<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Occhio ai fallimenti......... | Page 2 | Il Forum di Quattroruote

Occhio ai fallimenti.........

exLorenz-A4 ha scritto:
abarbolini ha scritto:
Mauro 65 ha scritto:
Overlandman ha scritto:
abarbolini ha scritto:
Ma è mai possibile che tutti i possessori di 3000 abbiano qualcosa da nascondere al fisco?
A mio avviso non è che tutti i possessori di auto con cilindrata 3.000 cc abbiano qualcosa da nascondere al fisco, anzi sicuramente chi ottiene un leasing da oltre 1000 ? mensili ha un profilo reddituale a tutta prova, forse è la paura di avere a che fare con un fisco che ritiene il contribuente alla stregua di un suo suddito e con la presunzione di colpevolezza che sta creando una sorta di psicosi collettiva anche in soggetti che sicuramente ad un controllo fiscale risulterebbero a postissimo.......... 8)
Overland, togli pure il "forse" ... solo chi ha subito un controllo fiscale con esito pressoché "negativo" (cioè a posto) sa che significa (i verificatori di fatto ribaltano l'onere della prova, partendo dal presupposto che è il contribuente a dover dimostrare che non evade, e questa è una dimostrazione impossibile, ovvero la prova diabolica)
Come dicevo in altro post, di tutto cuore mi auguro un crollo ancora più forte o meglio drammatico dei consumi petroliferi e delle immatricolazioni nei prossimi mesi (non troppo a lungo sennò le case non riusciranno a sostenere i conce) così che il prof. possa apprezzare la differenza tra la grammatica e la pratica ... :?

E' nato prima l'uovo o la gallina?
Se l'evasione fiscale non fosse così diffusa avremmo bisogno di questi controlli sicuramente incivili?

Come non quotarti...sembra che il problema siano i controlli fiscali sulla pletora di piccoli/medi imprenditori italiani...ben venga un po' di "paura" dopo decenni di sciambola.

E addittare il "professore" come l'untore (è al suo posto da 3 mesi) mi sembra fuori luogo...meglio Monti o i suoi predecessori? Meglio il lassimo degli ultimi decenni o l'istaurare una serie di riforme che sicuramente creano scontento?

altrimenti torniamocene alla lira o andiamo verso la creazione di un euro dell'europa del sud (o euro di serie b)...basta soluzioni di comodo e a breve termine!
Tutto giusto però mi spieghi cosa c'entrano i giustissimi controlli fiscali con l'assurda e spropositata tassazione di tutto ciò che concerne il mondo dell'auto?
Io non spenderei una parola di elogio per il professore e la dimostrazione verrà dai numeri. Crolli di consumi a due cifre con conseguente diminuzione delle entrate fiscali complessive. Se questa è la strada per far ripartire l'economia spiegami un pò tu quale sarebbe quella per farla arretrare.
Sul fatto che i suoi predecessori fossero peggio possiamo anche concordare ma non credo che basti essere meno peggio. Sempre nei guai restiamo.
Ora sembra che tutto ruoti intorno all'art. 18. (nella classifica dei "problemi" di questo paese viene indicato al 6° posto come importanza dagli stessi investitori esteri). Vedremo, dopo, di cosa parleranno i professori.
 
Mauro 65 ha scritto:
... solo chi ha subito un controllo fiscale con esito pressoché "negativo" (cioè a posto) sa che significa (i verificatori di fatto ribaltano l'onere della prova, partendo dal presupposto che è il contribuente a dover dimostrare che non evade, e questa è una dimostrazione impossibile, ovvero la prova diabolica

Perfetto. BRAVISSIMO . Questa è la pura verità.
Io, nonostante sia uno di quelli, o forse proprio per quello, vivo con l'angoscia che mi spalettino il muso , nonostante sappia che è tutto più che in regola.
Sicuramente dovrò di nuovo sudare per dimostrare che non sono un delinquente, e comunque mi molleranno solo con il beneficio del dubbio ( "per questa volta non siamo riusciti ad incastrarti, ma vedrai ..").
Solo chi vive sulla Luna pensa che chi non ha niente di irregolare può andarsene in giro tranquillo.
Grazie per le tue parole
 
exLorenz-A4 ha scritto:
Come non quotarti...sembra che il problema siano i controlli fiscali sulla pletora di piccoli/medi imprenditori italiani...ben venga un po' di "paura" dopo decenni di sciambola.

