<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Museo Alfa Romeo: finalmente il TAR ha respinto il vergognoso ricorso contro il vincolo. | Page 153 | Il Forum di Quattroruote

Museo Alfa Romeo: finalmente il TAR ha respinto il vergognoso ricorso contro il vincolo.

sebaco ha scritto:
Corazon Habanero ha scritto:
BelliCapelli3 ha scritto:
Secondo me l'annuncio e la presentazione immediata del ricorso sono stati una mossa sterile fin dall'inizio, e funzionale ad un problema di immagine: i media infatti hanno tutti pubblicato la notizia, e tutti oggi sanno che la Fiat, indignata, ha presentato ricorso. Quanto basta per la faccia.

Poi qualche consulente ha spiegato a Marchionne che, con il valore storico ( ed anche economico ) ivi conservato, vincerlo non é così facile, e che un rigetto sarebbe uno schiaffone in pubblico, e quindi gli ha suggerito di lasciarlo lì nel limbo, mediante quello che sembra un errore procedurale. Forse a Marchionne era chiaro fin da subito ( lo voglio dipingere avveduto) .

Quel che conta é che sia debitamente circolata la velina che dice che "Fiat non ci sta".

Ed infatti dello strano esito della faccenda, di questo apparente errore procedurale, nessuno ha scritto niente, e nessuno la farà, a meno che non ci siano dei termini che possano scadere, e dar così improvvisamente luogo ad un interessante schiaffone a tavolino: allora sì lo si scriverebbe, specie ora, che é tutto un volar di schiaffoni.

Diversamente é una notizia troppo pallosa e tecnica, difficile da spiegare. Le veline non partono per cose così fumose. Infatti non lo sa nessuno, tranne noi tre rompikojoni, che fra un po' ci gambizzano sotto casa, come ai bei vecchi tempi. :D

Ciao Sergioooooo :D
Speriamo di no...io corro e le gambe mi servono :lol: :lol: :lol:
Scherzi a parte, la normativa prevede espressamente che l'istanza di prelievo abbia la funzione di segnalare ai Giudici i casi più urgenti da trattare. Non averlo depositato è indicativo del reale scopo perseguito dalla ricorrente: prendere tempo sperando che nel frattempo accada qualcosa... Paradossalmente, in assenza di quella istanza, il ricorso potrebbe rimanere a languire sulle scrivanie delle Cancellerie per molto tempo (anche 10 anni se il carico del Tar è elevato).
Non so perché ma credo che quel ricorso sia destinato ad essere abbandonato...(chissà se ne hanno parlato l'altra sera nella riunione fiume di Palazzo Chigi... :rolleyes: ).

Edit: ti posto uno stralcio delle dichiarazioni del Presidente del Tar Lombardia sui tempi della Giustizia amministrativa: pressappoco quello che intendevo io...
Oltre a questi fattori, non c'e' da sottovalutare, aggiunge il magistrato, che "in ogni caso e' un dato di fatto malinconico, ma non controvertibile che non tutti i ricorsi sono destinati a essere definiti con sentenza di merito entro un ragionevole termine" e quindi "un gran numero di interessati non e' piu' disponibile ad attendere o ha trovato un'altra soluzione al problema rappresentato in giudizio". Il presidente ha inoltre sottolineato che di fronte a esigenze di particolare urgenza si arriva a una discussione del ricorso in tempi brevi ma questo va "a tutto detrimento dei ricorsi" che non godono di queste caratteristiche. Questo non vuol dire "che gli altri processi subiscano un vero e proprio diniego di giustizia, ma si traduce in un non reversibile pregiudizio per vicende litigiose permanenti assai rilevanti in materie, come quella urbanistica, di ambiente, di sanita' e d'igiene e nelle stesse procedure di appalto".
archivio-radiocor.ilsole24ore.com/articolo-907609/tar-lombardia-calano-ricorsi-problema

