I tuoi riferimenti allo sport sono fuori luogo : il Palio non è mai stato sport, è molto più azzeccata la definizione di U2511 di "sublimazione della guerra".Sarà.
Io l'ho visto una volta o due e ricordo distintamente dei corridori che pur di ostacolare la contrada rivale mettevano il cavallo di traverso facendo ritardare più volte la partenza in maniera totalmente contraria al regolamento.
Cose che in altri sport si fanno ma di nascosto.
Anche in altre manifestazioni toscane estreme tipo il calcio storico ricordo tensioni altissime tra le fazioni.
Per me uno sport deve essere uno sport, se si va oltre non mi piace.
Fosse sport, imbottigliato in mille regole, perderebbe subito il suo fascino, che sta invece anche nel suo carattere "selvaggio" e un po' primitivo : l'essere un po' rischioso fa parte del gioco, guai a toccarlo, piace anche - e forse soprattutto - per quello.
Fa parte, in generale, di quelle attività "ludico-sportive" che comportano rischi, ma che DEVONO essere mantenute : guai a fermare tutto in nome della sicurezza ! non si può impedire alla gente, a chi lo vuole almeno, di andare sott'acqua, scalare montagne, andare nei boschi anche se può capitare di incontrare un orso, volare con gli ultraleggeri, i paracadute, i parapendio e le tute alari, e così via.... applicare i criteri di sicurezza è giusto, ma è inevitabile - siamo umani - che ogni tanto ci scappi il morto lo stesso : questa non può essere una ragione per invocare la censura totale e la soppressione di un'attività.
Anche se è pericolosa, sissignore.