Nel convento di trappisti su per la montagna, solo uno dei frati, fra' Giannetto, si allontana occasionalmente dalla solitudine e dal riservo dell'eremo per andare a comprare al paesello alcuni beni di prima necessita'.
E' anche un viaggio pericoloso, che egli compie con la sua fida bicicletta giu' per una strada erta, malmessa, piena di pericoli e di insidie.
Purtroppo, un giorno fra' Giannetto si ammala. Non ci sono medicine, e qualcuno deve andare al posto suo al paese a comprarle.
I frati si guardano sgomenti: la strada ha una fama assassina che non lascia speranze.
Alla fine, coraggiosamente, fra' Luigi, il piu' recente acquisto del convento, con la spavalderia tipica dei giovani si offre.
- Andro' io! Se fra' Giannetto, che ha ottant'anni e l'enfisema, e' sempre riuscito ad andare e tornare, ci riusciro' anche io. E poi, lui conosce bene la strada, sapra' certo dirmi se devo stare attento a qualcosa.
Lo portano allora alla cella di fra' Giannetto, il quale lo ringrazia e gli da' in privato qualche consiglio:
- Vedi, figliolo, non e' questione di riflessi, o di fiato, ma di FEDE. Io ho sempre avuto una grande fede, e Dio mi ha sempre aiutato. Se vedevo un masso rotolato dalla montagna sbarrarmi la strada, gridavo "Masso di Dio, spostati!" e il masso si spostava. Se vedevo un'albero abbattuto dal fulmine sbarrarmi la strada, gridavo "Albero di Dio, spostati!" e l'albero si spostava.
Fra' Luigi ringrazia il confratello infermo, torna alla porta dell'abbazzia, inforca la vetusta bicicletta e si avvia giu' per la strada.
Passa un'ora... ne passano due.
E' ormai il tramonto e fra' Luigi non si vede. Temendo il peggio, il priore da' dispensa a due frati di scendere giu' per il sentiero a cercare fra' Luigi.
Dopo circa un'oretta, i due tornano portando fra' Luigi pesto e lacero, e la bicicletta contorta in un ammasso di ferraglia!
- Cosa e' successo?
- Che ti e' capitato?
- Dove hai sbattuto?
I frati si fanno attorno tempestandolo di domande, finche' il priore non comanda silenzio e chiede a fra' Luigi di raccontare l'accaduto.
- Stavo scendendo per il sentiero, a una velocita' folle, perche' e' impossibile frenare, quando all'improvviso ho visto un'enorme masso che, staccatosi dal fianco della montagna, precipitava verso di me. Ho gridato "Masso di Dio, spostati!" e il masso si e' spostato.
I frati, che tenevano il fiato, traggono un sospiro di sollievo.
- Poi, mentre scendevo sempre piu' a rotta di collo, ho visto un grosso tronco nodoso trascinato sulla strada forse dalla tempesta. Ho gridato "Albero di Dio, spostati!" e l'albero si e' spostato, e son riuscito a passare illeso.
Di nuovo, si leva un respiro di sollievo.
- Poi, ero quasi giunto in fondo alla strada, gia' vedevo i comignoli del paese spuntare dietro le rocce, quando, da una fattoria vicino, un grosso maiale mi ha attraversato la strada e... CI DEV'ESSERE STATO UN MALINTESO!
:lol: :lol: :lol:
PS: alla fine i frati son riusciti a comprare le medicine per fra' Giannetto, che ora sta benissimo e ha una mountain bike nuova di zecca coi freni a disco.
Giusto perche' non stiate in pena...