<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Museo Alfa Romeo: finalmente il TAR ha respinto il vergognoso ricorso contro il vincolo. | Page 156 | Il Forum di Quattroruote

Museo Alfa Romeo: finalmente il TAR ha respinto il vergognoso ricorso contro il vincolo.

sebaco ha scritto:
fpaol68 ha scritto:
sebaco ha scritto:
Non penso. Normalmente quando viene depositato il ricorso si presenta anche l'istanza per la fissazione dell'udienza di discussione. E' la prassi. Quindi è improbabile che il ricorso si sia estinto per perenzione.
Dove hai visto che l'ultimo atto risale a maggio 2011?

L'ho visto nel sito del Tar di Milano:

http://www.giustizia-amministrativa.it/WEBY2K/frmRicercaRicorsi.asp

per la ricerca, anno 2011 numero 1144

risulta il deposito in data 15/04/2011, ma non c'è nessuna istanza di fissazione nè di prelievo.

L'istanza di fissazione è stata depositata il 15 aprile 2011. Lo "0" successivo si riferisce agli allegati. E' una maschera un po' rudimentale e magari non molto intuitiva ma è così, fidati.
Piuttosto, com'è che conosci il numero di ruolo? Sei un alfista attivista carbonaro con infiltrazioni negli studi legali o negli uffici delle amministrazioni resistenti? :)
Comunque, dalle date e dalla consistenza dei documenti depositati uan cosa è certa: tutto langue.

No, no il numero di ruolo lo ha trovato Corazon.
Non ci capisco niente di faccende legali, per questo chiedevo spiegazioni.

E cmq credo che sia difficile per tutti capirci qualcosa in tutta questa vicenda.

La logica vorrebbe che chi fa opposizione contro un vincolo abbia tutto l'interesse a che la questione si chiuda nel minor tempo possibile.
In questo caso invece ad un tempestivo deposito del ricorso è seguito il completo disinteresse da parte di chi quel ricorso ha presentato. Come se nel frattempo fosse cambiato qualche cosa che ha reso inutile il ricorso stesso.
 
fpaol68 ha scritto:
sebaco ha scritto:
fpaol68 ha scritto:
sebaco ha scritto:
Non penso. Normalmente quando viene depositato il ricorso si presenta anche l'istanza per la fissazione dell'udienza di discussione. E' la prassi. Quindi è improbabile che il ricorso si sia estinto per perenzione.
Dove hai visto che l'ultimo atto risale a maggio 2011?

L'ho visto nel sito del Tar di Milano:

http://www.giustizia-amministrativa.it/WEBY2K/frmRicercaRicorsi.asp

per la ricerca, anno 2011 numero 1144

risulta il deposito in data 15/04/2011, ma non c'è nessuna istanza di fissazione nè di prelievo.

L'istanza di fissazione è stata depositata il 15 aprile 2011. Lo "0" successivo si riferisce agli allegati. E' una maschera un po' rudimentale e magari non molto intuitiva ma è così, fidati.
Piuttosto, com'è che conosci il numero di ruolo? Sei un alfista attivista carbonaro con infiltrazioni negli studi legali o negli uffici delle amministrazioni resistenti? :)
Comunque, dalle date e dalla consistenza dei documenti depositati uan cosa è certa: tutto langue.

No, no il numero di ruolo lo ha trovato Corazon.
Non ci capisco niente di faccende legali, per questo chiedevo spiegazioni.

E cmq credo che sia difficile per tutti capirci qualcosa in tutta questa vicenda.

La logica vorrebbe che chi fa opposizione contro un vincolo abbia tutto l'interesse a che la questione si chiuda nel minor tempo possibile.
In questo caso invece ad un tempestivo deposito del ricorso è seguito il completo disinteresse da parte di chi quel ricorso ha presentato. Come se nel frattempo fosse cambiato qualche cosa che ha reso inutile il ricorso stesso.

Capisco, Corazon è dell'ambiente, e dall'interno è più facile muoversi.

Per il resto non preoccuparti di trovare una logica: non tutte le cause si fanno per avere una sentenza. Il percorso può essere più, diciamo così, "curvilineo" ;-)
 
Repetita iuvant, ovvero per ricordaci che non ci sono scuse per tenere ancora chiuso il museo.