Il ricorso non può languire in eterno, si estingue per perenzione.
Il termine è di un anno dall'ultimo atto processuale se non è stata presentata l'istanza di discussione; in ogni caso dopo cinque anni dal deposito del ricorso la perenzione avviene ugualmente, salvo che le parti confermino il proprio interesse alla decisione della causa presentando una nuova istanza di discussione.
Non vedo alcun errore processuale in quel che è successo: semplicemente, nessuno ha particolare fretta e ci sono cose più importanti che il Tar deve decidere.
Lo so bene che si estingue per perenzione come so altrettanto bene che al deposito della nuova istanza (che sicuramente i legali presenteranno) non segue l'immediata fissazione di udienza.
Intanto, nel caso del ricorso che ci interessa non si applica il termine annuale perchè Fiat ha presentato l'istanza (ma non quella di prelievo).
Se dico 10 anni è perchè ho dei ricorsi in studio che sono fermi da molto tempo.
Non ho parlato di errore ma di tattica processuale che è ben diversa.
Sorvolo sulle cose più importanti...il ricorso sull'espulsione di Mohammed Al Karani (nome inventato) è certamente molto più importante, soprattutto se è già stata discussa l'istanza di sospensiva...per favore!
L'istanza di prelievo era più che giustificata, ma non l'hanno voluta depositare.
 
Corazon Habanero ha scritto:
sebaco ha scritto:
Corazon Habanero ha scritto:
BelliCapelli3 ha scritto:
Secondo me l'annuncio e la presentazione immediata del ricorso sono stati una mossa sterile fin dall'inizio, e funzionale ad un problema di immagine: i media infatti hanno tutti pubblicato la notizia, e tutti oggi sanno che la Fiat, indignata, ha presentato ricorso. Quanto basta per la faccia.

Poi qualche consulente ha spiegato a Marchionne che, con il valore storico ( ed anche economico ) ivi conservato, vincerlo non é così facile, e che un rigetto sarebbe uno schiaffone in pubblico, e quindi gli ha suggerito di lasciarlo lì nel limbo, mediante quello che sembra un errore procedurale. Forse a Marchionne era chiaro fin da subito ( lo voglio dipingere avveduto) .

Quel che conta é che sia debitamente circolata la velina che dice che "Fiat non ci sta".

Ed infatti dello strano esito della faccenda, di questo apparente errore procedurale, nessuno ha scritto niente, e nessuno la farà, a meno che non ci siano dei termini che possano scadere, e dar così improvvisamente luogo ad un interessante schiaffone a tavolino: allora sì lo si scriverebbe, specie ora, che é tutto un volar di schiaffoni.

Diversamente é una notizia troppo pallosa e tecnica, difficile da spiegare. Le veline non partono per cose così fumose. Infatti non lo sa nessuno, tranne noi tre rompikojoni, che fra un po' ci gambizzano sotto casa, come ai bei vecchi tempi. :D

Ciao Sergioooooo :D
Speriamo di no...io corro e le gambe mi servono :lol: :lol: :lol:
Scherzi a parte, la normativa prevede espressamente che l'istanza di prelievo abbia la funzione di segnalare ai Giudici i casi più urgenti da trattare. Non averlo depositato è indicativo del reale scopo perseguito dalla ricorrente: prendere tempo sperando che nel frattempo accada qualcosa... Paradossalmente, in assenza di quella istanza, il ricorso potrebbe rimanere a languire sulle scrivanie delle Cancellerie per molto tempo (anche 10 anni se il carico del Tar è elevato).
Non so perché ma credo che quel ricorso sia destinato ad essere abbandonato...(chissà se ne hanno parlato l'altra sera nella riunione fiume di Palazzo Chigi... :rolleyes: ).

Edit: ti posto uno stralcio delle dichiarazioni del Presidente del Tar Lombardia sui tempi della Giustizia amministrativa: pressappoco quello che intendevo io...
Oltre a questi fattori, non c'e' da sottovalutare, aggiunge il magistrato, che "in ogni caso e' un dato di fatto malinconico, ma non controvertibile che non tutti i ricorsi sono destinati a essere definiti con sentenza di merito entro un ragionevole termine" e quindi "un gran numero di interessati non e' piu' disponibile ad attendere o ha trovato un'altra soluzione al problema rappresentato in giudizio". Il presidente ha inoltre sottolineato che di fronte a esigenze di particolare urgenza si arriva a una discussione del ricorso in tempi brevi ma questo va "a tutto detrimento dei ricorsi" che non godono di queste caratteristiche. Questo non vuol dire "che gli altri processi subiscano un vero e proprio diniego di giustizia, ma si traduce in un non reversibile pregiudizio per vicende litigiose permanenti assai rilevanti in materie, come quella urbanistica, di ambiente, di sanita' e d'igiene e nelle stesse procedure di appalto".
archivio-radiocor.ilsole24ore.com/articolo-907609/tar-lombardia-calano-ricorsi-problema

