gratacü ha scritto:a girarsi i pollici
tutto delocalizzato in serbia.....
a breve tutti col culo a terra.
ma si tutto va bene...la crisi...?
una bufala propaganda dell'opposizione...
io come imprenditore , vista la situazione
economico , fiscale e previdenziale
son però il primo a dire che non aprirei mai
una fabbrica. per lo stato italiano un amministratore
perde l'80% del suo tempo a sbrigare le incombenze
per gli adempimenti burocratici , il restante 20%
per recuperar i crediti visto che la legge non tutela il credito
ma favorisce evasori , ladri e cartiere......
vale quanto detto nel tuo precedente post su fiat.
prima di chiudere e delocalizzare uno stabilimento, gli imprenditori hanno di sicuro preso accordi con il governo serbo.
dato che una cosa del genere non viene fatta in 5 minuti e che il numero di telefono del primo ministro serbo non si trova scritto sui muri dei cessi dell'autogrill, ne deduco che "nell'aria" la cosa fosse nota da tempo almeno a:
- ministero degli esteri;
- ministero dello sviluppo economico;
- regione/provincia (comune magari no, tanto conta un ...azzo non avendo soldi da spendere per mantenere lì lo stabilimento);
- banche creditrici dell'azienda;
- gruppo dirigente dell'azienda o quantomeno le segretarie delle delegazioni;
e ci aggiungerei quasi di sicuro alcuni sindacalisti (magari non tutti, ma almeno quelli più "malleabili" di certo).
a questo punto, nessuna istituzione/banca/sindacato ha trovato nulla da dire prima? tutti a stupirsene adesso?
la verità è che fino a che "loro" hanno il proprio tornaconto a far "delocalizzare all'improvviso", della produzione industriale in italia frega un ...azzo a nessuno.
fino a quando la politica non deciderà che è sua convenienza elaborare una linea d'azione sull'economia industriale nulla verrà fatto.
ciao!