TatyRS
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Cari compari skodati,
direi che ultimamente si sente la mancanza di uno di quegli OT ispirati, che tanto bene ci proponeva il buon Serpinik (che ora...ci tradisce con la Betty
).
E quindi questa sera vi propongo io un OT, che parte dalla seguente citazione dello scrittore americano John Steinbeck:
Le persone non fanno i viaggi,
sono i viaggi che fanno le persone.
Ma quali sono i nostri "viaggi", quelli che ci portiamo nel cuore, quelli che per la loro particolarità al meglio ci descrivono, fatti o mai fatti, realizzabili o irrealizzabili?
Ad esempio, qualcuno penserà ad un viaggio in un paese esotico, al caldo di una spiaggia, sotto una palma, ad oziare al sole dei Caraibi o delle Maldive.
Oppure a viaggi spericolati, per lanciarsi a bordo di un gommone lungo le rapide di qualche fiume.
Altri ancora penseranno ad un bel viaggio in crociera, oppure in un hotel wellness per rilassarsi dalle fatiche lavorative.
Qual è il viaggio che meglio ci descrive?
Ok, inizio io!
Per me innanzitutto "viaggio" non vuol dire raggiungere una meta, vuol dire "vivere" un tragitto.
Quindi il mio viaggio preferito non è assolutamente prendere un aereo per arrivare ad una meta prestabilita e passare il tempo a rigirarmi su un lettino, sotto il sole, senza far niente.
Non sono ancora arrivata a farmi piacere le crociere, né tantomeno gli hotel wellness (anche se sarebbero talvolta un toccasana per il corpo e lo spirito).
Il mio viaggio ideale è da vivere in auto, partendo verso una meta precisa o meno, ma godendosi tutto il percorso per raggiungerla.
Divertirsi alla guida ("tirando" sulle famose autostrade germaniche, o a moderata velocità), osservare il paesaggio che cambia dal finestrino, lato guidatore o passeggero. Sì, perché il presupposto, per un viaggio di tanti km, è avere una buona compagnia, che ti dia il cambio quando sei stanca, che condivida con te la gioia del tragitto (senza annoiarsi). Ovviamente sempre con l'accompagnamento di buona musica.
Il viaggio che non ho mai fatto lo avevo pensato quando la Fabia era nuova (quindi diversi anni fa): io e mio papà avevamo programmato di partire in macchina per Berlino, fermandoci da qualche parte lungo il tragitto per fare sosta e scoprire nuovi posti. Raggiungere quindi la nostra amata Berlino non in treno (come avevamo fatto nel '97) ma in auto. Purtroppo questo viaggio non si è mai realizzato (e la vedo dura anche per il futuro, per vari motivi).
In alternativa, sarebbe bello spingersi più a Nord, verso Norvegia, Svezia e magari Finlandia (possibilmente in estate), per viaggiare ad esempio tra i fiordi norvegesi che già una volta ho visitato, ma non molto attentamente.
Oppure percorrere la costa atlantica dalla Spagna, risalendo la Francia, fino a toccare Belgio e magari Olanda.
Sempre e comunque in macchina :thumbup:
Ora, a voi la parola (che io ho già scritto troppo, come al mio solito...
)
direi che ultimamente si sente la mancanza di uno di quegli OT ispirati, che tanto bene ci proponeva il buon Serpinik (che ora...ci tradisce con la Betty
E quindi questa sera vi propongo io un OT, che parte dalla seguente citazione dello scrittore americano John Steinbeck:
Le persone non fanno i viaggi,
sono i viaggi che fanno le persone.
Ma quali sono i nostri "viaggi", quelli che ci portiamo nel cuore, quelli che per la loro particolarità al meglio ci descrivono, fatti o mai fatti, realizzabili o irrealizzabili?
Ad esempio, qualcuno penserà ad un viaggio in un paese esotico, al caldo di una spiaggia, sotto una palma, ad oziare al sole dei Caraibi o delle Maldive.
Oppure a viaggi spericolati, per lanciarsi a bordo di un gommone lungo le rapide di qualche fiume.
Altri ancora penseranno ad un bel viaggio in crociera, oppure in un hotel wellness per rilassarsi dalle fatiche lavorative.
Qual è il viaggio che meglio ci descrive?
Ok, inizio io!
Per me innanzitutto "viaggio" non vuol dire raggiungere una meta, vuol dire "vivere" un tragitto.
Quindi il mio viaggio preferito non è assolutamente prendere un aereo per arrivare ad una meta prestabilita e passare il tempo a rigirarmi su un lettino, sotto il sole, senza far niente.
Non sono ancora arrivata a farmi piacere le crociere, né tantomeno gli hotel wellness (anche se sarebbero talvolta un toccasana per il corpo e lo spirito).
Il mio viaggio ideale è da vivere in auto, partendo verso una meta precisa o meno, ma godendosi tutto il percorso per raggiungerla.
Divertirsi alla guida ("tirando" sulle famose autostrade germaniche, o a moderata velocità), osservare il paesaggio che cambia dal finestrino, lato guidatore o passeggero. Sì, perché il presupposto, per un viaggio di tanti km, è avere una buona compagnia, che ti dia il cambio quando sei stanca, che condivida con te la gioia del tragitto (senza annoiarsi). Ovviamente sempre con l'accompagnamento di buona musica.
Il viaggio che non ho mai fatto lo avevo pensato quando la Fabia era nuova (quindi diversi anni fa): io e mio papà avevamo programmato di partire in macchina per Berlino, fermandoci da qualche parte lungo il tragitto per fare sosta e scoprire nuovi posti. Raggiungere quindi la nostra amata Berlino non in treno (come avevamo fatto nel '97) ma in auto. Purtroppo questo viaggio non si è mai realizzato (e la vedo dura anche per il futuro, per vari motivi).
In alternativa, sarebbe bello spingersi più a Nord, verso Norvegia, Svezia e magari Finlandia (possibilmente in estate), per viaggiare ad esempio tra i fiordi norvegesi che già una volta ho visitato, ma non molto attentamente.
Oppure percorrere la costa atlantica dalla Spagna, risalendo la Francia, fino a toccare Belgio e magari Olanda.
Sempre e comunque in macchina :thumbup:
Ora, a voi la parola (che io ho già scritto troppo, come al mio solito...