Il ricorso non può languire in eterno, si estingue per perenzione.
Il termine è di un anno dall'ultimo atto processuale se non è stata presentata l'istanza di discussione; in ogni caso dopo cinque anni dal deposito del ricorso la perenzione avviene ugualmente, salvo che le parti confermino il proprio interesse alla decisione della causa presentando una nuova istanza di discussione.
Non vedo alcun errore processuale in quel che è successo: semplicemente, nessuno ha particolare fretta e ci sono cose più importanti che il Tar deve decidere.
Lo so bene che si estingue per perenzione come so altrettanto bene che al deposito della nuova istanza (che sicuramente i legali presenteranno) non segue l'immediata fissazione di udienza.
Intanto, nel caso del ricorso che ci interessa non si applica il termine annuale perchè Fiat ha presentato l'istanza (ma non quella di prelievo).
Se dico 10 anni è perchè ho dei ricorsi in studio che sono fermi da molto tempo.
Non ho parlato di errore ma di tattica processuale che è ben diversa.
Sorvolo sulle cose più importanti...il ricorso sull'espulsione di Mohammed Al Karani (nome inventato) è certamente molto più importante, soprattutto se è già stata discussa l'istanza di sospensiva...per favore!
L'istanza di prelievo era più che giustificata, ma non l'hanno voluta depositare.

Più che giustificata da parte di chi?
Penso che un legale, in un processo che vuole comporre una lite e non stabilire una verità oggettiva, abbia la piena disponibilità della strategia processuale d'accordo con la parte che tutela.
E l'istanza di prelievo, comunque, avrebbe potuto essere presentata anche dalla parte resistente. Evidentemente non c'è un grande interesse in questo.
Dopodichè, personalmente penso che un ricorso contro un espulsione sia enormemente più importante di quello su un vincolo storico museale, anche se è il museo dell'Alfa Romeo (e senza ironia).
 
sebaco ha scritto:
Più che giustificata da parte di chi?
Penso che un legale, in un processo che vuole comporre una lite e non stabilire una verità oggettiva, abbia la piena disponibilità della strategia processuale d'accordo con la parte che tutela.
E l'istanza di prelievo, comunque, avrebbe potuto essere presentata anche dalla parte resistente. Evidentemente non c'è un grande interesse in questo.
Dopodichè, personalmente penso che un ricorso contro un espulsione sia enormemente più importante di quello su un vincolo storico museale, anche se è il museo dell'Alfa Romeo (e senza ironia).
Più che giustificata oggettivamente: nel senso che la richiesta di trattazione "urgente" poteva essere accolta perchè esistono ragioni concrete che giustificano l'accelerazione del giudizio (stato del Museo, manutenzione, mancata fruizione del luogo da parte degli appassionati, ordine pubblico, gestione dell'area ecc.).
Non discuto sulla strategia processuale. Non credo di poterlo fare pur esercitando la stessa professione. Ci mancherebbe. Credo, tuttavia che la decisione sia stata concertata (come dici anche tu) sulla scorta delle esigenze manifestate dalla cliente, la quale certamente non ha interesse ad ottenere un giudizio rapido.
Se è pur vero che il deposito può essere fatto anche dalla resistente ti dirò anche che fossi in quei panni me ne guarderei bene dal farlo. Il vincolo c'è e quindi nessuno può toccare il museo (guarda caso Fiat non ha chiesto la sospensione del provvedimento).
Sull'ultimo punto, non sono d'accordo ma è una opinione personale (avallata tra l'altro da molti Giudici di TAR). Rispetto in ogni caso il tuo punto di vista e chiedo scusa per il per favore se ti è sembrato offensivo.
 