"Risposta all'interrogazione n. 4-05439
Fascicolo n.132
Risposta. - Con riferimento all?interrogazione volta a sollecitare la definizione del procedimento di apposizione del vincolo sulle palazzine del Centro direzionale Alfa Romeo al fine di inventariare i beni ivi conservati e verificare lo stato di manutenzione dell?intero complesso, si comunica che il Ministero ha avviato, sin dal 29 giugno 2010, tramite la competente Soprintendenza per i beni storici, artistici ed etnoantropologici di Milano, il procedimento di dichiarazione dell?interesse culturale particolarmente importante ai sensi degli articoli 10, comma 3, lettere b), d) ed e), 13 e 128, comma 3, del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 e successive modificazioni ed integrazioni, nei confronti: della porzione di compendio immobiliare denominata Centro direzionale Alfa Romeo adibita a museo storico ed annessi, ovvero: autofficina, centro documentazione-archivio storico, uffici direzionali; della raccolta del museo storico Alfa Romeo (catalogata con apposite schede facenti parte integrante della dichiarazione di interesse); dell'archivio storico Alfa Romeo.
Il procedimento si è concluso entro i termini di legge in data 31 gennaio 2011, con l?emanazione del relativo decreto del Direttore regionale per i beni culturali e paesaggistici della Lombardia.
Il provvedimento di tutela è nato, grazie anche all?impulso dato dall?amministrazione comunale di Arese e condiviso dai Comuni vicini, compreso quello di Milano, dalla constatazione dell?eccezionale valore culturale dei beni dichiarati e dalla necessità di sottoporli a tutela onde garantire la loro unitaria conservazione nel contesto di appartenenza.
Il vincolo comprende sia una parte degli edifici costituenti il centro direzionale, sia il materiale in essi contenuto (raccolta del museo storico e archivio storico), inscindibilmente connessi gli uni agli altri, riconosciuti quali irrinunciabili vestigia di un?impresa, l?Alfa Romeo, che ha fatto la storia dell?industria, dello sviluppo tecnologico, dell?automobilismo sportivo e di competizione, dei rapporti sociali e sindacali, del design, dell?economia del nostro Paese e non solo. Il provvedimento di vincolo crea infatti un nesso pertinenziale tra le autovetture e la documentazione prodotte dall?azienda e l?immobile che le contiene e detta prescrizioni di inscindibilità e di inamovibilità dell?archivio e della collezione di autovetture rispetto all?immobile, proprio per salvaguardare l?unitarietà culturale del contesto.
L?archivio è stato oggetto di attività di inventariazione nel 1994 da parte di una équipe mista di storici e archivisti sotto la vigilanza della Soprintendenza archivistica per la Lombardia; gli elenchi e gli inventari sono depositati presso la sede della Soprintendenza medesima e sono consultabili online all?indirizzo web http://www.archiviostorico.alfaromeo.it/.
L?istruttoria del provvedimento è stata accompagnata dal sostegno morale non solo del comitato ?Amici del museo Alfa Romeo di Arese?, citato nell?interrogazione, ma anche di altre associazioni, club e comitati di ?alfisti? ed amatori e collezionisti della produzione della storica casa automobilistica.
In data 10 febbraio 2011, a notifica del decreto avvenuta, le proprietà dei beni sottoposti a tutela - Fiat partecipazioni SpA (beni immobili) e Fiat group automobiles SpA (beni mobili) - entrambe società afferenti a Fiat group, hanno dato notizia, tramite il sito web ufficiale del museo storico Alfa Romeo, della chiusura fino ?a data da destinarsi? della struttura museale, in ragione della necessità di effettuare ?interventi di manutenzione?.
Interventi, al momento, non ancora realizzati.
A seguito di tale comunicazione pubblica, la Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici della Lombardia, con nota del 16 febbraio 2011, ha richiamato le proprietà agli obblighi di conservazione e di previa autorizzazione, previsti dal codice dei beni culturali e del paesaggio per ogni eventuale intervento su beni culturali.
Contestualmente, è stata rinnovata la disponibilità degli organi territoriali di tutela, già palesata all?interno del decreto, alla collaborazione tanto nell'individuazione di procedure semplificate di autorizzazione (soprattutto in relazione alla movimentazione delle autovetture per la partecipazione ad eventi e manifestazioni) quanto nella valutazione di forme integrate di valorizzazione del museo e del suo contenuto.
A tale comunicazione non è stato dato riscontro, così come non sono agli atti degli istituti preposti alla tutela istanze per l?autorizzazione ad interventi conservativi e di manutenzione sui beni immobili e mobili oggetto del provvedimento.

