<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Olio Bardhal | Il Forum di Quattroruote

Olio Bardhal

Scusate sono Hondista da un mese e non sono molto preparato ,
ho letto sul sito ufficiale honda che tutte le auto Honda usano quest'olio,
vorrei chiedere , ma al tagliando siamo sicuri che tutte le officine autorizzate utilizzeranno quest'olio?
E poi è veramente così importante l'uso di quest'olio?
 
Credo che sia consentito anche l'uso di olio castrol.Comunque l'olio bardhal è un olio sintetico prodotto in Italia(lLucca) e credo che sia tra i migliori poi c'è il prof. Meipso che è molto bravo e saprà darti notizie più utili delle mie.
 
pocho09 ha scritto:
Scusate sono Hondista da un mese e non sono molto preparato ,
ho letto sul sito ufficiale honda che tutte le auto Honda usano quest'olio,
vorrei chiedere , ma al tagliando siamo sicuri che tutte le officine autorizzate utilizzeranno quest'olio?
E poi è veramente così importante l'uso di quest'olio?
la conce dove ho comprato la mia CRV utilizza Castrol
 
francamente vorrei capire una cosa: se un olio ha una determinata specifica tecnica, che si chiami castrol o pippo cosa cambia nella sostanza?
perdonate l'ingenuità ma vorrei capire meglio
 
spurrina ha scritto:
francamente vorrei capire una cosa: se un olio ha una determinata specifica tecnica, che si chiami castrol o pippo cosa cambia nella sostanza?
perdonate l'ingenuità ma vorrei capire meglio

secondo me cambia poco o nulla; ogni casa è legata ad una casa per motivi economici o "campanilistici". Mai visto una francese che non consiglia Total? per cui, quando le specifiche sono quelle, credo che un olio valga l'altro.
 
gieffeti ha scritto:
spurrina ha scritto:
francamente vorrei capire una cosa: se un olio ha una determinata specifica tecnica, che si chiami castrol o pippo cosa cambia nella sostanza?
perdonate l'ingenuità ma vorrei capire meglio

secondo me cambia poco o nulla; ogni casa è legata ad una casa per motivi economici o "campanilistici". Mai visto una francese che non consiglia Total? per cui, quando le specifiche sono quelle, credo che un olio valga l'altro.

Esatto. Ad esempio Renault consiglia Elf, ma va bene qualsiasi Olio che abbia le stesse caratteristiche. Il fatto che una cosa consiglia una determinata marca, è solo per accordi commerciali.
 
Facendo seguito alle considerazioni sopra espresse dai vari forumers, mi preme evidenziare che proprio il fatto che un olio venga consigliato da una determinata marca in base ad accordi commerciali deve sospingere l'utente a guardare un po' più in là del proprio naso e cercare di capire dove sia insita, qualora vi sia davvero, la maggiore qualità di uno specifico prodotto rispetto ad un altro. Quindi, raccomandare un tipo di lubrificante piuttosto che uno diverso non è quindi indice di qualità assoluta ma questo non significa certo che la qualità dei lubrificanti sia uguale per tutti.
Per un motore, quale che sia, è indicata per l'olio lubrificante una certa gradazione della viscosità in relazione alla temperatura; vi soi poi altre specifiche che risentono delle modalità di prova ed omologazione. Questo significa che quel motore può funzionare con un qualsiasi lubrificante che abbia queste determinate caratteristiche. Durante questo funzionamento, tuttavia, la meccanica in generale ed in particolare quelle parti che si trovano ad essere lubrificate sono soggette ad usura; questa usura deve essere limitata entro certi valori che sono sanciti nell'ambito di prove particolari che devono dare delle risultanze specifiche. Quindi, un certo prodotto dovrà contenere tale usura entro una certa soglia, ovvero non oltre un certo valore. Bene, se un olio rientra in questi limiti, potrà essere omologato con certe specifiche tecniche di utilizzo; ma se un altro prodotto contiene questa usura ben al di sotto di tale soglia, anch'esso sarà omologato con queste caratteristiche, ma avrà una risultanza indubbiamente migliore rispetto all'altro e tale situazione, che può essere ragionevolmente indicata come "migliore qualità", sarà tanto più evidente quanto più sarà alto il discostamento in positivo dalla soglia massima entro la quale può avvenire tale omologazione.
 