Corazon Habanero ha scritto:
sebaco ha scritto:
Più che giustificata da parte di chi?
Penso che un legale, in un processo che vuole comporre una lite e non stabilire una verità oggettiva, abbia la piena disponibilità della strategia processuale d'accordo con la parte che tutela.
E l'istanza di prelievo, comunque, avrebbe potuto essere presentata anche dalla parte resistente. Evidentemente non c'è un grande interesse in questo.
Dopodichè, personalmente penso che un ricorso contro un espulsione sia enormemente più importante di quello su un vincolo storico museale, anche se è il museo dell'Alfa Romeo (e senza ironia).
Più che giustificata oggettivamente: nel senso che la richiesta di trattazione "urgente" poteva essere accolta perchè esistono ragioni concrete che giustificano l'accelerazione del giudizio (stato del Museo, manutenzione, mancata fruizione del luogo da parte degli appassionati, ordine pubblico, gestione dell'area ecc.).
Non discuto sulla strategia processuale. Non credo di poterlo fare pur esercitando la stessa professione. Ci mancherebbe. Credo, tuttavia che la decisione sia stata concertata (come dici anche tu) sulla scorta delle esigenze manifestate dalla cliente, la quale certamente non ha interesse ad ottenere un giudizio rapido.
Se è pur vero che il deposito può essere fatto anche dalla resistente ti dirò anche che fossi in quei panni me ne guarderei bene dal farlo. Il vincolo c'è e quindi nessuno può toccare il museo (guarda caso Fiat non ha chiesto la sospensione del provvedimento).
Sull'ultimo punto, non sono d'accordo ma è una opinione personale (avallata tra l'altro da molti Giudici di TAR). Rispetto in ogni caso il tuo punto di vista e chiedo scusa per il per favore se ti è sembrato offensivo.
Scusate se mi permetto di dire la mia:
non è che in vista di un rilancio di Alfa Romeo alla Fiat serva il museo?
Forse si potrebbe discutere della sede, ma l'esistenza del museo non la vedrei in pericolo.
 
Nardo-Leo ha scritto:
Corazon Habanero ha scritto:
sebaco ha scritto:
Più che giustificata da parte di chi?
Penso che un legale, in un processo che vuole comporre una lite e non stabilire una verità oggettiva, abbia la piena disponibilità della strategia processuale d'accordo con la parte che tutela.
E l'istanza di prelievo, comunque, avrebbe potuto essere presentata anche dalla parte resistente. Evidentemente non c'è un grande interesse in questo.
Dopodichè, personalmente penso che un ricorso contro un espulsione sia enormemente più importante di quello su un vincolo storico museale, anche se è il museo dell'Alfa Romeo (e senza ironia).
Più che giustificata oggettivamente: nel senso che la richiesta di trattazione "urgente" poteva essere accolta perchè esistono ragioni concrete che giustificano l'accelerazione del giudizio (stato del Museo, manutenzione, mancata fruizione del luogo da parte degli appassionati, ordine pubblico, gestione dell'area ecc.).
Non discuto sulla strategia processuale. Non credo di poterlo fare pur esercitando la stessa professione. Ci mancherebbe. Credo, tuttavia che la decisione sia stata concertata (come dici anche tu) sulla scorta delle esigenze manifestate dalla cliente, la quale certamente non ha interesse ad ottenere un giudizio rapido.
Se è pur vero che il deposito può essere fatto anche dalla resistente ti dirò anche che fossi in quei panni me ne guarderei bene dal farlo. Il vincolo c'è e quindi nessuno può toccare il museo (guarda caso Fiat non ha chiesto la sospensione del provvedimento).
Sull'ultimo punto, non sono d'accordo ma è una opinione personale (avallata tra l'altro da molti Giudici di TAR). Rispetto in ogni caso il tuo punto di vista e chiedo scusa per il per favore se ti è sembrato offensivo.
Scusate se mi permetto di dire la mia:
non è che in vista di un rilancio di Alfa Romeo alla Fiat serva il museo?
Forse si potrebbe discutere della sede, ma l'esistenza del museo non la vedrei in pericolo.

Il museo Alfa già esiste. E' fiat che l'ha chiuso senza motivo. Dice che potrebbe servire, bene, basta riaprirlo al pubblico. Ma forse non fa piacere a fiat che i visitatori vedano le rovine di Arese e che l'Alfa è stata cancellata?

PS
Bentornato!!!
 