Sono stati altresì richiesti, sinora sempre autorizzati dalla competente Soprintendenza per i beni storici, artistici ed etnoantropologici di Milano, circostanziati spostamenti temporanei di auto per la partecipazione a gare sportive di auto d?epoca, a mostre, a manifestazioni di vario genere, come ad esempio la coppa Milano-Sanremo del marzo 2011; il salone ?Techno Classica? ad Essen, in Germania, del marzo-aprile 2011; le manifestazioni: ?Terre di Canossa, ?Circuito della Fascia d?Oro?, ?Mille Miglia?, e da ultimo ?Cultura e motori - L?Alfa Romeo e la scuderia Ferrari? , presso il politecnico di Piacenza nel maggio 2011.
La Regione Lombardia, il Presidente della Provincia di Milano ed il Comune di Arese hanno tutti unanimemente mostrato grande apprezzamento per il provvedimento adottato in favore della tutela del museo storico Alfa Romeo.
Oltre all?attività di tutela, il Ministero sta promuovendo l?istituzione di un apposito tavolo tecnico, al quale hanno dato per ora disponibilità di adesione, seppure in via informale, la Regione Lombardia, i Comuni di Arese e Bollate e il comitato ?Amici del museo Alfa Romeo di Arese?. Il tavolo si propone di offrire collaborazione a Fiat group per la definizione di progetti di valorizzazione e gestione dei beni riconosciuti di interesse.
In data 5 aprile 2011 tuttavia le proprietà dei beni immobili e dei beni mobili (Fiat partecipazioni SpA e Fiat group automobiles SpA) hanno presentato al Tribunale amministrativo regionale della Lombardia, sezione di Milano, avverso il decreto in oggetto, due distinti ricorsi, di contenuto pressoché identico, differenti solo per la natura del bene sottoposto a tutela (mobile e immobile), con i quali si richiede l?annullamento del provvedimento.
Sono attualmente in corso, da parte degli uffici del Ministero sul teritorio, gli approfondimenti istruttori e le valutazioni necessarie alla produzione delle memorie difensive avverso i predetti ricorsi, da consegnare alla competente Avvocatura dello Stato.
Il Ministro per i per i beni e le attività culturali
GALAN"
 
vecchioAlfista ha scritto:
grazie fpaol per aver postato l'atto ;)

Direi che non serve aggiungere nulla. Aspettiamo...

Prego, non c'è di che, è un piacere cercare di mantenere sempre viva l'attenzione su questa brutta faccenda!!

PS

Peccato che non ce l'hai fatta a venire ieri sul passo della Cisa.
 
fpaol68 ha scritto:
Contestualmente, è stata rinnovata la disponibilità degli organi territoriali di tutela, già palesata all?interno del decreto, alla collaborazione tanto nell'individuazione di procedure semplificate di autorizzazione (soprattutto in relazione alla movimentazione delle autovetture per la partecipazione ad eventi e manifestazioni) quanto nella valutazione di forme integrate di valorizzazione del museo e del suo contenuto.
A tale comunicazione non è stato dato riscontro, così come non sono agli atti degli istituti preposti alla tutela istanze per l?autorizzazione ad interventi conservativi e di manutenzione sui beni immobili e mobili oggetto del provvedimento.
Questo spiega molte cose...
Grazie FPaol.
Spero vi siate divertiti sulla Cisa. ;)
 
Domani ad Arese si terrà una assemblea pubblica dove si parlerà del futuro dell'area ex Alfa e presumibilmente anche del museo.

Speriamo di udire novità positive.

questo è il link della notizia:

http://www.quiarese.it/index.php/eventi/eventi/1553-venerdi-si-parla-di-alfa-con-i-sindaci-e-comunimprese.html
 
Condivido questo intervento di Paolo Cortesi (figlio del Presidente Alfa Romeo Cortesi che inaugurò il museo Alfa).