Grazie meipso, sempre cortese e competente. La domanda allora è, per non rimanere abbindolato da fideismo commerciale, come si possono conoscere le reali caratteristiche di un olio e cioè di quanto un olio e migliore di un altro ancorchè con le specifiche richieste?
Cordialità
 
spurinna ha scritto:
Grazie meipso, sempre cortese e competente. La domanda allora è, per non rimanere abbindolato da fideismo commerciale, come si possono conoscere le reali caratteristiche di un olio e cioè di quanto un olio e migliore di un altro ancorchè con le specifiche richieste?
Cordialità

Frequentando officine e consultando, quando possibile, operatori del settore. Si può pure tentare di raccogliere informazioni presso i più disparati canali i quali, però, possono essere inficiati da intenti pubblicitari e commerciali e pertanto vanno presi "cum grano salis". Oppure, semplicemente "ascoltando" la meccanica della vettura o sentire le impressioni di coloro che, con competenza, lo facciano sulla propria (è il metodo migliore, per molti versi).
Nel primo caso, non è infrequente imbattersi in operazioni sulla meccanica di diversi propulsori che vedono coinvolti componenti il cui stato, specie dopo molte decine di migliaia di km, è in stretta dipendenza con la qualità del lubrificante. Alberi a camme, cilindri, segmenti, bronzine nonché, anche se meno spesso, componenti del cambio e della trasmissione in genere, se si volge l'attenzione verso questo comparto per la lubrificazione. Questi componenti, se correttamente lubrificati, risultano praticamente come nuovi anche dopo una percorrenza ingentissima; diversamente, manifestano chiarissimi segni di usura anche assai prematuramente.
Vi sono poi pregiati individui che, sovente per motivi di lavoro - ma non mancano casi in cui vi si approcciano per "diletto" o per puro intento cognitivo - che riescono a condurre delle prove di usura sui più disparati componenti meccanici e che evidenziano il tenore di usura di diverse parti meccaniche; si tratta di tornitori, preparatori, assettisti che spesso si trovano a far lavorare parti meccaniche al limite delle possibilità, evidenziando con più facilità i limiti dei vari prodotti lubrificanti.
Raccogliendo, volta dopo volta, anno dopo anno, il maggior numero di informazioni e di impressioni, si può ragionevolmente stilare una casistica ben strutturata ed articolata che può guidare, anche se purtroppo non in maniera infallibile, verso la scelta dell'articolo con i migliori presupposti qualitativi.
 
meipso ha scritto:
Facendo seguito alle considerazioni sopra espresse dai vari forumers, mi preme evidenziare che proprio il fatto che un olio venga consigliato da una determinata marca in base ad accordi commerciali deve sospingere l'utente a guardare un po' più in là del proprio naso e cercare di capire dove sia insita, qualora vi sia davvero, la maggiore qualità di uno specifico prodotto rispetto ad un altro. Quindi, raccomandare un tipo di lubrificante piuttosto che uno diverso non è quindi indice di qualità assoluta ma questo non significa certo che la qualità dei lubrificanti sia uguale per tutti.
Per un motore, quale che sia, è indicata per l'olio lubrificante una certa gradazione della viscosità in relazione alla temperatura; vi soi poi altre specifiche che risentono delle modalità di prova ed omologazione. Questo significa che quel motore può funzionare con un qualsiasi lubrificante che abbia queste determinate caratteristiche. Durante questo funzionamento, tuttavia, la meccanica in generale ed in particolare quelle parti che si trovano ad essere lubrificate sono soggette ad usura; questa usura deve essere limitata entro certi valori che sono sanciti nell'ambito di prove particolari che devono dare delle risultanze specifiche. Quindi, un certo prodotto dovrà contenere tale usura entro una certa soglia, ovvero non oltre un certo valore. Bene, se un olio rientra in questi limiti, potrà essere omologato con certe specifiche tecniche di utilizzo; ma se un altro prodotto contiene questa usura ben al di sotto di tale soglia, anch'esso sarà omologato con queste caratteristiche, ma avrà una risultanza indubbiamente migliore rispetto all'altro e tale situazione, che può essere ragionevolmente indicata come "migliore qualità", sarà tanto più evidente quanto più sarà alto il discostamento in positivo dalla soglia massima entro la quale può avvenire tale omologazione.
Ma l'olio Bardhall è uno dei pochissimi lubrificanti a vantare la formazione di una pellicola resistente sulle parti in metallo del motore soggette ad usura tale da ridurre gli attriti e con durata superiore a 60.000km anche non usando più questo tipo di olio?
 
