Ho come la sensazione che non ami molto gli americani 8)
All'Onu il presidente Usa Barack Obama socchiude una porta invitando ancora una volta al dialogo il presidente iraniano, ma Mahmud Ahmadinejad gliela sbatte in faccia, accusando gli Usa di avere ordito un complotto, l'11 Settembre, per salvare l'economia in declino e l'odiato ''regime sionista'', cioe' Israele. La parole di Ahmadinejad, dal sapore palesemente anti americano e dai toni chiaramente antisemiti, provocano immediatamente le reazioni degli occidentali. Guidate dagli Stati Uniti le delegazioni europee, Italia compresa, lasciano la sala del Palazzo di Vetro. La giornata si era aperta con toni concilianti. Obama aveva detto che per l'Iran, ''la porta rimane aperta alla diplomazia se Teheran scegliera' di attraversarla'' e ha ricordato che gia' ''l'anno scorso avevo offerto una mano tesa alla Repubblica Islamica dell'Iran''. Anche se in un'intervista tv il presidente ha prospettato una ripresa rapida del dialogo sul nucleare, le parole di Ahmadinejad sul complotto dai sapori sionisti dietro alle oltre 3.000 vittime delle Torri Gemelle e del Pentagono sono state interpretate come una chiara provocazione, una chiusura totale. Secondo il presidente iraniano, accanto alla teoria ufficiale di un attacco terroristico ce n'e una che si potrebbe definire un complotto. ''Alcuni segmenti all'interno del governo Usa - spiega Ahmadinejad - hanno orchestrato gli attacchi per rilanciare l'economia americana in declino e le sue estensioni in Medio Oriente, per salvare il regime sionista''. Ahmadinejad si e' detto convinto che ''la maggioranza del popolo americano, com'anche una maggioranza di nazioni e di politici intorno al mondo condividono questa visione''. Gia' subito dopo gli attacchi all'America ci fu un proliferare di teorie 'negazioniste' e 'cospirative': ne e' stato capofila il francese Thierry Meissan, che a riguardo ha scritto ben due libri, diventati best seller. Sul Medio Oriente, e in particolare su Israele che Ahmadinejad insiste col chiamare, con toni sprezzanti, ''l'entita' sionista'', continua a pronunciare parole inaccettabili per Paesi occidentali, Usa in testa. Al Larry King Show della Cnn Ahmadinejad ha definito il premier israeliano Benyamin Netanyahu ''un esperto assassino'' che dovrebbe ''finire in tribunale per avere ucciso donne e bambini'', mentre di fronte all'Assemblea Generale spiega che ''il regime sionista ha commesso i piu' orribili crimini'' contro i palestinesi. Completamente diversi i toni di Obama. ''Sono convinto'' che il premier israeliano Benyamin Netanyahu e il presidente palestinese Abu Mazen ''hanno il coraggio'' di raggiungere la pace, ha detto l'inquilino della Casa Bianca, prospettando - se le cose andranno come da lui auspicate - la presenza di un 193/o Stato dell'Onu l'anno prossimo all'apertura della 66/a Assemblea Generale: la Palestina, con frontiere in comune con Israele. Con una frecciata palesemente diretta ad Ahmadinejad, che a piu' riprese ha prospettato la distruzione di Israele, Obama ha infine spiegato che chi appoggia l'esistenza di una Palestina indipendente, ''deve smettere di tentare di distruggere Israele. Deve essere a tutti chiaro che qualsiasi sforzo per scalfirne la legittimita' si scontrera' con l'opposizione incrollabile degli Stati Uniti''.
ONU: USA, ACCUSE AHMADINEJAD SU 11/9 SONO "VILI E ABOMINEVOLI"- Gli Usa denunciano come "vili ed abominevoli" le accuse mosse agli Usa da Mahmoud Ahmdinejad nel suo intervento all'Onu secondo cui gli attentati dell'11 settembre sarebbero "frutto di una cospirazione americana". Lo afferma la Missione Usa presso l'Onu, spiegando le ragioni per cui i loro delegati hanno lasciato la sala dell'Assemblea Generale. Invece di pronunciare "parole di apertura e di buona volonta'", il presidente iraniano ha preferito "rilanciare le vili teorie cospirative (sull'11 settembre), lasciandosi andare ad attacchi antisemiti. Entrambi elementi cosi' abominevoli quanto deludenti visto la loro scontatezza", si legge in una nota della Rappresentanza Usa.
