valvonauta_distratto ha scritto:Facciamo il C.E.M. dell'alfa 90?
valvonauta_distratto ha scritto:Facciamo il C.E.M. dell'alfa 90?
eh, bello, io quest'anno devo fare la maturità e idee x la tesina poche....il liceo classico non c'entra un caxxo con le alfa romeo....ahahah.vecchioAlfista ha scritto:all'epoca pensavano ad un sistema di distribuzione non elettroattuato, ma comandato oleodinamicamente (vds supplemento di 4R - Alfa Romeo grandi motori, con il quale feci la tesina di Perito Meccanicovalvonauta_distratto ha scritto:Facciamo il C.E.M. dell'alfa 90?)
Anche perchè il multiair nasce per consumare e inquinare meno,tutte le soluzioni alfaromeo nascevano dalle corse per andare piú forte!AlfistaMilano ha scritto:eh, bello, io quest'anno devo fare la maturità e idee x la tesina poche....il liceo classico non c'entra un caxxo con le alfa romeo....ahahah.vecchioAlfista ha scritto:all'epoca pensavano ad un sistema di distribuzione non elettroattuato, ma comandato oleodinamicamente (vds supplemento di 4R - Alfa Romeo grandi motori, con il quale feci la tesina di Perito Meccanicovalvonauta_distratto ha scritto:Facciamo il C.E.M. dell'alfa 90?)
cmq il multiair, per restare IN Topic, non penso che il multiair sia assimilabile alle precedenti soluzioni alfa x i motori, essendo magari simili gli effetti che produce, ma totalmente diverso il modo di ottenerli.
è come dire che un phon e un calorifero sono quasi uguali solo perchè cacciano calore...XD
ottovalvole ha scritto:Anche perchè il multiair nasce per consumare e inquinare meno,tutte le soluzioni alfaromeo nascevano dalle corse per andare piú forte!AlfistaMilano ha scritto:eh, bello, io quest'anno devo fare la maturità e idee x la tesina poche....il liceo classico non c'entra un caxxo con le alfa romeo....ahahah.vecchioAlfista ha scritto:all'epoca pensavano ad un sistema di distribuzione non elettroattuato, ma comandato oleodinamicamente (vds supplemento di 4R - Alfa Romeo grandi motori, con il quale feci la tesina di Perito Meccanicovalvonauta_distratto ha scritto:Facciamo il C.E.M. dell'alfa 90?)
cmq il multiair, per restare IN Topic, non penso che il multiair sia assimilabile alle precedenti soluzioni alfa x i motori, essendo magari simili gli effetti che produce, ma totalmente diverso il modo di ottenerli.
è come dire che un phon e un calorifero sono quasi uguali solo perchè cacciano calore...XD
vecchioAlfista ha scritto:ci vorrebbre una struttura fuori l'fpt che progetti motori e soluzioni sportive sia per alfa ma anche abarth e maserati che di fatto monta motori ferrariottovalvole ha scritto:Anche perchè il multiair nasce per consumare e inquinare meno,tutte le soluzioni alfaromeo nascevano dalle corse per andare piú forte!AlfistaMilano ha scritto:eh, bello, io quest'anno devo fare la maturità e idee x la tesina poche....il liceo classico non c'entra un caxxo con le alfa romeo....ahahah.vecchioAlfista ha scritto:all'epoca pensavano ad un sistema di distribuzione non elettroattuato, ma comandato oleodinamicamente (vds supplemento di 4R - Alfa Romeo grandi motori, con il quale feci la tesina di Perito Meccanicovalvonauta_distratto ha scritto:Facciamo il C.E.M. dell'alfa 90?)
cmq il multiair, per restare IN Topic, non penso che il multiair sia assimilabile alle precedenti soluzioni alfa x i motori, essendo magari simili gli effetti che produce, ma totalmente diverso il modo di ottenerli.
è come dire che un phon e un calorifero sono quasi uguali solo perchè cacciano calore...XD
In realtà, se non erro, nasce (almeno secondo una concezione di casa Alfa) come soluzione per svincolare totalmente i manovellismi "alti" (valvole) da quelli bassi. Così da andare a giocare, oltre che con l'anticipo nell'apertura/chiusura delle valvole (tipico dei variatori di fase) anche con l'alzata stessa delle valvole, specie in funzione dei giri.
Se non erro, si faceva riferimento impropriamente al VTEC Honda, con il quale la diversa alzata delle valvole permetteva un diverso riempimento della camera, permettendo di ottenere il massimo sia in basso che in alto, senza caratterizzarlo come vuoto in basso o con scarso allungo in alto.
Quindi un siffatto sistema, con una gestione completamente automatizzata, avrebbe permesso un incremento, prima di tutto, delle prestazioni e della sportività del propulsore, creando un motore sempre pronto al tiro, in grado di salire rapidamente di giri, mantenendo altresì caratteristica di allungo, spinta ed alta potenza specifica agli hight rev.
Che poi, giustamente, sia stato sviluppato con particolare riguardo ai consumi, nulla da dire.
Oppure, sia stato sviluppato come fiat e non come Alfa. E qui, torniamo al vecchio discorso che, senza una struttura propria, non si possono creare prodotti all'altezza del rango del biscione
Si quel inserto lo ricordo bene e lo conservo tutt'oggi era del Gennaio 1997.Lì si parla di motori senza alberi a camme ma con valvole azionate da attuatori elettromagnetici o elettroidraulici, in pratica il papà del Multiair che però conserva l'albero a camme.vecchioAlfista ha scritto:valvonauta_distratto ha scritto:Facciamo il C.E.M. dell'alfa 90?
un pò CEM (visto che aumenta il rendimento diminuendo i consumi, seppur in modo totalmente diverso), un pò variatore di fase (visto che controlla il ritardo/anticipo chiusura/apertura fra le valvole).