E addittare il "professore" come l'untore (è al suo posto da 3 mesi) mi sembra fuori luogo...meglio Monti o i suoi predecessori? Meglio il lassimo degli ultimi decenni o l'istaurare una serie di riforme che sicuramente creano scontento?

altrimenti torniamocene alla lira o andiamo verso la creazione di un euro dell'europa del sud (o euro di serie b)...basta soluzioni di comodo e a breve termine!

La paura, o meglio, il terrorismo fiscale ucciderà i consumi e brucerà l'economia di questo paese.
L'eccessiva imposizione fiscale determina l'evasione, non il contrario, dato l'ENORME spreco di denaro pubblico, la diffusa corruzione dell'amministrazione pubblica, la pessima gestione della cosa pubblica, i costi della politica e l'incidenza della malavita (http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/02/21/campania-50mila-aziende-colpite-racket-miliardi-euro-danni/192788/).
Il sig, Monti, oltre che a vessare il cittadino (ricordiamo anche l'obbligo di aprire un conto corrente per i pensionati, gratis, ma il cui costo verrà ripartito sempre sui soliti noti), cosa ha fatto per tutto il resto?
 
E se Monti non ci fosse stato???? Dove saremmo?

A Novembre c'erano due esigenze impellenti l'una correlata all'altra: trovare risorse e continuare a rendere appetibili i nostri titoli di stato.

Dal momento che Monti è al suo posto sostenuto dalla classe politica italiana (scelta e sostenuta dagli italiani di ambo le parti in decenni dove veniva detto " tutto va bene"), la quale nel momento stesso in cui qualcuno toglieva parziali benefici minacciava di o togliere l'appoggio al governo o cmq di non votare decreti su cui il governo non è competente, era utopistico considerare che questo fosse il governo dell'antipolitica.

C'era/c'è bisogno di risorse in tempi stretti...non nel 2013 o nel 2014...c'è bisogno di soldie subito: in tutto il mondo questo si ottiene con un'unica soluzione:aumentando l'imposizione fiscale.
Poi si, cambiamo le provincie, l'uso degli aerei di stato, auto blu, spostamenti, rimborsi....ma quello che si ottiene da tali operazioni da risulatati solo nel medio periodo, non in 2 o 3 mesi.

Il settore auto è stato particolarmente preso di mira (troppo dal mio punto di vista)..ma la bacchetta magica non ce l'ha nesssuno.

Volevate uscire dall'euro? Si voleva andare dalla merkel a piangere? Non si può cambiare ciò che accade fuori dall'Italia e che ha influenza sul nostro paese...al massimo si può cambiare ciò che accade nel nostro paese.

E per arginare l'emorragia passato dalla fase acuta a una fase "cronica" bisognava passare alle lacrime e sangue

Per quanto mi riguarda ho avuto sempre una spiccata repulsione verso il piccolo mondo imprenditoriale italiano, e lo dico senza peli sulla lingua.

Io ravvisavo l'esigenza di dare credibilità finanziaria e non al paese, e di renderlo appetibile ai grandi gruppi internazionali nel medio termine in termini di produttività, qualità, giustizia e lavoro: queste priorità le vedo ben identificate nell'operare del governo attuale, per quanto a discapito di alcune categoria o di un inevitabile effetto recessivo e di riduzione dei consumi sul breve periodo (poca cosa rispetto a quanto sarebbe avvenuto lasciando andare le cose come andavano)
 
exLorenz-A4 ha scritto:
E se Monti non ci fosse stato???? Dove saremmo?

A Novembre c'erano due esigenze impellenti l'una correlata all'altra: trovare risorse e continuare a rendere appetibili i nostri titoli di stato.