Ma l'olio Bardhall è uno dei pochissimi lubrificanti a vantare la formazione di una pellicola resistente sulle parti in metallo del motore soggette ad usura tale da ridurre gli attriti e con durata superiore a 60.000km anche non usando più questo tipo di olio?[/quote]

Non si tratta propriamente di un "velo", bensì di particelle che vanno a situarsi nelle irregolarità superficiali delle parti meccaniche lubrificate. Tali particelle sono chiamate "fullereni" e sono dei particolari polimeri del carbonio conformati in modo da assumere una configurazione poliedrica assimilabile ad una sfera. Ognuna di queste è composta da 60 atomi di carbonio (da cui la denominazione "C60") e si capisce bene che siano di dimensioni veramente microscopiche, tali da conferire le marcate proprietà di riempimento delle irregolarità sopra dette.
Pensa che un'altra configurazione del fullerene, ovvero tubolare e quindi atta a costituire strutture filiformi, se fosse prolungata fino a collegare la Terra con la Luna, se fosse poi compattata occuperebbe un volume pari solo ad un pollice cubo (circa 16,39 cmc).
Da qui, la diminuzione di attriti ed usura e quindi la presupponibile miglior efficacia rispetto ad altri prodotti.
 
meipso ha scritto:
Ma l'olio Bardhall è uno dei pochissimi lubrificanti a vantare la formazione di una pellicola resistente sulle parti in metallo del motore soggette ad usura tale da ridurre gli attriti e con durata superiore a 60.000km anche non usando più questo tipo di olio?

Non si tratta propriamente di un "velo", bensì di particelle che vanno a situarsi nelle irregolarità superficiali delle parti meccaniche lubrificate. Tali particelle sono chiamate "fullereni" e sono dei particolari polimeri del carbonio conformati in modo da assumere una configurazione poliedrica assimilabile ad una sfera. Ognuna di queste è composta da 60 atomi di carbonio (da cui la denominazione "C60") e si capisce bene che siano di dimensioni veramente microscopiche, tali da conferire le marcate proprietà di riempimento delle irregolarità sopra dette.
Pensa che un'altra configurazione del fullerene, ovvero tubolare e quindi atta a costituire strutture filiformi, se fosse prolungata fino a collegare la Terra con la Luna, se fosse poi compattata occuperebbe un volume pari solo ad un pollice cubo (circa 16,39 cmc).
Da qui, la diminuzione di attriti ed usura e quindi la presupponibile miglior efficacia rispetto ad altri prodotti.
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Meipso, scusami, ti ho scritto in email. Hai letto?
 
Meipso, scusami, ti ho scritto in email. Hai letto?[/b] [/color][/quote]

Si, scusami tu; è un periodo in cui sono un po' troppo preso per motivi di lavoro. Darò seguito a breve.
Grazie, ciao
 
meipso ha scritto:
Meipso, scusami, ti ho scritto in email. Hai letto?[/b] [/color]

Si, scusami tu; è un periodo in cui sono un po' troppo preso per motivi di lavoro. Darò seguito a breve.
Grazie, ciao[/quote]

Ok grazie, intanto volevo solo accertarmi che avessi letto!
Attendo la tua allora. ;)
 
meipso ha scritto:
Ma l'olio Bardhall è uno dei pochissimi lubrificanti a vantare la formazione di una pellicola resistente sulle parti in metallo del motore soggette ad usura tale da ridurre gli attriti e con durata superiore a 60.000km anche non usando più questo tipo di olio?

Non si tratta propriamente di un "velo", bensì di particelle che vanno a situarsi nelle irregolarità superficiali delle parti meccaniche lubrificate. Tali particelle sono chiamate "fullereni" e sono dei particolari polimeri del carbonio conformati in modo da assumere una configurazione poliedrica assimilabile ad una sfera. Ognuna di queste è composta da 60 atomi di carbonio (da cui la denominazione "C60") e si capisce bene che siano di dimensioni veramente microscopiche, tali da conferire le marcate proprietà di riempimento delle irregolarità sopra dette.
Pensa che un'altra configurazione del fullerene, ovvero tubolare e quindi atta a costituire strutture filiformi, se fosse prolungata fino a collegare la Terra con la Luna, se fosse poi compattata occuperebbe un volume pari solo ad un pollice cubo (circa 16,39 cmc).
Da qui, la diminuzione di attriti ed usura e quindi la presupponibile miglior efficacia rispetto ad altri prodotti.
[/quote]Grazie PROF,
 

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