Nardo-Leo ha scritto:
Corazon Habanero ha scritto:
sebaco ha scritto:
Più che giustificata da parte di chi?
Penso che un legale, in un processo che vuole comporre una lite e non stabilire una verità oggettiva, abbia la piena disponibilità della strategia processuale d'accordo con la parte che tutela.
E l'istanza di prelievo, comunque, avrebbe potuto essere presentata anche dalla parte resistente. Evidentemente non c'è un grande interesse in questo.
Dopodichè, personalmente penso che un ricorso contro un espulsione sia enormemente più importante di quello su un vincolo storico museale, anche se è il museo dell'Alfa Romeo (e senza ironia).
Più che giustificata oggettivamente: nel senso che la richiesta di trattazione "urgente" poteva essere accolta perchè esistono ragioni concrete che giustificano l'accelerazione del giudizio (stato del Museo, manutenzione, mancata fruizione del luogo da parte degli appassionati, ordine pubblico, gestione dell'area ecc.).
Non discuto sulla strategia processuale. Non credo di poterlo fare pur esercitando la stessa professione. Ci mancherebbe. Credo, tuttavia che la decisione sia stata concertata (come dici anche tu) sulla scorta delle esigenze manifestate dalla cliente, la quale certamente non ha interesse ad ottenere un giudizio rapido.
Se è pur vero che il deposito può essere fatto anche dalla resistente ti dirò anche che fossi in quei panni me ne guarderei bene dal farlo. Il vincolo c'è e quindi nessuno può toccare il museo (guarda caso Fiat non ha chiesto la sospensione del provvedimento).
Sull'ultimo punto, non sono d'accordo ma è una opinione personale (avallata tra l'altro da molti Giudici di TAR). Rispetto in ogni caso il tuo punto di vista e chiedo scusa per il per favore se ti è sembrato offensivo.
Scusate se mi permetto di dire la mia:
non è che in vista di un rilancio di Alfa Romeo alla Fiat serva il museo?
Forse si potrebbe discutere della sede, ma l'esistenza del museo non la vedrei in pericolo.
Infatti, Fiat voleva lo smantellamento di Arese per convogliare parte del museo a Torino.
E' in predicato l'esistenza del museo così come attualmente formato.
Si può essere d'accordo o meno.
Per me è un delitto.
 
Corazon Habanero ha scritto:
sebaco ha scritto:
Più che giustificata da parte di chi?
Penso che un legale, in un processo che vuole comporre una lite e non stabilire una verità oggettiva, abbia la piena disponibilità della strategia processuale d'accordo con la parte che tutela.
E l'istanza di prelievo, comunque, avrebbe potuto essere presentata anche dalla parte resistente. Evidentemente non c'è un grande interesse in questo.
Dopodichè, personalmente penso che un ricorso contro un espulsione sia enormemente più importante di quello su un vincolo storico museale, anche se è il museo dell'Alfa Romeo (e senza ironia).
Più che giustificata oggettivamente: nel senso che la richiesta di trattazione "urgente" poteva essere accolta perchè esistono ragioni concrete che giustificano l'accelerazione del giudizio (stato del Museo, manutenzione, mancata fruizione del luogo da parte degli appassionati, ordine pubblico, gestione dell'area ecc.).
Non discuto sulla strategia processuale. Non credo di poterlo fare pur esercitando la stessa professione. Ci mancherebbe. Credo, tuttavia che la decisione sia stata concertata (come dici anche tu) sulla scorta delle esigenze manifestate dalla cliente, la quale certamente non ha interesse ad ottenere un giudizio rapido.
Se è pur vero che il deposito può essere fatto anche dalla resistente ti dirò anche che fossi in quei panni me ne guarderei bene dal farlo. Il vincolo c'è e quindi nessuno può toccare il museo (guarda caso Fiat non ha chiesto la sospensione del provvedimento).
Sull'ultimo punto, non sono d'accordo ma è una opinione personale (avallata tra l'altro da molti Giudici di TAR). Rispetto in ogni caso il tuo punto di vista e chiedo scusa per il per favore se ti è sembrato offensivo.

Giustificare i presupposti per una sospensiva, effettivamente, non sarebbe stato facile.
Per il resto, non sono necessarie scuse, nè mi è sembrato offensivo il tono del tuo intervento. So come la pensano i giudici amministrativi, so quale diligenza viene mediamente dedicata dagli avvocati ai ricorsi degli immigrati e so che non tutti gli immigrati che fanno ricorso sono delle persone per bene.
Anche se sono meno intransigente di molti di voi sulla questione Fiat-Alfa, ritengo quella del museo una brutta pagina.
 