Dal momento che Monti è al suo posto sostenuto dalla classe politica italiana )

Ecco, appunto. Monti ci sta mettendo in ginocchio per compiacere i poteri forti d'Europa, ma certo il guasto non l'ha fatto lui. Solo che NON ci sta ponendo rimedio.
Ci abbiamo messo la pezza, all'italiana, ma la paghiamo salatissima.
 
exLorenz-A4 ha scritto:
Per quanto mi riguarda ho avuto sempre una spiccata repulsione verso il piccolo mondo imprenditoriale italiano, e lo dico senza peli sulla lingua.

)

Allora Monti fa proprio al caso tuo...
 
Penso ci siano diverse concause a questa crisi del settore :
- Governo parassita e miope, che invece di agevolare i consumi li blocca aumentando le tasse (IVA, superbollo, accise), invece di ridurre le spese.
E intanto io, lavoratore dipendente che non può evadere, pago quelli del comune di Roma che timbrano e poi vanno a fare la spesa o quello che fa il secondo lavoro al circolo sportivo in orario di insegnamento (vedere Le Iene per credere).
E sono convinto che ci debbano essere meno tasse dirette e più indirette.
Inoltre incentivando (anche se non mi piace la parola, visto che i precedenti a pioggia hanno drogato il mercato) tramite sgravi fiscali, motori sempre più parchi, magari integrando la cosa a livello europeo; si darebbe anche una spinta anche alla ricerca delle case automobilistiche, che magari tra qualche anno potranno offrirci un ibrido (più sbilanciato in un senso che nell'altro) o un elettrico di pari potenza, coppia o percorrenza kilometrica di un 3.0

- Controlli fiscali, che quando arrivano son dolori : penso che nessuno, una volta sotto controllo, riesca ad uscirne pulito (anche se in buona fede). Fondamentalmente, nella giungla fiscale in cui ci troviamo, è praticamente impossibile fare tutto giusto...
Poi ovviamente c'è chi evade alla grande, e sono convinto che debba pagare profumatamente per risarcire il danno alla collettività (oltre al risarcimento economico, potrebbe fare del "volontariato" in qualche ospizio a pulire la m...a di qualche anziano incontinente).
E poi, come detto sopra,in questi casi si è colpevoli fino a prova contraria : siamo un paese da terzo mondo!

- Case automobilistiche : in certi atteggiamenti sono davvero fantastiche. Costringono i concessionari ad ordinare macchine invendibili, impongono (altrimenti si perde la concessione) le quote annuali, a volte su numeri che fanno comodo alla casa madre ma che sono di fatto irrealizzabili (immagino le case che dichiarano +3% nelle vendite o nelle immatricolazioni, poi quanto invenduto di pronta consegna o km0 abbiano nei piazzali dei concessionari).
E sempre per restare in tema, l'obbligo x le concessionarie a fare restyling degli autosaloni secondo il family feeling quando lo dice la Casa e con i fornitori che impone la Casa, o l'obbligo di mantenere certi standard per quanto rigurda le officine (conosco un concessionario Audi/VW che ha perso la concessione assitenza e vendita Audi perchè l'officina aveva il soffitto troppo basso di 4 cm!).
Alla fine i concessionari riescono a stare in piedi, ma con un piede solo e su una fune si badi bene, per miracolo. E poi cercano di rifarsi su di noi con spese di manodopera e ricambi allucinanti.

Prima o poi si renderanno conto tutti che dovranno fare molti passi indietro. Nonostante tutto, coltello (e magari forconi) li abbiamo comunque noi dalla parte del manico :evil:
 
" Per quanto mi riguarda ho avuto sempre una spiccata repulsione verso il piccolo mondo imprenditoriale italiano, e lo dico senza peli sulla lingua"

Ciao Lorenz,

per curiosità mi spieghi a cosa è dovuta questa repulsione ?
E' una domanda priva di polemica, pura curiosità.

Ciao
 
renexx ha scritto:
exLorenz-A4 ha scritto:
Per quanto mi riguarda ho avuto sempre una spiccata repulsione verso il piccolo mondo imprenditoriale italiano, e lo dico senza peli sulla lingua.

)

Allora Monti fa proprio al caso tuo...

Se non fosse per la piccola e media impresa, saremmo ancora agli anni '50. Quindi hai solo da ringraziare...