ONU: DELEGAZIONE ITALIA LASCIA SALA DOPO PAROLE - Il rappresentante italiano all'Onu che ascoltava il discorso del presidente iraniano Mahmud Ahmadinejad si e' alzato e ha lasciato la sala insieme ai suoi colleghi dell'Unione europea. Dopo le parole di Ahmadinejad contro gli Stati Uniti e Israele il rappresentante italiano ha abbandonato la sala del palazzo di vetro di New York. L'Italia aveva scelto gia' nei giorni scorsi una rappresentanza 'low profile': oggi era presente un segretario di legazione
http://www.clandestinoweb.com/number-news/47894-onu-ahmadinejhad-complotto-dietro-11-9-gli-usa-accuse-vili-e-abomine.html
All'Onu il presidente Usa Barack Obama socchiude una porta invitando ancora una volta al dialogo il presidente iraniano, ma Mahmud Ahmadinejad gliela sbatte in faccia, accusando gli Usa di avere ordito un complotto, l'11 Settembre, per salvare l'economia in declino e l'odiato ''regime sionista'', cioe' Israele. La parole di Ahmadinejad, dal sapore palesemente anti americano e dai toni chiaramente antisemiti, provocano immediatamente le reazioni degli occidentali. Guidate dagli Stati Uniti le delegazioni europee, Italia compresa, lasciano la sala del Palazzo di Vetro. La giornata si era aperta con toni concilianti. Obama aveva detto che per l'Iran, ''la porta rimane aperta alla diplomazia se Teheran scegliera' di attraversarla'' e ha ricordato che gia' ''l'anno scorso avevo offerto una mano tesa alla Repubblica Islamica dell'Iran''. Anche se in un'intervista tv il presidente ha prospettato una ripresa rapida del dialogo sul nucleare, le parole di Ahmadinejad sul complotto dai sapori sionisti dietro alle oltre 3.000 vittime delle Torri Gemelle e del Pentagono sono state interpretate come una chiara provocazione, una chiusura totale. Secondo il presidente iraniano, accanto alla teoria ufficiale di un attacco terroristico ce n'e una che si potrebbe definire un complotto. ''Alcuni segmenti all'interno del governo Usa - spiega Ahmadinejad - hanno orchestrato gli attacchi per rilanciare l'economia americana in declino e le sue estensioni in Medio Oriente, per salvare il regime sionista''. Ahmadinejad si e' detto convinto che ''la maggioranza del popolo americano, com'anche una maggioranza di nazioni e di politici intorno al mondo condividono questa visione''. Gia' subito dopo gli attacchi all'America ci fu un proliferare di teorie 'negazioniste' e 'cospirative': ne e' stato capofila il francese Thierry Meissan, che a riguardo ha scritto ben due libri, diventati best seller. Sul Medio Oriente, e in particolare su Israele che Ahmadinejad insiste col chiamare, con toni sprezzanti, ''l'entita' sionista'', continua a pronunciare parole inaccettabili per Paesi occidentali, Usa in testa. Al Larry King Show della Cnn Ahmadinejad ha definito il premier israeliano Benyamin Netanyahu ''un esperto assassino'' che dovrebbe ''finire in tribunale per avere ucciso donne e bambini'', mentre di fronte all'Assemblea Generale spiega che ''il regime sionista ha commesso i piu' orribili crimini'' contro i palestinesi. Completamente diversi i toni di Obama. ''Sono convinto'' che il premier israeliano Benyamin Netanyahu e il presidente palestinese Abu Mazen ''hanno il coraggio'' di raggiungere la pace, ha detto l'inquilino della Casa Bianca, prospettando - se le cose andranno come da lui auspicate - la presenza di un 193/o Stato dell'Onu l'anno prossimo all'apertura della 66/a Assemblea Generale: la Palestina, con frontiere in comune con Israele. Con una frecciata palesemente diretta ad Ahmadinejad, che a piu' riprese ha prospettato la distruzione di Israele, Obama ha infine spiegato che chi appoggia l'esistenza di una Palestina indipendente, ''deve smettere di tentare di distruggere Israele. Deve essere a tutti chiaro che qualsiasi sforzo per scalfirne la legittimita' si scontrera' con l'opposizione incrollabile degli Stati Uniti''.
ONU: USA, ACCUSE AHMADINEJAD SU 11/9 SONO "VILI E ABOMINEVOLI"- Gli Usa denunciano come "vili ed abominevoli" le accuse mosse agli Usa da Mahmoud Ahmdinejad nel suo intervento all'Onu secondo cui gli attentati dell'11 settembre sarebbero "frutto di una cospirazione americana". Lo afferma la Missione Usa presso l'Onu, spiegando le ragioni per cui i loro delegati hanno lasciato la sala dell'Assemblea Generale. Invece di pronunciare "parole di apertura e di buona volonta'", il presidente iraniano ha preferito "rilanciare le vili teorie cospirative (sull'11 settembre), lasciandosi andare ad attacchi antisemiti. Entrambi elementi cosi' abominevoli quanto deludenti visto la loro scontatezza", si legge in una nota della Rappresentanza Usa.
ONU: DELEGAZIONE ITALIA LASCIA SALA DOPO PAROLE - Il rappresentante italiano all'Onu che ascoltava il discorso del presidente iraniano Mahmud Ahmadinejad si e' alzato e ha lasciato la sala insieme ai suoi colleghi dell'Unione europea. Dopo le parole di Ahmadinejad contro gli Stati Uniti e Israele il rappresentante italiano ha abbandonato la sala del palazzo di vetro di New York. L'Italia aveva scelto gia' nei giorni scorsi una rappresentanza 'low profile': oggi era presente un segretario di legazione
http://www.clandestinoweb.com/number-news/47894-onu-ahmadinejhad-complotto-dietro-11-9-gli-usa-accuse-vili-e-abomine.html