fpaol68 ha scritto:
Nardo-Leo ha scritto:
Corazon Habanero ha scritto:
sebaco ha scritto:
Più che giustificata da parte di chi?
Penso che un legale, in un processo che vuole comporre una lite e non stabilire una verità oggettiva, abbia la piena disponibilità della strategia processuale d'accordo con la parte che tutela.
E l'istanza di prelievo, comunque, avrebbe potuto essere presentata anche dalla parte resistente. Evidentemente non c'è un grande interesse in questo.
Dopodichè, personalmente penso che un ricorso contro un espulsione sia enormemente più importante di quello su un vincolo storico museale, anche se è il museo dell'Alfa Romeo (e senza ironia).
Più che giustificata oggettivamente: nel senso che la richiesta di trattazione "urgente" poteva essere accolta perchè esistono ragioni concrete che giustificano l'accelerazione del giudizio (stato del Museo, manutenzione, mancata fruizione del luogo da parte degli appassionati, ordine pubblico, gestione dell'area ecc.).
Non discuto sulla strategia processuale. Non credo di poterlo fare pur esercitando la stessa professione. Ci mancherebbe. Credo, tuttavia che la decisione sia stata concertata (come dici anche tu) sulla scorta delle esigenze manifestate dalla cliente, la quale certamente non ha interesse ad ottenere un giudizio rapido.
Se è pur vero che il deposito può essere fatto anche dalla resistente ti dirò anche che fossi in quei panni me ne guarderei bene dal farlo. Il vincolo c'è e quindi nessuno può toccare il museo (guarda caso Fiat non ha chiesto la sospensione del provvedimento).
Sull'ultimo punto, non sono d'accordo ma è una opinione personale (avallata tra l'altro da molti Giudici di TAR). Rispetto in ogni caso il tuo punto di vista e chiedo scusa per il per favore se ti è sembrato offensivo.
Scusate se mi permetto di dire la mia:
non è che in vista di un rilancio di Alfa Romeo alla Fiat serva il museo?
Forse si potrebbe discutere della sede, ma l'esistenza del museo non la vedrei in pericolo.

Il museo Alfa già esiste. E' fiat che l'ha chiuso senza motivo. Dice che potrebbe servire, bene, basta riaprirlo al pubblico. Ma forse non fa piacere a fiat che i visitatori vedano le rovine di Arese e che l'Alfa è stata cancellata?

PS
Bentornato!!!
Grazie!
Però il primo a riconoscermi è stato Corazon, e senza aiuti.
 
fpaol68 ha scritto:
Il museo Alfa già esiste. E' fiat che l'ha chiuso senza motivo. Dice che potrebbe servire, bene, basta riaprirlo al pubblico. Ma forse non fa piacere a fiat che i visitatori vedano le rovine di Arese e che l'Alfa è stata cancellata?

Ecco, un motivo plausibile.
Aggiungerei anche l'interesse di spostare le vetture verso TO per esporle insieme a quelle nuove, magari con scopo di stimolare "l'appetito" del potenziale cliente..
Inoltre si gioca con la pazienza dell'appassionato, che vuole vedere le "automobili del cuore", fino al punto di accettare un ipotetico trasferimento.
:-/
Cmq sia, sappiamo che l'AlfaRomeo e' Arese, ed almeno, e dico almeno, il museo deve rimanere lì!!!!
 
loopo ha scritto:
fpaol68 ha scritto:
Il museo Alfa già esiste. E' fiat che l'ha chiuso senza motivo. Dice che potrebbe servire, bene, basta riaprirlo al pubblico. Ma forse non fa piacere a fiat che i visitatori vedano le rovine di Arese e che l'Alfa è stata cancellata?

Ecco, un motivo plausibile.
Aggiungerei anche l'interesse di spostare le vetture verso TO per esporle insieme a quelle nuove, magari con scopo di stimolare "l'appetito" del potenziale cliente..
Inoltre si gioca con la pazienza dell'appassionato, che vuole vedere le "automobili del cuore", fino al punto di accettare un ipotetico trasferimento.
:-/
Cmq sia, sappiamo che l'AlfaRomeo e' Arese, ed almeno, e dico almeno, il museo deve rimanere lì!!!!

vogliono fare come la Gioconda di Leonardo e delle tante opere d'arte trafugate oltralpe, che i più distratti ora tutti associano al Louvre ed a Parigi.
Peccato che invece si tratti di inestimabili opere dell'intelletto italico, che avrebbero dovuto rimanere nel suolo e nelle città ove l'artista si è formato, ha studiato ed a realizzato cotanta roba.

Tornando al nostro misero e più meschino mondo dell'automotive, portare il contenuto del museo in un calderone unico a Torino significherebbe dissiparne ed annacquarne la storia. Significherebbe dare ad intendere che tutta l'auto Italiana sia sempre e solo stata fiat, e che i vari marchi sono solo le diverse facce e stili di un unica linea di pensiero, genericamente italica e tutta torinocentrica.