Monti è uomo delle banche e dei poteri forti, e come tale fa in primis i loro interessi.
Soldi prestati alle banche dalla BCE all' 1%, e mai messi in circolo per finanziare imprese, industria, mutui. O se messi in circolo, lo fanno al 5% come minimo (ho richiesto un mutuo meno di 15 giorni fa... ancora un po' mi chiedono di farmi garantire dai cugini di terzo grado di mia madre) E il nostro governo tace. Sarà un caso????
 
exLorenz-A4 ha scritto:
Come non quotarti...sembra che il problema siano i controlli fiscali sulla pletora di piccoli/medi imprenditori italiani...ben venga un po' di "paura" dopo decenni di sciambola
Benritrovato! :D
No caro Lorenzo,
i problemi non sono i controlli sui tanto detestati piccoli imprenditori (che però sono il grosso della nostra piccola economia ;) )

Il problema, tra i tanti altri, è che chi evadeva cambierà strategia continuando ad evadere e consumando meno, chi pagava, conoscendo l'inutile ma fastidiosa invasività di certi controlli, continuerà a pagare, ma consumando meno. In ogni caso un buco per le finanze pubbliche. Tu sai che io scrivo da una delle zone a maggior tasso di fedeltà fiscale di questo Paese, e sai anche il botto negativo che c'è stato con la nuova fiscalità del settore nautico (ora, alla chetichella e senza clamore mediatico, hanno molto stemperato, ma il danno è oramai fatto, e non sarà riparabile a breve.

Sappiamo bene i problemi che c'erano a novembre e non ho difficoltà a dire che, nonostante a mio modesto modo di vedere la soluzione migliore per l'Italia sarebbe stata quella di uscire dall'Euro (ma non è escluso che ci arriviamo, solo che in questo caso ci arriveremo ancora peggio messi), la mattina immediatamente seguente alla notizia (serale) della nomina a senatore a vita del prof. mi sono precipitato in banca, all'apertura dello sportello, a pigliare un po' di titoli di stato (pecunia non olet, lo dico senza ipocrisia). Sicuramente un merito che non gli si può disconoscere è quello di aver spostato l'attenzione sui problemi del Paese anziché su quelli di una persona, e già questo è tanto. Un altro, innegabile e di grande valore, è quello di poter discutere davvero ai tavoli che contano. invece che ricevere un mero invito di protocollo formale.

Ora, però, passati i 100 giorni di grazia, ci si attendono le cose concrete.

Non fingiamo di prenderci in giro, senza crescita non vi è alcuna speranza di risanamento. Di misure per la crescita onestamente ne vedo pochine (forse la più incisiva è quella sui micro imprenditori ed autonomi "minimi" .. il che è tutto dire); le c.d. liberalizzazioni sono fumo per gli occhi del popolo bue (mi limito al mio campo: quando mai abbiamo preso un cliente senza un preventivo? quando mai abbiamo applicato il tariffario se non per specifici e limitati casi? quando mai non abbiamo in qualche modo compensato un tirocinante? come faranno invece i nostri futuri tirocinanti a divenire anche revisori contabili visto che l'UE impone il triennio di pratica? e se in caso di lite con il cliente dovremmo riferirci alle future tabelle tariffarie ministeriali, perché è sanzionabile il riferirsi alle stesse ex-ante? ... e via andando ...)

Al momento, dimmi te se vedi una sola, dico una sola prospettiva di crescita del reddito italiano: ma chi glielo fa fare ad un imprenditore di investire in Italia?

Ma non è questo che si addebita al prof., il sistema è troppo incarognito, troppa vischiosità nella P.A., troppa sfiducia nel futuro da parte della popolazione, il che deprime ancor più i consumi.

Ciò che, a mio modesto modo di vedere, è in lui contestabile (almeno dal mio piccolo e periferico punto di vista) è che egli, per cultura e storia professionale è estremamente preparato nella gestione di un'economia basata più sui grandi gruppi che non sulle piccole e micro - attività: farebbe la fortuna della Germania, temo possa essere il becchino dell'Italia.

Come sai, io mugugno, ma alla fine eseguo (magari facendo andare d'accordo disciplina asburgica e fantasia levantina ... l'indissolubile connubio è nel mio dna :lol: ). Perciò spero tanto, ma davvero tanto, di prendere una topica clamorosa e, in tale auspicato caso, sarò i primo a mettermi sui ceci qui in forum.

