elancia
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albelilly ha scritto:lo stesso concetto l'ho espresso io più volte: prima si consolida l'immagine (modelli adeguati al mercato europeo, pubblicità...) e poi ci si "lancia" in operazioni più ardite (quindi rischiose) con ibridi o sportive estreme. Speriamo che la capiscano. Anche se ho i miei dubbi...-Djobi- ha scritto:Cristiano F. ha scritto:Non è un problema complessivo di "italia".... un terzo delle vendite di Toyota IN Italia è ibrido, quindi dovrebbero "autocastrarsi" non importandole più per favore il diesel?
Ma no...
Toyota le sa vendere le auto e...le vende (12 volte il quantitativo di Honda). Da questo ne consegue che può permettersi di importare quasi tutto, anche la GT 86. I diesel che mancano non li sviluppa ma comincia a prenderli in prestito dalla BMW, quindi non punterebbe mai solo su questi.
Ora, invece, mettiti nei panni di Honda: vendo una manciata di macchine e di queste, quelle che importo (importavo) dal Jap sono un salasso.
Riportare di nuovo l'ibrido è un azzardo, visti gli attuali volumi di vendita.
Cominciamo con i "soliti noti", se poi dovesse andarci bene, ben venga l'ibrido.
Fosse per noi, amici hondisti, si partirebbe puntando molto sull'ibrido; è una cosa ancora fattibile, ma gli devi dare una pompata di pubblicità...altro che i soli comunicati stampa girati alle testate giornalistiche che ti danno pure della coreana![]()
L'immagine si consolidava con altro, imho... ricordando Senna e Honda in quegli anni... e modelli come la NSX di allora.. ed altri.
Per carità, i giochini sui 4 cilindri TDI, le gommine, sono importanti.. ma pensare che l'immagine di BMW o Mercedes sia costruita su questi....