Sappiamo che ciò è un messagio culturalmente falso ed ipocrita, come un vetro di Murano fatto in Cina. E sarebbe solamente un messaggio funzionale all'immagine ed al marketing dell'attuale status-quo del gruppone.

Alla faccia di ciò che furono le aziende Alfa-Romeo e Lancia, ed alla faccia del blasone che hanno saputo conquistare nel mondo.
E che fiat in se, da onesto costruttore di Uno, regata e duna non ha mai avuto.
 
Nardo-Leo ha scritto:
BelliCapelli3 ha scritto:
Se ti conoscono Corazon e fpaol, devo conoscerti anche io... sei in incognito?
No, non sono in incognito. Ma voglio vdere chi altro è così bravo a riconoscermi da come scrivo, come ha fatto Corazon.

Colore chiaro, gusto pulito.......
Diciamo che trattasi di qualcuno già sottoposto più volte in pasato a "Doppio controllo segreto", tanto per citare "Animal House".

Vediamo come si comporterà la nuova reincarnazione, ma se il buon giorno si vede dal mattino...
 
vecchioAlfista ha scritto:
loopo ha scritto:
fpaol68 ha scritto:
Il museo Alfa già esiste. E' fiat che l'ha chiuso senza motivo. Dice che potrebbe servire, bene, basta riaprirlo al pubblico. Ma forse non fa piacere a fiat che i visitatori vedano le rovine di Arese e che l'Alfa è stata cancellata?

Ecco, un motivo plausibile.
Aggiungerei anche l'interesse di spostare le vetture verso TO per esporle insieme a quelle nuove, magari con scopo di stimolare "l'appetito" del potenziale cliente..
Inoltre si gioca con la pazienza dell'appassionato, che vuole vedere le "automobili del cuore", fino al punto di accettare un ipotetico trasferimento.
:-/
Cmq sia, sappiamo che l'AlfaRomeo e' Arese, ed almeno, e dico almeno, il museo deve rimanere lì!!!!

vogliono fare come la Gioconda di Leonardo e delle tante opere d'arte trafugate oltralpe, che i più distratti ora tutti associano al Louvre ed a Parigi.
Peccato che invece si tratti di inestimabili opere dell'intelletto italico, che avrebbero dovuto rimanere nel suolo e nelle città ove l'artista si è formato, ha studiato ed a realizzato cotanta roba.

Tornando al nostro misero e più meschino mondo dell'automotive, portare il contenuto del museo in un calderone unico a Torino significherebbe dissiparne ed annacquarne la storia. Significherebbe dare ad intendere che tutta l'auto Italiana sia sempre e solo stata fiat, e che i vari marchi sono solo le diverse facce e stili di un unica linea di pensiero, genericamente italica e tutta torinocentrica.

Sappiamo che ciò è un messagio culturalmente falso ed ipocrita, come un vetro di Murano fatto in Cina. E sarebbe solamente un messaggio funzionale all'immagine ed al marketing dell'attuale status-quo del gruppone.

Alla faccia di ciò che furono le aziende Alfa-Romeo e Lancia, ed alla faccia del blasone che hanno saputo conquistare nel mondo.
E che fiat in se, da onesto costruttore di Uno, regata e duna non ha mai avuto.

Sante Parole, vecchio Alfista, Sante Parole.
Comunque sia, anche Fiat, quando nel bel paese regnava ancora una sana concorrenza (Alfa) sapeva fare belle macchine..
Fiat Dino Coupé, 124 Spider, la 130....
;-)
 
loopo ha scritto:
Sante Parole, vecchio Alfista, Sante Parole.
Comunque sia, anche Fiat, quando nel bel paese regnava ancora una sana concorrenza (Alfa) sapeva fare belle macchine..
Fiat Dino Coupé, 124 Spider, la 130....
;-)

Verissimo.
Ma fiat non ha mai avuto il blasone e l'aurea del mito di Alfa Romeo e Lancia. Mica è denigrante dirlo ;)

Cmq, a proposito di concorrenza, è stato interessante leggere l'intervista di una settimana fa (corsera o repubblica, non ricordo) di Romiti. Che dapprima ammetteva che sarebbe stato meglio se Alfa fosse finita a Ford :shock: , per poi asserire che lui "l'aveva detto" che Marchionne sarebbe arrivato a questo punto :shock: :shock:
 
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