Haloa
 
....tutto sommato ci siamo....
aggiungerei che il sistema e' talmente marcio che non e' piu' possibile cambiarlo
( altrimenti andrebbe rivoltato dal " Manovratore " all' ultimo degli uscieri ).
Si puo' solo fare un po' di manutenzione,
magari non facendola fare agli stessi muratori che hanno partecipato alla costruzione ( leggi demolizione ) del " Condominio Comune ".
P.s. di previsioni finanziarie.... per fortuna, se ne sono avverate poche
 
carlop82 ha scritto:
renexx ha scritto:
exLorenz-A4 ha scritto:
Per quanto mi riguarda ho avuto sempre una spiccata repulsione verso il piccolo mondo imprenditoriale italiano, e lo dico senza peli sulla lingua.

)

Allora Monti fa proprio al caso tuo...

Se non fosse per la piccola e media impresa, saremmo ancora agli anni '50. Quindi hai solo da ringraziare...

Monti è uomo delle banche e dei poteri forti, e come tale fa in primis i loro interessi.
Soldi prestati alle banche dalla BCE all' 1%, e mai messi in circolo per finanziare imprese, industria, mutui. O se messi in circolo, lo fanno al 5% come minimo (ho richiesto un mutuo meno di 15 giorni fa... ancora un po' mi chiedono di farmi garantire dai cugini di terzo grado di mia madre) E il nostro governo tace. Sarà un caso????

Quoto.
 
Mauro 65 ha scritto:
exLorenz-A4 ha scritto:
Come non quotarti...sembra che il problema siano i controlli fiscali sulla pletora di piccoli/medi imprenditori italiani...ben venga un po' di "paura" dopo decenni di sciambola
Benritrovato! :D
No caro Lorenzo,
i problemi non sono i controlli sui tanto detestati piccoli imprenditori (che però sono il grosso della nostra piccola economia ;) )

Il problema, tra i tanti altri, è che chi evadeva cambierà strategia continuando ad evadere e consumando meno, chi pagava, conoscendo l'inutile ma fastidiosa invasività di certi controlli, continuerà a pagare, ma consumando meno. In ogni caso un buco per le finanze pubbliche. Tu sai che io scrivo da una delle zone a maggior tasso di fedeltà fiscale di questo Paese, e sai anche il botto negativo che c'è stato con la nuova fiscalità del settore nautico (ora, alla chetichella e senza clamore mediatico, hanno molto stemperato, ma il danno è oramai fatto, e non sarà riparabile a breve.

Sappiamo bene i problemi che c'erano a novembre e non ho difficoltà a dire che, nonostante a mio modesto modo di vedere la soluzione migliore per l'Italia sarebbe stata quella di uscire dall'Euro (ma non è escluso che ci arriviamo, solo che in questo caso ci arriveremo ancora peggio messi), la mattina immediatamente seguente alla notizia (serale) della nomina a senatore a vita del prof. mi sono precipitato in banca, all'apertura dello sportello, a pigliare un po' di titoli di stato (pecunia non olet, lo dico senza ipocrisia). Sicuramente un merito che non gli si può disconoscere è quello di aver spostato l'attenzione sui problemi del Paese anziché su quelli di una persona, e già questo è tanto. Un altro, innegabile e di grande valore, è quello di poter discutere davvero ai tavoli che contano. invece che ricevere un mero invito di protocollo formale.

Ora, però, passati i 100 giorni di grazia, ci si attendono le cose concrete.

Non fingiamo di prenderci in giro, senza crescita non vi è alcuna speranza di risanamento. Di misure per la crescita onestamente ne vedo pochine (forse la più incisiva è quella sui micro imprenditori ed autonomi "minimi" .. il che è tutto dire); le c.d. liberalizzazioni sono fumo per gli occhi del popolo bue (mi limito al mio campo: quando mai abbiamo preso un cliente senza un preventivo? quando mai abbiamo applicato il tariffario se non per specifici e limitati casi? quando mai non abbiamo in qualche modo compensato un tirocinante? come faranno invece i nostri futuri tirocinanti a divenire anche revisori contabili visto che l'UE impone il triennio di pratica? e se in caso di lite con il cliente dovremmo riferirci alle future tabelle tariffarie ministeriali, perché è sanzionabile il riferirsi alle stesse ex-ante? ... e via andando ...)

