intanto vi ringrazio per i commenti, suggerimenti, e le divertenti battute
Dopo alcune ricerche, il codice consumo descrive in maniera chiara le situazioni che ricadono (e non) in queste casistiche.
Lato cliente, la situazione è favorevole: non ci sono vincoli o altro. il diritto di recesso si applica nella sua interezza.
Lato venditore, c'è lo svantaggio di questa normativa, cosi come l'assenza di caparre confirmatorie (che, nonostante tutto, andrebbero rimborsate).
Questo è dal punto di vista normativo. E la situazione si potrebbe chiudere qui.
Dal punto di vista umano, certo, è diverso.
La soluzione bonaria, sarebbe quella preferibile, certo. Ma in sincerità, in punto di rottura non permette, almeno da parte
mia, margini di manovra.
Facendo leva sul "ricatto" e sull'ostinazione della vendita, si sono messi da soli in un angolo scomodo. Forse per ignoranza delle normative, o per semplice arroganza (o magari entrambe).
Conoscendo le normative (vedi, rimanere col cerino in mano), ed offrendo un approccio piu intelligente, avrebbero potuto arginare il problema e magari sfruttare l'occasione di invitare il cliente in sede per discutere di soluzioni alternative, senza far uso di paroloni intimidatori e aut-aut.