Nonostante il nick mi chiamo Pietro, queste sono state le mie:
Dopo il militare presi la patente B, imparando su una Simca 1000, poi arrivò la prima macchina della famiglia una 500 L nuova fiammante.
Era blu con i sedili in finta pelle rossa, e aveva degli strani paraurti in tubo cromati che noi giovani utilizzavamo come maniglie per spostarla nei parcheggi.
Con questa macinavo decine di migliaia di Km all?anno, tra lavoro e divertimento, rischiosamente sempre a tutta ma fortunatamente senza incidenti escluso qualche fuori strada per gelo o eccesso di velocità.
Se penso alla 500 mi viene in mente la neve, la prima guida sulla neve fresca e la neve del monte Nerone in cui ci siamo imbattuti, con paura un giorno di maggio.
Spremuta al massimo ebbe vita breve e finì miseramente e pericolosamente sotto la galleria in Ancona: una valvola cadde dentro il cilindro! Fu riparata alla meglio e dismessa.
Ormai sposato con prole avevo bisogno di un macchina familiare e la scelta cadde sulla Renault 6.
Era una specie di furgoncino 5 porte con tanto spazio, con i sedili posteriori che si ripiegavano dietro a quelli anteriori lasciando mezza macchina libera per ogni carico; aveva un motore nuovo potente anche se beveva troppo, ma ancora non avevamo problemi col petrolio.
Colore rosso, sedili neri, non mi ha mai tradito salvo una cinghia rotta sotto ferragosto.
Di quest?auto ho i ricordi più belli, la usavo come un fuoristrada e ci caricavo di tutto da sacchi di cemento a frigoriferi, dal box dei bimbi, a mobilia nel trasloco. Con essa ho fatto viaggi avventurosi.
Ci venne voglia di una berlina più lussuosa e facemmo contento l?artigiano che se la prese subito dal concessionario a cui l?avevamo dato in permuta per una nuova Renault 18 GTL.
Fu la macchina più signorile che ho avuto, superaccessoriata, già allora aveva le cinture di sicurezza gli appoggiatesta gli alza-vetro elettrici la chiusura centralizzata gli altoparlanti di serie e persino i lava-vetro più tergicristallo per i fari anteriori.
Non aveva un motore tanto brillante per la sua mole, ma ci servì bene e stette con noi per quasi 15 anni, in cui ci portò per le strade dell'Appennino a conoscere i suoi parchi, le sue valli e le sue cime.
Insieme tenemmo per una decina d?anni una UNO bianca usata, che fece da scuola guida per le bimbe, da macchina da strapazzo e da seconda auto al servizio di tutti, con un motore FIRE che soffriva terribilmente a freddo non fu mai tanto amata, la sostituimmo con una Panda semi nuova, che ci serviva soprattutto da seconda auto o da auto sostitutiva per noi e per le figlie in modo da non rimanere mai senza macchina.
Invece quando cambiammo la Renault 18, acquistammo la Clio, mia moglie diceva ?la macchina mia?, aveva il servosterzo ed era facile da guidare, purtroppo dopo 15 anni di onorato servizio finì nell?incidente del 1° ottobre da cui in qualche modo ci salvò.
Nel suo ultimo lungo viaggio ci portò in Val di Fassa nonostante che soffrisse la montagna e mia figlia dicesse: ?Sta carretta non tira?.
Ora abbiamo una Skoda Roomster, me ne sono innamorato nei lunghi giorni in cui stavo a letto fratturato.
Spero che per spazio e versatilità sia come la rimpianta Renault 6 che sia completa di accessori come la Renault 18 e che con i suoi sistemi di sicurezza ci salvi la vita come ha saputo fare la Clio.
Dopo il militare presi la patente B, imparando su una Simca 1000, poi arrivò la prima macchina della famiglia una 500 L nuova fiammante.
Era blu con i sedili in finta pelle rossa, e aveva degli strani paraurti in tubo cromati che noi giovani utilizzavamo come maniglie per spostarla nei parcheggi.
Con questa macinavo decine di migliaia di Km all?anno, tra lavoro e divertimento, rischiosamente sempre a tutta ma fortunatamente senza incidenti escluso qualche fuori strada per gelo o eccesso di velocità.
Se penso alla 500 mi viene in mente la neve, la prima guida sulla neve fresca e la neve del monte Nerone in cui ci siamo imbattuti, con paura un giorno di maggio.
Spremuta al massimo ebbe vita breve e finì miseramente e pericolosamente sotto la galleria in Ancona: una valvola cadde dentro il cilindro! Fu riparata alla meglio e dismessa.
Ormai sposato con prole avevo bisogno di un macchina familiare e la scelta cadde sulla Renault 6.
Era una specie di furgoncino 5 porte con tanto spazio, con i sedili posteriori che si ripiegavano dietro a quelli anteriori lasciando mezza macchina libera per ogni carico; aveva un motore nuovo potente anche se beveva troppo, ma ancora non avevamo problemi col petrolio.
Colore rosso, sedili neri, non mi ha mai tradito salvo una cinghia rotta sotto ferragosto.
Di quest?auto ho i ricordi più belli, la usavo come un fuoristrada e ci caricavo di tutto da sacchi di cemento a frigoriferi, dal box dei bimbi, a mobilia nel trasloco. Con essa ho fatto viaggi avventurosi.
Ci venne voglia di una berlina più lussuosa e facemmo contento l?artigiano che se la prese subito dal concessionario a cui l?avevamo dato in permuta per una nuova Renault 18 GTL.
Fu la macchina più signorile che ho avuto, superaccessoriata, già allora aveva le cinture di sicurezza gli appoggiatesta gli alza-vetro elettrici la chiusura centralizzata gli altoparlanti di serie e persino i lava-vetro più tergicristallo per i fari anteriori.
Non aveva un motore tanto brillante per la sua mole, ma ci servì bene e stette con noi per quasi 15 anni, in cui ci portò per le strade dell'Appennino a conoscere i suoi parchi, le sue valli e le sue cime.
Insieme tenemmo per una decina d?anni una UNO bianca usata, che fece da scuola guida per le bimbe, da macchina da strapazzo e da seconda auto al servizio di tutti, con un motore FIRE che soffriva terribilmente a freddo non fu mai tanto amata, la sostituimmo con una Panda semi nuova, che ci serviva soprattutto da seconda auto o da auto sostitutiva per noi e per le figlie in modo da non rimanere mai senza macchina.
Invece quando cambiammo la Renault 18, acquistammo la Clio, mia moglie diceva ?la macchina mia?, aveva il servosterzo ed era facile da guidare, purtroppo dopo 15 anni di onorato servizio finì nell?incidente del 1° ottobre da cui in qualche modo ci salvò.
Nel suo ultimo lungo viaggio ci portò in Val di Fassa nonostante che soffrisse la montagna e mia figlia dicesse: ?Sta carretta non tira?.
Ora abbiamo una Skoda Roomster, me ne sono innamorato nei lunghi giorni in cui stavo a letto fratturato.
Spero che per spazio e versatilità sia come la rimpianta Renault 6 che sia completa di accessori come la Renault 18 e che con i suoi sistemi di sicurezza ci salvi la vita come ha saputo fare la Clio.