Al momento, dimmi te se vedi una sola, dico una sola prospettiva di crescita del reddito italiano: ma chi glielo fa fare ad un imprenditore di investire in Italia?

Ma non è questo che si addebita al prof., il sistema è troppo incarognito, troppa vischiosità nella P.A., troppa sfiducia nel futuro da parte della popolazione, il che deprime ancor più i consumi.

Ciò che, a mio modesto modo di vedere, è in lui contestabile (almeno dal mio piccolo e periferico punto di vista) è che egli, per cultura e storia professionale è estremamente preparato nella gestione di un'economia basata più sui grandi gruppi che non sulle piccole e micro - attività: farebbe la fortuna della Germania, temo possa essere il becchino dell'Italia.

Haloa

Giustissimo.
 
Overlandman ha scritto:
... e mi ha detto inoltre che se uno deve acquistare un auto non in pronta consegna è meglio che non tiri fuori molti soldi di anticipo e non consegni l'eventuale permuta in anticipo, in quanto nell'ambiente si prevedono molti fallimenti anche e sopratutto di grosse concessionarie di marchi tedeschi, già l'Unrae parla di una concessionaria su tre che fallirà entro il 2012, ma questa persona mi dice che è una stima molto ottimistica......
In ogni caso, tornando alla questione inizialmente sollevata da Overland, ho anch'io segnali in tal senso, per nulla piacevoli. Né serve a conforto la dimensione della concessionaria (piccolo business, piccoli problemi; grande business, grandi problemi). Solo la connessione diretta con l'importatore e la casa madre aiuta (ma quanti "comuni mortali" sanno che conce è direttamente supportata da chi?), oppure contratti di acquisto garantiti direttamente dalla casa madre (mi pare che li introdusse MB a seguito di alcuni casi eclatanti ... non so quale sia ora la situazione)

P.S. senti un po' Lorenzo, mica che ci stai provando a farmi mettere pubblicamente sui ceci, vero? :lol:
http://www.quattroruote.it/acp/index.html#!/notizie/fisco/fisco-ed-evasione-meccanico-e-carrozziere-saranno-detraibili
 
Il problema reale è che la politica, con la P maiuscola e nel senso costruttivo del termine, in Italia è ormai latitante da un 20nnio.

Forse ci siamo scordati con quali auto circolavano e circolano i politici nostrani?
Non mi pare di vedere quella morigeratezza tanto invitata da Monti ne vetture di 1.6 di cilindrata.

In Italia avevamo, anzi lo abbiamo ancora, un serio problema di conti pubblici e credibilità; sotto questo aspetto Monti ha fatto un gran lavoro e gliene va dato atto ma usciti fuori dal contesto dei numeri, delle formule e dei teoremi c'è poi la vita reale.

Se si aumenta la pressione fiscale, ed io non sono ne professore ne bocconiano, appare chiaro che chi ne risente di più è chi quella pressione la subisce e la ottempera sino all'ultimo centesimo. A chi evade se la pressione arriv acnhe all'80% continua a non fregarniene una ben'emerita; quindi è quanto mai palese che vanno stroncati gli evasori sistemici e alleggerita la pressione fiscale su quelli fedeli.

Altro punto è il risparmio, o in questo Paese si decreta per legge e si impone un limite di spesa agli stipendi dei manager pubblici, alle spese per le consulenze, per le auto blu e via discorrendo oppure aumenta solo l'acqua che arriva in un secchio bucato. Siamo nel 2012 ed ancora non si riesce ad avere una pubblica amministrazione con un sistema informatizzato capace anche di fare gare ed appalti con veriche on line in tempo reale.

Lo ha specificato anche la corte dei conti una tassazione che supera il 45% è insostenibile.
Le aziende chiudono perchè non ci sono le condizioni per lavorare sia dal punto di vista fiscale, sia infrastrutturale che legislativo. Inutile menarla su un articolo se manca l'intero libro.
 
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