Condivido in toto le sue parole ed il suo sdegno verso questa vergognosa ed ingiustificata chiusura da parte di fiat.

http://youtu.be/SD3mzkeCEts
 
fpaol68 ha scritto:
Condivido questo intervento di Paolo Cortesi (figlio del Presidente Alfa Romeo Cortesi che inaugurò il museo Alfa).

Condivido in toto le sue parole ed il suo sdegno verso questa vergognosa ed ingiustificata chiusura da parte di fiat.

http://youtu.be/SD3mzkeCEts

stramaledetta la fiat e i suoi sicari travestiti da amministratori delegati
 
Venerdì si è svolta ad Arese l'assemblea pubblica per discutere dell'area ex Alfa e teoricamente per apprendere quali sono i nuovi proprietari delle aree.

Qualcuno sa qualcosa?

Essendo pubblica c'era anche la stampa, non trovate assordante questo silenzio?
 
fpaol68 ha scritto:
Venerdì si è svolta ad Arese l'assemblea pubblica per discutere dell'area ex Alfa e teoricamente per apprendere quali sono i nuovi proprietari delle aree.

Qualcuno sa qualcosa?

Essendo pubblica c'era anche la stampa, non trovate assordante questo silenzio?
In effetti non si è saputo nulla. Delle due l'una: o non si deve sapere, oppure l'enfasi mediatica per questo incontro era ingiustificata.
 
Corazon Habanero ha scritto:
fpaol68 ha scritto:
Venerdì si è svolta ad Arese l'assemblea pubblica per discutere dell'area ex Alfa e teoricamente per apprendere quali sono i nuovi proprietari delle aree.

Qualcuno sa qualcosa?

Essendo pubblica c'era anche la stampa, non trovate assordante questo silenzio?
In effetti non si è saputo nulla. Delle due l'una: o non si deve sapere, oppure l'enfasi mediatica per questo incontro era ingiustificata.

Probabilmente la seconda.
Sul sito quiarese.it c'è il resoconto dell'incontro. A parte una gran quantità di chiacchere, l'unico passo interessante, che riguarda anche il museo, è questo:

"Entrando nel vivo sulla discussione dell?area ex Alfa Romeo, secondo Luciano Venturini, presidente dell?associazione, bisognerebbe agire prevedendo tre aspetti sostanziali: la funzione formativa, quella innovativa e quella produttiva. ?La nostra idea,? ha detto Venturini, ?è di realizzare un laboratorio per l'economia della conoscenza, che abbiamo battezzato Città dell'Innovazione e dello Sviluppo Sostenibile (CISS). Si tratta di un polo per l'eccellenza dell'Innovazione, che è fondamentale per la crescita di lungo periodo.?

La funzione formativa del progetto CISS dovrebbe prevedere l'allocazione di un quarto dell'area per la realizzazione di un'area espositiva a contenuto scientifico tecnologico che parta dal museo dell'Alfa Romeo. In quest?area andrebbero previste collaborazioni con enti esterni, come il Museo della Scienza e della Tecnologia e le università, con una concentrazione delle strutture di ricerca. La funzione produttiva dovrebbe vedere invece insediamenti multi-settoriali con alcuni settori privilegiati, come quello dell'automobile, delle apparecchiature bio-medicali, delle nanotecnologie.

In questo contesto è stata ospitata la società MadeInDreams, società che opera come consulente nell?ambito del design automobilistico. ?Abbiamo in mente un'iniziativa che abbiamo definito Design di Origine Protetta?, ha spiegato Federico Giuliano, CEO e socio fondatore. ?Noi riapriremmo il museo, mettendolo a norma, e ristruttureremmo l'area che era della mensa utilizzandola per la ristorazione e l?ospitalità. Le tre aree del cento direzionale potrebbero diventare un polo comprendente un centro di formazione, l'archivio storico, una zona di uffici e una zona dedicata ai convegni.?

Questo è il link:
http://www.quiarese.it/index.php/cronaca/cronaca/1563-adp-un-treno-in-corsa-ormai-vicino-a-destinazione.html
 
Sembra più una "dichiarazione d'intenti", con un progetto "sulla carta", avvallato dalla politica, ma che deve ancora trovare i finanziatori e gli investitori giusti.

Questo almeno da quanto ho inteso.

Insomma: ci sono le idee, bisogna trovare gli investitori
 
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