Va ricordato che il concetto di base nasce da lontano, e risale agli uomini che progettarono il Twin Spark per i Pratola Serra (che poi il progettista era lo stesso del TS bialbero, se non erro). Solo, all'epoca pensavano ad un sistema di distribuzione non elettroattuato, ma comandato oleodinamicamente (vds supplemento di 4R - Alfa Romeo grandi motori, con il quale feci la tesina di Perito Meccanico)
Possiamo dire che la struttura esistente sia quella Alfa e non quella Fiat.vecchioAlfista ha scritto:ottovalvole ha scritto:Anche perchè il multiair nasce per consumare e inquinare meno,tutte le soluzioni alfaromeo nascevano dalle corse per andare piú forte!AlfistaMilano ha scritto:eh, bello, io quest'anno devo fare la maturità e idee x la tesina poche....il liceo classico non c'entra un caxxo con le alfa romeo....ahahah.vecchioAlfista ha scritto:all'epoca pensavano ad un sistema di distribuzione non elettroattuato, ma comandato oleodinamicamente (vds supplemento di 4R - Alfa Romeo grandi motori, con il quale feci la tesina di Perito Meccanicovalvonauta_distratto ha scritto:Facciamo il C.E.M. dell'alfa 90?)
cmq il multiair, per restare IN Topic, non penso che il multiair sia assimilabile alle precedenti soluzioni alfa x i motori, essendo magari simili gli effetti che produce, ma totalmente diverso il modo di ottenerli.
è come dire che un phon e un calorifero sono quasi uguali solo perchè cacciano calore...XD
In realtà, se non erro, nasce (almeno secondo una concezione di casa Alfa) come soluzione per svincolare totalmente i manovellismi "alti" (valvole) da quelli bassi. Così da andare a giocare, oltre che con l'anticipo nell'apertura/chiusura delle valvole (tipico dei variatori di fase) anche con l'alzata stessa delle valvole, specie in funzione dei giri.
Se non erro, si faceva riferimento impropriamente al VTEC Honda, con il quale la diversa alzata delle valvole permetteva un diverso riempimento della camera, permettendo di ottenere il massimo sia in basso che in alto, senza caratterizzarlo come vuoto in basso o con scarso allungo in alto.
Quindi un siffatto sistema, con una gestione completamente automatizzata, avrebbe permesso un incremento, prima di tutto, delle prestazioni e della sportività del propulsore, creando un motore sempre pronto al tiro, in grado di salire rapidamente di giri, mantenendo altresì caratteristica di allungo, spinta ed alta potenza specifica agli hight rev.
Che poi, giustamente, sia stato sviluppato con particolare riguardo ai consumi, nulla da dire.
Oppure, sia stato sviluppato come fiat e non come Alfa. E qui, torniamo al vecchio discorso che, senza una struttura propria, non si possono creare prodotti all'altezza del rango del biscione
Maxetto ha scritto:Possiamo dire che la struttura esistente sia quella Alfa e non quella Fiat.vecchioAlfista ha scritto:ottovalvole ha scritto:Anche perchè il multiair nasce per consumare e inquinare meno,tutte le soluzioni alfaromeo nascevano dalle corse per andare piú forte!AlfistaMilano ha scritto:eh, bello, io quest'anno devo fare la maturità e idee x la tesina poche....il liceo classico non c'entra un caxxo con le alfa romeo....ahahah.vecchioAlfista ha scritto:all'epoca pensavano ad un sistema di distribuzione non elettroattuato, ma comandato oleodinamicamente (vds supplemento di 4R - Alfa Romeo grandi motori, con il quale feci la tesina di Perito Meccanicovalvonauta_distratto ha scritto:Facciamo il C.E.M. dell'alfa 90?)
cmq il multiair, per restare IN Topic, non penso che il multiair sia assimilabile alle precedenti soluzioni alfa x i motori, essendo magari simili gli effetti che produce, ma totalmente diverso il modo di ottenerli.
è come dire che un phon e un calorifero sono quasi uguali solo perchè cacciano calore...XD
In realtà, se non erro, nasce (almeno secondo una concezione di casa Alfa) come soluzione per svincolare totalmente i manovellismi "alti" (valvole) da quelli bassi. Così da andare a giocare, oltre che con l'anticipo nell'apertura/chiusura delle valvole (tipico dei variatori di fase) anche con l'alzata stessa delle valvole, specie in funzione dei giri.
Se non erro, si faceva riferimento impropriamente al VTEC Honda, con il quale la diversa alzata delle valvole permetteva un diverso riempimento della camera, permettendo di ottenere il massimo sia in basso che in alto, senza caratterizzarlo come vuoto in basso o con scarso allungo in alto.
Quindi un siffatto sistema, con una gestione completamente automatizzata, avrebbe permesso un incremento, prima di tutto, delle prestazioni e della sportività del propulsore, creando un motore sempre pronto al tiro, in grado di salire rapidamente di giri, mantenendo altresì caratteristica di allungo, spinta ed alta potenza specifica agli hight rev.
Che poi, giustamente, sia stato sviluppato con particolare riguardo ai consumi, nulla da dire.
Oppure, sia stato sviluppato come fiat e non come Alfa. E qui, torniamo al vecchio discorso che, senza una struttura propria, non si possono creare prodotti all'altezza del rango del biscione
Appunto.Maxetto ha scritto:Sono gli uomini che fanno le strutture non viceversa.
maxressora - 5 ore fa
quicktake - 2 anni fa
Suby01 - 2 mesi fa