 50 % !!!!!! :evil: :evil: :evil: :evil: :evil: :evil:

quello del fisco sarebbe un discorsetto che senz'altro ci trova d'accordo.
 
conan2001 ha scritto:
MultiJet150 ha scritto:
conan2001 ha scritto:
se il contrastto aziendale prevede un premio l'azienda deve darlo.
anche da noi ai dirigenti hanno dato un premio extra ed agli operai l'hanno decurtato.
per questo dico che deve esserci un accordo su scala nazionale tra i nostri comandanti per inchiappettarci.

Io l'ho ricevuto, peccato che il fisco me ne ha decurtato quasi il 50 % !!!!!! :evil: :evil: :evil: :evil: :evil: :evil:

quello del fisco sarebbe un discorsetto che senz'altro ci trova d'accordo.

Usa e-mail aziendale per un volantino
Fiat licenzia sindacalista: 4 ore di sciopero
Pd e Idv: è il frutto di due anni di smantellamento dei diritti
dei lavoratori operato dal governo. Sembra un film di 30 anni fa

TORINO (13 luglio) - Quattro ore di sciopero il 16 luglio in tutto il Gruppo Fiat per chiedere «il ritiro dei licenziamenti e dei provvedimenti di sospensione ed il rispetto degli accordi aziendali»: le ha decise la Fiom-Cgil dopo il licenziamento di un delegato di Mirafiori che avrebbe usato la e-mail aziendale per diffondere un volantino di solidarietà dei lavoratori polacchi dello stabilimento di Tichy.

«Dopo Pomigliano - afferma in una nota la Fiom-Cgil nazionale - la Fiat ha scelto la strada dello scontro frontale sui diritti procedendo a sospensioni e licenziamenti di delegati e lavoratori iscritti alla Fiom». Oltre a riferirsi all'episodio di Mirafiori, la Fiom afferma che «a Melfi l'Azienda rifiuta di ritirare il provvedimento di sospensione a due delegati sindacali e ad un lavoratore, con la minaccia di passare nelle prossime ore al loro licenziamento».

«Se qualcuno avesse ancora dubbi - si afferma tra l'altro nella nota - Pomigliano non è un caso isolato. È una precisa scelta della Fiat che pensa di usare la crisi per imporre in tutti gli stabilimenti del Gruppo una logica autoritaria e antisindacale nella gestione della produzione e delle fabbriche, cancellando non solo il Contratto nazionale, ma soprattutto il diritto delle lavoratrici e dei lavoratori a contrattare collettivamente la loro condizione lavorativa. Inoltre la Fiat pensa di tagliare ulteriormente il salario dei lavoratori, già falcidiato dalla ricorso alla cassa integrazione, rendendo incerta l'erogazione del saldo del Premio di Risultato, che in ogni caso sarà inferiore a quanto corrisposto nel 2008 e nel 2009», conclude la Fiom-Cgil annunciando anche il ricorso «a tutti gli strumenti giuridici di tutela dei diritti dei delegati e dei lavoratori».

Immediata la reazione dell'opposizione. Per Stefano Fassina, responsabile Pd del lavoro nota come questo episodio sia il frutto «di due anni di incessante smantellamento dei diritti dei lavoratori» provocato da questo governo e aggiunge «sembra un film in bianco e nero della prima metà del secolo scorso». Sulla stessa linea Maurizio Zipponi, responsabile dell'Idv: «questi episodi fanno tornare indietro di 30 anni le lancette dell'orologio».
 
Che genio sto fassina (scritto in minuscolo volontariamente). Secondo me alle opposizioni vige la regola che chi la spara più minchiosa finisce al Tg1.
 

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